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DEALAB, nuovi dispositivi elettronici con semiconduttori organici

Per la prima volta al mondo realizzato senza silicio un transistor che si interfaccia con le cellule. La notizia sulla stampa e nel TgRai
24 marzo 2015

Ancora una volta il DEALAB dell’Università di Cagliari introduce una grande innovazione nel mondo della scienza a contatto con la vita: il team guidato da Annalisa Bonfiglio ha sviluppato una tecnologia in grado di registrare l’attività elettrica delle cellule con un tipo di dispositivo elettronico realizzato senza silicio e basato su semiconduttori organici. Saldando - grazie al lavoro di un dottorando di ricerca - la forte intesa con l’Ateneo di Genova.

Sergio Nuvoli

Cagliari, 24 marzo 2015 - Per la prima volta al mondo è stato realizzato con materiali plastici (cioè senza silicio) un transistor ad effetto di campo in grado di interfacciarsi con cellule viventi e registrarne i segnali. Il lavoro di ricerca è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista “Scientific Reports”. Tutto lo sviluppo tecnologico è stato condotto a Cagliari, presso il Laboratorio di Dispositivi Elettronici Avanzati del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Cagliari, diretto dalla prof.ssa Annalisa Bonfiglio (nella foto), e nasce dalla collaborazione con l’Università di Genova.
 
La collaborazione con l’ateneo ligure ha visto il primo autore del paper, Andrea Spanu - dottorando di ricerca della Scuola di Dottorato in Scienze e Tecnologie dell’Informazione e della Conoscenza, indirizzo di Bioingegneria, dell’Università di Genova (dottorato con sede amministrativa a Genova ma consorziato con l’Università di Cagliari e l’Istituto Italiano di Tecnologia) - realizzare, nell’ambito di una più vasta collaborazione con il Laboratorio di Neuroingegneria e nano-biotecnologie (diretto dal prof. Sergio Martinoia) del Dipartimento di Informatica Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei sistemi dell’Università di Genova, la caratterizzazione del sistema con cellule cardiache e neuroni.
 
Più nello specifico, l’oggetto della pubblicazione è lo sviluppo di una tecnologia per la registrazione dell’attività elettrica delle cellule tramite un nuovo tipo di dispositivi elettronici basati su semiconduttori organici. La tecnologia consentirà in un futuro non troppo lontano di realizzare colture cellulari su substrati plastici “intelligenti” ovvero in grado di registrare i segnali elettrici provenienti dalle cellule.
  
 
 
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli -  tel. 070 6752216

 
Le immagini di alcune cellule cresciute sugli elettrodi (neuroni a sinistra, cellule cardiache a destra). Sotto, il sistema complessivo

RASSEGNA STAMPA (cliccando sul titolo si viene reindirizzati all’articolo, ove disponibile)

 
 

 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di giovedì 26 marzo 2015
Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
SCIENZA
I dialoghi delle cellule
Saranno captati da un transistor senza silicio 
LA RICERCA CONDOTTA NEL DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELL’UNIVERSITA DI CAGLIARI
 
Transistor talmente sensibili da comprendere il linguaggio delle cellule viventi. Qualsiasi profano la chiamerebbe fantascienza, gli esperti, invece, la studiano semplicemente come elettronica dei polimeri. Una tecnologia avveniristica, degna dei romanzi di Philip K. Dick o Isaac Asimov, diventata realtà per la prima volta al mondo nel centro di Bioingegneria dell’Università di Cagliari.
La ricerca condotta nei laboratori di Dispositivi Elettronici Avanzati del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica diretti dalla professoressa Annalisa Bonfigli, in collaborazione con l’Università di Genova, è così promettente da essersi meritata la pubblicazione sulla prestigiosa rivista inglese “Scientific Reports” e l’interesse di colossi dell’informatica e della farmaceutica. La Bonfigli da anni studia l’interazione tra apparati sintetici e organismi biologici e pochi anni fa è salita alla ribalta per aver creato tessuti speciali in grado di comunicare con il corpo umano e assecondarne le necessità.
«Ora siamo riusciti ad andare più in profondità e dialogare con tessuti viventi con l’utilizzo di dispositivi semiorganici concepiti per ricevere, monitorare e regolare gli impulsi elettrici emessi da ciascuna cellula».
Concetti complessi che in un futuro non troppo lontano potrebbero tradursi in una rivoluzione nel campo dell’ingegneria e della medicina. «I risvolti pratici saranno innumerevoli - conferma la Bonfigli -, basti pensare alla sperimentazione di farmaci. Sarà possibile coltivare cellule viventi su un substrato plastico dotato di dispositivi di rilevazione e testare in tempo reale la reazione delle colture alla somministrazione di farmaci».
Ma la ricerca della perfetta interazione tra tessuti viventi e sistemi artificiali sarà utile anche nel campo della robotica applicata alle protesi di arti umani. «Le persone vittime di amputazione oggi possono contare soltanto su protesi passive - afferma la professoressa -, rimpiazzano l’arto mancante senza poterne simulare la funzionalità. A breve, grazie all’evoluzione dei nostri transistor, sarà possibile connettere le terminazioni nervose a protesi bioniche controllabili dagli impulsi emessi dal cervello, proprio come farebbe un corpo sano».
Ma la vera novità dello studio è l’assenza di silicio. L’elemento più utilizzato nella realizzazione di circuiti digitali è stato sostituito dal carbonio, sostanza cardine della biologia umana.
«La produzione di conduttori semiorganici ci permetterà di risolvere il problema della compatibilità con gli organismi viventi - spiega ancora la scienziata - lo scoglio principale per chi cerca di far interagire tessuti umani e no. Senza tralasciare il discorso economico e pratico. Un supporto plastico e flessibile privo di silicio garantisce infatti costi enormemente più contenuti e innumerevoli applicazioni».
La ricerca condotta dall’equipe cagliaritana tuttavia non si ferma qui: ai conduttori in grado di ricevere impulsi cellulari si potrebbero aggiungere in breve tempo anche quelli capaci di inviare segnali. «I canali di comunicazione possono essere a doppio senso, pensiamo ai potenziali benefici nella cardiologia, la contrazione delle cellule cardiache malate verrebbe regolata e monitorata da sensori sottilissimi, senza più bisogno di pacemaker».
Un futuro inimmaginabile pochi decenni fa, ora a portata di mano, assicura la Bonfigli. «Lavoriamo per accelerare lo sviluppo di questa tecnologia e trasformare in pochi anni tutte le ipotesi in realtà».
Luca Mascia
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna di mercoledì 25 marzo 2015
Sardegna – pagina 5
coinvolta l’università di cagliari
Ricerca: transistor senza silicio per captare cellule viventi
 
Un transistor che “comunica” con cellule viventi e ne registra i segnali: per la prima volta al mondo è stato realizzato con materiali plastici, cioè senza silicio. Il lavoro di ricerca è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista “Scientific Reports”. Tutto lo sviluppo tecnologico è stato condotto a Cagliari, nel laboratorio di Dispositivi elettronici avanzati del dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell’Università, diretto da Annalisa Bonfiglio, e nasce in tandem con l’ateneo di Genova. La collaborazione con i liguri ha visto il primo autore, Andrea Spanu, realizzare al dipartimento di Bioingegneria, robotica, informatica e sistemistica di Genova la caratterizzazione del sistema con cellule cardiache e neuroni. La tecnologia consentirà in un futuro non troppo lontano di realizzare colture cellulari su substrati plastici «intelligenti», ovvero in grado di registrare i segnali elettrici provenienti dalle cellule.
 

 
ANSA
RICERCA: TRANSISTOR PER CAPTARE CELLULE VIVENTI SENZA SILICIO
Prima volta al mondo, progetto atenei Cagliari e Genova
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 24 MAR - Un transistor che "comunica" con cellule viventi e ne registra i segnali: per la prima volta al mondo è stato realizzato con materiali plastici, cioè senza silicio. Il lavoro di ricerca è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista "Scientific Reports". Tutto lo sviluppo tecnologico è stato condotto a Cagliari, presso il Laboratorio di dispositivi elettronici avanzati del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università, diretto da Annalisa Bonfiglio, e nasce in tandem con l’Ateneo di Genova. La collaborazione con i liguri ha visto il primo autore, Andrea Spanu - dottorando di ricerca della Scuola di Dottorato in Scienze e Tecnologie dell’Informazione e della Conoscenza, indirizzo di Bioingegneria, dell’Università di Genova consorziato con l’Università di Cagliari e l’Istituto Italiano di Tecnologia - realizzare al Dipartimento di Bioingegneria, Robotica, Informatica e Sistemistica dell’Università di Genova la caratterizzazione del sistema con cellule cardiache e neuroni. L’oggetto della pubblicazione è lo sviluppo di una tecnologia per la registrazione dell’attività elettrica delle cellule tramite un nuovo tipo di dispositivi elettronici basati su semiconduttori organici. La tecnologia consentirà in un futuro non troppo lontano di realizzare colture cellulari su substrati plastici "intelligenti", ovvero in grado di registrare i segnali elettrici provenienti dalle cellule. (ANSA).
YE6-CT/ S45 QBXQ
 

 
Agenzia Giornalistica Italia
14:00 24 MAR 2015
 
(AGI) - Cagliari, 24 mar. - Per la prima volta al mondo e’ stato realizzato con materiali plastici (cioe’ senza silicio) un transistor ad effetto di campo in grado di interfacciarsi con cellule viventi e registrarne i segnali. Il lavoro di ricerca e’ stato pubblicato sulla rivista "Scientific Reports".
Tutto lo sviluppo tecnologico e’ stato condotto a Cagliari, presso il Laboratorio di Dispositivi Elettronici Avanzati del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Universita’ di Cagliari, diretto dalla prof.ssa Annalisa Bonfiglio, e nasce dalla collaborazione con l’Universita’ di Genova.
L’oggetto della pubblicazione e’ lo sviluppo di una tecnologia per la registrazione dell’attivita’ elettrica delle cellule tramite un nuovo tipo di dispositivi elettronici basati su semiconduttori organici. La tecnologia - si legge in una nota dell’ateneo cagliaritano - consentira’ in un futuro non troppo lontano di realizzare colture cellulari su substrati plastici "intelligenti" ovvero in grado di registrare i segnali elettrici provenienti dalle cellule. La collaborazione dell’universita’ di Cagliari con l’ateneo ligure ha visto il primo autore del paper, Andrea Spanu - dottorando di ricerca della Scuola di Dottorato in Scienze e Tecnologie dell’Informazione e della Conoscenza, indirizzo di Bioingegneria, dell’Universita’ di Genova (dottorato con sede amministrativa a Genova ma consorziato con l’Universita’ di Cagliari e l’Istituto Italiano di Tecnologia) - realizzare al Dipartimento di Bioingegneria, Robotica, Informatica e Sistemistica dell’Universita’ di Genova la caratterizzazione del sistema con cellule cardiache e neuroni.
 

 
Sardinews.it
Tecnologia fra università di Cagliari e Genova
By Giacomo Mameli on 24 marzo 2015 Quotidiano
 
Per la prima volta al mondo è stato realizzato con materiali plastici (cioè senza silicio) un transistor ad effetto di campo in grado di interfacciarsi con cellule viventi e registrarne i segnali. Il lavoro di ricerca è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista “Scientific Reports” (il giornale online del gruppo editoriale “Nature”). Tutto lo sviluppo tecnologico è stato condotto a Cagliari, presso il Laboratorio di dispositivi elettronici avanzati del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell’università di Cagliari, diretto da Annalisa Bonfiglio, e nasce dalla collaborazione con l’università di Genova.
La collaborazione con l’ateneo ligure ha visto il primo autore del paper, Andrea Spanu – dottorando di ricerca della Scuola di dottorato in Scienze e tecnologie dell’informazione e della conoscenza, indirizzo di Bioingegneria, dell’università di Genova (dottorato con sede amministrativa a Genova ma consorziato con l’università di Cagliari e l’Istituto italiano di tecnologia) – realizzare al Dipartimento di bioingegneria, robotica, informatica e sistemistica dell’università di Genova la caratterizzazione del sistema con cellule cardiache e neuroni.
Più nello specifico, l’oggetto della pubblicazione è lo sviluppo di una tecnologia per la registrazione dell’attività elettrica delle cellule tramite un nuovo tipo di dispositivi elettronici basati su semiconduttori organici. La tecnologia consentirà in un futuro non troppo lontano di realizzare colture cellulari su substrati plastici “intelligenti” ovvero in grado di registrare i segnali elettrici provenienti dalle cellule.
 

 
SardegnaMedicina
Mar, 24/03/2015 - 13:05
 
Per la prima volta al mondo è stato realizzato con materiali plastici (cioè senza silicio) un transistor ad effetto di campo in grado di interfacciarsi con cellule viventi e registrarne i segnali. Il lavoro di ricerca è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista “Scientific Reports” (il giornale online del gruppo editoriale "Nature"). Tutto lo sviluppo tecnologico è stato condotto a Cagliari, al Laboratorio di Dispositivi Elettronici Avanzati del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Cagliari, diretto da Annalisa Bonfiglio, e nasce dalla collaborazione con l’Università di Genova.
La collaborazione con l’ateneo ligure ha visto il primo autore del paper, Andrea Spanu - dottorando di ricerca della Scuola di Dottorato in Scienze e Tecnologie dell’Informazione e della Conoscenza, indirizzo di Bioingegneria, dell’Università di Genova (dottorato con sede amministrativa a Genova ma consorziato con l’Università di Cagliari e l’Istituto Italiano di Tecnologia) - realizzare al Dipartimento di Bioingegneria, Robotica, Informatica e Sistemistica dell’Università di Genova la caratterizzazione del sistema con cellule cardiache e neuroni.
Più nello specifico, l’oggetto della pubblicazione è lo sviluppo di una tecnologia per la registrazione dell’attività elettrica delle cellule tramite un nuovo tipo di dispositivi elettronici basati su semiconduttori organici. La tecnologia consentirà in un futuro non troppo lontano di realizzare colture cellulari su substrati plastici “intelligenti” ovvero in grado di registrare i segnali elettrici provenienti dalle cellule.
 

 
Cagliaripad.it
Università
24 Marzo 2015 ore 16:35
Per la prima volta al mondo è stato realizzato con materiali plastici, cioè senza silicio. Il lavoro di ricerca è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista "Scientific Reports". Tutto lo sviluppo tecnologico è stato condotto a Cagliari
 
Un transistor che "comunica" con cellule viventi e ne registra i segnali: per la prima volta al mondo è stato realizzato con materiali plastici, cioè senza silicio. Il lavoro di ricerca è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista "Scientific Reports". Tutto lo sviluppo tecnologico è stato condotto a Cagliari, presso il Laboratorio di dispositivi elettronici avanzati del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università, diretto da Annalisa Bonfiglio, e nasce in tandem con l’Ateneo di Genova.
La collaborazione con i liguri ha visto il primo autore, Andrea Spanu - dottorando di ricerca della Scuola di Dottorato in Scienze e Tecnologie dell’Informazione e della Conoscenza, indirizzo di Bioingegneria, dell’Università di Genova consorziato con l’Università di Cagliari e l’Istituto Italiano di Tecnologia - realizzare al Dipartimento di Bioingegneria, Robotica, Informatica e Sistemistica dell’Università di Genova la caratterizzazione del sistema con cellule cardiache e neuroni.
L’oggetto della pubblicazione è lo sviluppo di una tecnologia per la registrazione dell’attività elettrica delle cellule tramite un nuovo tipo di dispositivi elettronici basati su semiconduttori organici. La tecnologia consentirà in un futuro non troppo lontano di realizzare colture cellulari su substrati plastici "intelligenti", ovvero in grado di registrare i segnali elettrici provenienti dalle cellule.
 

 
Sardegnaoggi.it
Per la prima volta al mondo realizzato senza silicio un transistor in grado di interfacciarsi con cellule viventi e registrarne i segnali. La nuova tecnologia e’ stata sviluppata nel laboratorio di dispositivi elettronici avanzati dell’Università di Cagliari in collaborazione con l’ateneo di Genova.
 
Per la prima volta al mondo è stato realizzato con materiali plastici (cioè senza silicio) un transistor ad effetto di campo in grado di interfacciarsi con cellule viventi e registrarne i segnali. Il lavoro di ricerca è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista "Scientific Reports" (il giornale online del gruppo editoriale "Nature"). Tutto lo sviluppo tecnologico è stato condotto a Cagliari, presso il Laboratorio di Dispositivi Elettronici Avanzati del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Cagliari, diretto dalla professoressa Annalisa Bonfiglio, e nasce dalla collaborazione con l’Università di Genova.
La collaborazione con l’ateneo ligure ha visto il primo autore del paper, Andrea Spanu - dottorando di ricerca della Scuola di Dottorato in Scienze e Tecnologie dell’Informazione e della Conoscenza, indirizzo di Bioingegneria, dell’Università di Genova (dottorato con sede amministrativa a Genova ma consorziato con l’Università di Cagliari e l’Istituto Italiano di Tecnologia) - realizzare al Dipartimento di Bioingegneria, Robotica, Informatica e Sistemistica dell’Università di Genova la caratterizzazione del sistema con cellule cardiache e neuroni.
Più nello specifico, l’oggetto della pubblicazione è lo sviluppo di una tecnologia per la registrazione dell’attività elettrica delle cellule tramite un nuovo tipo di dispositivi elettronici basati su semiconduttori organici. La tecnologia consentirà in un futuro non troppo lontano di realizzare colture cellulari su substrati plastici "intelligenti" ovvero in grado di registrare i segnali elettrici provenienti dalle cellule.
Ultimo aggiornamento: 24-03-2015 12:49
 

 
Castedduonline.it
Tutto lo sviluppo tecnologico è stato condotto a Cagliari
Autore: Redazione Casteddu Online il 24/03/2015 15:28
 
Per la prima volta al mondo è stato realizzato con materiali plastici (cioè senza silicio) un transistor ad effetto di campo in grado di interfacciarsi con cellule viventi e registrarne i segnali. Il lavoro di ricerca è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista “Scientific Reports”. Tutto lo sviluppo tecnologico è stato condotto a Cagliari, presso il Laboratorio di Dispositivi Elettronici Avanzati del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Cagliari, diretto dalla prof.ssa Annalisa Bonfiglio, e nasce dalla collaborazione con l’Università di Genova.
La collaborazione con l’ateneo ligure ha visto il primo autore del paper, Andrea Spanu - dottorando di ricerca della Scuola di Dottorato in Scienze e Tecnologie dell’Informazione e della Conoscenza, indirizzo di Bioingegneria, dell’Università di Genova (dottorato con sede amministrativa a Genova ma consorziato con l’Università di Cagliari e l’Istituto Italiano di Tecnologia) - realizzare al Dipartimento di Bioingegneria, Robotica, Informatica e Sistemistica dell’Università di Genova la caratterizzazione del sistema con cellule cardiache e neuroni.
Più nello specifico, l’oggetto della pubblicazione è lo sviluppo di una tecnologia per la registrazione dell’attività elettrica delle cellule tramite un nuovo tipo di dispositivi elettronici basati su semiconduttori organici. La tecnologia consentirà in un futuro non troppo lontano di realizzare colture cellulari su substrati plastici “intelligenti” ovvero in grado di registrare i segnali elettrici provenienti dalle cellule.
 
 
 
 

 

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