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La stella di neutroni meno magnetica mai osservata

Misurato dal Gruppo di Astrofica delle Alte Energie, guidato da Luciano Burderi, il più basso campo magnetico per una pulsar
30 marzo 2015

Ancora un grande risultato per il team di astrofisici dell’Ateneo di Cagliari guidato da Luciano Burderi. Questa volta si tratta delle pulsar, le stelle di neutroni: in collaborazione con i colleghi dell’Università di Palermo e con Melania del Santo dell’INAF, la squadra del capoluogo sardo ha misurato il più basso campo magnetico mai registrato con tecniche dirette. Una misurazione resa possibile anche dal Sardinia Radio Telescope, dove i nostri ricercatori sono da tempo di casa.

 
di Sergio Nuvoli
 
Cagliari, 30 marzo 2015 - C’è anche il Gruppo di Astrofisica delle Alte Energie dell’Università di Cagliari guidato da Luciano Burderi (nella foto a destra), professore associato di Astrofisica, nel team di ricercatori che - in collaborazione con il Gruppo omologo dell’Ateneo di Palermo, guidato da Rosario Iaria e Tiziana Di Salvo, e con la collaborazione di Melania Del Santo dell’INAF - ha misurato il più basso campo magnetico per una stella di neutroni finora registrato con tecniche dirette: in sostanza, una sfera di dieci chilometri di raggio (le dimensioni di Cagliari) che contiene una volta e mezza la massa del Sole.
 
Lo studio è pubblicato su “Astronomy&Astrophysics”, mentre in Italia ne ha dato notizia anche il periodico “Le Scienze”, l’edizione italiana di “Scientific American”, una delle più prestigiose e antiche riviste di divulgazione scientifica.
 
Il gruppo che ha firmato la scoperta è ormai da una decina di anni tra i più attivi nel panorama mondiale nello studio della fisica delle Stelle di Neutroni in fase di Accrescimento. Gli scienziati hanno di recente scoperto che, tra le stelle di neutroni, ce ne sono alcune ‘super magnetiche’ (le cosiddette “magnetar”) e altre infinitamente più deboli.
 
Osservare oggetti così piccoli e remoti è oggi possibile grazie a preziose strumentazioni come il Sardinia Radio Telescope, la gigantesca parabola di ferro ed acciaio di 64 metri di diametro, inaugurata l’anno scorso a San Basilio, in provincia di Cagliari. Grazie alla sofisticatissima apparecchiatura, infatti, è possibile rilevare le onde elettromagnetiche emesse dalle stelle di neutroni.
 
I campi magnetici osservati dai ricercatori si comportano come gigantesche lancette di orologio che, legate al movimento di rotazione della Stella di Neutroni, ne rivelano la natura periodica consentendo agli astronomi di usare queste stelle come orologi cosmici. A causa della loro enorme massa questi orologi cosmici sono immuni da ogni possibile disturbo e costituiscono i più precisi orologi esistenti nell’universo, assai più precisi degli orologi atomici sul lungo periodo (decine di anni). L’importanza di questi accuratissimi cronometri cosmici è dimostrata da ben due premi Nobel assegnati per la loro scoperta (1974) e per la loro utilizzazione come orologi di precisione con cui verificare la Teoria della Relatività Generale (1993).

L’importanza della scoperta consiste proprio nella rivelazione diretta della presenza di un campo magnetico moderatamente intenso, alcune decine di miliardi di volte quello terrestre, in una Stella di Neutroni in fase di Accrescimento.
 
L’Unità di Cagliari del Gruppo di Astrofisica delle Alte Energie delle Università di Palermo e Cagliari è così composta: Luciano Burderi, professore associato; Alessandro Riggio, ricercatore a tempo determinato; Andrea Sanna, borsista post doc, Fabio Pintore, borsista post doc; Antonino D’Aì, borsista post doc, e Fabiana Scarano, dottoranda.
 
 
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli -  tel. 070 6752216

RASSEGNA STAMPA

 
Ansa
Scoperta pulsar con più basso campo magnetico mai registrato
Nel team anche astrofisici dell'Ateneo di Cagliari
CAGLIARI
(ANSA) - CAGLIARI, 30 MAR - Misurato il più basso campo magnetico per una stella di neutroni finora registrato con tecniche dirette. Alla scoperta della pulsar ha partecipato anche il Gruppo di Astrofisica delle Alte Energie dell'Università di Cagliari guidato da Luciano Burderi, associato di Astrofisica. Lo studio è pubblicato su "Astronomy&Astrophysics", mentre in Italia ne ha dato notizia anche il periodico "Le Scienze". Il gruppo che ha firmato la scoperta è ormai da una decina di anni fra i più attivi nel panorama mondiale nello studio della fisica delle Stelle di Neutroni in fase di accrescimento. Gli scienziati hanno di recente scoperto che, fra le stelle di neutroni, ce ne sono alcune 'super magnetiche' (le cosiddette "magnetar") e altre infinitamente più deboli. Osservare oggetti così piccoli e remoti è oggi possibile grazie a preziose strumentazioni come il Sardinia Radio Telescope, la gigantesca parabola di 64 metri di diametro inaugurata l'anno scorso a San Basilio. Grazie alla sofisticata apparecchiatura, infatti, è possibile rilevare le onde elettromagnetiche emesse dalle stelle di neutroni. L'importanza della scoperta consiste proprio nella rivelazione diretta della presenza di un campo magnetico moderatamente intenso, alcune decine di miliardi di volte quello terrestre, in una Stella di Neutroni in fase di accrescimento. (ANSA).
 

 
Sardegnaoggi.it
 
CAGLIARI - C’è anche il gruppo di Astrofisica delle Alte energie dell’Università, guidato da Luciano Burderi, professore associato di Astrofisica, nel team di ricercatori che - in collaborazione con il gruppo omologo dell’Ateneo di Palermo - ha misurato il più basso campo magnetico per una stella di neutroni finora registrato con tecniche dirette. Si tratta di una sfera di dieci chilometri di raggio (le dimensioni di Cagliari) che contiene una volta e mezza la massa del Sole. Il team che ha firmato la scoperta è ormai da una decina di anni tra i più attivi nel panorama mondiale nello studio della fisica delle stelle di neutroni in fase di accrescimento. Gli scienziati hanno di recente scoperto che, tra le stelle di neutroni, ce ne sono alcune ‘super magnetiche’ (le cosiddette “magnetar”) e altre infinitamente più deboli.
Osservare oggetti così piccoli e remoti è oggi possibile grazie a preziose strumentazioni come il Sardinia Radio Telescope, la gigantesca parabola di ferro ed acciaio di 64 metri di diametro, inaugurata l’anno scorso a San Basilio, in provincia di Cagliari. Grazie alla sofisticatissima apparecchiatura, infatti, è possibile rilevare le onde elettromagnetiche emesse dalle stelle di neutroni. I campi magnetici osservati dai ricercatori si comportano come gigantesche lancette di orologio che, legate al movimento di rotazione della Stella di Neutroni, ne rivelano la natura periodica consentendo agli astronomi di usare queste stelle come orologi cosmici. A causa della loro enorme massa questi orologi cosmici sono immuni da ogni possibile disturbo e costituiscono i più precisi orologi esistenti nell’universo, assai più precisi degli orologi atomici sul lungo periodo. L’importanza di questi accuratissimi cronometri cosmici è dimostrata da ben due premi Nobel assegnati per la loro scoperta (1974) e per la loro utilizzazione come orologi di precisione con cui verificare la Teoria della Relatività Generale (1993).
 

 
Castedduonline.it
Astrofisica Cagliari: il più basso campo magnetico di una stella
C’è anche il Gruppo di Astrofisica delle Alte Energie dell’Università di Cagliari guidato da Luciano Burderi, professore associato di Astrofisica, nel team di ricercatori
Autore: Redazione Casteddu Online il 30/03/2015 12:50
 
C’è anche il Gruppo di Astrofisica delle Alte Energie dell’Università di Cagliari guidato da Luciano Burderi (nella foto), professore associato di Astrofisica, nel team di ricercatori che - in collaborazione con il Gruppo omologo dell’Ateneo di Palermo, guidato da Rosario Iaria e Tiziana Di Salvo, e con la collaborazione di Melania Del Santo dell’INAF - ha misurato il più basso campo magnetico per una stella di neutroni finora registrato con tecniche dirette: in sostanza, una sfera di dieci chilometri di raggio (le dimensioni di Cagliari) che contiene una volta e mezza la massa del Sole. Lo studio è pubblicato su “Astronomy&Astrophysics”, mentre in Italia ne ha dato notizia anche il periodico “Le Scienze”, l’edizione italiana di “Scientific American”, una delle più prestigiose e antiche riviste di divulgazione scientifica.
Il gruppo che ha firmato la scoperta è ormai da una decina di anni tra i più attivi nel panorama mondiale nello studio della fisica delle Stelle di Neutroni in fase di Accrescimento. Gli scienziati hanno di recente scoperto che, tra le stelle di neutroni, ce ne sono alcune ‘super magnetiche’ (le cosiddette “magnetar”) e altre infinitamente più deboli.
Osservare oggetti così piccoli e remoti è oggi possibile grazie a preziose strumentazioni come il Sardinia Radio Telescope, la gigantesca parabola di ferro ed acciaio di 64 metri di diametro, inaugurata l’anno scorso a San Basilio, in provincia di Cagliari. Grazie alla sofisticatissima apparecchiatura, infatti, è possibile rilevare le onde elettromagnetiche emesse dalle stelle di neutroni.
I campi magnetici osservati dai ricercatori si comportano come gigantesche lancette di orologio che, legate al movimento di rotazione della Stella di Neutroni, ne rivelano la natura periodica consentendo agli astronomi di usare queste stelle come orologi cosmici. A causa della loro enorme massa questi orologi cosmici sono immuni da ogni possibile disturbo e costituiscono i più precisi orologi esistenti nell’universo, assai più precisi degli orologi atomici sul lungo periodo (decine di anni). L’importanza di questi accuratissimi cronometri cosmici è dimostrata da ben due premi Nobel assegnati per la loro scoperta (1974) e per la loro utilizzazione come orologi di precisione con cui verificare la Teoria della Relatività Generale (1993).
L’importanza della scoperta consiste proprio nella rivelazione diretta della presenza di un campo magnetico moderatamente intenso, alcune decine di miliardi di volte quello terrestre, in una Stella di Neutroni in fase di Accrescimento.
L’Unità di Cagliari del Gruppo di Astrofisica delle Alte Energie delle Università di Palermo e Cagliari è così composta: Luciano Burderi, professore associato; Alessandro Riggio, ricercatore a tempo determinato; Andrea Sanna, borsista post doc, Fabio Pintore, borsista post doc; Antonino D’Aì, borsista post doc, e Fabiana Scarano, dottoranda.
 

 
Cagliaripad.it
 
Misurato il più basso campo magnetico per una stella di neutroni finora registrato con tecniche dirette. Alla scoperta della pulsar ha partecipato anche il Gruppo di Astrofisica delle Alte Energie dell'Università di Cagliari guidato da Luciano Burderi, associato di Astrofisica. Lo studio è pubblicato su "Astronomy&Astrophysics", mentre in Italia ne ha dato notizia anche il periodico "Le Scienze".
Il gruppo che ha firmato la scoperta è ormai da una decina di anni fra i più attivi nel panorama mondiale nello studio della fisica delle Stelle di Neutroni in fase di accrescimento. Gli scienziati hanno di recente scoperto che, fra le stelle di neutroni, ce ne sono alcune 'super magnetiche' (le cosiddette "magnetar") e altre infinitamente più deboli. Osservare oggetti così piccoli e remoti è oggi possibile grazie a preziose strumentazioni come il Sardinia Radio Telescope, la gigantesca parabola di 64 metri di diametro inaugurata l'anno scorso a San Basilio. Grazie alla sofisticata apparecchiatura, infatti, è possibile rilevare le onde elettromagnetiche emesse dalle stelle di neutroni. L'importanza della scoperta consiste proprio nella rivelazione diretta della presenza di un campo magnetico moderatamente intenso, alcune decine di miliardi di volte quello terrestre, in una Stella di Neutroni in fase di accrescimento.
 

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