Cagliari, 2 ottobre 2015, incontro "Il CLab dei CLab". Apertura dei lavori, qui sopra da sinistra: Maria Chiara Di Guardo, Maria Del Zompo, Annalisa Bonfiglio. Foto sotto: in platea relatori e studenti iscritti al Contamination Lab Cagliari 3 (foto: Ivo Cabiddu)
ContaminationLab, tra idee, imprese e territorio Venerdì 2 ottobre, CLab day: confronto aperto e stato dell’arte con uno sguardo al futuro sulle contaminazioni vincenti. L’aula magna di Architettura ha ospitato i delegati delle regioni e i rappresentanti del Miur e del Mise. Per l’ateneo di Cagliari, i saluti del rettore, Maria Del Zompo, del pro rettore all’Innovazione e territorio, Annalisa Bonfiglio, e della responsabile, Maria Chiara Di Guardo
Cagliari, 2 ottobre 2015 (agg.to: 5 ottobre 2015)
Mario Frongia
Idee contaminanti. Discipline, studi e competenze diverse. Guizzi d’ingegno, freschezza e speculazione intellettuale. Tra piercing e tatuaggi, catenine e colti talvolta brufolosi: “La storia siamo noi” canta Francesco De Gregori. Gli studenti dell’ateneo di Cagliari rispondono presente. Studiano ingegneria, scienze chimiche, medicina, design o l’Umanesimo. Poco importa. Quel che conta è addentare la parte più saporita di un processo inevitabilmente virtuoso: il ContaminationLab. Prendete un alambicco, mixate il tutto, aggiungete un sorriso e un filo di simpatia, e vi ritrovate nel cuore di un percorso che funziona. Ricerca, occupazione, territorio: il trio magico è in moto. Al timone, menti e riflessioni d’autore, figlie di un ateneo 2.0. Che si scrolla di dosso la polvere e guarda lontano. “Efficiency” dice il rettore Maria Del Zompo. Reputazione dell’Università, ricerca, complicità e aderenza alle necessità del tessuto imprenditoriale e delle amministrazioni pubbliche. Formazione avanzata. Con un pensiero d’oro per le nuove generazioni: la partita si vince così, qui e adesso. La catena universitaria parte da Palazzo Belgrano, prosegue alla direzione Ricerca, cementa docenti e pro rettori. Sì, Cagliari detta i tempi. Al terzo anno del CLab la parola d’ordine è fare rete. Ritrovarsi con i paletti al punto giusto. Bussola e riferimento di uno scenario che riserva possibilità di sviluppo economico-sociale e coesione.
Contaminazione? Ricetta vincente
IL RETTORE. “Il CLab è un’iniziativa che sottolinea il ruolo dell’ateneo nel coltivare rapporti con l’impresa e il territorio. Sembra quasi incredibile, ma – ha detto la professoressa Del Zompo - le imprese là fuori vengono a cercarci con grande determinazione. La mia esortazione ai ragazzi che partecipano a questo percorso è di includere la componente emotiva nei vostri progetti: essa deve appartenervi, altrimenti non si va da nessuna parte!
![Cagliari, 2 ottobre 2015, incontro "Il CLab dei CLab" (foto: Francesco Cogotti)](/UserFiles/File/Utenti/verdeoro/2015/10/CLabItalia/fc4.jpg)
COMPARTI DOC. “La Sardegna, e penso all’artigianato e all’agrifood, è un territorio tutto da scoprire: si deve poter esaltare la qualità e la tradizione per trasportarla e svilupparla con le ruote dell’innovazione”. Annalisa Bonfiglio mette il turbo: “Abbiamo una buona base e ci proiettiamo nel 2016 con fiducia: teniamo quel che del CLab funziona e ci mettiamo al lavoro per migliorare quello che non va”. Dalle contaminazioni alla maturazione del settore. “Abbiamo messo a punto Liason Office e aperto l’Ufficio Europa. Certo, c’è tanto da fare ma siamo sul pezzo. Con qualità e forza propulsiva”.
“L’obiettivo? Creare una rete per essere più forti”
Maria Chiara di Guardo non ha dubbi: “I mercati in Sardegna e in Italia sono interessati al nostro progetto e alle nostre azioni. Ma la dimensione locale non è più sufficiente”. Il CLab dell’ateneo di Cagliari con le carte in regola per guidare i Contamination nazionali
“Lavoriamo su un laboratorio di idee, maturate da studi e percorsi disciplinari diversi. Il risultato? Una migliore creatività fa sempre capo al mix di competenze e provenienze. Ed è con questi presupposti operativi che si generano le idee utili per l’impresa”. Maria Chiara di Guardo misura concetti, lima parole, cassa aggettivi. Di quella che fa centro. ContaminationLab vola leggero. La professoressa sorride, stringe mani, presenta i delegati degli atenei approdati a Cagliari per lo stato dell’arte delle contaminazioni. “Alla base di qualsiasi processo virtuoso, con le competenze e la conoscenza, ci sono le motivazioni. I ragazzi sanno che la competizione è positiva perché alla fine, anche grazie alla condivisione da e con punti di vista differenti, si vince”. Discorso nitido. Con alcuni numeri che intrigano: “Dalle due edizioni precedenti di CLab sono state create una quindicina di start up, tre sono state finanziate dai privati. I segmenti maggiormente coinvolti? L’Ict ma anche il sociale con IntendiMe e MyFermo, pantaloncini “intelligenti” da running, ha avuto il brevetto”. Fate largo a coraggiosi, guasconi, determinati. E la rete? Maria Chiara di Guardo rilancia: “Siamo partiti in perfetta o quasi solitudine. Abbiamo regolato tempi e lasciato maturare al meglio le varie competenze. Ci siamo chiesti a lungo sul come e il dove. Abbiamo riflettuto sul quando e sul quanto. Siamo cresciuti. Ma adesso l’ambito locale non è sufficiente. I Clab devono avere una dimensione flessibile e ampia. Anche da qui la necessità di una rete, con l’istituzionalizzazione e la formalizzazione del modulo. Cagliari capofila? Perché no. Anche il Miur e il Mise ci riconoscono peculiarità vincenti”. )
MINISTERO UNIVERSITÀ E RICERCA. “Contaminazione è la parola chiave migliore per riassumere il lavoro fatto sinora dalle università. I risultati - spiega Lorenzo Micheli, segreteria tecnica del Miur, ministero Istruzione, università e ricerca -sono frutto di forte contaminazione culturale a monte, che ha scalzato radicate resistenze verso una visione cosi innovativa. È interessante notare come a partire dalle stesse linee guida ministeriali siano nati esperimenti differenti. Si tratta di un fenomeno di Contagio culturale, che ci dimostra che non esistono territori predestinati, ma solo la capacità di una comunità di riscrivere le regole del gioco e di rimettersi in discussione. Il nostro lavoro è utile a definire il perimetro vocazionale di un territorio. Un auspicio? Non disperdete il patrimonio creato, alla fine dei vostri percorsi. Il ministero porrà particolare attenzione a questo aspetto”.
THE NET VALUE. “I ragazzi che escono dal clab entrano negli incubatori o in altre startup o in aziende normali. A san francisco ho incontrato tre ragazzi del clabcagliari! A 23anni - sottolinea Mario Mariani, membro task force Mise per le startup e fondatore dell’incubatore The Net Value - hanno avuto la possibilità di respirare l’atmosfera della Silicon Valley!
MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO. “L’obiettivo è quello di rendere maggiormente visibile un fenomeno, quello dei CLab, finora poco visibile ma che ha un forte impatto sull’anello della catena di produzione del valore legato alla creazione di impresa. È importante –rimarca Mattia Corbetta, Segreteria tecnica Mise, ministero sviluppo economico - aiutare l’università a riflettere sul suo ruolo, sul fatto che da le modalità di insegnamento vanno rinnovate. Attualmente la norma è che non si consente a persone di talento e iniziativa di mettere in pratica le proprie idee. I progetti dei CLab vanno in direzione contraria rispetto a questa tendenza, perciò c’è molta attenzione su queste esperienze, che vogliamo rendere sempre più sistemiche.
Ai lavori sono intervenuti anche Giuseppe Rossi (CLab Cosenza Università della Calabria), Francesca Micozzi (CLab Università Politecnica delle Marche), Vincenzo Catania e Daniela Giordano (Clab Catania),Claudio De Capua (CLab Reggio Calabria), Antonio Campati (Unicattolica-Milano).
Cagliari, 2 ottobre 2015, incontro "Il CLab dei CLab". Apertura dei lavori (foto di Francesco Cogotti)
Il "CLab dei CLab" il 2 ottobre nell’aula magna di Architettura. Il 2 ottobre a Cagliari una giornata di incontro nazionale e condivisione esperienze tra i Contamination Lab di Cagliari, Catania, Cosenza, Marche, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Trento. Al centro dei lavori il progetto "ContaminationLab Italia" con l’esperienza pilota del CLab dell’Università di Cagliari, giunto quest’anno alla sua terza edizione, portata in campo nazionale ad esempio di buone pratiche e produzione di ottimi risultati. Tra gli obiettivi degli organizzatori "la definizione di una agenda di lavoro condivisa basata sulle migliori proposte di sviluppo da presentare a interlocutori istituzionali e privati".
DIRETTA WEB. Evento trasmesso in streaming grazie al supporto di NAUSTRIP, startup del CLab Cagliari, all’indirizzo: www.streamera.tv/channel/56260/default |
SECONDA PARTE. Nel pomeriggio spazio e attenzione ai vincitori di tutti i CLab presenti, con la presentazione delle nuove idee di impresa e startup nate nelle diverse città grazie ai Contamination Lab. Prima delle considerazioni di sintesi, che concluderanno la giornata, è inoltre prevista la tavola totonda "Alcuni temi caldi: la selezione e il monitoraggio", coordinata da Mattia Corbetta, del Ministero per lo Sviluppo Economico (Mise).
Clicca qui per la LOCANDINA con il programma
Il ContaminationLab dell’Università di Cagliari conquista l’Italia
Cagliari, 1 ottobre 2015
Mario Frongia
Domani, giornata di lavoro con interventi del rettore e del pro rettore, Maria Del Zompo e Annalisa Bonfiglio, e dei rappresentanti dei CLab di Catania, Trento, Cosenza, Napoli, Marche, Reggio Calabria, Cattolica Milano. L’esperienza pilota curata dagli specialisti dell’ateneo riceve il plauso dal ministero quale “esempio di buone pratiche e produzione di ottimi risultati”: dalle app per prenotare le vacanze, gli snack di zucchine fritte, la domotica e i sistemi di supporto per i disabili
Domani, venerdì 2 ottobre, dalle 10.30, l’aula magna di Architettura – via Corte d’Appello n. 87 – ospita i lavori del progetto "ContaminationLab Italia". L’evento viene trasmesso in streaming con il supporto della startup “Naustrip” su www.streamera.tv/channel/56260/default/.
Contaminazioni vincenti. L’esperienza pilota del CLab dell’ateneo di Cagliari, giunta quest’anno alla sua terza edizione, ha un alto valore aggiunto e dal Miur (ministero di Istruzione, università e ricerca) viene portato ad esempio in ambito nazionale di “buone pratiche e produzione di ottimi risultati”. Grazie alla sinergia con l’ambasciata degli Stati Uniti in Italia, il team vincitore della seconda edizione è volato negli Usa per incontrare gli imprenditori e presentare con successo il progetto “IntendiMe”, dispositivo per persone con problemi di udito. Ma dalle esperienze di CLab Cagliari sono emerse idee di pregio e apprezzate dai mercati, quali snack di zucchine fritte, soluzioni per la domotica, app che permettono la prenotazione di escursioni in barca.
La scaletta. Per il Miur interviene Antonio Aloisi (Startup sui Contamination Lab). Il benvenuto viene dato dal rettore Maria Del Zompo. Tra gli altri, intervengono rappresentanti e responsabili di otto CLab attivi nelle rispettive regioni e atenei italiani: Vincenzo Catania (CLab Catania), Giuseppe Rossi (CLab Cosenza), Lello Savonardo (CLab Napoli), Francesca Micozzi (CLab Politecnica delle Marche), Claudio De Capua (CLab Reggio Calabria), Vittorino Filippas (CLab Trento), Maria Chiara Di Guardo (CLab Cagliari) e Antonio Campati (CLab Unicattolica Milano). Nel pomeriggio si tiene la tavola rotonda "Alcuni temi caldi: la selezione e il monitoraggio", coordinata da Mattia Corbetta (Mise, ministero sviluppo economico). Infine, con “La parola ai protagonisti: i progetti e le startup” vengono presentati i team vincitori delle diverse edizioni dei CLab.
Info: 0706756526 - 6511
PROGRAMMA COMPLETO
Ore 10.30 Registrazione dei partecipanti e caffè di benvenuto
Ore 10.45 Apertura dei lavori e presentazione della giornata
Ore 11.00 Uno sguardo ai CLab in Italia
Interventi:
Vincenzo Catania - CLab Catania
Ore 12.40 L’esperienza dei CLab
Ore 13.30 Light lunch e Networking
Ore 14.30 La parola ai protagonisti: i progetti e le startup
Ore 15.30 Tavola Rotonda. Alcuni temi caldi: la selezione e il monitoraggio
Ore 17.00 Considerazioni di sintesi e conclusione dei lavori