Il Magnifico ha quindi sottolineato che “il diritto allo studio, alla cultura è la base della crescita di ciascuno di noi. E ognuno di noi ha avuto la fortuna di avere una scuola pubblica che ci ha dato una formazione di alto livello. Oggi stanno cercando di far chiudere l’Università: ho spiegato ai colleghi che mi hanno voluto eleggere che noi non andiamo a Roma con il cappello in mano, ma ci presentiamo per proporre la progettualità nostra e dei nostri colleghi più giovani”.

 

A fare gli onori di casa la direttrice della Biblioteca universitaria, Ester Gessa, che ha riaffermato il ruolo della Biblioteca nel panorama culturale della nostra città. Luisa Sassu, presidente ANPI, ha invece rimarcato quanto sia complesso recuperare “il contributo delle donne ad un periodo così importante per la storia della nostra Repubblica. La vita di Teresa Noce esprime fatica e dignità: la fatica di chi non si riposa e la dignità di chi tiene la schiena dritta”.

 

“E’ un esempio formidabile per i più giovani – ha detto la vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli – E’ uno di quei buoni modelli che indice le giovani generazioni a pensare che si può fare: Teresa è stata madre, pienamente impegnata nella sua vita quotidiana, comunista e rivoluzionaria”. La senatrice ha quindi spiegato che “il tema dell’uguaglianza senza distinzioni di sesso è il lascito straordinario alla vita del nostro Paese”. Teresa Noce fu infatti una delle cinque donne a far parte della Commissione parlamentare che materialmente stese la nostra Costituzione. “Cultura, conoscenza e istruzione sono gli elementi su cui dobbiamo investire – ha concluso la vicepresidente del Senato – perché a partire da questi possiamo far ripartire il Paese”.

 

L’incontro, sul filo rosso del lavoro e accompagnato da ampie citazioni delle opere della partigiana, è andato avanti con gli altri interventi programmati.