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FABIO ARU TESTIMONIAL DEL CONTAMINATION LAB

“Clab, una vera impresa”: la campagna promozionale del progetto. Finale il 19 febbraio. CRONACA, IMMAGINI E RASSEGNA STAMPA
08 febbraio 2016

Presentata questa mattina ai giornalisti nel corso di una affollata conferenza stampa la campagna promozionale del Contamination Lab: manifesti in tante strade cittadine, video e interviste sul web. Con una presenza importante: il campione Fabio Aru ha deciso di prestare gratuitamente la sua immagine all’Ateneo cagliaritano per promuovere "UNA VERA IMPRESA", lo slogan accattivante del CLAB UniCa.

di Sergio Nuvoli - fotografie di Francesco Cogotti - VAI ALLA RASSEGNA STAMPA

Cagliari, 8 febbraio 2016 - E’ Fabio Aru il testimonial d’eccezione del CONTAMINATION LAB DELL’UNIVERSITA’ DI CAGLIARI. Il campione di Villacidro, classe 1990, vincitore della Vuelta di Spagna 2015, ha scelto di affiancare gratuitamente la sua immagine e le sue parole all’Ateneo di Cagliari. Per la prima volta un campione dello sport accetta di promuovere l’Università di Cagliari, ed è anche la prima volta che l’Ateneo decide di far conoscere una delle sue attività attraverso un’iniziativa di questo genere. E’ la sorpresa della campagna di promozione del Contamination Lab (CLab UniCa), che parte oggi: si tratta del progetto di promozione d’impresa dell’Università degli Studi di Cagliari. Attraverso strumenti di comunicazione tradizionali e digitali, l’Ateneo comunica un concetto di Università innovativa, e promuove per la prima volta il percorso del CLab attraverso una serie di video.
 
 
Il Contamination Lab è un percorso interdisciplinare che l’Università di Cagliari offre a tutti gli studenti che intendono creare una nuova start-up innovativa, sperimentando sul campo le competenze acquisite durante il proprio corso di studi e sfruttando le doti innate insite in ciascuno di loro. E’ un percorso di vita e di crescita in cui i ragazzi si allenano per realizzare delle vere e proprie imprese traducibili in Start-up innovative. “E’ una delle iniziative più stimolanti e interessanti del nostro Ateneo – commenta il Rettore Maria Del Zompo – in cui innovazione ed economia, grazie alla cultura, trovano un tempo e un luogo importanti, con risultati davvero concreti, sotto gli occhi di tutti”.
 
GUARDA LA VIDEOINTERVISTA CON IL PRORETTORE ALL’INNOVAZIONE, PROF.SSA ANNALISA BONFIGLIO
 
I risultati ottenuti dal CLab dell’Università di Cagliari sono lusinghieri: il Premio Nazionale dell’Innovazione attribuito a Intendime, la startup vincitrice della seconda edizione, è solo la punta di diamante di un progetto che dagli esordi ha coinvolto più di 300 studenti e laureati, e ha fatto nascere 15 startup, alcune delle quali finanziate da investitori privati. I video che compongono la campagna promozionale descrivono le quattro fasi del percorso di formazione interdisciplinare del CLab, raccontato utilizzando termini e tecnicismi che rimandano al mondo del ciclismo: la partenza, la scalata, la fuga e la vittoria. Lo sport è considerato da tutti una scuola di vita che insegna a lottare e che aiuta alla socializzazione ed al rispetto tra compagni ed avversari. L’Università è per sua natura il luogo della cultura. Educare è come allenare: bisogna allenare i ragazzi a saper affrontare le difficoltà, perché possano risolverle. Il Contamination Lab è in questo senso un percorso di vita e di crescita che consente ai ragazzi di testare le proprie attitudini attraverso il continuo impegno ma allo stesso tempo attraverso l’aiuto costante dei propri colleghi e compagni di team, proprio come in una gara ciclistica.
 
I video saranno visibili sul sito www.unaveraimpresa.it. Lo slogan comunicativo “CLab, una vera impresa” descrive non solo l’impegno richiesto ai ragazzi per trasformare le proprie passioni in un possibile sbocco lavorativo, ma soprattutto l’obiettivo di creare nuove imprese di successo. Le immagini della campagna ritraggono i ragazzi del CLab che per l’occasione si sono fatti fotografare con divise da ciclista in location rappresentative della città di Cagliari. “L’università degli Studi di Cagliari puntando sull’innovazione si apre sempre più al territorio” dice la prof.ssa Annalisa Bonfiglio, prorettore all’Innovazione e al Territorio; “la mattina di domenica 14 febbraio in piazza Yenne ci sarà una sorpresa legata alla campagna” ricorda la prof.ssa Chiara Di Guardo, direttore del CLab. In questi giorni cominciano le fasi finali della terza edizione, che si concluderà il 19 febbraio con la proclamazione dei vincitori. La giuria è composta da nomi di assoluto prestigio del mondo delle startup, investitori, giornalisti specializzati e rappresentanti di imprese multinazionali.
 
GUARDA LA VIDEOINTERVISTA CON IL DIRETTORE SCIENTIFICO DEL CONTAMINATIONLAB, PROF.SSA M. CHIARA DI GUARDO
 
Per maggiori informazioni:
 
 
RASSEGNA STAMPA

 
GAZZETTA DELLO SPORT di martedì 9 febbraio 2016 - scarica il pdf -
ARU VA VELOCE: «SONO IN ANTICIPO»
TESTIMONIAL DELL’UNIVERSITÀ DI CAGLIARI, MANIACALE A TAVOLA, GIÀ IN PALLA ALLA VALENCIANA
di Mattia Bazzoni
 
Il podio del Tour? Froome, Contador e Quintana. Io scendo». Prova a giocare a nascondino Fabio Aru. La realtà è che il sardo dell’Astana ha iniziato la stagione con il mirino puntato sulla corsa francese («Sì, è il principale obiettivo dell’anno »), in cui debutterà a luglio dopo due podi al Giro e la vittoria della Vuelta. Proprio l’exploit spagnolo gli è valso il riconoscimento di «migliore atleta dell’anno» da parte del Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi.
La cerimonia si è tenuta al Circolo della Stampa di Milano e Fabio, impeccabile nell’abito blu con cravatta celeste, ha dimostrato ormai una certa dimestichezza con le premiazioni. E’ diventato anche testimonial dell’università di Cagliari, ma la popolarità non ha influito sulla preparazione.
Dopo la vacanza a Zanzibar, il suo inverno è proseguito tra Lugano (dove vive con la fidanzata Valentina), la Sardegna e i ritiri con la squadra a Calpe (Spagna), dove ha concesso ben poco spazio ai festeggiamenti. Un esempio? Il compagno Dario Cataldo su Twitter lo ha ribattezzato «il ragioniere» per l’attenzione maniacale a tavola. Fabio è così: sempre «sul pezzo », determinato e concentrato. Lo si è visto anche nelle cinque tappe della Vuelta Valenciana, terminata domenica e vinta dall’olandese Poels (Sky).
Aru, all’esordio 2016, ha messo in mostra subito una buona condizione: nel primo arrivo in salita, ha chiuso a 2’’ dal vincitore Daniel Martin e nell’ascesa di Xorret de Catì (quarta tappa) ha prima lavorato per Diego Rosa, poi tagliato il traguardo quarto a 25’’ da Poels. La valigia del ritorno in Italia conteneva così un sesto posto nella generale e un pieno di fiducia da spendere in Portogallo, all’Algarve (1721 febbraio), dove Fabio incrocerà Contador e Pinot.
Quali le sue sensazioni?
«Contento per come ho iniziato la stagione e sorpreso per la prestazione: i miei obiettivi sono altri, raggiungerò il top della forma più avanti, ma intanto la condizione è buona. Anche il resto della squadra sta bene: basta vedere Luis Leon Sanchez e Diego Rosa (due pedine chiave in ottica Tour: 2° e 7° nella generale, ndr)».
Mercoledì la notizia dell’incidente di mamma Antonella.
«La telefonata è arrivata dopo la crono, al rientro in albergo. Un incidente stradale all’ingresso di Terralba: non una bella notizia, e che lascia un po’ di apprensione per tutti i chilometri che ci separano. Tra allenamenti e gare, non è facile tornare in Sardegna. Si sta riprendendo: dovrà portare il busto per 40 giorni, ha avuto la frattura di due vertebre e un trauma toracico».
L’anno scorso il debutto a marzo nella Parigi-Nizza: quest’anno programmi stravolti.
«Ho anticipato i tempi e sono arrivato più pronto al primo appuntamento rispetto agli altri anni: sono molto motivato».
Quali dettagli ha curato?
«Ho lavorato molto sulla bici da crono, quest’anno sarà importante fare progressi (al Tour saranno due le prove contro il tempo, ndr)».
Il 17 riparte per il Portogallo: ci sarà Contador, al debutto.
«E non solo lui, penso anche a gente come Kwiatkowski. Siamo a inizio stagione, ma ho visto che il livello è già altissimo. In gara, abbiamo affrontato salite con un passo superiore anche rispetto alla Vuelta».
Poels a Valencia, Froome in Australia: Sky sta già mietendo vittorie. Non la spaventa?
«È normale, Froome è un grandissimo campione, un vincente. E i successi di Sky non sono certo una sorpresa».
Però sembrano già molto avanti nella preparazione.
«Preferisco pensare ai miei allenamenti e non guardare gli altri».
Oltre al Tour, l’altro grande appuntamento sarà l’Olimpiade.
«Sono stato a Rio con Nibali e il c.t. Cassani per visionare il percorso: è davvero impegnativo, come una tappa molto dura di un grande giro. Questo gioca a nostro favore: la Nazionale ha gli uomini con le caratteristiche adatte».
Tra lei e Nibali, chi il capitano?
«Non sta a me deciderlo: l’importante è che vinca la Nazionale». 
 

 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di martedì 9 febbraio 2016
Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
DALL’IDEA ALL’IMPRESA: FABIO ARU
TESTIMONIAL DI CONTAMINATION LAB 
Al via la terza edizione del progetto promosso dall’Università per studenti e laureati
 
Partenza, scalata, fuga di gruppo. E poi la vittoria. La metafora del ciclismo accompagna Contamination Lab, il percorso interdisciplinare che l’Università ha pensato per gli studenti che vogliono creare una nuova startup e gettarsi a capofitto nel mondo del lavoro. Appunto dell’impresa. Testimonial d’eccezione, Fabio Aru, il giovane campione di Villacidro, vincitore della Vuelta di Spagna, che partito dalla Sardegna ha bruciato le tappe per approdare ai successi internazionali.
LA FATICA Sulla scia di questo grande successo, dell’impegno e della fatica, dovranno inserirsi gli studenti e i neolaureati, ripercorrendo le tappe ideali che separano la frequentazione universitaria dagli sbocchi nel mondo del lavoro. «Il ciclismo è considerato, a torto, uno sport individuale. Nulla di più errato. Il ciclista ha invece bisogno del gruppo, della cooperazione. Così andare veloci diventa più facile», ha spiegato la rettora Maria Del Zompo per raccontare l’anima del progetto di promozione d’impresa (l’Ateneo cagliaritano è stato il primo, in Italia, tre anni fa, ad accogliere le indicazioni del ministero) in cui «innovazione ed economia, grazie alla cultura, trovano un tempo e un luogo importanti».
LE DIFFICOLTÀ Insomma, fare impresa non è, non sarà un percorso facile ma è comunque possibile. Lo è anche in Sardegna senza essere costretti ad emigrare, fuggire. I risultati ottenuti durante le due prime edizioni sono stati soddisfacenti e lusinghieri. Il premio nazionale attribuito a Intendime , la startup vincitrice l’anno scorso, è soltanto la punta di diamante di un progetto che ha coinvolto fino ad oggi ben trecento studenti e laureati e ha fatto nascere 15 startup, alcune finanziate da investitori privati e oggi assolutamente avviate.
LE TECNOLOGIE Contamination lab Unica è un’iniziativa che sfrutta le nuove tecnologie e vuole spingere i giovani nel mondo del lavoro valorizzando quanto appreso negli anni di studi. «Perché questa iniziativa funzioni - ha ribadito Del Zompo - i ragazzi devono essere preparati bene». Dietro lo slogan, “CLab, una vera impresa” c’è l’impegno di un intero Ateneo e ancora di più degli studenti che durante questo «percorso di vita e di studio» si allenano per affrontare le difficoltà ed evidentemente risolverle, scoprendo le proprie attitudini con l’aiuto reciproco dei colleghi e dei compagni di team, «esattamente come in una gara ciclistica», è stato ribadito ieri mattina durante la conferenza di presentazione di Contamination Lab Unica.
«L’Università - ha ricordato la professoressa Annalisa Bonfiglio, prorettora all’innovazione - vuole agire nei confronti del territorio con diverse modalità. Intanto in contatto con le imprese e con un suo coinvolgimento diretto nella promozione di nuove imprenditorialità».
IL PODIO Chiara Di Guardo, direttrice del CLab, ha ribadito il concetto che alla fine del percorso «ci sarà la possibilità di finire sul podio». Venerdì 19, al teatro del Conservatorio, davanti a una giuria di investitori, giornalisti specializzati e rappresentanti di imprese multinazionali saranno proclamati i vincitori. Cinque i premi da 15mila euro ciascuno per consentire alle idee di trasformarsi in attività reali. Pochi giorni prima, domenica 14, in piazza Yenne al mattino, «ci sarà - lo ha ricordato Di Guardo - una sorpresa legata alla campagna».
Andrea Piras
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna di martedì 9 febbraio 2016
Cagliari – pagina 7
UNIVERSITÀ, FABIO ARU TESTIMONIAL
Il ciclista vincitore della Vuelta 2015 promuove il laboratorio delle start up
 
CAGLIARI Il ciclista Fabio Aru, vincitore della Vuelta 2015, è il testimonial della campagna di promozione del Contamination Lab dell’università di Cagliari, il percorso interdisciplinare offerto agli studenti che intendano creare start-up innovative. «È una delle iniziative più stimolanti e interessanti nel nostro ateneo – ha sottolineato il rettore Maria Del Zompo – in cui l’innovazione e l’economia, grazie alla cultura, sono in grado di realizzare risultati concreti, sotto gli occhi di tutti».
Il CLab che su input ministeriale è nato per la prima volta a Cagliari, è la dimostrazione di come la cultura utilizzata con mezzi appropriati possa diventare impresa. Nel ricordare che l’ateneo del capoluogo sardo si è classificato al primo posto nazionale per i risultati raggiunti, Del Zompo ha messo in evidenza come questo risultato dipenda dal fatto che si tratti di un ateneo multidisciplinare, con studenti che provengono da vari ambiti.
Il CLab dell’università di Cagliari, che l’anno scorso ha vinto il Premio nazionale dell’Innovazione, ha coinvolto in tre anni circa 300 studenti e fatto nascere una quindicina di start-up, alcune delle quali finanziate da investitori privati. Una sfida che l’ateneo sardo vuole ampliare, come ha sottolineato il prorettore all’Innovazione e Territorio, Annalisa Bonfiglio, illustrando la campagna di promozione avviata quest’anno. «I video che la compongono descrivono le quattro fasi di un percorso di formazione interdisciplinare del CLab», ha spiegato, «raccontato utilizzando termini e tecnicismi che rimandano al mondo del ciclismo: partenza, scalata, fuga e vittoria».
Chiara Di Guardo, direttore del Contamination Lab, ha poi ricordato che la finale della terza edizione del CLab si svolgerà il 19 febbraio 2016 al Conservatorio di Cagliari dove sette team presenteranno le loro idee a una giuria di investitori qualificati per aggiudicarsi uno dei cinque premi da 15mila euro messi a disposizione. Un’iniziativa promozionale a sorpresa si svolgerà in piazza Yenne.
 

 

ANSA
Università:testimonial Fabio Aru per idee e imprese studenti
Contamination lab, ’uno sprint’ per le start-up di Cagliari
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 8 FEB - Fabio Aru testimonial d’eccezione del Contamination Lab (Clab) dell’Università di Cagliari, il progetto di promozione d’impresa dell’ateneo. Un’iniziativa che, puntando sulle nuove tecnologie, cerca di spingere i giovani nel mondo del lavoro valorizzando quanto appreso negli anni di studi. La figura del ciclista di Villacidro è in qualche modo emblematica con la sua vita sportiva fatta di gavetta, fatica e ora anche grandi successi come il primo posto alla Vuelta di Spagna 2015. Il Contamination Lab è un percorso interdisciplinare che l’Università offre a tutti gli studenti che intendono creare una star-up innovativa. Una sfida, insomma, come quella vinta nello sport da Aru. Questa è la terza edizione, ma il passato ha già regalato diverse "medaglie": una quindicina di start-up avviate. Alcune premiate, altre finanziate da investitori privati. Un esempio su tutti il caso di Intedime, vincitrice della seconda edizione e con un premio nazionale dell’innovazione in bacheca. "È una delle iniziative più stimolanti e interessanti del nostro ateneo - ha commentato il rettore, Maria Del Zompo, durante la presentazione assieme ad Annalisa Bonfiglio, prorettore per l’Innovazione e il Territorio, e a Chiara Di Guardo, direttore del Clab - in cui innovazione ed economia, grazie alla cultura, trovano un tempo e un luogo importanti, con risultati davvero concreti, sotto gli occhi di tutti". Dagli esordi l’iniziativa ha coinvolto più di 300 studenti e laureati. I video che compongono la campagna promozionale descrivono le quattro tappe del percorso con termini cari agli appassionati delle due ruote: la partenza, la scalata, la fuga e la vittoria. Naturalmente c’è la possibilità di finire sul podio: il 19 febbraio al Conservatorio di Cagliari, davanti a una giuria di investitori qualificati, ci sarà la proclamazione dei vincitori con cinque premi da 15mila euro ciascuno per dare una spinta iniziale alle idee giudicate più brillanti. Attenzione, però: il 14 febbraio, domenica mattina, in piazza Yenne ci sarà una sorpresa, pochi gli indizi. Sarà un invito pubblico - si limitano ad anticipare gli organizzatori - a "metterci la faccia". (ANSA).
 
ANSA.IT
 
(ANSA) - CAGLIARI, 8 FEB - Fabio Aru testimonial d’eccezione del Contamination Lab (Clab) dell’Università di Cagliari, il progetto di promozione d’impresa dell’ateneo. Un’iniziativa che, puntando sulle nuove tecnologie, cerca di spingere i giovani nel mondo del lavoro valorizzando quanto appreso negli anni di studi. La figura del ciclista di Villacidro è in qualche modo emblematica con la sua vita sportiva fatta di gavetta, fatica e ora anche grandi successi come il primo posto alla Vuelta di Spagna 2015. Il Contamination Lab è un percorso interdisciplinare che l’Università offre a tutti gli studenti che intendono creare una star-up innovativa. Una sfida, insomma, come quella vinta nello sport da Aru. Questa è la terza edizione, ma il passato ha già regalato diverse "medaglie": una quindicina di start-up avviate. Alcune premiate, altre finanziate da investitori privati. Un esempio su tutti il caso di Intedime, vincitrice della seconda edizione e con un premio nazionale dell’innovazione in bacheca. "È una delle iniziative più stimolanti e interessanti del nostro ateneo - ha commentato il rettore, Maria Del Zompo, durante la presentazione assieme ad Annalisa Bonfiglio, prorettore per l’Innovazione e il Territorio, e a Chiara Di Guardo, direttore del Clab - in cui innovazione ed economia, grazie alla cultura, trovano un tempo e un luogo importanti, con risultati davvero concreti, sotto gli occhi di tutti". Dagli esordi l’iniziativa ha coinvolto più di 300 studenti e laureati. I video che compongono la campagna promozionale descrivono le quattro tappe del percorso con termini cari agli appassionati delle due ruote: la partenza, la scalata, la fuga e la vittoria. Naturalmente c’è la possibilità di finire sul podio: il 19 febbraio al Conservatorio di Cagliari, davanti a una giuria di investitori qualificati, ci sarà la proclamazione dei vincitori con cinque premi da 15mila euro ciascuno per dare una spinta iniziale alle idee giudicate più brillanti. Attenzione, però: il 14 febbraio, domenica mattina, in piazza Yenne ci sarà una sorpresa, pochi gli indizi. Sarà un invito pubblico - si limitano ad anticipare gli organizzatori - a "metterci la faccia".
 

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONESARDA.IT
Oggi alle 11:23
 
Fare impresa, ispirandosi a chi le imprese le fa davvero. Sui pedali. L’Università di Cagliari ha scelto Fabio Aru come testimonial d’eccezione del Contamination Lab. Il campione di Villacidro, vincitore della Vuelta di Spagna 2015, ha scelto di affiancare la sua immagine e le sue parole all’Ateneo di Cagliari. Con questa inedita sorpresa è partita stamattina la campagna di promozione del Contamination Lab (CLab UniCa), progetto di promozione d’impresa dell’Università degli Studi di Cagliari, il cui percorso sarà illustrato e incentivato attraverso una serie di video. “È una delle iniziative più stimolanti e interessanti del nostro Ateneo", sintetizza il Rettore Maria Del Zompo, "in cui innovazione ed economia, grazie alla cultura, trovano un tempo e un luogo importanti, con risultati davvero concreti, sotto gli occhi di tutti”.
Il riferimento è, ad esempio, al Premio Nazionale dell’Innovazione attribuito a Intendime, la startup vincitrice della seconda edizione, punta di diamante di un progetto che dagli esordi ha coinvolto più di 300 studenti e laureati, e ha fatto nascere 15 startup, alcune delle quali finanziate da investitori privati.
Con il CLab, l’Università di Cagliari offre una strada agli studenti che intendono creare una nuova start-up innovativa, sperimentando sul campo le competenze acquisite durante il proprio corso di studi e sfruttando le doti innate insite in ciascuno di loro: un percorso di vita e di crescita in cui i ragazzi si allenano per realizzare delle vere e proprie imprese traducibili in Start-up.
I video che compongono la campagna promozionale descrivono le quattro fasi del percorso di formazione interdisciplinare del CLab, raccontato utilizzando termini e tecnicismi che rimandano al mondo del ciclismo: la partenza, la scalata, la fuga e la vittoria. Un accostamento felice che non poteva trovare un testimonial migliore di Fabio Aru.
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA.IT
 
CAGLIARI. Il ciclista Fabio Aru, vincitore della Vuelta 2015, è il testimonial della campagna di promozione del Contamination Lab dell’università di Cagliari, il percorso interdisciplinare offerto agli studenti che intendano creare start-up innovative. «È una delle iniziative più stimolanti e interessanti nel nostro ateneo», ha sottolineato il rettore Maria Del Zompo, «in cui l’innovazione e l’economia, grazie alla cultura, sono in grado di realizzare risultati concreti, sotto gli occhi di tutti».
Il CLab che su input ministeriale è nato per la prima volta a Cagliari, è la dimostrazione di come la cultura utilizzata con mezzi appropriati possa diventare impresa. Nel ricordare che l’ateneo del capoluogo sardo si è classificato al primo posto nazionale per i risultati raggiunti, Del Zompo ha messo in evidenza come questo risultato dipenda dal fatto che si tratti di un ateneo multidisciplinare, con studenti che provengono da vari ambiti.
Il CLab dell’università di Cagliari, che l’anno scorso ha vinto il Premio nazionale dell’Innovazione, ha coinvolto in tre anni circa 300 studenti e fatto nascere una quindicina di start-up, alcune delle quali finanziate da investitori privati. Una sfida che l’ateneo sardo vuole ampliare, come ha sottolineato il prorettore all’Innovazione e Territorio, Annalisa Bonfiglio, illustrando la campagna di promozione avviata quest’anno.
«I video che la compongono descrivono le quattro fasi di un percorso di formazione interdisciplinare del CLab», ha spiegato, «raccontato utilizzando termini e tecnicismi che rimandano al mondo del ciclismo: partenza, scalata, fuga e vittoria».
Chiara Di Guardo, direttore del Contamination Lab, ha poi ricordato che la finale della terza edizione del CLab si svolgerà il 19 febbraio 2016 al Conservatorio di Cagliari dove sette team presenteranno le loro idee a una giuria di investitori qualificati per aggiudicarsi uno dei cinque premi da 15mila euro messi a disposizione. In attesa della finale, domenica 14 febbraio 2016 è stata annunciata un’iniziativa promozionale a sorpresa legata alla campagna per il CLab, che si svolgerà in piazza Yenne, nel centro di Cagliari.
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
LANUOVASARDEGNA.IT
 
CAGLIARI. Il ciclista Fabio Aru, vincitore della Vuelta 2015, è il testimonial della campagna di promozione del Contamination Lab dell’università di Cagliari, il percorso interdisciplinare offerto agli studenti che intendano creare start-up innovative. «È una delle iniziative più stimolanti e interessanti nel nostro ateneo», ha sottolineato il rettore Maria Del Zompo, «in cui l’innovazione e l’economia, grazie alla cultura, sono in grado di realizzare risultati concreti, sotto gli occhi di tutti».
Il CLab che su input ministeriale è nato per la prima volta a Cagliari, è la dimostrazione di come la cultura utilizzata con mezzi appropriati possa diventare impresa. Nel ricordare che l’ateneo del capoluogo sardo si è classificato al primo posto nazionale per i risultati raggiunti, Del Zompo ha messo in evidenza come questo risultato dipenda dal fatto che si tratti di un ateneo multidisciplinare, con studenti che provengono da vari ambiti.
Il CLab dell’università di Cagliari, che l’anno scorso ha vinto il Premio nazionale dell’Innovazione, ha coinvolto in tre anni circa 300 studenti e fatto nascere una quindicina di start-up, alcune delle quali finanziate da investitori privati. Una sfida che l’ateneo sardo vuole ampliare, come ha sottolineato il prorettore all’Innovazione e Territorio, Annalisa Bonfiglio, illustrando la campagna di promozione avviata quest’anno.
«I video che la compongono descrivono le quattro fasi di un percorso di formazione interdisciplinare del CLab», ha spiegato, «raccontato utilizzando termini e tecnicismi che rimandano al mondo del ciclismo: partenza, scalata, fuga e vittoria». Chiara Di Guardo, direttore del Contamination Lab, ha poi ricordato che la finale della terza edizione del CLab si svolgerà il 19 febbraio al Conservatorio di Cagliari dove sette team presenteranno le loro idee a una giuria di investitori qualificati per aggiudicarsi uno dei cinque premi da 15.000 messi a disposizione.
In attesa della finale, domenica prossima 14 febbraio è stata annunciata un’iniziativa promozionale a sorpresa legata alla campagna per il CLab, che si svolgerà in piazza Yenne, nel centro di Cagliari.
 

 
Gazzettadellosport.it
08 FEBBRAIO 2016 - CAGLIARI
 
Sorridente, abbronzato, gli occhiali da sole ad incorniciargli il volto. Fabio Aru, modestia e solidità. Ma anche attenzione ai coetanei della sua Sardegna alle prese con lezioni e manuali. Dalla Spagna, il campione di Villacidro manda l’in bocca al lupo agli allievi del ContaminationLab dell’Università di Cagliari. Un innovativo contenitore di idee e competenze che allena a fare impresa ed è apripista in ambito nazionale. “Siamo orgogliosi di avere Fabio Aru al nostro fianco in questa sfida”, dice il rettore Maria Del Zompo. “Auguro grandi cose a tutti i ragazzi dell’ateneo di Cagliari” replica il campione. La storia prosegue. Partenza, scalata, fuga e vittoria sono i momenti fondanti del percorso di crescita sviluppato nel CLab-Unica: la similitudine con il ciclismo è palese. “Mai prima d’ora l’Università ha avuto un testimonial, tanto meno uno sportivo di calibro internazionale. Ringraziamo Aru - dicono Annalisa Bonfiglio e Maria Chiara Di Guardo, prorettore e direttore del centro che promuove la cultura dell’imprenditoria - per la preziosa disponibilità. Un campione vero, a tutto tondo”. Venerdì 19 febbraio, alla finale regionale delle migliori start up nate con il ContaminationLab, viene presentato un altro video inedito e più ampio con il trionfatore alla Vuelta 2015. Libri e pedalate, esami e sprint, fatica e coraggio assieme in una piccola grande gara di passione e valori. Sportivi e civili.
Mario Frongia
 

SPORTFAIR.IT
 
Fabio Aru continua a stupire, non solo sui pedali ma anche lontano dal ciclismo. L’atleta dell’Astana, questa volta ha pensato bene di inviare un messaggio di incoraggiamento agli studenti del ContaminationLab dell’Università di Cagliari. “Auguro grandi cose a tutti i ragazzi dell’ateneo di Cagliari” sottolinea Aru in un video-messaggio inviato dalla Spagna, dove si trova attualmente per preparare il prossimo impegno agonistico. “Siamo orgogliosi di avere Fabio Aru al nostro fianco in questa sfida” risponde soddisfatto il rettore Maria Del Zompo. “Mai prima d’ora l’Università ha avuto un testimonial, tanto meno uno sportivo di calibro internazionale. Ringraziamo Aru – continuano Annalisa Bonfiglio e Maria Chiara Di Guardo, prorettore e direttore del centro che promuove la cultura dell’imprenditoria – per la preziosa disponibilità. Un campione vero, a tutto tondo”. I valori del ciclismo applicati alla crescita universitaria, Fabio Aru questa volta ha davvero fatto centro.
 

 
SPORTFACE.IT
di Federico Parodi
 
Il suo 2016 è iniziato con un buon sesto posto alla Vuelta Valenciana, ma Fabio Aru è già proiettato ai grandi obiettivi futuri, su tutti Tour de France e Olimpiade, anche se a Rio de Janeiro, come ha lui stesso confermato, è ancora troppo presto per ipotizzare gerarchie. In occasione della premiazione al Circolo della Stampa di Milano, dove, alla presenza del governatore della Lombardia Roberto Maroni, il Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi gli ha consegnato il riconoscimento di ‘miglior atleta dell’anno’, il campione della Vuelta 2015 si è intrattenuto con i cronisti presenti. Si è detto molto soddisfatto per la preparazione svolta in inverno e pronto a battagliare nei grandi appuntamenti del calendario stagionale.
 “Se mi piace il percorso olimpico? Sì, è davvero duro, come se fosse una grande tappa di un giro –ha rivelato Fabio Aru – Sono stato a visionarlo insieme a Vincenzo Nibali e al commissario tecnico Davide Cassani e posso affermare con convinzione che la Nazionale azzurra ha tutti i requisiti per andare a medaglia. Chi sarà capitano tra me e Vincenzo? Non sta a me fare le scelte – ha glissato il campioncino sardo – L’importante è che vinca un italiano, visto che a Rio correremo da squadra, non singolarmente”.
In prospettiva Tour de France, invece, il team Sky, già a segno con Wouter Poels a Valencia e Chris Froome all’Herald Sun Tour in Australia, non spaventa Fabio Aru, che quest’anno si prepara a fare il suo esordio assoluto sulle strade della Grande Boucle: “Non mi sorprendono i risultati della Sky, così come il successo di Chris Froome. È normale che vinca, è un corridore formidabile, un autentico vincente. Anche noi dell’Astana, però, non siamo partiti male e io personalmente sono molto soddisfatto degli allenamenti invernali: ho anticipato i tempi e sono arrivato più pronto al primo test stagionale. Inoltre – ha proseguito il 25 enne di Villacidro – ho lavorato molto sulla cronometro, dalla quale mi aspetto molti progressi, e sono motivato come non mai”.
Intanto, il vincitore della Vuelta 2015 è diventato anche testimonial dell’Università di Cagliari. “Tutto l’Ateneo è orgoglioso di avere il sostegno di un campione di livello internazionale qual è Fabio Aru”, ha detto il rettore Maria Del Zompo. Vero, si tratta di un corridore già affermato, ma la stella del giovane scalatore di Villacidro è appena nata. I chilometri da pedale sono ancora tanti, così come i traguardi da raggiungere. A cominciare dal Tour de France e da Rio 2016, le prove del nove che costituiscono per Fabio Aru lo spartiacque tra l’essere un campione e diventare una leggenda del ciclismo azzurro. Ajò Fabio!
 

 
SARDEGNAOGGI.IT
 
CAGLIARI - Per la prima volta un campione dello sport accetta di promuovere l’Università di Cagliari, ed è anche la prima volta che l’Ateneo decide di far conoscere una delle sue attività attraverso un’iniziativa di questo genere. E’ la sorpresa della campagna di promozione del Contamination Lab (CLab UniCa), che parte oggi: si tratta del progetto di promozione d’impresa dell’Università degli Studi di Cagliari. Attraverso strumenti di comunicazione tradizionali e digitali, l’Ateneo comunica un concetto di Università innovativa, e promuove per la prima volta il percorso del CLab attraverso una serie di video.
Il Contamination Lab è un percorso interdisciplinare che l’Università di Cagliari offre a tutti gli studenti che intendono creare una nuova start-up innovativa, sperimentando sul campo le competenze acquisite durante il proprio corso di studi e sfruttando le doti innate insite in ciascuno di loro. "E’ una delle iniziative più stimolanti e interessanti del nostro Ateneo – commenta il rettore Maria Del Zompo – in cui innovazione ed economia, grazie alla cultura, trovano un tempo e un luogo importanti, con risultati davvero concreti, sotto gli occhi di tutti".
I risultati ottenuti dal CLab dell’Università di Cagliari sono lusinghieri: il Premio Nazionale dell’Innovazione attribuito a Intendime, la startup vincitrice della seconda edizione, è solo la punta di diamante di un progetto che dagli esordi ha coinvolto più di 300 studenti e laureati, e ha fatto nascere 15 startup, alcune delle quali finanziate da investitori privati. I video che compongono la campagna promozionale descrivono le quattro fasi del percorso di formazione interdisciplinare del CLab, raccontato utilizzando termini e tecnicismi che rimandano al mondo del ciclismo: la partenza, la scalata, la fuga e la vittoria. Lo sport è considerato da tutti una scuola di vita che insegna a lottare e che aiuta alla socializzazione ed al rispetto tra compagni ed avversari. L’Università è per sua natura il luogo della cultura. Educare è come allenare: bisogna allenare i ragazzi a saper affrontare le difficoltà, perché possano risolverle. Il Contamination Lab è in questo senso un percorso di vita e di crescita che consente ai ragazzi di testare le proprie attitudini attraverso il continuo impegno ma allo stesso tempo attraverso l’aiuto costante dei propri colleghi e compagni di team, proprio come in una gara ciclistica. I video saranno visibili sul sito www.unaveraimpresa.it
Lo slogan comunicativo “CLab, una vera impresa” descrive non solo l’impegno richiesto ai ragazzi per trasformare le proprie passioni in un possibile sbocco lavorativo, ma soprattutto l’obiettivo di creare nuove imprese di successo. Le immagini della campagna ritraggono i ragazzi del CLab che per l’occasione si sono fatti fotografare con divise da ciclista in location rappresentative della città di Cagliari. “L’università degli Studi di Cagliari puntando sull’innovazione si apre sempre più al territorio” dice la prof.ssa Annalisa Bonfiglio, prorettore all’Innovazione e al Territorio; “la mattina di domenica 14 febbraio in piazza Yenne ci sarà una sorpresa legata alla campagna” ricorda la prof.ssa Chiara Di Guardo, direttore del CLab. In questi giorni cominciano le fasi finali della terza edizione, che si concluderà il 19 febbraio con la proclamazione dei vincitori. La giuria è composta da nomi di assoluto prestigio del mondo delle startup, investitori, giornalisti specializzati e rappresentanti di imprese multinazionali.
 

 
SARDINIAPOST.IT
8 febbraio 2016 - Innovazione
 
È Fabio Aru il testimonial d’eccezione del Contamination Lab dell’Università di Cagliari. Il campione di Villacidro, vincitore della Vuelta di Spagna 2015, ha scelto di affiancare gratuitamente la sua immagine e le sue parole all’Ateneo. Per la prima volta un campione dello sport accetta di promuovere l’Università di Cagliari, ed è anche la prima volta che l’Ateneo decide di far conoscere una delle sue attività attraverso un’iniziativa di questo genere. E’ la sorpresa della campagna di promozione del Contamination Lab (CLab UniCa), che parte oggi: si tratta del progetto di promozione d’impresa dell’Università degli Studi di Cagliari. Attraverso strumenti di comunicazione tradizionali e digitali, l’Ateneo comunica un concetto di Università innovativa, e promuove per la prima volta il percorso del CLab attraverso una serie di video.
Il Contamination Lab è un percorso interdisciplinare che l’Università di Cagliari offre a tutti gli studenti che intendono creare una nuova start-up innovativa, sperimentando sul campo le competenze acquisite durante il proprio corso di studi e sfruttando le doti innate insite in ciascuno di loro. È un percorso di vita e di crescita in cui i ragazzi si allenano per realizzare delle vere e proprie imprese traducibili in Start-up innovative. “È una delle iniziative più stimolanti e interessanti del nostro Ateneo – commenta il Rettore Maria Del Zompo – in cui innovazione ed economia, grazie alla cultura, trovano un tempo e un luogo importanti, con risultati davvero concreti, sotto gli occhi di tutti”.
I risultati ottenuti dal CLab dell’Università di Cagliari sono lusinghieri: il Premio Nazionale dell’Innovazione attribuito a Intendime, la startup vincitrice della seconda edizione, è solo la punta di diamante di un progetto che dagli esordi ha coinvolto più di 300 studenti e laureati, e ha fatto nascere 15 startup, alcune delle quali finanziate da investitori privati. I video che compongono la campagna promozionale descrivono le quattro fasi del percorso di formazione interdisciplinare del CLab, raccontato utilizzando termini e tecnicismi che rimandano al mondo del ciclismo: la partenza, la scalata, la fuga e la vittoria. Lo sport è considerato da tutti una scuola di vita che insegna a lottare e che aiuta alla socializzazione ed al rispetto tra compagni ed avversari. L’Università è per sua natura il luogo della cultura. Educare è come allenare: bisogna allenare i ragazzi a saper affrontare le difficoltà, perché possano risolverle. Il Contamination Lab è in questo senso un percorso di vita e di crescita che consente ai ragazzi di testare le proprie attitudini attraverso il continuo impegno ma allo stesso tempo attraverso l’aiuto costante dei propri colleghi e compagni di team, proprio come in una gara ciclistica. I video saranno visibili sul sito www.unaveraimpresa.it .
Lo slogan comunicativo “CLab, una vera impresa” descrive non solo l’impegno richiesto ai ragazzi per trasformare le proprie passioni in un possibile sbocco lavorativo, ma soprattutto l’obiettivo di creare nuove imprese di successo. Le immagini della campagna ritraggono i ragazzi del CLab che per l’occasione si sono fatti fotografare con divise da ciclista in location rappresentative della città di Cagliari. “L’università degli Studi di Cagliari puntando sull’innovazione si apre sempre più al territorio” dice la prof.ssa Annalisa Bonfiglio, prorettore all’Innovazione e al Territorio; “la mattina di domenica 14 febbraio in piazza Yenne ci sarà una sorpresa legata alla campagna” ricorda la prof.ssa Chiara Di Guardo, direttore del CLab. In questi giorni cominciano le fasi finali della terza edizione, che si concluderà il 19 febbraio con la proclamazione dei vincitori. La giuria è composta da nomi di assoluto prestigio del mondo delle startup, investitori, giornalisti specializzati e rappresentanti di imprese multinazionali.
 

 
CASTEDDUONLINE.IT
Autore: Sergio Atzeni il 08/02/2016 12:41
 
Il Contamination Lab, idea originale di Unica poi replicata in altri atenei, è un percorso interdisciplinare offerto a tutti gli studenti dall’ ateneo Cagliaritano che intendano creare una start up innovativa mettendo in campo le esperienze acquisite nel proprio corso di studi. Un percorso di crescita che serve a realizzare quindi delle vere imprese attraverso corsi e seminari da tradurre poi in attività innovative. ​
Quest’anno, per la terza edizione, sarà Fabio Aru, campione di ciclismo e vincitore della Vuelta spagnola nel 2015, il testimonial d’eccezione che ha scelto di affiancare la propria immagine all’iniziativa dell’ateneo cagliaritano. ​
Insomma creare impresa mettendo sul campo le esperienze culturali delle varie discipline universitarie che si stanno acquisendo nel corso degli studi e metterle a disposizione in una cooperazione per fare impresa con una base di conoscenze in un mix che serve a superare gli ostacoli che si frappongono alla riuscita di una attività economica che crei posti di lavoro. ​
"Per me ė un piacere presentare la Clab Unica" ha detto il rettore Maria Del Zompo. "ed è la dimostrazione lampante di quello che stiamo dicendo da tempo, cioè la cultura è l’unica strada e la più qualificata possibile che può diventare impresa innovativa. Viviamo infatti in un mondo che per crescere ha bisogno di livelli culturali sempre più qualificati. Siamo una università multidisciplinare perché affianchiamo vari studenti provenienti da percorsi diversi e questa iniziativa ha successo perché il loro approccio è una sfida da vincere e fare impresa senza paura ma facendo leva sulle proprie basi culturali. E questo funziona, il 19 febbraio ci sarà la finale e i ragazzi devono essere preparati bene o altrimenti non c’è possibilità di riuscita."​
Il Clab dell’università cagliaritana ha ottenuto il premio nazionale dell’innovazione attribuito a "Interdime" la startup vincitrice della seconda edizione che era la punta di un progetto che ha coinvolto 300 studenti e laureati che ha fatto nascere 15 start up innovative in generale. ​
Domenica mattina 14 febbraio in piazza Yenne ci sarà una sorpresa legata alla campagna, poi in questi giorni inizierà la fase finale della terza edizione che si concluderà il 19 febbraio con la proclamazione dei vincitori con le 7 start up scelte tra le 15 in gara dalla giuria composta da nomi di assoluto prestigio in vari campi.​
 

 
ADMAIORAMEDIA.IT
8 febbraio 2016
 
E’ Fabio Aru il testimonial del “Contamination lab” dell’Università di Cagliari. Il ciclista di Villacidro, vincitore della Vuelta di Spagna 2015, ha scelto di affiancare gratuitamente la sua immagine all’iniziativa dell’Ateneo ed è la prima volta che un campione dello sport promuove l’Università cagliaritana. CLab UniCa è un progetto di promozione d’impresa, un percorso interdisciplinare offerta agli studenti che intendono creare una nuova start-up innovativa, sperimentando sul campo le competenze acquisite durante il proprio corso di studi e sfruttando le proprie doti. “E’ una delle iniziative più stimolanti e interessanti del nostro Ateneo – ha sottolineato il rettore Maria Del Zompo – in cui innovazione ed economia, grazie alla cultura, trovano un tempo e un luogo importanti, con risultati davvero concreti, sotto gli occhi di tutti”. (red)
 

 
CAGLIARIPAD.IT
 
Fabio Aru testimonial d’eccezione del Contamination Lab (Clab) dell’Università di Cagliari, il progetto di promozione d’impresa dell’ateneo. Un’iniziativa che, puntando sulle nuove tecnologie, cerca di spingere i giovani nel mondo del lavoro valorizzando quanto appreso negli anni di studi. La figura del ciclista di Villacidro è in qualche modo emblematica con la sua vita sportiva fatta di gavetta, fatica e ora anche grandi successi come il primo posto alla Vuelta di Spagna 2015. Il Contamination Lab è un percorso interdisciplinare che l’Università offre a tutti gli studenti che intendono creare una star-up innovativa. Una sfida, insomma, come quella vinta nello sport da Aru.
Questa è la terza edizione, ma il passato ha già regalato diverse "medaglie": una quindicina di start-up avviate. Alcune premiate, altre finanziate da investitori privati. Un esempio su tutti il caso di Intedime, vincitrice della seconda edizione e con un premio nazionale dell’innovazione in bacheca. "È una delle iniziative più stimolanti e interessanti del nostro ateneo - ha commentato il rettore, Maria Del Zompo, durante la presentazione assieme ad Annalisa Bonfiglio, prorettore per l’Innovazione e il Territorio, e a Chiara Di Guardo, direttore del Clab - in cui innovazione ed economia, grazie alla cultura, trovano un tempo e un luogo importanti, con risultati davvero concreti, sotto gli occhi di tutti". Dagli esordi l’iniziativa ha coinvolto più di 300 studenti e laureati. I video che compongono la campagna promozionale descrivono le quattro tappe del percorso con termini cari agli appassionati delle due ruote: la partenza, la scalata, la fuga e la vittoria. Naturalmente c’è la possibilità di finire sul podio: il 19 febbraio al Conservatorio di Cagliari, davanti a una giuria di investitori qualificati, ci sarà la proclamazione dei vincitori con cinque premi da 15mila euro ciascuno per dare una spinta iniziale alle idee giudicate più brillanti. Attenzione, però: il 14 febbraio, domenica mattina, in piazza Yenne ci sarà una sorpresa, pochi gli indizi. Sarà un invito pubblico - si limitano ad anticipare gli organizzatori - a "metterci la faccia".
 

 

UNICARADIO.IT
 
E’ Fabio Aru il testimonial d’eccezione del CONTAMINATION LAB. Il campione di Villacidro, vincitore della Vuelta di Spagna 2015, ha scelto di affiancare la sua immagine e le sue parole all’Ateneo di Cagliari. Per la prima volta un campione dello sport accetta di promuovere l’Università di Cagliari, ed è anche la prima volta che l’Ateneo decide di far conoscere una delle sue attività attraverso un’iniziativa di questo genere. E’ la sorpresa della campagna di promozione del Contamination Lab (CLab UniCa), che parte oggi: si tratta del progetto di promozione d’impresa dell’Università degli Studi di Cagliari. Attraverso strumenti di comunicazione tradizionali e digitali, l’Ateneo comunica un concetto di Università innovativa, e promuove per la prima volta il percorso del CLab attraverso una serie di video.
I Contamination Lab sono luoghi di contaminazione che promuovono la cultura dell’imprenditorialità, dell’innovazione e sperimentano nuovi modelli di apprendimento: stimolano negli studenti la ricerca di un’idea imprenditoriale innovativa e li aiutano a realizzarla.
I risultati ottenuti dal CLab dell’Università di Cagliari sono lusinghieri: il Premio Nazionale dell’Innovazione attribuito a Intendime, la startup vincitrice della seconda edizione, è solo la punta di diamante di un progetto che dagli esordi ha coinvolto più di 300 studenti e laureati, e ha fatto nascere 15 startup, alcune delle quali finanziate da investitori privati.
I video che compongono la campagna promozionale descrivono le quattro fasi del percorso di formazione interdisciplinare del CLab. Un percorso a “tappe” che è stato raccontato utilizzando termini e tecnicismi che rimandano al mondo del ciclismo: la partenza, la scalata, la fuga e la vittoria.
Lo sport è considerato da tutti come una scuola di vita che insegna a lottare e che aiuta alla socializzazione ed al rispetto tra compagni ed avversari. L’Università è per sua natura il luogo della cultura. Educare è come allenare: bisogna allenare i ragazzi a saper affrontare le difficoltà, perché possano risolverle. Il Contamination Lab è in questo senso un percorso di vita e di crescita che consente ai ragazzi di testare le proprie attitudini attraverso il continuo impegno ma allo stesso tempo attraverso l’aiuto costante dei propri colleghi e compagni di team, proprio come in una gara ciclistica.
I video saranno visibili sul sito www.unaveraimpresa.it .
Lo slogan comunicativo “CLab, una vera impresa” descrive non solo l’impegno richiesto ai ragazzi per trasformare le proprie passioni in un possibile sbocco lavorativo, ma soprattutto l’obiettivo di creare nuove imprese di successo. Le immagini della campagna ritraggono i ragazzi del CLab che per l’occasione si sono fatti fotografare con divise da ciclista in location rappresentative della città di Cagliari. “L’università degli Studi di Cagliari puntando sull’innovazione si apre sempre più al territorio” dice la prof.ssa Annalisa Bonfiglio, prorettore all’Innovazione e al Territorio; “la mattina di domenica 14 febbraio in piazza Yenne ci sarà una sorpresa legata alla campagna” ricorda la prof.ssa Chiara Di Guardo, direttore del CLab. In questi giorni cominciano le fasi finali della terza edizione, che si concluderà il 19 febbraio con la proclamazione dei vincitori. La giuria è composta da nomi di assoluto prestigio del mondo delle Startup, investitori, giornalisti specializzati e rappresentanti di imprese multinazionali.
 

 
COMUNECAGLIARINEWS.IT
EVENTI
Parte la campagna promozionale del progetto dell’Università di Cagliari "Clab, Una vera impresa", il laboratorio per la creazione di impresa rivolto a studenti e laureati.
8 febbraio 2016, 16:27
 
E’ Fabio Aru il testimonial d’eccezione del CONTAMINATION LAB DELL’UNIVERSITA’ DI CAGLIARI. Il campione di Villacidro, vincitore della Vuelta di Spagna 2015, ha scelto di affiancare gratuitamente la sua immagine e le sue parole all’Ateneo. Per la prima volta un campione dello sport accetta di promuovere l’Università di Cagliari, ed è anche la prima volta che l’Ateneo decide di far conoscere una delle sue attività attraverso un’iniziativa di questo genere. E’ la sorpresa della campagna di promozione del Contamination Lab (CLab UniCa), che parte oggi: si tratta del progetto di promozione d’impresa dell’Università degli Studi di Cagliari. Attraverso strumenti di comunicazione tradizionali e digitali, l’Ateneo comunica un concetto di Università innovativa, e promuove per la prima volta il percorso del CLab attraverso una serie di video.
Il Contamination Lab è un percorso interdisciplinare che l’Università di Cagliari offre a tutti gli studenti che intendono creare una nuova start-up innovativa, sperimentando sul campo le competenze acquisite durante il proprio corso di studi e sfruttando le doti innate insite in ciascuno di loro. E’ un percorso di vita e di crescita in cui i ragazzi si allenano per realizzare delle vere e proprie imprese traducibili in Start-up innovative. “E’ una delle iniziative più stimolanti e interessanti del nostro Ateneo – commenta il Rettore Maria Del Zompo – in cui innovazione ed economia, grazie alla cultura, trovano un tempo e un luogo importanti, con risultati davvero concreti, sotto gli occhi di tutti”.
I risultati ottenuti dal CLab dell’Università di Cagliari sono lusinghieri: il Premio Nazionale dell’Innovazione attribuito a Intendime, la startup vincitrice della seconda edizione, è solo la punta di diamante di un progetto che dagli esordi ha coinvolto più di 300 studenti e laureati, e ha fatto nascere 15 startup, alcune delle quali finanziate da investitori privati. I video che compongono la campagna promozionale descrivono le quattro fasi del percorso di formazione interdisciplinare del CLab, raccontato utilizzando termini e tecnicismi che rimandano al mondo del ciclismo: la partenza, la scalata, la fuga e la vittoria. Lo sport è considerato da tutti una scuola di vita che insegna a lottare e che aiuta alla socializzazione ed al rispetto tra compagni ed avversari. L’Università è per sua natura
il luogo della cultura. Educare è come allenare: bisogna allenare i ragazzi a saper affrontare le difficoltà, perché possano risolverle. Il Contamination Lab è in questo senso un percorso di vita e di crescita che consente ai ragazzi di testare le proprie attitudini attraverso il continuo impegno ma allo stesso tempo attraverso l’aiuto costante dei propri colleghi e compagni di team, proprio come in una gara ciclistica. I video saranno visibili sul sito www.unaveraimpresa.it . Lo slogan comunicativo “CLab, una vera impresa” descrive non solo l’impegno richiesto ai ragazzi per trasformare le proprie passioni in un possibile sbocco lavorativo, ma soprattutto l’obiettivo di creare nuove imprese di successo. Le immagini della campagna ritraggono i ragazzi del CLab che per l’occasione si sono fatti fotografare con divise da ciclista in location rappresentative della città di Cagliari. “L’università degli Studi di Cagliari puntando sull’innovazione si apre sempre più al territorio” dice la prof.ssa Annalisa Bonfiglio, prorettore all’Innovazione e al Territorio; “la mattina di domenica 14 febbraio in piazza Yenne ci sarà una sorpresa legata alla campagna” ricorda la prof.ssa Chiara Di Guardo, direttore del CLab. In questi giorni cominciano le fasi finali della terza edizione, che si concluderà il 19 febbraio con la proclamazione dei vincitori. La giuria è composta da nomi di assoluto prestigio del mondo delle startup, investitori, giornalisti specializzati e rappresentanti di imprese multinazionali.
 
 

 
TISCALINSARDEGNA
 
(ANSA) - CAGLIARI, 8 FEB - Fabio Aru testimonial d’eccezione del Contamination Lab (Clab) dell’Università di Cagliari, il progetto di promozione d’impresa. Un’iniziativa che, puntando sulle nuove tecnologie, cerca di spingere i giovani nel mondo del lavoro valorizzando quanto appreso negli anni di studi. La figura del ciclista di Villacidro è emblematica con la sua vita sportiva fatta di gavetta, fatica e ora anche grandi successi. Il Contamination Lab è un percorso interdisciplinare che l’Università offre a tutti gli studenti che intendono creare una star-up innovativa. Una sfida, insomma, come quella vinta nello sport da Aru. Questa è la terza edizione, ma il passato ha già regalato diverse "medaglie": una quindicina di start-up avviate. "È una delle iniziative più stimolanti e interessanti del nostro ateneo", ha detto il rettore, Maria Del Zompo, durante la presentazione assieme ad Annalisa Bonfiglio, prorettore per l’Innovazione e il Territorio, e a Chiara Di Guardo, direttore del Clab.
 

 

 
ALGUER.IT
 
CAGLIARI - E’ Fabio Aru il testimonial d’eccezione del Contamination Lab dell’Università di Cagliari. Il campione di Villacidro, vincitore della Vuelta di Spagna 2015, ha scelto di affiancare gratuitamente la sua immagine e le sue parole all’Ateneo. Per la prima volta, un campione dello sport accetta di promuovere l’Università di Cagliari, ed è anche la prima volta che l’Ateneo decide di far conoscere una delle sue attività attraverso un’iniziativa di questo genere. E’ la sorpresa della campagna di promozione del Contamination Lab (CLab UniCa), che parte oggi (lunedì): si tratta del progetto di promozione d’impresa dell’Università degli Studi di Cagliari. Attraverso strumenti di comunicazione tradizionali e digitali, l’Ateneo comunica un concetto di Università innovativa, e promuove per la prima volta il percorso del CLab attraverso una serie di video.
Il Contamination Lab è un percorso interdisciplinare che l’Università di Cagliari offre a tutti gli studenti che intendono creare una nuova start-up innovativa, sperimentando sul campo le competenze acquisite durante il proprio corso di studi e sfruttando le doti innate insite in ciascuno di loro. E’ un percorso di vita e di crescita in cui i ragazzi si allenano per realizzare delle vere e proprie imprese traducibili in Start-up innovative. «E’ una delle iniziative più stimolanti e interessanti del nostro Ateneo – commenta il rettore Maria Del Zompo – in cui innovazione ed economia, grazie alla cultura, trovano un tempo e un luogo importanti, con risultati davvero concreti, sotto gli occhi di tutti».
I risultati ottenuti dal CLab dell’Università di Cagliari sono lusinghieri: il Premio Nazionale dell’Innovazione attribuito a Intendime, la startup vincitrice della seconda edizione, è solo la punta di diamante di un progetto che dagli esordi ha coinvolto più di 300 studenti e laureati, ed ha fatto nascere quindici startup, alcune delle quali finanziate da investitori privati. I video che compongono la campagna promozionale descrivono le quattro fasi del percorso di formazione interdisciplinare del CLab, raccontato utilizzando termini e tecnicismi che rimandano al mondo del ciclismo: la partenza, la scalata, la fuga e la vittoria. Lo sport è considerato da tutti una scuola di vita che insegna a lottare e che aiuta alla socializzazione ed al rispetto tra compagni ed avversari. L’Università è per sua natura il luogo della cultura. Educare è come allenare: bisogna allenare i ragazzi a saper affrontare le difficoltà, perché possano risolverle. Il Contamination Lab è in questo senso un percorso di vita e di crescita che consente ai ragazzi di testare le proprie attitudini attraverso il continuo impegno ma allo stesso tempo attraverso l’aiuto costante dei propri colleghi e compagni di team, proprio come in una gara ciclistica. I video saranno visibili sul sito internet “Una vera impresa”.
Lo slogan comunicativo “CLab, una vera impresa” descrive non solo l’impegno richiesto ai ragazzi per trasformare le proprie passioni in un possibile sbocco lavorativo, ma soprattutto l’obbiettivo di creare nuove imprese di successo. Le immagini della campagna ritraggono i ragazzi del Clab, che per l’occasione si sono fatti fotografare con divise da ciclista in location rappresentative della città di Cagliari. «L’università degli Studi di Cagliari puntando sull’innovazione si apre sempre più al territorio», dichiara il prorettore all’Innovazione e al Territorio Annalisa Bonfiglio; «la mattina di domenica 14 febbraio in Piazza Yenne ci sarà una sorpresa legata alla campagna», ricorda il direttore del CLab Chiara Di Guardo. In questi giorni, cominciano le fasi finali della terza edizione, che si concluderà venerdì 19 febbraio con la proclamazione dei vincitori. La giuria è composta da nomi di assoluto prestigio del mondo delle startup, investitori, giornalisti specializzati e rappresentanti di imprese multinazionali.

 

 


FABIO ARU TESTIMONIAL D’ECCEZIONE DEL CONTAMINATION LAB

Parte la campagna promozionale del progetto dell’Università di Cagliari “Clab, una vera impresa”, il laboratorio per la creazione di impresa rivolto a studenti e laureati 

CAGLIARI - E’ Fabio Aru il testimonial d’eccezione del Contamination Lab dell’Università di Cagliari. Il campione di Villacidro, vincitore della Vuelta di Spagna 2015, ha scelto di affiancare gratuitamente la sua immagine e le sue parole all’Ateneo. Per la prima volta, un campione dello sport accetta di promuovere l’Università di Cagliari, ed è anche la prima volta che l’Ateneo decide di far conoscere una delle sue attività attraverso un’iniziativa di questo genere. E’ la sorpresa della campagna di promozione del Contamination Lab (CLab UniCa), che parte oggi (lunedì): si tratta del progetto di promozione d’impresa dell’Università degli Studi di Cagliari. Attraverso strumenti di comunicazione tradizionali e digitali, l’Ateneo comunica un concetto di Università innovativa, e promuove per la prima volta il percorso del CLab attraverso una serie di video.
Il Contamination Lab è un percorso interdisciplinare che l’Università di Cagliari offre a tutti gli studenti che intendono creare una nuova start-up innovativa, sperimentando sul campo le competenze acquisite durante il proprio corso di studi e sfruttando le doti innate insite in ciascuno di loro. E’ un percorso di vita e di crescita in cui i ragazzi si allenano per realizzare delle vere e proprie imprese traducibili in Start-up innovative. «E’ una delle iniziative più stimolanti e interessanti del nostro Ateneo – commenta il rettore Maria Del Zompo – in cui innovazione ed economia, grazie alla cultura, trovano un tempo e un luogo importanti, con risultati davvero concreti, sotto gli occhi di tutti».
I risultati ottenuti dal CLab dell’Università di Cagliari sono lusinghieri: il Premio Nazionale dell’Innovazione attribuito a Intendime, la startup vincitrice della seconda edizione, è solo la punta di diamante di un progetto che dagli esordi ha coinvolto più di 300 studenti e laureati, ed ha fatto nascere quindici startup, alcune delle quali finanziate da investitori privati. I video che compongono la campagna promozionale descrivono le quattro fasi del percorso di formazione interdisciplinare del CLab, raccontato utilizzando termini e tecnicismi che rimandano al mondo del ciclismo: la partenza, la scalata, la fuga e la vittoria. Lo sport è considerato da tutti una scuola di vita che insegna a lottare e che aiuta alla socializzazione ed al rispetto tra compagni ed avversari. L’Università è per sua natura il luogo della cultura. Educare è come allenare: bisogna allenare i ragazzi a saper affrontare le difficoltà, perché possano risolverle. Il Contamination Lab è in questo senso un percorso di vita e di crescita che consente ai ragazzi di testare le proprie attitudini attraverso il continuo impegno ma allo stesso tempo attraverso l’aiuto costante dei propri colleghi e compagni di team, proprio come in una gara ciclistica. I video saranno visibili sul sito internet “Una vera impresa”.
Lo slogan comunicativo “CLab, una vera impresa” descrive non solo l’impegno richiesto ai ragazzi per trasformare le proprie passioni in un possibile sbocco lavorativo, ma soprattutto l’obbiettivo di creare nuove imprese di successo. Le immagini della campagna ritraggono i ragazzi del Clab, che per l’occasione si sono fatti fotografare con divise da ciclista in location rappresentative della città di Cagliari. «L’università degli Studi di Cagliari puntando sull’innovazione si apre sempre più al territorio», dichiara il prorettore all’Innovazione e al Territorio Annalisa Bonfiglio; «la mattina di domenica 14 febbraio in Piazza Yenne ci sarà una sorpresa legata alla campagna», ricorda il direttore del CLab Chiara Di Guardo. In questi giorni, cominciano le fasi finali della terza edizione, che si concluderà venerdì 19 febbraio con la proclamazione dei vincitori. La giuria è composta da nomi di assoluto prestigio del mondo delle startup, investitori, giornalisti specializzati e rappresentanti di imprese multinazionali.

 

 

 

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