UniCa UniCa News Notizie Geoarcheologia all’avanguardia: parla Gaetano Ranieri

Geoarcheologia all’avanguardia: parla Gaetano Ranieri

VIDEOINTERVISTA. Ribalta tv nazionale per i lavori di geoarcheologia nel sito di Cabras. Giovedì 13 agosto a SuperQuark su RAIUNO
27 luglio 2015

Superquark 2015Geoarcheologia all’avanguardia
 
Una proficua storia di ricerca, innovazione, visibilità internazionale. I risultati e le prospettive disciplinari, archeologiche e geofisiche connesse agli scavi di Mont’e Prama, curati dall’équipe di Gaetano Ranieri, conquistano la ribalta internazionale.
 
Cagliari, 31 luglio 2015
Mario Frongia
 

I giganti di Mont’e Prama a SuperQuark. L’approdo degli studi e degli scavi dei ricercatori cagliaritani, in prima serata Rai alla trasmissione pluripremiata SuperQuark, condotta da Piero Angela, si traduce in un ulteriore tassello per la reputazione dell’Università di Cagliari. Il professor Ranieri, docente di Geofisica, non ha dubbi: “Finora abbiamo scandagliato circa otto ettari. Ma l’area di sicuro interesse è di circa quaranta e le anomalie riscontrate garantiscono la presenza di reperti di elevato valore storico”. Gli studiosi dell’ateneo cagliaritano hanno utilizzato, in anteprima mondiale, uno scanner che permette di sezionare in profondità il territorio.
 
I dettagli nell’intervista a Gaetano Ranieri


 

Intervista di Mario Frongia, immagini: Ivo Cabiddu


I giganti di Mont’e Prama a SuperQuark

il professor Gaetano Ranieri intervistato per SUPERQUARK

La ribalta tv nazionale per i lavori di geoarcheologia curati nel sito di Cabras da Gaetano Ranieri. Il docente dell’ateneo di Cagliari stima in “circa sessantamila gli indizi che ci inducono a pensare che nei sei ettari scandagliati si racchiuda la più grande scoperta archeologica del Mediterraneo nell’ultimo mezzo secolo”
 

Cagliari, 27 luglio 2015
Mario Frongia

 
Giovedì 13 agosto, alle 21.15, SuperQuark manda in onda l’intervista realizzata con Gaetano Ranieri da Barbara Bernardini. Le ricerche innovative dell’Università di Cagliari nel campo dell’archeologia e, in particolare, l’impiego del georadar nell’area dell’Oristanese, da parte dello staff del professor Ranieri, sono al centro del servizio della popolare e pluripremiata trasmissione di divulgazione scientifica ideata e condotta da Piero Angela. Le immagini del servizio sono state realizzate a Mont’e Prama, in rettorato e nella facoltà di Ingegneria e Architettura di piazza d’Armi.
 
LA RICERCA. I ricercatori dell’ateneo si muovono sul campo con il georadar: lo strumento non ha eguali in campo mondiale. L’équipe di Gaetano Ranieri analizza le immagini del sottosuolo. Le radiografie elaborate evidenziano “una serie di puntini rossi. In realtà si tratta di strade, muri, tombe e forse altre statue. Abbiamo rilevate circa sessantamila anomalie, Mont’e Prama è la più grande scoperta archeologica nel Mediterraneo occidentale negli ultimi cinquant’anni”. Di fatto, oltre ai giganti, stando ai rilievi degli esperti, il sito di fronte a Is Arutas e allo stagno di Cabras conterrebbe anche un santuario nuragico, una necropoli, edifici e centinaia di reperti.
 
IL GEORADAR. Uno scanner con le ruote, capace di radiografare il terreno tanto da poter mettere in luce i dettagli del sottosuolo. Il georadar utilizzato dallo staff del professor Ranieri si è mosso e si muove nell’area del sito di Cabras vasta sei ettari. Le “anomalie” mostrate dallo strumento e le elaborazioni grafiche evidenziano che le conformazioni rilevate corrispondono a strade ed edifici. “A Mont’e Prama abbiamo eseguito la stessa ricerca che in Marocco ci ha consentito di scoprire l’anfiteatro romano di Volubilis e il tempio di Ercole a Lixus. Abbiamo analizzato soltanto sei ettari e trovato tanti indizi che ci fanno pensare che esistano strutture di grande interesse archeologico. E non si tratta di conformazioni geologiche. Dai nostri rilievi presumo che ci sarà da scavare per anni. Sarebbe bello che qui venissero a lavorare gli esperti delle più prestigiose università internazionali” aggiunge Gaetano Ranieri.
 
GAETANO RANIERI. Ordinario di geofisica applicata (facoltà di Ingegneria e Architettura, Università di Cagliari), già docente al Politecnico di Torino, Gaetano Ranieri ha oltre trent’anni di esperienza didattica nella disciplina, ha diretto il corso di perfezionamento in Difesa del suolo e tutela dell’ambiente, il dipartimento di Georisorse e territorio e il dottorato di ricerca in Ingegneria geologico-ambientale. È stato tra i primi al mondo ad applicare tecniche di tomografia sismica allo studio di beni architettonici, di metodologie geofisiche per la caratterizzazione di rifiuti urbani, per la riabilitazione di suoli desertificati e per la disinfezione elettromagnetica delle acque e per l’agricoltura di precisione.

 

  

 
L’UNIONE SARDA
 
L’UNIONE SARDA di martedì 28 luglio 2015 / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
A SUPERQUARK
Gli Eroi su Raiuno
Gli Eroi di pietra trovati a Mont’e Prama protagonisti anche in Tv. “SuperQuark” giovedì 13 agosto manderà in onda, alle 21.15 su Raiuno, l’intervista realizzata con Gaetano Ranieri da Barbara Bernardini. Le ricerche innovative dell’Università di Cagliari nel campo dell’archeologia e, in particolare, l’impiego del georadar nell’area dell’Oristanese, da parte dello staff del professor Ranieri, sono al centro del servizio della popolare trasmissione scientifica ideata da Piero Angela. Le immagini del servizio sono state realizzate a Mont’e Prama di recente, nella sede del Rettorato di Cagliari e nella facoltà di Ingegneria di piazza d’Armi. 

 

LA NUOVA SARDEGNA  
LA NUOVA SARDEGNA di martedì 28 luglio 2015 / Fatto del giorno - Pagina 3
A SuperQuark in prima serata le scoperte fatte con il georadar
CABRAS. lavori di geoarcheologia nel sito di Mont’e Prama curati dal docente dell’università di Cagliari, Gaetano Ranieri saranno fra gli argomenti della puntata di «SuperQuark» che andrà in onda su RaiUno giovedì 13 agosto alle 21.15. Il georadar impiegato, in un’area di sei ettari, nella zona degli scavi dove sono stati scoperti i celebri «Giganti» ha indicato la presenza di circa 66mila «anomalie», indizi di possibili nuove scoperte, fra strade, muri, tombe e forse altre statue. «Mont’e Prama è la più grande scoperta archeologica del Mediterraneo occidentale negli ultimi cinquant’anni», sostiene Ranieri, docente ordinario di geofisica applicata nella facoltà di Ingegneria di Cagliari, che in passatoè stato professore anche al Politecnico di Torino. Secondo la sua équipe, il sito potrebbe contenere anche un santuario nuragico, una necropoli, edifici e centinaia di reperti. «A Mont’e Prama abbiamo eseguito la stessa ricerca che in Marocco ci ha consentito di scoprire l’anfiteatro romano di Volubilis e il tempio di Ercole a Lixius», spiega Ranieri di cui SuperQuark manderà in onda un’intervista realizzata da Barbara Bernardini, con immagini girate nella zona degli scavi a Cabras, in rettorato e nella facoltà di Ingegneria a Cagliari. «Abbiamo analizzato soltanto sei ettari e trovato tanti indizi che ci fanno pensare che esistano strutture di grande interesse archeologico. E non si tratta di conformazioni geologiche. Dai nostri rilievi presumo che ci sarà da scavare per anni. Sarebbe bello che qui venissero a lavorare gli esperti delle più prestigiose università internazionali».
 

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