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La Sardegna del futuro nelle priorità indicate dai sardi

"Le politiche della specialità ai tempi della crisi economica": i risultati della ricerca presentati in un convegno
17 luglio 2015

La Sardegna del futuro al convegno "Politiche della specialità ai tempi della crisi" promosso e ospitato dalla Fondazione Banco di Sardegna. Gli ultimi risultati di una ricerca nata nel 2009 dal prof. Gianmario Demuro e portata avanti da una nutrita squadra di docenti e ricercatori su identità, autonomia, federalismo, specialità sarda.  Fino a misurarle nei desideri dei sardi.

 
 
di Sergio Nuvoli – ha collaborato Valentina Zuddas (l'evento è andato in diretta twitter)
 
Cagliari, 17 luglio 2015 – Il futuro è rappresentato da un sito web con un sistema aperto in grado di rivelare in tempo reale le priorità dei sardi nei confronti dell’azione politica: ci sta già lavorando SmartLab, lo spinoff specializzato nelle indagini statistiche nato dall’Università di Cagliari. Gente abituata a far parlare i numeri, come si è visto bene ieri sera nella Sala Convegni della Fondazione Banco di Sardegna.
 
“Un bellissimo segnale – lo ha definito il Rettore Maria Del Zompo – E’ una ricerca che fa capire bene il rapporto dell’Ateneo con il territorio e le sue esigenze”. Tutto è nato nel 2009, quando nel Polo di viale Sant’Ignazio il gruppo di lavoro del prof. Gianmario Demuro, costituzionalista e attualmente assessore regionale alle Riforme, cominciò a “lavorare sui temi dell’identità – ha raccontato il professore – Qualche tempo dopo iniziammo a ragionare con i colleghi statistici sulla percezione della specialità della nostra regione da parte dei sardi. Oggi è interessante notare che una quota estremamente significativa degli intervistati, il 37%, chiede un’Italia federale con più poteri, e la maggior parte vorrebbe assegnare più poteri alle regioni, e meno all’Europa”.
 
“Colpisce, rispetto ad altre indagini, la voglia degli intervistati di rispondere su questi temi – ha chiarito il prof. Francesco Mola, ordinario di Statistica e Prorettore vicario – Si tratta con ogni evidenza di temi molto sentiti”. Scopo della ricerca, per dirla con Antonio Fadda, amministratore di SmartLab, era “selezionare gli interessi prioritari per i cittadini in modo da supportare i decisori politici nelle scelte strategiche per l’Isola”. E, un po’ a sorpresa, emerge che la priorità delle priorità è una migliore capacità di spesa dei fondi europei. Il turismo è il settore da preferire, quanto allo sviluppo del territorio, seguito da agricoltura e innovazione. Ma le politiche della specialità, per i sardi, passano anche per un maggior peso dato all’istruzione, seguito da università e ricerca. Con un nota bene destinato a fare riflettere: “La lingua sarda – ha dettagliato Fadda – non è considerata un settore prioritario su cui investire, dato confermato negli anni”.
 
Quanto alle infrastrutture, la ricerca rivela che i sardi chiedono alla classe politica “prima di tutto le strade, solo dopo pensano alla continuità territoriale”. Nel capitolo riforme, trova il podio la semplificazione amministrativa, poi la legge elettorale e la riforma dello Statuto. In fondo l’accorpamento dei comuni. Chi si occupa di welfare non si meraviglierà a scoprire che la prima necessità è l’implementazione dei servizi per la famiglia.
 
Interessante, infine, la percezione di sé: se non è una grossa scoperta il fatto che i sardi si considerino “diffidenti, invidiosi e individualisti”, certamente lo è che si vedano anche “altruisti e capaci di lavorare insieme”. Da sottolineare anche la scomposizione – da parte dei ricercatori – delle preferenze indicate nel sondaggio dagli abitanti delle diverse zone dell’Isola, che mostrano una indubbia conoscenza della situazione: “Il Sulcis ad esempio – ha concluso il prof. Mola – crede di più nelle tecnologie innovative che nell’industria, un dato che mostra quanto si sia fatto tesoro delle scelte del passato”.
 
Il futuro è “l’ascolto pubblico”, con un osservatorio on line in cui ciascuno possa dire la sua, in tempo reale, sulle politiche sulla specialità regionale: un luogo virtuale in cui i decisori politici possano pescare una base scientifica per le scelte da adottare. O almeno sapere come la pensano, su determinati argomenti, i governati.
 
I proff. Gianmario Demuro e Francesco Mola con il giornalista de L’Unione Sarda Giuseppe Meloni
 

 


UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli  - tel. 070 6752216

 

Cagliari, 13 luglio 2015 (VZ) - Si terrà giovedì 16 luglio la presentazione della ricerca “Le politiche della specialità ai tempi della crisi economica”, curata dal gruppo di ricerca del prof. Gianmario Demuro, ordinario di Diritto costituzionale. Alle 17.30 nei locali della Fondazione Banco di Sardegna (Via San Salvatore da Horta, 2) dopo i saluti del Presidente della Fondazione Banco di Sardegna, ing. Antonello Cabras, e del Rettore dell’Università di Cagliari prof.ssa Maria Del Zompo, al convegno interverrà il prof. Gianmario Demuro su “La specialità sarda alla prova della crisi economica globale”.

Al prof. Francesco Mola, Prorettore vicario dell’Ateneo e ordinario di Statistica, e al dott. Antonio Fadda, amministratore di SmartLab, è affidata la presentazione dell’Indagine statistica "Le preferenze dei sardi sulle priorità di intervento nelle politiche regionali”. 

Il contributo del prof. Paolo Segatti metterà a confronto la specialità sarda con la specialità del Friuli Venezia Giulia. Seguirà dibattito sulle tematiche con l’on. Antonello Cabras, la prof.ssa Ilenia Ruggiu e il prof. Pietro Ciarlo.
 
 
 

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