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Carta di Porto Conte: nuovi scenari per la ricerca scientifica

Il documento sottoscritto da più di 100 ricercatori presentato ad Alghero al termine del convegno “Ricerca in vetrina”
15 ottobre 2015

 

Sergio Nuvoli
 
Cagliari, 15 ottobre 2015 - Con la presentazione e la consegna della "Carta di Porto Conte" si è conclusa sabato scorso, 10 ottobre, negli spazi del Parco Naturale Regionale di Porto Conte, ad Alghero - con la tavola rotonda “Il dottorato in Sardegna: alta formazione, ricerca scientifica e capitale sociale” - la seconda edizione del convegno "Ricerca in Vetrina" organizzato dalle sedi di Cagliari e Sassari dell’ADI - Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca italiani.
 
Al dibattito conclusivo moderato da Marco Calaresu, rappresentante dell’ADI per Eurodoc (European Council of Doctoral Candidates and Junior Researchers), hanno partecipato l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport Claudia Firino, il direttore della Consulta dei Coordinatori di Dottorato dell’Università degli Studi di Cagliari Enzo Tramontano, la vicepresidente della Fondazione Banco di Sardegna Simonetta Sanna, il presidente del Parco di Porto Conte Antonio Farris.
 
Dal confronto, teso a rafforzare l’interlocuzione tra accademia, soggetti politici e istituzionali della Regione Sardegna con l’ADI, è emersa una composita riflessione riguardo lo scenario che si prospetta per l’Alta Formazione Dottorale in Italia, a trent’anni dall’istituzione del primo ciclo in Italia, alla luce dei dati raccolti da ADI nella V indagine sul Dottorato in Italia.
 
Le coordinatrici di ADI Cagliari, Valeria Saiu, e di ADI Sassari, Matilde Schirru, hanno così consegnato alle istituzioni presenti la "Carta di Porto Conte", un documento sottoscritto dagli oltre 100 ricercatori presenti all’evento ed indirizzato ai Rettori delle Università di Cagliari e Sassari, al Presidente, alla Giunta e al Consiglio Regionale della Sardegna. La Carta chiede concrete misure di impegno per il sostegno ai dottorati, chiare regole di reclutamento e programmazione per le figure pre-ruolo nelle Università, l’adozione di politiche per la valorizzazione del titolo di dottore di ricerca anche al di fuori dell’Università, il rafforzamento della rappresentanza dei dottorandi e del mondo del post doc, l’apertura di un tavolo di confronto e di un osservatorio paritetico sull’università e sulla ricerca.
 
La presentazione e la consegna della "Carta di Porto Conte" hanno quindi chiuso il convegno, ma aperto nuovi scenari per la promozione della ricerca scientifica di dottorandi e dottori di ricerca nella società civile, il mondo delle istituzioni e delle imprese e lo scambio di conoscenze ed expertise tra le diverse figure "pre-ruolo", in questo contesto rappresentate da 140 ricercatori afferenti a 19 dipartimenti dei due atenei sardi (24 in tutto tra quelli italiani e stranieri coinvolti) che con le 87 ricerche presentate hanno esplorato da molteplici punti di vista alcuni dei grandi temi per lo sviluppo e la crescita del territorio: efficienza energetica e sostenibilità; tecnologie applicate; scienze, cultura ed economia dell’alimentazione; ambiente e paesaggio; storia e identità dei luoghi; democrazia ed equità sociale.
 
 
 

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