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A Marta Burgay il premio "Donna sarda" 2015

Astrofisici made in Cagliari ancora sul podio con la ricercatrice dell’Osservatorio astronomico che ha scoperto la doppia pulsar
09 marzo 2015

di Sergio Nuvoli

Cagliari, 9 marzo 2015 – E’ andato a Marta Burgay, astrofisica in forze all’Osservatorio astronomico di Cagliari, il premio “Donna sarda” 2015. Su di lei è caduta la scelta del Lioness Club di Cagliari, sezione femminile del Lions che ogni anno in occasione dell’8 marzo premia le figure femminili che per meriti artistici o professionali si sono distinte e hanno dato lustro alla Sardegna. La dottoressa Burgay ha all’attivo diverse collaborazioni – scientifiche e di docenza - con l’Ateneo di Cagliari: quello di oggi è un nuovo riconoscimento che certamente riempie d’orgoglio, perché ne valorizza  ancora una volta i meriti, tutto il team in cui la ricercatrice valdostana (che il Corriere della Sera indicò qualche anno fa tra "i venti italiani che stanno cambiando il mondo") è inserita.
 
“La scoperta di Marta Burgay apre nuove vie e offre nuove chance alla ricerca astrofisica mondiale”, ha commentato la presidente Lioness Maria Bonaria Pau Pedemonte, che nella sala consiliare del Comune di Cagliari, le ha consegnato il riconoscimento alla presenza del sindaco, Massimo Zedda, e delle autorità civili e religiose. E’ quanto riferisce l’ANSA questa mattina.
 
Chevalier de l’Autonomie in Val D’Aosta nel 2014, ora Marta Burgay raddoppia con il titolo di “Donna sarda”. Per la scienziata valdostana che opera nell’Osservatorio cagliaritano, arriva così un riconoscimento anche dalla sua terra d’adozione.
 
“Con un cognome come il mio, che tradisce chiaramente le mie origini valdostane, questo riconoscimento gradito e inaspettato dato dalla terra che mi accoglie è un’ulteriore soddisfazione, mi fa sentire sarda a tutti gli effetti. Sento gratitudine per quest’Isola che mi ha offerto una grande opportunità lavorativa e mi ha permesso di dare un grosso impulso alla mia carriera professionale. Questa terra così affascinante, con un clima mite e la bellezza della sua gente, è il posto ideale per vivere - sottolinea la ricercatrice -. Il Radio telescopio di San Basilio, attualmente in fase di test scientifici, a fine anno sarà aperto alla comunità internazionale e sarà uno dei più avanzati dal punto di vista tecnologico”.
 
Ma l’astrofisica, che ha individuato la presenza nelle vaste profondità del cosmo della prima pulsar doppia, sul possibile accorpamento dell’Osservatorio astronomico di Cagliari con l’Istituto di Radioastronomia di Bologna, tema che sta alimentando vivaci polemiche, ha preso posizione: “Sono quanto meno perplessa, sarebbe una perdita sia in termini di prestigio e visibilità per la Sardegna che dal punto di vista pratico e di opportunità per le figure che vi ruotano a partire dai precari”.
 
Marta Burgay con Andrea Possenti e Nichi D’Amico
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli -  tel. 070 6752216

 

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