UniCa UniCa News Notizie MARIA DEL ZOMPO 61mo RETTORE DELL'UNIVERSITA' DI CAGLIARI

MARIA DEL ZOMPO 61mo RETTORE DELL'UNIVERSITA' DI CAGLIARI

La prima uscita pubblica e le prime interviste. Per la prima volta sarà una donna a guidare l'Ateneo: ha ottenuto 825 voti. Speciale dell'Ufficio stampa e del Coordinamento Affari generali ed elezioni
20 marzo 2015

Maria del Zompo, 61° Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari
Maria del Zompo, 61° Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari

La prima uscita pubblica da Magnifico Rettore, alle Giornate del FAI al carcere di Buoncammino 

Cagliari, 20 marzo 2015 - Maria Del Zompo è la prima donna ad essere eletta Rettore nella storia dell’Università di Cagliari, che finora ha avuto 60 uomini nel prestigioso ruolo di Magnifico. La docente di Farmacologia ha ottenuto 825 voti, contro i 212 del professor Cao (dati provvisori).
 
Cagliaritana, la prof.ssa Del Zompo compirà ad aprile 64 anni. Dopo essere divenuta ricercatore nel 1980, ha trascorso più di due anni alla “Biological Psychiatry Branch” del National Institute of Mental Health, a Bethesda (Usa), collaborando con John Tallman sotto la direzione di Robert M. Post. E’ professore ordinario di Farmacologia nel corso di laurea di Medicina e Chirurgia, dirige il più grande dipartimento dell’Ateneo, Scienze biomediche, dopo aver diretto il Dipartimento di Neuroscienze “B.B. Brodie”. La sua attività clinica si svolge presso l’Unità complessa di Farmacologia clinica al San Giovanni di Dio, una struttura dedicata ad alcune patologie nell’ambito delle neuroscienze cliniche, come la malattia bipolare e l’emicrania.
 
In Italia – oltre alla prof.ssa Del Zompo - sono soltanto quattro (su 78 atenei) le donne che ricoprono attualmente questo incarico: Monica Barni (Università per gli stranieri di Siena), Paola Inverardi (L’Aquila), Maria Cristina Messa (Milano-Bicocca) e Aurelia Sole (Basilicata). La quinta, Daria De Petris, che guidava l’Università di Trento, si è dimessa nel novembre scorso perchè nominata dall’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, giudice della Corte Costituzionale.
Sergio Nuvoli
 

 foto Francesco Cogotti - elaborazione grafica Ivo Cabiddu

 


LE PRIME INTERVISTE RILASCIATE DA MAGNIFICO RETTORE

 

 
 

 

ANSA-INTERVISTA/ Del Zompo e la svolta ’rosa’,ora la vera sfida
Subito al lavoro con team progetto, focus su tasse e ingressi
CAGLIARI
(di Stefano Ambu)
 
(ANSA) - CAGLIARI, 21 MAR - Sará ufficialmente Rettore fra quindici-venti giorni. Roba burocratica. Ma la prima donna alla guida dell’Universitá di Cagliari dopo quattrocento anni di storia, la farmacologa Maria Del Zompo, si sta già guardando intorno per capire che cosa può essere utile al suo ateneo.
Oggi, a meno di 24 ore dalla sua elezione, ha dato un’occhiata a Buoncammino in occasione della visita promossa dal Fai. "Mi ha fatto piacere - spiega all’ANSA - aver avuto subito quest’occasione. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo per un utilizzo della struttura. Potrebbe migliorare la situazione degli alloggi degli studenti. O diventare un importante punto di riferimento per loro, soprattutto considerando la sua posizione strategica non lontano dai luoghi in cui si frequentano le lezioni. Ci sono anche gli archivi storici: siamo pronti a offrire la nostra collaborazione interagendo con le altre istituzioni, Ersu, Regione, Comune".
Una svolta la sua elezione, non solo per Cagliari. In Italia, oltre Del Zompo, sono soltanto quattro - su 78 atenei - le donne che ricoprono attualmente questo incarico: Monica Barni (Università per gli stranieri di Siena), Paola Inverardi (L’Aquila), Maria Cristina Messa (Milano-Bicocca) e Aurelia Sole (Basilicata). La quinta, Daria De Petris, che guidava l’Università di Trento, si è dimessa nel novembre scorso.
A proposito, Rettore o Rettrice? "Rettore - risponde convinta la farmacologa - nel senso che ritengo che il ruolo istituzionale debba mantenere il nome che ha sempre avuto al di là del genere. Casomai devono essere le persone a capire che dietro il nome o il titolo, che rimane sempre lo stesso, ci può essere un uomo o una donna".
Tante chiamate per gli auguri subito dopo l’elezione. Personaggi noti e meno noti. Lei non fa nomi, ma su uno si sbilancia. "È quello di Gianluigi Gessa - svela con un pizzico di commozione - è stato il mio maestro". Subito in azione. Lunedì sarà in Rettorato per iniziare a impostare il lavoro con il prorettore vicario e il decano. Presto Del Zompo sarà chiamata a comporre la sua squadra. "Ci sto pensando - dice - mi occorre un mix di fiducia e competenza".
Appena possibile convocherà il ’team di progetto’, un’idea tutta sua già presentata nel programma. "Con studenti, docenti e amministrativo - spiega - ci confronteremo subito per fare il punto della situazione e capire che cosa c’è da migliorare. E da fare: magari qualche nuova iniziativa". Bisogna fare i conti con tagli del ministero e obiettivi da raggiungere per continuare a stare a galla. "Vogliamo attrarre studenti innanzitutto sardi - sottolinea - presentando corsi sempre migliori e in linea con le richieste del mondo esterno all’Universitá. Con molta attenzione al territorio: vogliamo far capire che chi esce dal nostro ateneo ha tutte le carte in regole per andare avanti. Le summer school? Ci sono già, magari dobbiamo promuoverle. Mentre possiamo introdurre gli summer student: fare entrare i ragazzi nei laboratori a vivere il mondo della ricerca. Possiamo attrarre studenti sardi, ma anche di altre regioni".
Le tasse? Argomento caldissimo. Del Zompo ha proposto nei dibattiti pre elettorali il no a quelle di demerito e la possibilità di un congelamento per il primo anno per i più bravi delle superiori. "Continueremo la strada già percorsa dal mio predecessore - afferma - Vogliamo attirare gli studenti: la nostra missione deve essere una cultura di qualità. Cagliari può dare a loro quello che cercano e che serve. Con attenzione al territorio e quindi anche al mondo del lavoro". (ANSA).

L’UNIONE SARDA

 
L’Unione Sarda di sabato 21 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Il rettore è Del Zompo
Trionfa con 825 voti, Cao si ferma a quota 212 
La farmacologa prima donna ad essere eletta a capo dell’Università
 
Vince Maria Del Zompo. Ed è una doppia vittoria, perché conquista il titolo di 61esimo rettore e quello di prima rettrice dell’Università di Cagliari (quinta in Italia). Nella sfida finale contro l’avversario ingegnere, Giacomo Cao, la farmacologa non solo vede confermati i 542 consensi che gli elettori le hanno lasciato in dote dalla volta scorsa ma ne guadagna altri 283, superando il quorum prescritto (624) per intascare la vittoria senza passare per il ballottaggio. Complessivamente, predominando in tutti e sette i seggi, la Del Zompo incassa 825 voti, che bastano e avanzano per mettere ko il tosto rivale: per Cao la corsa finisce a quota 212.
Pronostici azzeccati, rettore: sta festeggiando?
«Sì, qui al San Giovanni di Dio siamo già in festa, ci sono tanti colleghi, studenti, docenti e tanti altri stanno arrivando. Sarà una lunga notte, stanotte».
Forse non se l’aspettava al primo colpo, o meglio al secondo turno.
«Ho lavorato tanto in questi 10 giorni e ci speravo, ma sapevo che superare il quorum era difficile. Invece il risultato è notevole: un attestato di fiducia e stima nei confronti della persona e del programma da parte di tutti».
Chi le ha dato la notizia?
«Colleghi che erano nei seggi, e poi dal rettorato la comunicazione ufficiale».
Lei è la prima donna rettore: è pronta l’Università ad accettarla?
«Assolutamente sì».
Ma quanto hanno contato le donne nella sua vittoria?
«Credo molto. Nel momento in in cui, a parità di merito con gli altri candidati, hanno avuto la possibilità di scegliere una donna l’hanno fatto. Fa piacere a tutte, penso, in ogni competizione».
Quando scoccherà l’ora x del nuovo rettore?
«Non lo so dire, visto che c’è un rettore che si è dimesso ed è la prima volta. Ma credo prenderò servizio rapidamente dopo la pubblicazione dei risultati sulla Gazzetta Ufficiale».
Ha già il nome del pro-rettore? Donna o uomo?
«No, assolutamente no».
Chi è stato il primo a congratularsi della vittoria?
«Gianluigi Gessa, il mio maestro».
E il suo avversario?
«Magari lo ha fatto, ma ho ancora una sfilza di messaggi da leggere. Sono tantissimi, anche da amici e persone della società civile: questo dà la giusta dimensione del valore Università all’interno della città».
SECONDA CHANCE Anche sei anni fa la Del Zompo tentò l’impresa. Partì in quarta, risultando la più votata al primo turno, allora con 349 preferenze. All’epoca la facoltà di Medicina era divisa tra lei e l’anatomopatologo Gavino Faa, finito in ballottaggio con Giovanni Melis, poi diventato rettore. Questa volta la compattezza sul nome della farmacologa ha fatto la differenza, assicurando la vittoria alla Del Zompo, e ben 825 voti.
INIZIA UNA NUOVA ERA Si volta pagina, dunque. E tra i primi a congratularsi con la vincitrice c’è Giorgio Sorrentino, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Cagliari. «Assieme lavoreremo per fare dell’Aou di Cagliari il più grande e importante polo sanitario non solo della Sardegna ma dell’Italia. Un punto di riferimento per la sanità d’eccellenza, la didattica e la ricerca». La rettrice Del Zompo è pronta a prendere il timone. Il suo nome allungherà la lista delle donne rettore, fino a ieri soltanto quattro, in Italia, su 78 Università. Chissà se quella cagliaritana avrà la fama di “dama di ferro” come Daria De Pretis, rettrice a Trento fino allo scorso anno. Una cosa in comune ce l’hanno: hanno battuto la concorrenza di ben tre candidati uomini.
Carla Raggio
 

INFORMAZIONI A CURA DELL’UFFICIO ELETTORALE Tutta la documentazione inerente le votazioni è pubblicata e aggiornata dal Coordinamento Affari generali ed Elezioni (link), comprese le candidature ufficiali, i programmi elettorali dei singoli candidati, il manifesto con l’avviso per le elezioni e l’ubicazione dei seggi per tutte le componenti elettive e il fac-simile della scheda elettorale. CLICCA QUI



Venerdì 20 marzo il secondo turno di votazioni per l’elezione del Rettore per il periodo dal 2015 al 2021. L’Ufficio stampa dell’Università di Cagliari dà conto in questa pagina degli eventi più significativi - in particolare di quelli organizzati dalle varie componenti dell’Ateneo - della campagna elettorale, delle trasmissioni tv e degli speciali sui principali organi di informazione sardi.

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monserrato, 20 marzo 2015 - maria del zompo al voto monserrato, 20 marzo 2015 - maria del zompo al voto
20 marzo 2015 - La prof.ssa Maria Del Zompo e il prof. Giacomo Cao (foto Francesco Cogotti)
cagliari, 20 marzo 2015 - giacomo cao al voto cagliari, 20 marzo 2015 - giacomo cao al voto


COMUNICATI STAMPA a cura dell’Ufficio stampa

Elezioni Rettore: l’affluenza complessiva sfiora il 75%, in corso lo spoglio
 
Cagliari, 20 marzo 2015 (Sergio Nuvoli) - E’ del 74,83% il dato dell’affluenza complessiva al secondo turno di votazioni per l’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Cagliari. Nella giornata di oggi si sono recati a votare in 1861 per scegliere il successore di Giovanni Melis tra Maria Del Zompo e Giacomo Cao. Al primo turno – il 9 marzo - l’affluenza è stata del 78,08%, con 1948 votanti.
 
La categoria che in percentuale ha votato di più è quella dei docenti di ruolo e ricercatori a tempo indeterminato, che ha raggiunto l’84,56% con 772 votanti. Segue il personale (75,25% con 760 dipendenti che hanno espresso la loro preferenza). Quindi 149 studenti su 254 aventi diritto al voto, con la percentuale 58,66%. Chiudono gli assegnisti e ricercatori a tempo determinato: 180 voti (58,06%).
 
Il seggio in cui si è votato di più è stato quello della Facoltà di Ingegneria-Architettura (401 voti), segue l’ex Clinica Aresu (con 379 schede), quello in cui si sono recati meno elettori è invece quello dell’Azienda mista (175).
 
Lo spoglio dei voti è in corso, seguiranno aggiornamenti.

 
Elezioni Rettore: alle 15.30 aveva votato il 66,47% degli aventi diritto.
Ingegneria è finora il seggio con il più alto numero di votanti
 
Cagliari, 20 marzo 2015 (Sergio Nuvoli) - E’ del 66,47% l’affluenza registrata alle 15.30 per il secondo turno di votazioni per l’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Cagliari: si sono recati alle urne in 1653.
 
La categoria che ha votato di più è ora quella dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato (75,36% degli aventi diritto, con 688 votanti), seguita dal personale (69,80%, 705 dipendenti), dagli assegnisti di ricerca e ricercatori a tempo determinato (159 voti, pari al 51,29%). Infine gli studenti: si sono recati alle urne in 101, pari al 39,76% degli aventi diritto.
 
Tra le curiosità, c’è il fatto che il seggio dove finora si è registrata l’affluenza numericamente più alta è quello della Facoltà di Ingegneria (342 votanti), seguito da quello dell’ex Clinica Aresu (con 338). Quello con la percentuale più bassa è finora il seggio dell’Azienda mista.
 
La prossima rilevazione, quella delle 19, sarà quella definitiva.
 

Elezioni Rettore: alle 11.30 aveva votato il 37,39% degli aventi diritto.
Affluenza in aumento rispetto al primo turno, il personale la categoria che finora ha votato di più
 
Cagliari, 20 marzo 2015 (Sergio Nuvoli) - E’ del 37.39% la percentuale dei votanti registrata alle 11.30 nel secondo turno di votazioni per l’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Cagliari. E’ un dato superiore a quello registrato nel primo turno, il 9 marzo scorso: allora - alla stessa ora – aveva votato il 35,43%, 884 elettori contro i 930 di oggi.
 
Inversione di tendenza tra le categorie che hanno finora votato di più: stavolta, per il momento, è il personale ad aver votato di più (436 persone, il 43,17% degli aventi diritto al voto), seguono i docenti di ruolo e i ricercatori a tempo determinato con 387 votanti (42,39% degli aventi diritto). Solo 37 gli studenti che si sono finora recati in uno dei seggi a disposizione, appena il 14,57% degli aventi diritto. Settanta gli assegnisti e ricercatori a tempo determinato (il 22,58%).
 
 

 

Cagliari, 18 marzo 2015 (Sergio Nuvoli) – Nelle foto di Francesco Cogotti la fotocronaca dell’incontro-dibattito con i candidati alla carica di Rettore, organizzato questo pomeriggio dalla community “Unica 15-21”, trasmessa in diretta streaming grazie al supporto operativo della Direzione Reti e Servizi Informatici.
 
L’iniziativa nell’Aula A di viale Sant’Ignazio è stata moderata da Roberta Celot, responsabile della sede regionale dell’ANSA.
 
 
L’organizzazione dello streaming è stata possibile grazie alla preziosa collaborazione della DRSI, che ha messo a disposizione la piattaforma di ateneo, e della Facoltà di Studi Umanistici, che ha messo a disposizione la strumentazione di ripresa. La community Unica15-21 ringrazia nello specifico tutti quelli che hanno collaborato a renderla possibile: Paolo Labieni, Gino Flore, Stefano Manfredda, Roberto Porcu, Antioco Floris, Giulio Vargiu. 
 
 
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - FOTO FRANCESCO COGOTTI - tel. 070 6752216

giacomo caomaria del zompogiorgio massaccipaola pirasluigi raffo
i cinque candidati al voto, da sinistra: Giacomo Cao, Maria Del Zompo, Giorgio Massacci, Paola Piras, Luigi Raffo

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(Comunicati dell’Ufficio stampa)
 
Nessuno ha raggiunto il quorum, si torna alle urne venerdì 20 marzo
 
Cagliari, 9 marzo 2015 - E’ terminato lo spoglio dei voti per il primo turno di votazioni per l’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Cagliari. Dopo il calcolo dei voti ponderati, i risultati provvisori sono i seguenti: Maria Del Zompo ha riportato 542 voti, Paola Piras 186, Giacomo Cao 140, Giorgio Massacci 109, Luigi Raffo 108.
 
Il quorum per essere eletti già nella giornata di oggi era di 623 voti: poiché nessuno dei candidati ha raggiunto la soglia, si procederà al secondo turno di votazioni venerdì 20 marzo. In caso di mancato raggiungimento anche nella seconda votazione, si procederà al ballottaggio tra i due candidati più votati nella giornata di mercoledì 25 marzo.
 

Elezioni del Rettore: l’affluenza è stata del 78%.
Nei seggi è ora in corso lo spoglio dei voti
 
Cagliari, 9 marzo 2015 – E’ del 78,08% l’affluenza della prima giornata di votazioni per l’elezione del Rettore dell’Università di Cagliari che resterà in carica fino al 2021. E’ il primo dato disponibile della campagna elettorale che ha visto fin qui correre i professori Maria Del Zompo, Luigi Raffo, Giacomo Cao, Giorgio Massacci e Paola Piras.
 
Si sono recati alle urne 788 docenti di ruolo e ricercatori a tempo indeterminato (86,21% degli aventi diritto), 219 assegnisti e ricercatori a tempo determinato (il 68,44%), 791 unità di personale tecnico amministrativo (pari al 78,47%) e 150 studenti (il 59,29% degli aventi diritto).
 
Ora nei sette seggi è in corso lo spoglio dei voti.
 

Elezioni del Rettore: alle 15.30 l’affluenza supera il 68%.
Docenti e personale sono ancora le categorie con le percentuali più alte
 
Cagliari, 9 marzo 2015 - Sono 1699 gli elettori che si sono recati alle urne fino alle 15.30 per partecipare al primo turno delle votazioni per l’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Cagliari: l’affluenza supera il 68%.
 
Come nella precedente rilevazione, è la categoria dei docenti e dei ricercatori a tempo indeterminato quella con la maggiore percentuale: il 74.62% con 682 votanti. Segue il personale dell’Ateneo con il 72,32% (729 i voti espressi). Quindi gli assegnisti di ricerca e i ricercatori a tempo determinato, con il 54,06% (173 votanti) e gli studenti (il 45,45% con 115 degli aventi diritto che si è recato al voto). L’affluenza totale è del 68,10%.
 
I dati sono forniti dal Coordinamento Affari generali ed elezioni dell’Università di Cagliari, la prossima rilevazione sarà quella finale delle 19.
 

 
Elezioni del rettore: alle 11.30 i votanti erano 884 su 2496
Docenti e personale sono le categorie con le percentuali finora più alte  
 
Cagliari, 9 marzo 2015 - Ad appena tre ore dall’apertura dei seggi, alle 11.30 di questa mattina avevano votato 884 persone sulle 2496 aventi diritto al voto per l’elezione del Rettore dell’Università di Cagliari che resterà in carica fino al 2021. Lo riferisce il sito dell’Ateneo di Cagliari, nella sezione curata dal Coordinamento Affari generali ed elezioni. 
 
La categoria con la percentuale più alta di votanti è finora quella dei docenti di ruolo e ricercatori a tempo indeterminato, con il 43,44% (397 i votanti), seguita dal personale tecnico amministrativo con il 38,79% (391 votanti). Quindi gli assegnisti e ricercatori a tempo determinato (il 20,31%, 65 votanti). Infine gli studenti: alle 11.30 si erano recati alle urne soltanto in 31, pari al 12,25% degli aventi diritto.
La prossima rilevazione dell’affluenza ai seggi avverrà alle 15.30. Seguirà quella finale delle 19. 
 

Si ringrazia UnitelSardegna per la collaborazione nella realizzazione del servizio di videoripresa, post-produzione e messa on line dell’incontro del 26 febbraio

  • Sono on line le risposte dei cinque candidati alle 21 domande poste dalla community “UNICA 15-21” costituita da docenti provenienti da tutte le realtà culturali del nostro Ateneo (CLICCA PER LEGGERE)


Cagliari, 3 marzo 2015 - I cinque candidati alla carica di Rettore hanno partecipato ad un incontro organizzato da Unica 2.0 nella Sala Cosseddu della Casa dello Studente di via Trentino, presenti anche numerosi docenti. Il resoconto del pomeriggio nelle fotografie di Francesco Cogotti.

maria del zompoluigi raffogiacomo caogiorgio massaccipaola pirasassemblea

 

clicca per ingrandireCON GLI STUDENTI IL PROSSIMO APPUNTAMENTO DEGLI ASPIRANTI RETTORE 
  
Lunedì 2 marzo è in programma la tavola rotonda "La corsa al rettorato", organizzata dall’associazione studentesca Unica 2.0

L’incontro con i cinque candidati si svolgerà nella Sala Cosseddu dell’Ersu - Casa dello Studente in via Trentino a Cagliari - con inizio alle ore 16,30. La discussione sarà moderata dal coordinatore di Unica 2.0 Luca Santus e da Giuseppe Esposito, presidente del Consiglio degli Studenti dell’Università di Cagliari.
 
L’invito è aperto a tutte le componenti universitarie ed è rivolto in particolare agli studenti iscritti all’Ateneo di Cagliari.


Facoltà di Studi umanistici, affollata assemblea aperta a tutti organizzata da tutte le sigle sindacali e la RSU: quasi quattro ore di confronto. FOTO E RASSEGNA STAMPA

Cagliari (Sa Duchessa), 26 febbraio 2015
26 febbraio 2015 - da sinistra: Luigi Raffo, Paola Piras, Giorgio Massacci, Sergio Nuvoli, Maria Del Zompo, Giacomo Cao
 
unica.itCagliari, 26 febbraio 2015Giovedì 26 febbraio alle 10 nell’Aula Magna del Corpo aggiunto del Polo di Sa Duchessa (Facoltà di Studi umanistici), si è svolta l’assemblea per tutto il personale dell’Ateneo con i candidati alla carica di Rettore, che hanno risposto ad alcune domande preventivamente rese note, e ad altri quesiti posti direttamente durante l’incontro, trasmesso in diretta streaming sul sito dell’Ateneo grazie alla collaborazione di Unitel Sardegna. Un vero fuoco di fila di domande terminato soltanto nella tardissima mattinata.
 
L’assemblea era organizzata da tutte le sigle sindacali e dalla RSU e aperta a tutte le componenti dell’Ateneo, ed è stata moderata da Sergio Nuvoli, giornalista dell’Ufficio stampa dell’Università di Cagliari.

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Cagliari, 26 febbraio 2015 - Immagini dell’incontro a cura di Francesco Cogotti
 
Cagliari (Sa Duchessa), 26 febbraio 2015
 
Cagliari (Sa Duchessa), 26 febbraio 2015 - LUIGI RAFFOCagliari (Sa Duchessa), 26 febbraio 2015 - PAOLA PIRASCagliari (Sa Duchessa), 26 febbraio 2015 - GIORGIO MASSACCICagliari (Sa Duchessa), 26 febbraio 2015 - MARIA DEL ZOMPOCagliari (Sa Duchessa), 26 febbraio 2015 - GIACOMO CAOCagliari (Sa Duchessa), 26 febbraio 2015 - SERGIO NUVOLI
 
Cagliari (Sa Duchessa), 26 febbraio 2015

 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli -  tel. 070 6752216


RASSEGNA STAMPA

 

 


 

 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di venerdì 20 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Rettorato, oggi si vota
Del Zompo-Cao, si vince con 624 preferenze 
UNIVERSITÀ. Riparte la maratona elettorale per il secondo turno
 
Ormai i giochi sono fatti. Se i candidati sono stati convincenti ce lo dirà l’urna, con un verdetto che già stasera potrebbe incoronare un vincitore. La sfida Del Zompo-Cao per il rettorato all’Università potrebbe infatti concludersi oggi, senza neppure andare al ballottaggio: basterà che uno dei candidati raggiunga il quorum dei 624 voti, ed è fatta. Impresa difficile ma non impossibile al secondo turno elettorale che, con solo due contendenti, rende più facile una spartizione dei voti da parte dell’elettorato.
CACCIA AI VOTI Questa volta entrano in gioco varianti diverse. Lo scenario è cambiato rispetto alla prima votazione del 9 marzo: allora in campo c’erano ben cinque candidati, oggi ce ne sono tre in meno dopo il ritiro dalla gara dei due ingegneri Giorgio Massacci e Luigi Raffo, e della giurista Paola Piras. Tre candidati in meno che significano voti in più per chi resta in pista. Ed è, principalmente, a questi consensi rimessi in libertà che si sono dedicati la farmacologa e l’ingegnere aspiranti rettori. Tolti i 488 voti presi tra i docenti e i ricercatori da Cao (96) e Del Zompo (392) - che sono i voti che contano di più - ne resterebbero a disposizione, sul totale dei docenti chiamati alle urne (914), ben 426, che nella prima tornata erano stati distribuiti tra gli altri concorrenti e gli astenuti. Ma da conquistare, almeno sulla carta, ci sarebbero anche i 104 voti avanzati dal fronte degli assegnisti, dopo che Cao e Del Zompo ne hanno pescato 115 al primo turno. Ben 556 dipendenti (più della metà) si sono espressi per i due candidati: ciò vuol dire che tra il personale tecnico-amministrativo se ne potrebbero recuperare altri 452, tanti fino ad arrivare al totale di 1008. Se sarà caccia all’ultimo voto, ai due candidati non sfuggiranno neanche i 103 studenti assenti al primo turno.
SCENARI Lo vedremo stasera quel che succederà, a urne chiuse, con lo spoglio nei sette seggi elettorali che, anche stavolta, saranno aperti alle 8.30, sino alle 19. Alla vigilia del voto, nelle aule universitarie non si azzardano ancora pronostici, nella consapevolezza che il risultato del primo turno possa essere ribaltato. Ma la vittoria assegnata dalle urne, il 9 marzo, alla Del Zompo (542 preferenze) rimarca una distanza abissale anche con l’attuale candidato (140) che però non si è mai arreso: con quei voti Cao è riuscito a liberarsi dei “terzi” incomodi, primi fra tutti i suoi colleghi ingegneri. D’altra parte, nessuno dimentica che proprio la Del Zompo uscì sconfitta alle ultime battute nella sfida elettorale del 2009, nonostante fosse la più votata del primo turno, allora con 349 preferenze. Dunque, tra uno scongiuro e l’altro, la sfida è aperta, sino a stasera.
GLI APPELLI Ieri i due candidati hanno rilanciato i loro appelli nella mailing list dell’Ateneo. «Al primo turno 985 di voi con il proprio voto hanno fatto sì che raggiungessi un consenso di 542 voti ponderati - è il messaggio della Del Zompo - invito voi a votarmi ancora e coloro che il 9 marzo hanno fatto altre scelte a prendermi in considerazione». Cao elenca tutte le azioni che si è impegnato a compiere «per il bene dell’Ateneo» e rimanda a tutti i confronti della campagna elettorale «a cui aggiungerò quello di mercoledì, credo molto utile per poter esprimere la preferenza a favore del sottoscritto». L’inizio di una nuova era è vicino: l’Università è pronta a voltare pagina, con un nuovo rettore e la sua nuova squadra (pro-rettore e capo di Gabinetto saranno i primi a cambiare). Si aprano le urne: la parola agli elettori.
Carla Raggio
 
L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Gli studenti
L’elettore: «Il mio voto per cambiare l’Ateneo»
 
Luca Santus, coordinatore di Unica 2.0: a chi darà il suo voto?
«Non faccio nomi. Ma spero che vinca il candidato con le idee più chiare sull’Università e che sappia attuare le modifiche statutarie necessarie a migliorare l’Ateneo».
Ma c’è un’indicazione di voto per i 254 elettori che rappresentano gli studenti?
«A questo punto della competizione, a differenza del primo turno dove i voti si sono spacchettati, è probabile che si convergerà verso un unico candidato, anche se siamo più gruppi».
Ma chi ha più appeal sulla vostra categoria?
«Ognuno ha le sue preferenze. Resta il fatto che, al momento, sicuramente un candidato parte molto in vantaggio rispetto all’altro, mancandogli solo 80 voti per vincere e diventare rettore».
Quindi pensate che la spunterà Del Zompo?
«Ci vado sempre cauto: sei anni fa il risultato era stato ribaltato».
Gli studenti cosa vogliono?
«Alcune facoltà non funzionano proprio e bisognerebbe fare modifiche statutarie per farle funzionare ma anche per rivedere il rapporto tra corsi di laurea e Dipartimenti».
Cioè?
«Nei Dipartimenti non c’è ancora una rappresentanza studentesca, presente invece nelle facoltà: questo, in virtù di uno statuto ibrido, comporta la nostra esclusione dalle linee guida sulla didattica fissate nei Dipartimenti, dove ci sono solo ricercatori».
Andrete tutti a votare?
«Mi auguro ci sia una partecipazione più alta di quella del primo turno (75%): è uno dei modi per poter dire la nostra». (c. ra.)
 
L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
L’ex Magnifico
«Io tifo per Maria rettrice»
 
Pasquale Mistretta, 18 anni rettore: chi vincerà?
«Credo che il quadro del risultato, fin dalla prima votazione, porti a un finale quasi scontato».
Quindi Del Zompo?
«Credo proprio di sì».
È quello che spera?
«Non è un mistero che io sia vicino a Maria Del Zompo, già pro-rettore con me per due anni. La conosco bene, ho molte affinità».
Quali?
«Non vi è dubbio che queste elezioni rappresentino, per certi versi, un aggancio, dopo sei anni, a quello che io ho lasciato. Sono convinto della sensibilità personale della Del Zompo e dell’attenzione che dedicherà agli studenti: due voci a cui io davo particolare peso. Fare il rettore vuol dire essere presente nella formazione della gente, che si fida di noi».
Non sarà facile...
«Il rettore di Cagliari si troverà davanti la “questione sarda”: il ridimensionamento delle strutture, l’integrazione delle attività didattiche, le scelte sul territorio. La pressione dello Stato è molto forte e c’è il problema di mantenere un livello competitivo, con i vincoli della nuova legge».
Una cosa da fare?
«Il nuovo rettore dovrà misurarsi con la nuova generazione di ricercatori: oggi i ragazzi sono bravissimi ma meno conosciuti, bisogna far sì che il loro nome resti legato alla nostra Università».
E la Del Zompo è il rettore giusto?
«Non lo dico solo ora. Cao è un brillantissimo collega, ma tifo per Maria». (c. ra.)

 


 

 

 

 

L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di giovedì 19 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Una sfida per la vittoria
Chi tocca il quorum di 624 voti è rettore da subito
UNIVERSITÀ. Domani il secondo turno. Ieri ultimo match tra i due candidati
 
Non sono volati gli stracci e neppure le urla, come qualcuno aveva pronosticato. Ma, al di là del savoir faire di entrambi i candidati, il duello finale prima del nuovo voto mette in campo le ambizioni di due avversari tosti. Come s’è visto ieri, al faccia a faccia organizzato dai docenti di “Unica 15-21”: una Maria Del Zompo sorridente ma che non la dà vinta, un Giacomo Cao più agguerrito che mai. Sarà uno dei due a conquistare la poltrona di rettore, domani (al secondo turno di una maratona elettorale partita il 9 marzo) o, al massimo, fra altri sei giorni, al ballottaggio. Dai toni accesi del dibattito nel polo economico-giuridico di viale Sant’Ignazio, non c’è voluto molto per capire che tutti e due vogliono arrivare al traguardo. Saranno gli elettori a decidere a chi dare la vittoria, ma è certo fin d’ora che non ci saranno molti indecisi, come può essere successo al primo turno quando si doveva scegliere fra cinque candidati (poi tre si sono ritirati).
L’AGO DELLA BILANCIA Chi voterà la farmacologa Del Zompo non può avere simpatie elettorali per l’ingegnere Cao e viceversa, tanto sono diversi i due candidati che ambiscono a guidare l’Ateneo cagliaritano da qui al 2021. «Pochissimi punti di contatto, molte differenze tra due candidati animati da una grande passione», è stato il verdetto del match di ieri. A far la differenza, anche se stavolta si ricomincia daccapo, potrebbero essere quelle 542 preferenze conquistate dalla Del Zompo al primo round? Un’eredità che non sembra far paura all’ingegnere, che fino all’ultimo voto si batterà, forte di quei 140 consensi che gli sono serviti per battere la concorrenza interna degli altri due ingegneri. Si vedrà a urne chiuse e se già domani uscirà il nome del nuovo rettore vorrà dire che il vincitore ha toccato la vetta dei 624 consensi, tanti ne occorrono per concludere la corsa al secondo turno.
LE REGOLE DEL VOTO Domani tornano alle urne quasi 2500 elettori. Si voterà, in 7 seggi, dalle 8.30 alle 19. Sono chiamati al voto 529 professori di ruolo in servizio nell’Ateneo, 385 ricercatori a tempo indeterminato, 320 tra assegnisti e ricercatori a termine, tutto il personale tecnico-amministrativo (1008 dipendenti), 254 studenti (i rappresentanti nei vari organi collegiali). Anche in questo secondo turno, per essere eletto rettore, è necessario che il candidato raggiunga la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. In caso di mancato raggiungimento del quorum, il 25 marzo si tornerà per la terza volta alle urne, col ballottaggio. Il personale tecnico-amministrativo esprime un voto «ponderato pari al 15%» del numero totale degli aventi diritto al voto tra professori di ruolo e ricercatori, mentre agli assegnisti di ricerca e ai ricercatori a tempo determinato è assegnato un peso pari al 10% del totale della loro categoria. I 254 studenti, infine, esprimono un voto pari al 15% della somma delle altre categorie di votanti.
I SEGGI 1) Aula 10, secondo piano ex Clinica Aresu (via San Giorgio 12); 2) Aula P, facoltà di Ingegneria e Architettura (primo piano padiglione Presidenza, via Marengo); 3) Aula 3, piano terra del corpo centrale, Sa Duchessa; 4) sala riunioni, facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche (piano terra, locali viale Sant’Ignazio 17); 5: sala specializzandi, facoltà di Medicina (Asse didattico E, Cittadella di Monserrato); 6: Aula 11, facoltà di Scienze (primo piano Asse 4 - sopra l’aula magna - Cittadella di Monserrato); 7) aula direzione medica, Azienda Ospedaliero-Universitaria, Monserrato).
Carla Raggio
 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di giovedì 19 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
La farmacologa
«Votatemi, mai più privilegiati»
 
Maria Del Zompo, perché votare lei?
«Perché io sarò al servizio di tutti e tutti noi rappresentiamo l’istituzione, cioè la nostra Università. Sarò il rettore per tutti coloro che, con le loro energie e timori, vogliono contribuire a rendere il nostro Ateneo un luogo di lavoro privilegiato, non un luogo per privilegiati».
Come sarà la “sua” Università?
«Più colta, più aperta, più giusta, più ambita, più simpatica, più decorosa, più dignitosa. La strada per arrivarci è semplificare statuto e regolamenti, riorganizzare la struttura amministrativa, impostare un processo per raggiungere gli indicatori ministeriali, coordinarsi con Regione, Comune ed Ersu».
Il suo primo atto da rettore, se vincerà?
«Rendermi disponibile all’incontro e all’ascolto delle varie anime dell’ateneo per attivare immediatamente i processi necessari a migliorare le condizioni di lavoro e di studio. Questo devo fare per cominciare a trovare le soluzioni giuste». (c. ra.)
 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di giovedì 19 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
L’ingegnere
«Votatemi, non saremo più ultimi»
 
Giacomo Cao, perché votare lei?
«Per costruire un Ateneo moderno e dinamico, lontano dai giochi di potere, efficace ed efficiente soprattutto nella formazione, inclusivo, aperto alla città. E per il rispetto che ho dei principi di onestà, correttezza amministrativa, trasparenza nelle decisioni, ascolto, specialmente dei più deboli».
Come sarà la “sua” Università?
«Un’Università che non navighi negli ultimi posti delle classifiche italiane e internazionali, nonostante le sue eccellenze».
Il suo primo atto da rettore, se vincerà?
«Un rettore non è un monarca che governa da solo. In modo condiviso ecco le cose che farei: rivisitazione dello statuto, ridefinizione dell’offerta formativa, ricostruzione del senso di appartenenza all’Ateneo, attrazione di studenti, anche stranieri, sottomissione a Regione e Bruxelles di progetti, realizzazione di un nuovo portale e miglioramento della comunicazione». (c. ra.)

 

 


 


Rettore Cagliari: scintille su tasse tra Cao e Del Zompo
Ultimo confronto prima del voto. E Cau avverte, occhio ’Ndrangheta
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 18 MAR - I soldi per gli appalti e la realizzazione di strutture dell’Universitá di Cagliari? Massima attenzione alla trasparenza, possono far gola anche alla ’Ndrangheta. È stato l’avvertimento lanciato dal candidato rettore Giacomo Cao. "Mi hanno avvisato: ’guarda che ci possono essere delle infiltrazioni’", ha detto.
È stato il momento più caldo del confronto questo pomeriggio nell’Aula A del polo economico-giuridico di viale Sant’Ignazio, organizzato dalla community universitaria "Unica 15-21", tra lo stesso Cao e la farmacologa Maria Del Zompo, gli ultimi professori rimasti in gara per la successione di Giovanni Melis.
Un faccia a faccia organizzato in vista della seconda chiamata alle urne venerdì prossimo. Tasse e risorse per il futuro dell’Ateneo gli altri temi gettonati nell’ultimo confronto. Lo scontro più acceso ha riguardato proprio le tasse. "Abbiamo bisogno di attrarre un numero maggiore possibile di studenti - ha esordito Del Zompo - potremmo anche pensare, valutando gli indicatori, a un primo anno gratis per chi ha cento su cento alla maturità".
Cao ha ribattuto: "Basta guardare ai bilanci per capire che questa è una proposta impossibile, demagogica, perchè con le tasse ci finanziamo". E ha spiegato le sue strategie. "Posso assicurare - ha assicurato - che le tasse non aumenteranno. La ricetta per diminuirle è questa: una verifica della certificazione Isee non a campione, ma complessiva. Se dovessimo riuscire a far pagare le tasse giuste a chi non le paga, allora sì, potremmo diminuirle. E poi necessario modificare il regolamento, anche per eliminare le tasse di demerito e inserire invece sgravi di tassazione per merito. Le tasse per apprendimento e-learning? Ora pagano tutti uguale, modificheremo questo criterio".
Anche Del Zompo contraria alle tasse punitive. "L’aumento per i fuori corso - ha spiegato - non è logico. E bisogna intervenire e capire perché i ragazzi rallentano o ritardano il loro percorso". Fondamentale per tutti e due i candidati la promozione dell’Ateneo. "Occorrono interventi immediati e decisi - ha sottolineato la farmacologa - dobbiamo intervenire nei corsi di laurea esistenti: ho già detto che mi piacerebbe una magistrale che guarda di più il territorio. E più master, anche più fruibili, alleandoci con altre Università. Più summer school, più summer student: bisogna fare promozione per far sì che per i ragazzi sardi l’Università di Cagliari sia un vantaggio e non uno svantaggio". Grandi progetti per Cao. "Tanti milioni sono arrivati all’Ateneo per merito del sottoscritto - ha ricordato - ho capacità di attrarre risorse per la progettazione scientifica. Si deve poi incrementare l’internazionalizzazione passando da 29 studenti a un migliaio: garantisco che li avremo già dall’1 ottobre 2015". (ANSA).

 


 

L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA di domenica 15 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
UNA SFIDA ALL’ULTIMO VOTO
Del Zompo: il 20 già rettrice. Cao: siamo 1 a 1
UNIVERSITÀ. Le mosse dei due candidati per conquistare altri consensi
 
Non hanno escogitato chissà quali trucchi per catturare gli elettori, ma tutti e due vogliono vincere. E non ci vuole molto a capire che quella poltrona di rettore se la contenderanno (seppure senza twitter ma a suon di parole) lottando e sgomitando, l’uno contro l’altro, per accaparrarsi più voti. La sfida Del Zompo-Cao entra nel vivo. Superato il primo turno (542 voti contro 140), con una campagna elettorale porta a porta che li ha visti bussare a ogni dipartimento, facoltà e laboratorio, la farmacologa e l’ingegnere si concentrano ora sui 403 voti messi in libertà dai tre candidati in fuga (Paola Piras, Giorgio Massacci, Luigi Raffo).
COME SI MUOVONO Cosa faranno per conquistare gli elettori? Oltre ai programmi, conditi di innovazione, internazionalizzazione, qualità, didattica e ricerca, il meglio che ci si possa aspettare per il bene dell’Ateneo cagliaritano, come faranno colpo su docenti, studenti e dipendenti chiamati ad esprimersi? Ognuno si muove come crede. La professoressa Del Zompo, per esempio, sfrutterà questo weekend, l’unico tra una competizione e l’altra, «per correre a far la spesa e riposarmi». L’ingegnere Cao, invece, avverte che «sono al lavoro sia oggi che domani per l’obiettivo rettorato». Diverso anche il linguaggio dei due candidati: «Io sto continuando a comportarmi come nella prima fase - spiega Maria Del Zompo - cercando di far percepire gli aspetti positivi del mio programma ma anche cogliendo i punti più importanti indicati dai colleghi che si sono ritirati, nella speranza di catturare i loro elettori». L’ingegnere Giacomo Cao punta tutto su una frase per essere convincente: «Nuova contro vecchia università». E ancora: «In questo momento - dice la Del Zompo - c’è la necessità imprescindibile di un’università generalista, c’è bisogno della partecipazione di tutti». Didascalico l’ingegnere: «Dinamismo contro staticità. Competenza manageriale, visibilità, credibilità, contatti e rapporti con il mondo culturale e produttivo nazionale e internazionale saranno vincenti».
LA GARA Questa volta è anche una questione di appeal. Riuscirà la Del Zompo a conquistare il pubblico femminile? Lei ci spera, anche sulle donne. Se vincerà sarà la quinta rettrice d’Italia, in una Università governata per 394 anni da rettori. Traguardo sfiorato già al primo turno con 542 preferenze: «Il 20 potrei avere già il quorum di 624 voti». Ci pensa Cao, da buon ingegnere, a “smontarla”: «Il passato non conta, si ricomincia daccapo: è una specie di ballottaggio. Siamo all’uno contro uno».
Carla Raggio
 

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA di sabato 14 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
DEL ZOMPO CONTRO CAO
Si ritirano in tre: dopo Massacci, Raffo e Piras
UNIVERSITÀ. Il 20 marzo seconda sfida tra la farmacologa e l’ingegnere
 
La spina nel fianco di Maria Del Zompo, candidata-rettore più votata al primo turno, resta Giacomo Cao. Il docente di piazza D’Armi è l’unico ingegnere rimasto in pista e sarà anche l’unico a sfidare la farmacologa venerdì prossimo, al secondo round per l’Università. Tutti gli altri tre candidati sono usciti di scena, l’ultimo, la giurista Paola Piras (140 voti), proprio ieri. Ma è da martedì che la partita a cinque ha cominciato a perdere giocatori: uno dopo l’altro, hanno battuto in ritirata i due ingegneri, il primo Giorgio Massacci all’indomani del risultato elettorale che gli assegnava 109 voti, quarantotto ore dopo Luigi Raffo (108 consensi).
LE RINUNCE Naturale che finisse così? Sicuramente la grande distanza da colmare con la farmacologa Del Zompo, già al primo turno molto vicina al traguardo finale con i suoi 542 consensi, ha fatto desistere i tre candidati, che hanno preso atto del trionfo della collega, come traspare dai “messaggi di addio” agli elettori: «Guardo l’esito del voto con gli occhi da giurista, consapevole del valore della democrazia - scrive Paola Piras - rifletto sull’ampio consenso espresso da tutte le componenti della nostra comunità nei confronti di Maria Del Zompo». Continuerà a combattere «la battaglia di cambiamento e di rinnovamento», l’ingegnere elettronico Raffo, ma nelle vesti di professore, non più di candidato: «Un abbraccio ai 215 elettori che hanno scelto il mio nome», regalandogli 108 voti, tanti ne sono usciti dall’urna alla luce del peso attribuito a ogni elettore (per statuto il voto dei dipendenti vale 0,15 rispetto a quello dei docenti). L’augurio da parte di tutti è quello espresso per primo da Massacci: «Che le elezioni si concludano per augurare un grande successo al nuovo rettore e alla nostra Università».
LA GARA CONTINUA Si ricomincia da zero, pur col vantaggio potenziale dei 542 voti acquisiti dalla Del Zompo. Una distanza che l’avversario (a quota 140) conta di colmare puntando anche sul 22% di elettori che hanno disertato le urne. Come in tutte le competizioni, a pesare è anche il valore degli sponsor. Veri o presunti, che male c’è? Così, se su Maria Del Zompo “cade” il peso dello scienziato Gian Luigi Gessa (e, fuori dall’Ateneo, si dice anche del Pd), l’ingegnere Cao finisce sotto l’ala di Gavino Faa, l’anatomopatologo di fama e supervotato nella sfida del 2009. Accostamento che però l’ingegnere smentisce: «Io non ho bisogno dello sponsor di nessuno». Ma tant’è. Il “chi vota chi” anima le elezioni, sino ai pronostici finali. Sarà vero: a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.
Carla Raggio

 


 

 
Elezioni rettore Ateneo Cagliari, ritirati Raffo e Massacci
Al secondo turno delle votazioni restano Del Zompo, Piras e Cao
CAGLIARI
(ANSA) - CAGLIARI, 12 MAR - Sarà corsa a tre per la successione del rettore Giovanni Melis all’Università di Cagliari: con una mail gli ingegneri Luigi Raffo e Giorgio Massacci hanno comunicato il loro addio alla sfida tra professori iniziata lunedì scorso con il primo turno di votazioni.
Per il secondo turno, in programma il prossimo 20 marzo, rimangono quindi in campo la farmacologa Maria Del Zompo, la giurista Paola Piras e l’ingegnere Giacomo Cao. Lo spoglio dei voti per il primo turno di votazioni per l’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Cagliari era terminato lunedì sera. Dopo il calcolo dei voti ponderati, i risultati avevano determinato una prima classifica: Del Zompo 542 voti, Piras 186, Cao 140, Massacci 109, Raffo 108. Tutto da rifare perché il quorum per vincere subito era di 623 voti: nessuno dei candidati ha raggiunto la soglia e quindi si procederà al secondo turno di votazioni venerdì 20 marzo. In caso di mancato raggiungimento anche nella seconda votazione, si passerà al ballottaggio, fra i due candidati più votati, nella giornata di mercoledì 25 marzo. (ANSA).
YE6-AR/ S45 QBXQ
 

 
L’UNIONE SARDA

L’UNIONE SARDA di mercoledì 11 marzo 2015

 

Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
RETTORATO, MASSACCI SI RITIRA
La prima “vittima” della corsa elettorale per il rettorato è Giorgio Massacci: l’ingegnere minerario si ritira e lascia in dote, agli altri quattro candidati, i 109 voti, incassati al primo turno. Come se li spartiranno lo deciderà il gioco delle alleanze che si cercherà di tessere da qui al 20 marzo. La sfida ricomincia anche per la farmacologa Maria Del Zompo che, con i suoi 542 consensi, ha sfiorato la vittoria.
C. RAGGIO A PAGINA 13
 
Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
IL RETTORATO SI FA IN QUATTRO
Si ritira Massacci, uno dei 5 candidati: pochi 109 consensi
UNIVERSITÀ. Pausa di riflessione in vista del turno del 20 marzo e di possibili alleanze
 
Fuori uno. La corsa per il rettorato perde un candidato e ricomincia da quattro, tanti sono i professori (al momento) che continueranno la sfida nel secondo turno. All’indomani del risultato elettorale che ha visto trionfare al primo round la farmacologa Maria Del Zompo (542 preferenze) a tirare le conclusioni, di fronte a un esito «molto diverso» da quello atteso, è l’ingegnere minerario, Giorgio Massacci (109 voti): «Vi informo - è il suo breve messaggio agli elettori - di avere deciso di ritirarmi dalla competizione. Ringrazio tutti i partecipanti e resto in attesa che le elezioni si concludano per augurare un grande successo al nuovo rettore e alla nostra Università».
LO SCENARIO Tutto è possibile da qui al 20 marzo. Saranno altri dieci giorni di campagna elettorale intensa da parte dei quattro candidati, a partire dalla superfavorita: «Si riparte da zero - dice la Del Zompo - non ho vinto nulla per ora. È stata una bellissima sorpresa ricevere un consenso così diffuso, sapevo che avrei avuto tanti voti ma questo successo non me l’aspettavo e ora sento, oltre all’emozione, già il peso della responsabilità. Perciò continuerò a raccontare il mio programma e a interagire con gli studenti, il personale e i docenti per confermare i consensi ricevuti e trovarne degli altri. C’è da lavorare, non ho vinto nulla». In ballo, nella prossima votazione, ci sono anche i 109 voti di Massacci ora in libera uscita: posto che l’ingegnere non intende dare alcuna indicazione di voto («è una logica che rifiuto»), è chiaro che questi consensi faranno gola a qualche candidato. Guardando ai numeri, l’unico modo per poter ribaltare il verdetto dell’urna e soffiare l’ambita poltrona all’aspirante rettrice sarebbe quello di sommare i voti di tutti e quattro i candidati (543, appena uno in più della Del Zompo).
PROSSIME MOSSE Un’alleanza impensabile, al momento. D’altra parte anche chi non ha trionfato al primo turno potrebbe giocare una carta vincente: «C’è un 22 per cento che non ha votato, puntiamo a recuperarlo», fa sapere Giacomo Cao, il più votato (140 consensi) fra i tre ingegneri, già proiettato verso la sfida finale: «Il mio primo obiettivo era quello di superare la concorrenza interna - spiega Cao - il prossimo è quello di allargare i consensi e di raggiungere il ballottaggio». Giornata di silenzio per Paola Piras (seconda classificata con 186 preferenze), mentre non si sbilancia Luigi Raffo, l’altro ingegnere, ora in pausa di riflessione sui 108 voti del primo test: «È presto per pronunciarsi, voglio analizzare i numeri per capire cosa fare. C’è un dato: la professoressa Del Zompo ha preso da sola quanto i quattro candidati assieme. Dobbiamo farle i complimenti».
Carla Raggio
 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA di mercoledì 11 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
L’analisi
ECCO COME SI È VOTATO NEI 7 SEGGI
 
Ricostruire la geografia del voto non è semplice, dovendo tener presente sette votazioni, tante quanti i seggi. La prima curiosità che balza agli occhi è che i rappresentanti degli studenti hanno votato soltanto in due seggi: facoltà di Ingegneria e in un seggio di Medicina. Gli occhi restano puntati su questo serbatoio, anche nella speranza di riuscire a recuperare i cento studenti che non sono andati alle urne e invogliarli a votare il 20 marzo.
Analizzando il voto di lunedì è subito chiaro che Maria Del Zompo vince quasi in tutti i seggi, a volte anche in quelli degli altri candidati. Pur di fronte alla libertà degli elettori di votare in qualunque sede è facile notare la bassa affluenza nella facoltà di piazza D’Armi, che pure esprimeva ben tre candidati: qui il più votato tra i docenti è stato Massacci (49 voti), seguito da Cao (36) e Raffo a quota 13. Ma nella roccaforte dei maschietti tengono le due donne, la Del Zompo con 23 voti e la Piras con 21.
La farmacologa è votata soprattutto dai docenti e ricercatori (392 consensi) ma anche dal personale tecnico-amministrativo dal quale arrivano 76,44 voti, nonostante ben 441 siano andati a votare (effetto-ponderazione). Oltre che nell’ex Clinica Aresu, la Del Zompo trionfa anche a Sa Duchessa (senza candidati propri) e risulta in vantaggio (63 voti) anche nel polo Sant’Ignazio, teoricamente roccaforte di Paola Piras (51).
 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA di mercoledì 11 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
IL POTERE DEGLI “SPONSOR”
INDISCREZIONI. Tra veri e presunti, ecco chi c’è dietro ogni candidatura
 
Stavolta la facoltà di Medicina ha marciato compatta: Maria Del Zompo, alla fine, è la migliore sponsor di se stessa. Negli ultimi sei anni l’ex allieva di Gianluigi Gessa ha lavorato per raggiungere l’obiettivo. Tenendo a bada le varie anime dell’ala sanitaria dell’ateneo e combattendo contro l’ombra di Gavino Faa, l’avversario che nel 2009 le sbarrò la strada per Palazzo Belgrano. Sicuro è che Medicina, senza un “suo” rettore da 25 anni, stavolta non si lascerà scappare la posta in gioco.
Di Giacomo Cao dicono goda dell’appoggio di Faa, dato per sicuro prorettore vicario in caso di elezione, ma per ora l’anatomopatologo non è riuscito a garantire la dote di voti che prese sei anni fa. Di Paola Piras si è detto spesso che sia la naturale prosecuzione del rettore uscente, Giovanni Melis. Per la candidatura, ufficializzata appena un mese fa e che dunque è stata efficace (visto che occupa il secondo posto della graduatoria), è stata a lungo in ballottaggio con Biagio Saitta, presidente della facoltà di Scienze, anche lui vicino a Melis.
Di Giorgio Massacci, forte dell’appoggio della preside Alessandra Carucci, dicono sia stato la naturale risposta della facoltà di Ingegneria-Architettura alla candidatura di Cao. La sua uscita potrebbe essere la prima mossa di una convergenza sull’altra ex preside, anche se lui smentisce. Di Luigi Raffo raccontano che sia molto vicino al presidente della Regione Pigliaru, ma sicuramente ha goduto anche dell’appoggio dei docenti e dei ricercatori più giovani della facoltà.

 


 

L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di martedì 10 marzo 2015
Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Rettore, Del Zompo la più votata
 
Al primo round per l’elezione del rettore all’Università di Cagliari la farmacologa Maria Del Zompo fa il pieno dei voti: con 542 preferenze stacca di oltre 350 punti gli avversari, la giurista Paola Piras (186 consensi) e i tre ingegneri, Giacomo Cao (140), Giorgio Massacci (109) e Luigi Raffo (108). La prossima sfida, secondo turno della tornata elettorale, è per tutti i cinque candidati il 20 marzo.
A pagina 14
 
L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Del Zompo riempie l’urna
Con 542 voti lascia dietro Piras, Cao, Massacci e Raffo
UNIVERSITÀ. Ieri il primo verdetto, la corsa per il rettorato continua il 20 marzo
SI È SVOLTO IERI IL PRIMO ROUND PER L’ELEZIONE DEL RETTORE. PER I CINQUE CANDIDATI LA SFIDA CONTINUA AL SECONDO TURNO, IL 20 MARZO. IN QUESTI DIECI GIORNI SI LAVORERÀ, DIETRO LE QUINTE, PER TESSERE NUOVE ALLEANZE.
 
Maria Del Zompo superstar. La farmacologa fa incetta di voti e chiude il suo primo turno elettorale, nella corsa per il rettorato, a quota 542. Lanciata a tutta velocità verso il traguardo, prende le distanze dagli altri candidati, conquistando da sola quasi quanto gli altri quattro insieme. Con appena 80 voti in più sarebbe stata lei, da ieri, il rettore.
Al momento è la vincitrice del primo verdetto che esce dalle urne dell’Università, dopo una lunga giornata di passione che ha portato nei seggi 1948 votanti, quasi l’80 per cento degli aventi diritto. E, quasi a rompere una tradizione, la competizione si tinge di rosa, con l’ex preside di Scienze politiche Paola Piras al secondo posto, con 186 preferenze. Seguono i tre ingegneri, Giacomo Cao, votato da 140 elettori, Giorgio Massacci (109) e Luigi Raffo (108). Una distanza abissale dalla collega più votata, dalla quale i quattro concorrenti risultano separati da 356 e passa voti. Una curiosità balza subito agli occhi: proprio nella facoltà di piazza D’Armi che esprime più candidati hanno votato appena 357 persone.
SCENARI Un risultato che, forse, neppure chi frequenta e conosce l’Università aveva previsto. Lo stacco tra la Del Zompo e gli altri candidati è tale da aver sbalordito chiunque, anche chi dava l’agguerrita farmacologa in pole position. Ma nessuno azzarda a tirare le conclusioni, ancora tutte da scrivere. A conti fatti, la realtà è che nessuno dei cinque candidati raggiunge il quorum prescritto (nella giornata di ieri era di 623 voti) per conquistare al primo turno la poltrona di rettore. Per Maria Del Zompo, Paola Piras, Giorgio Massacci, Luigi Raffo e Giacomo Cao la sfida continua: tutti e cinque si presenteranno al secondo turno, il 20 marzo. Tutti e cinque, indipendentemente dai voti ottenuti, restano in gara, anche se non è escluso che qualcuno si ritiri prima ancora della fine della competizione.
MANOVRE Quello di ieri è solo il primo round delle elezioni per il nuovo rettore. Un primo test per sondare il terreno. La corsa, infatti, entra ora nel vivo: è la fase in cui gli aspiranti rettori valutano il loro peso e tirano le somme dei voti ottenuti al primo test. Potrebbe anche verificarsi che uno o più candidati escano dalla gara e diano il loro sostegno a chi resta in campo. Il gioco delle alleanze, da questo momento in poi, vitalizzerà la competizione rendendo possibili coalizioni finora impensabili fra candidati rivali. Dalle mosse dei concorrenti dipenderanno i diversi scenari che, in questi dieci giorni, da qui al 20 marzo, potranno configurarsi.
SVOLTA ROSA? Uno è questo. Potrebbe essere la volta buona per un rettore donna. Nei suoi 394 anni di vita l’Università è stata governata da 60 “Magnifici” maschi e questa potrebbe essere l’ora di una vittoria al femminile. A giocarsela stavolta sono in due, due volti noti dell’Ateneo: da una parte la Del Zompo (già candidata nella precedente tornata elettorale del 2009 è rimasta in pista sino al ballottaggio prima dell’eliminazione), dall’altra la giurista Piras, che con 186 voti non se ne esce male al primo turno. Certo se fosse l’ora di una donna alla massima carica dell’Ateneo cagliaritano, si porrebbe un dilemma: la chiameremo rettrice?
Carla Raggio
 
L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Affluenza record: 1948 votanti su 2496
 
Tanta gente (1948 persone) non s’era mai vista per l’elezione di un rettore. Veder la fila nei seggi dell’Università, fin dalle prime ore, non è cosa consueta. Sembra quasi che, finita anticipatamente l’era Melis, non si veda l’ora di voltare pagina e di dare all’Ateneo una nuova guida, tanta è la partecipazione al voto, che questa volta vede protagonisti tutti i mille dipendenti dell’Università, fino alle scorse elezioni rappresentati dai “Grandi elettori”.
Alle 11.30 i votanti erano già 884 su 2496, come riportato dal sito di Unica.it, nella sezione curata dal Coordinamento Affari generali ed elezioni. Alle 15.30 l’affluenza aveva superato il 68 per cento, con 1699 elettori che si erano già espressi. Alle 19, con la chiusura dei seggi, l’affluenza è salita al 78,08%. Alla fine, il numero dei votanti del personale tecnico-amministrativo (791) ha superato quello dei docenti (788). Senza alcuna conseguenza, visto che il voto dei prof, per una strana regola dello statuto, vale molto di più.

 

 
LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna di martedì 10 marzo 2015
Rettore di Cagliari, tutto rinviato
Primo turno: domina la farmacologa Del Zompo, ma senza quorum. Si rivota il 20
di Stefano Ambu
 
CAGLIARI La festa della donna, anche il giorno dopo. Niente maggioranza assoluta, tutto da rifare. Ma il primo turno ha messo subito le cose in chiaro: la farmacologa Maria Del Zompo ha sfiorato la vittoria per un’ottantina voti. E ora è la superfavorita. Seconda la giurista Paola Piras, giusto per ribadire il concetto. Università rosa a Cagliari: per l’assalto al Rettorato ormai vuoto dopo le dimissioni di Giovanni Melis, i cinque prof candidati dovranno riprovarci venerdì 20 marzo. E poi, se dalle urne non dovesse uscire un candidato nettamente più forte di tutti, si andrà all’uno contro uno tra i due più votati il 25 marzo per il ballottaggio finale. Messi in riga i tre maschietti. La classifica? Del Zompo 542 preferenze, Piras 186. Dietro gli ingegneri: Giacomo Cao a 140, Giorgio Massacci a 109, Luigi Raffo a 108. Il quorum per essere eletti già nella giornata di ieri era di 623 voti: nessuno dei candidati ha raggiunto la soglia, quindi si procederà al secondo turno di votazioni. La corsa è scattata ieri mattina con un’affluenza sorprendente: sin dalle prime ore in alcuni seggi c’erano anche le file. E alle 11.30 la percentuale è stata superiore al 35 per cento, roba che alle comunali o alle politiche se la sognano. E al termine della giornata si è arrivato al 78,08. Dalle 8.30 alle 19 sono andati ai seggi di Sa Duchessa, Ingegneria, Monserrato e Polo economico-giuridico 788 docenti di ruolo e ricercatori a tempo indeterminato, 219 assegnisti e ricercatori a tempo determinato, 791 unità di personale tecnico amministrativo e 150 studenti. In palio c’è la poltrona numero uno dell’ateneo sino al 2021. Melis ha già salutato e fatto gli auguri a tutti. «Una campagna elettorale – ha sottolineato dal sito dell’ateneo – che si è sviluppata con grande intensità e partecipazione da parte di tutte le componenti. Sottolineo il notevole contributo di idee emerso dai programmi dei candidati e dalle discussioni nei diversi confronti ed assemblee a testimoniare la vitalità dell’Ateneo e l’interesse a contribuire a migliorarne la funzionalità e difenderne il ruolo nel sistema regionale e l’accreditamento nazionale e internazionale». Uno sguardo al futuro che non sarà più sotto la sua regia. «Ho anticipato i tempi per l’elezione del nuovo rettore per favorire, già nella prima parte dell’anno, il suo diretto contributo nell’assunzione delle scelte prospettiche importanti che vanno ben al di là dell’orizzonte del mio mandato. Mi riferisco alla programmazione pluriennale dei fondi Fse e Fers, alla stessa programmazione del Proper, alle nuove tematiche emergenti in tema di università diffusa, alle iniziative per fronteggiare le problematiche poste dall’introduzione dei costi standard, agli interventi strutturali dell’Aou, per citare soltanto alcune situazioni». 

 


Il servizio di Roberta Ebau nel TG Rai Sardegna del 9 marzo 2015 ore 14 (min. 8.40)

 


 

Università: elezioni rettore Cagliari, ha già votato il 35% 

5 i candidati in corsa. Melis saluta per accelerare tempi

CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 9 MAR - Sono duemilacinquecento gli elettori alle urne per il nuovo rettore dell’Università di Cagliari. Le operazioni di voto sono cominciate questa mattina alle 8:30 e andranno avanti sino alle 19. Per conoscere i risultati del primo turno bisognerà aspettare circa due ore dopo la chiusura. L’affluenza, a giudicare dalle file in alcuni seggi, è alta: alle 11:30 hanno votato 884 aventi diritto con una percentuale vicina al 35,5%. Il rettore uscente, Giovanni Melis, intanto si è già fatto da parte rassegnando le dimissioni per accelerare i tempi di passaggio di consegne. "Ho anticipato i tempi - ha scritto nel sito dell’ateneo cagliaritano - per l’elezione del nuovo rettore, per favorire, già nella prima parte dell’anno, il suo diretto contributo nell’assunzione delle scelte prospettiche importanti che vanno ben al di là dell’orizzonte del mio mandato. Mi riferisco alla programmazione pluriennale dei fondi Fse e Fers, alla stessa programmazione del Proper, alle nuove tematiche emergenti in tema di università diffusa, alle iniziative per fronteggiare le problematiche poste dall’introduzione dei costi standard, agli interventi strutturali dell’Aou, per citare soltanto alcune situazioni". Al voto sono chiamati 529 professori di ruolo in servizio nell’Ateneo, 385 ricercatori a tempo indeterminato, 320 tra assegnisti e ricercatori a tempo determinato, tutto il personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo (1.008 dipendenti), 254 studenti (i rappresentanti nei vari organi collegiali). Sono cinque i professori ordinari candidati alla carica di rettore: la farmacologa Maria Del Zompo, la giurista Paola Piras, e gli ingegneri Giorgio Massacci, Giacomo Cao e Luigi Raffo. Diverso il peso attribuito dallo Statuto dell’Ateneo al voto di alcune categorie: il personale tecnico-amministrativo esprime infatti un voto "ponderato pari al 15%" del numero totale degli aventi diritto al voto tra professori di ruolo e ricercatori, mentre agli assegnisti di ricerca e i ricercatori a tempo determinato è assegnato un peso pari al 10% del totale della loro categoria. I 254 studenti, infine, esprimono un voto pari al 15% della somma delle altre categorie di votanti. Per essere eletto rettore, è necessario che oggi uno dei candidati raggiunga la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. In caso di mancato raggiungimento di tale soglia, venerdì 20 marzo si svolgerà il secondo turno. Se anche nel secondo turno nessuno dei candidati raggiungesse la maggioranza assoluta, si procederà al turno di ballottaggio mercoledì 25 marzo, tra i due candidati che avranno riportato il maggior numero di voti. (ANSA). 

 

L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA di domenica 8 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
URNE APERTE, MELIS SE NE VA
L’annuncio sul sito di Unica: «Il mio mandato finisce qui»
UNIVERSITÀ. Alla vigilia delle elezioni la conferma delle dimissioni anticipate del rettore
 
Domani si vota. L’Università di Cagliari si reca alle urne ma senza più la guida di un capo supremo: Giovanni Melis, attuale rettore, se ne va proprio ora. A inizio votazioni, concluderà (anzitempo) il suo mandato, senza neppure attendere l’esito delle elezioni, il nome del suo successore. A sorpresa l’addio di Melis sbuca dal sito di Unica.it: «Ringrazio tutti i candidati per la disponibilità e formulo loro i migliori auguri di successo».
L’ADDIO Giorno più, giorno meno, ecco che le voci sulle dimissioni anticipate del rettore si rivelano fondate, a dispetto delle smentite fino all’ultimo del diretto interessato. Rumors dai quali Melis si è tenuto lontano e, forse, è per questo che esce di scena in punta di piedi, ora che i riflettori sono puntati altrove. D’altra parte viene dato in fuga da mesi: vuoi per un incarico politico dalla Regione, vuoi per questioni personali. Il professore di Economia aziendale, quasi settantenne (a dicembre), ritiene «opportuno concludere il mio mandato». E alla professoressa Giovanna Ledda, pro-rettore vicario, lascia «il compito di guidare l’Ateneo fino alla nomina del nuovo rettore». Quindi: «Un sentito ringraziamento per la fiducia accordatami e la collaborazione ricevuta».
RETROSCENA Nella lettera pubblicata su Unica, Melis spiega di aver anticipato i tempi per l’elezione del nuovo rettore (da maggio a marzo) «per favorire, già nella prima parte dell’anno, il suo diretto contributo nell’assunzione delle scelte prospettiche importanti che vanno ben al di là dell’orizzonte del mio mandato. Mi riferisco alla programmazione pluriennale dei fondi Fse e Fers, alla stessa programmazione del Proper, alle nuove tematiche sull’università diffusa, alle iniziative per fronteggiare i problemi posti dall’introduzione dei costi standard, agli interventi strutturali dell’Aou». C’è dell’altro? Dentro l’Ateneo molti davano per scontato già da tempo che Melis si sarebbe fatto da parte per non impedire al figlio, Andrea, associato di Economia aziendale, di concorrere al posto di professore ordinario, per lui off limits finché il padre è rettore. L’altro scoglio, l’appartenenza allo stesso dipartimento di Scienze economiche e aziendali, Melis l’ha già abbattuto spostandosi a Giurisprudenza. In quest’ottica si presuppone che, da qui all’elezione del nuovo rettore, saranno banditi nuovi concorsi, compreso quello per ordinario di Economia aziendale.
I CANDIDATI Lontano da ogni commento sul “caso Melis”, i cinque docenti in corsa per il rettorato si godono la quiete della vigilia, fra un pronostico e l’altro. L’asticella delle quotazioni sembra virare su un candidato in particolare, ma il nome resta top secret. Tutti, dalla farmacologa Maria Del Zompo alla giurista Paola Piras, ai tre ingegneri Giorgio Massacci, Giacomo Cao e Luigi Raffo, vogliono far entrare un’aria nuova dentro l’Ateneo, e tutti, chi per un verso chi per l’altro, riscuotono un buon gradimento. Chi vincerà? Vietato dirlo alla vigilia. Domani sera cadrà il primo embargo.
Carla Raggio
 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA di domenica 8 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
RETTORATO, 7 SEGGI PER 5 CANDIDATI
LE REGOLE. Domani dalle 8.30 alle 19 la prima votazione
 
Un serbatoio di 2500 elettori per le votazioni del rettore che resterà in carica fino al 2021. Domani, dalle 8.30 alle 19 (primo turno) andranno alle urne 529 professori di ruolo, 385 ricercatori a tempo indeterminato, 320 tra assegnisti e ricercatori a termine, il personale tecnico-amministrativo (1008 dipendenti), 254 studenti (i rappresentanti nei vari organi collegiali). Dovranno scegliere fra i 5 candidati in gara: la farmacologa Maria Del Zompo, la giurista Paola Piras, e gli ingegneri Giorgio Massacci, Giacomo Cao e Luigi Raffo.
DOVE SI VOTA Sette i seggi: 1) secondo piano ex Clinica Aresu, via San Giorgio 12; 2) facoltà di Ingegneria e Architettura; 3) 3: Sa Duchessa, piano terra corpo centrale; 4) facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, viale Sant’Ignazio; 5) facoltà Medicina, sala specializzandi, a Monserrato; 6) aula 11, Facoltà di Scienze, Monserrato; 7) aula direzione medica, Azienda ospedaliero-universitaria, Monserrato.
GLI ELETTORI Diverso il peso attribuito dallo statuto dell’Ateneo ai singoli elettori: il personale tecnico-amministrativo esprime un voto ponderato pari al 15% del numero totale degli aventi diritto al voto tra professori di ruolo e ricercatori, mentre agli assegnisti di ricerca e ai ricercatori a tempo è assegnato un peso pari al 10% del totale della loro categoria. Il voto degli studenti rappresenta il 15% della somma delle altre categorie di votanti.
LE REGOLE Per essere eletto rettore è necessario che domani uno dei candidati raggiunga la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. In caso contrario (com’è verosimile) venerdì 20 marzo si passerà al secondo turno e se nessuno raggiungerà la soglia della maggioranza assoluta, si andrà al ballottaggio il 25 marzo, tra i due candidati più votati.
 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA di domenica 8 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
«PUNTARE SUI TALENTI CHE POSSANO RILANCIARE L’ATENEO»
SINDACATI. Cosa si aspettano le organizzazioni che rappresentano i mille dipendenti
 
Sulle elezioni di domani sono puntati anche gli occhi dei sindacati che rappresentano i mille dipendenti dell’Università. I motivi di malcontento dentro la categoria nascono soprattutto dalla scarsa attenzione ai problemi del personale, demotivato e non valorizzato. Un esempio: il fondo per il trattamento accessorio, svuotato negli ultimi anni (circa 750mila euro in meno).
«Dopo il rettorato iper-aziendalista e autoreferenziale del professor Melis - dice Emanuele Usai della Cgil - e considerando il disimpegno dello Stato, è necessario un profondo cambio di rotta. C’è molto da fare per una didattica di elevata qualità, una ricerca di assoluto valore per il territorio, il rispetto del diritto allo studio». Da qui l’auspicio che il nuovo rettore sappia intervenire usando tutte le risorse dell’Università. «Se farà da solo fallirà e il futuro dell’Isola sarà ancora più difficile».
La sfida sarà quella di non lasciarsi sfuggire gli studenti, come ricorda Tomaso Demontis della Cisl: «Dobbiamo attrarne da fuori e non perdere i nostri. Il nuovo rettore deve anche riuscire ad attirare nuove risorse, intervenendo sulla Regione». Quanto al peso del personale tecnico e amministrativo sulle elezioni del rettore, Demontis ritiene «offensivo che il nostro voto valga solo il 15% rispetto al numero dei docenti: chiediamo che nel nuovo statuto si parta da almeno un 30%».
L’identikit tracciato da Giorgio Mancosu (Uil) è quello di «un rettore di prestigio internazionale» ma anche di un rettore col dono dell’umiltà, «che sappia ascoltare e apprendere», dotandosi di una squadra che lo supporti. Servirà coraggio, per superare le logiche del passato: gli strumenti per il rilancio dell’Ateneo ci sono e se ben utilizzati riusciranno a mettere in evidenza talenti finora oscurati. Altro capitolo: Sabina Pusceddu (Confsal) chiede di sanare la situazione del personale di Medicina che presta servizio nell’Azienda mista: «Da 8 anni non percepiamo i fondi del trattamento accessorio, a differenza del personale ospedaliero con cui lavoriamo fianco a fianco, svolgendo le stesse funzioni». (c. ra.)
 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA di domenica 8 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Rsu, Cgil più votata: 305 voti, 5 vincitori
 
Si sono concluse, dopo tre giorni di votazioni, le elezioni delle Rsu, rappresentanze sindacali unitarie, all’Università di Cagliari. Ha votato il 76 per cento del personale tecnico-amministrativo, in uno dei seggi allestiti al Policlinico (185 elettori), alla Cittadella universitaria (124), al Polo giuridico-economico (67), a Sa Duchessa (126) e all’ex Clinica Aresu (266).
Escluse schede nulle (39) e bianche (7), l’urna ha confermato la predominanza della Flc-Cgil con 305 voti di lista (prima Greta De Filippo, tra i 5 candidati che passano). Al secondo posto, con 167 preferenze, la Csa della Cisal (Cristina Pusceddu la più votata, entrano in 3). Seguono la Federazione Cisl Università con 111 voti di lista (che ne piazza due, Marco Pitzalis e Giuseppe Putzolu), la Confsal-Snals-Cisapuni con 78 preferenze (passa Alessandro Careddu, 46 consensi) e la Uil con 61 voti di lista (Raimondo Denotti, 34 preferenze).

 


 

 

 

 
ANSA
Università: Cagliari;dibattito tra i 5 candidati a Rettorato
Tema centrale risorse e tagli dei contributi ministeriali
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 26 FEB - Summer school, Summer students e braccia aperte ai ragazzi che arrivano dall’estero. Ma soprattutto massima attenzione a qualità e numeri per non restare al palo nella corsa ai finanziamenti e quindi per tenere alto il nome dell’Università di Cagliari. Sono i temi chiave emersi dall’affollatissimo dibattito pubblico di questa mattina nell’aula magna di Sa Duchessa organizzato da tutte le sigle sindacali e dalle Rsu. Presenti i cinque candidati alla carica di Rettore per le elezioni in programma il 9 marzo (con appuntamenti successivi il 20 marzo e, qualora occorra, il 25 marzo con il ballottaggio tra i due più votati). In campo la farmacologa Maria del Zompo, tre ingegneri, Luigi Raffo, Giorgio Massacci e Giacomo Cao, e la giurista Paola Piras. Il tema più caldo? Le risorse: come usarle e come farle arrivare a Cagliari. "Un problema - ha detto Del Zompo - che può essere risolto con una riorganizzazione dei corsi di laurea a partire dalla triennale puntando su crescita culturale e metodo. Fermo restando che "magistrale" e "master" devono essere e andare sul territorio. Le risorse? Dobbiamo non continuare a perderle, ma a guadagnarle". Cao, direttore del distretto aerospaziale Sardegna, ha illustrato un piano che prevede l’arrivo già dal prossimo ottobre di duemila studenti stranieri, di cui la metà dalla Spagna. "In questi anni - ha detto - abbiamo perso ottomila studenti nelle lauree magistrali: dobbiamo fermare questa emorragia". Cao ha parlato anche del personale: "reintegreremo il fondo perso con formazione nell’ambito dell’orario di lavoro". Anche Massacci ha illustrato le sue linee guida: "Non possiamo ridurre l’offerta - ha detto- bisogna mettere mano a una articolazione delle offerte di qualità con una tipologia sorretta da una visione non miope". D’accordo anche Raffo: "Dobbiamo combinare attrattività e qualità - ha sottolineato - senza inseguire gli ultimi parametri che cambiano continuamente ma puntando su un progetto generale che indichi ciò che vogliamo diventare". Piras, ex vicesindaco di Cagliari, ha sottolineato l’importanza dei fondi sulla ricerca. E, in generale, su risorse e gestione ha detto: "Indispensabile contenere costi senza abbassare la qualità". (ANSA).
 

 
CAGLIARIPAD.IT
 
Summer school, Summer students e braccia aperte ai ragazzi che arrivano dall’estero. Ma soprattutto massima attenzione a qualità e numeri per non restare al palo nella corsa ai finanziamenti e quindi per tenere alto il nome dell’Università di Cagliari. Sono i temi chiave emersi dall’affollatissimo dibattito pubblico di questa mattina nell’aula magna di Sa Duchessa organizzato da tutte le sigle sindacali e dalle Rsu.
Presenti i cinque candidati alla carica di Rettore per le elezioni in programma il 9 marzo (con appuntamenti successivi il 20 marzo e, qualora occorra, il 25 marzo con il ballottaggio tra i due più votati). In campo la farmacologa Maria del Zompo, tre ingegneri, Luigi Raffo, Giorgio Massacci e Giacomo Cao, e la giurista Paola Piras.
Il tema più caldo? Le risorse: come usarle e come farle arrivare a Cagliari. "Un problema - ha detto Del Zompo - che può essere risolto con una riorganizzazione dei corsi di laurea a partire dalla triennale puntando su crescita culturale e metodo.
Fermo restando che "magistrale" e "master" devono essere e andare sul territorio. Le risorse? Dobbiamo non continuare a perderle, ma a guadagnarle".
Cao, direttore del distretto aerospaziale Sardegna, ha illustrato un piano che prevede l’arrivo già dal prossimo ottobre di duemila studenti stranieri, di cui la metà dalla Spagna. "In questi anni - ha detto - abbiamo perso ottomila studenti nelle lauree magistrali: dobbiamo fermare questa emorragia". Cao ha parlato anche del personale: "reintegreremo il fondo perso con formazione nell’ambito dell’orario di lavoro".
Anche Massacci ha illustrato le sue linee guida: "Non possiamo ridurre l’offerta - ha detto- bisogna mettere mano a una articolazione delle offerte di qualità con una tipologia sorretta da una visione non miope".
D’accordo anche Raffo: "Dobbiamo combinare attrattività e qualità - ha sottolineato - senza inseguire gli ultimi parametri che cambiano continuamente ma puntando su un progetto generale che indichi ciò che vogliamo diventare".
 

 
SARDINIAPOST.IT
26 febbraio 2015             
 
Summer school, Summer students e braccia aperte ai ragazzi che arrivano dall’estero. Ma soprattutto massima attenzione a qualità e numeri per non restare al palo nella corsa ai finanziamenti e quindi per tenere alto il nome dell’Università di Cagliari. Sono i temi chiave emersi dall’affollatissimo dibattito pubblico di questa mattina nell’aula magna di Sa Duchessa organizzato da tutte le sigle sindacali e dalle Rsu. Presenti i cinque candidati alla carica di Rettore per le elezioni in programma il 9 marzo (con appuntamenti successivi il 20 marzo e, qualora occorra, il 25 marzo con il ballottaggio tra i due più votati). In campo la farmacologa Maria del Zompo, tre ingegneri, Luigi Raffo, Giorgio Massacci e Giacomo Cao, e la giurista Paola Piras. Il tema più caldo? Le risorse: come usarle e come farle arrivare a Cagliari. “Un problema – ha detto Del Zompo – che può essere risolto con una riorganizzazione dei corsi di laurea a partire dalla triennale puntando su crescita culturale e metodo. Fermo restando che “magistrale” e “master” devono essere e andare sul territorio. Le risorse? Dobbiamo non continuare a perderle, ma a guadagnarle”. Cao, direttore del distretto aerospaziale Sardegna, ha illustrato un piano che prevede l’arrivo già dal prossimo ottobre di duemila studenti stranieri, di cui la metà dalla Spagna. “In questi anni – ha detto – abbiamo perso ottomila studenti nelle lauree magistrali: dobbiamo fermare questa emorragia”. Cao ha parlato anche del personale: “reintegreremo il fondo perso con formazione nell’ambito dell’orario di lavoro”. Anche Massacci ha illustrato le sue linee guida: “Non possiamo ridurre l’offerta – ha detto- bisogna mettere mano a una articolazione delle offerte di qualità con una tipologia sorretta da una visione non miope”. D’accordo anche Raffo: “Dobbiamo combinare attrattività e qualità – ha sottolineato – senza inseguire gli ultimi parametri che cambiano continuamente ma puntando su un progetto generale che indichi ciò che vogliamo diventare”. Piras, ex vicesindaco di Cagliari, ha sottolineato l’importanza dei fondi sulla ricerca. E, in generale, su risorse e gestione ha detto: “Indispensabile contenere costi senza abbassare la qualità”.
 

 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di giovedì 26 febbraio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Sa Duchessa
Rettorato, incontro con i candidati
 
Questa mattina con inizio alle 10, nell’Aula Magna del corpo aggiunto del Polo di Sa Duchessa (Facoltà di Studi umanistici), si svolgerà l’assemblea per tutto il personale dell’Ateneo con i candidati alla carica di Rettore, Maria del Zompo, Paola Piras, Giacomo Cao, Luigi Raffo e Giorgio Massacci. L’appuntamento, organizzato da tutte le sigle sindacali e dalle rappresentanze sindacali interne e aperta a tutte le componenti dell’Ateneo, sarà moderata da Sergio Nuvoli, giornalista dell’Ufficio stampa dell’Università di Cagliari.
I cinque candidati saranno a disposizione per le domande che la platea vorrà porre. Il primo turno di elezioni è fissato per il 9 marzo, venerdì 20 il secondo, eventuale ballottaggio il 25 marzo.
 

L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di martedì 3 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 12 - Edizione CA)
Le domande degli studenti
Ieri il confronto con gli aspiranti alla carica di rettore
UNIVERSITÀ. All’Ersu in via Trentino botta e risposta con i cinque candidati
 
«Ho vinto qualche cosa?», chiedono i giovani le cui famiglie non possono mantenerli agli studi universitari, e fino a due anni fa la metà di loro si sentiva rispondere che sì, l’idoneità per la borsa di studio l’avevano conquistata: «Però non gliel’assegniamo perché i soldi sono finiti». Il che è peggio che non meritarlo, quell’indispensabile aiuto per proseguire gli studi.
GLI AIUTI Era ovvio che, nel confronto di ieri pomeriggio con gli studenti all’Ersu in via Trentino, una delle sette domande alle quali i cinque candidati alla carica di rettore dovevano rispondere fosse proprio sulle borse di studio, cioè sulle pari opportunità tra studenti. E che i cinque aspiranti capi dell’Ateneo (si vota questo mese) fossero, pur tra lievi differenze, favorevoli a ripetere l’esperienza dell’anno scorso: integrazione dei fondi (mezzo milione) da parte dell’Ateneo, altrettanto da parte della Fondazione Banco di Sardegna, hanno portato dal 48 al 71 per cento il numero effettivo di borse di studio finanziate a chi ne aveva diritto. Era altrettanto ovvio che gli studenti chiedessero di portare quella cifra al cento per cento, per non avere mai più “idonei senza portafoglio”: hanno i requisiti, ma ricevono solo una pacca sulla spalla.
I CANDIDATI Giacomo Cao, Maria del Zompo, Giorgio Massacci, Paola Piras e Luigi Raffo hanno risposto per un paio d’ore alle domande degli studenti (votano anche le loro rappresentanze, per l’elezione del rettore), durante il faccia a faccia organizzato da Unica 2.0, cioè la lista maggioritaria delle rappresentanze studentesche.
I TEMI SCOTTANTI Tasse universitarie da non aumentare (importante specificarlo in casa del lupo, cioè gli studenti), miglioramento della didattica e maggiore qualità, più spazio alle valutazioni dei corsi da parte degli studenti, rapporti più stretti tra Università da una parte, Regione e Comune dall’altra, sui progetti per lo sviluppo e sull’utilizzo degli spazi universitari che via via si stanno liberando, di cui fa parte anche una grossa fetta dell’ospedale “San Giovanni di Dio”. Sette domande, tre minuti ciascuno per rispondere in ordine di estrazione, più cinque minuti finali per spiegare il proprio programma. Tutto in una sala rovente, ma solo per il termometro: il confronto è stato civile e pacato, fin troppo. Ma se i cinque candidati alla carica di rettore hanno dimenticato di portare il sale, gli studenti non si sono dimenticati dell’arrosto. Essendo giovani, hanno anche buona memoria: in futuro, le promesse di ieri saranno certo ricordate al vincitore, il che per loro è magnifico. Proprio come il rettore.
Luigi Almiento
 

 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di lunedì 2 marzo 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 12 - Edizione CA)
«Vogliamo un rettore che pensi davvero agli studenti»
UNIVERSITÀ AL VOTO. Progetti e speranze dei rappresentanti dei ventisettemila iscritti
 
Non è che chiedano cose pazzesche. Ma un’Università più a misura di studente, sì che la vogliono e sì che la pretendono. Nei giorni in cui la campagna elettorale dei cinque candidati a rettore entra nel vivo, i 27mila iscritti dell’Ateneo cagliaritano puntano gli occhi sui programmi che i docenti stanno illustrando in vista del primo appuntamento con le urne del 9 marzo prossimo. «E tendiamo bene anche le orecchie per ascoltare quel che dicono», è la battuta che arriva dal fronte studentesco, poco propenso a fare sconti e a “regalare” voti che non siano «realmente meritati».
“IL RETTORE CHE VORREMMO” Visto che questa volta il coltello dalla parte del manico ce l’hanno loro, chiamati a valutare il prof “ideale” che dovrà sedere sulla poltrona del rettorato nei prossimi sei anni, dettano le regole per vincere la competizione, almeno dal loro punto di vista. «Un rettore che sia dalla parte degli studenti» cerca Luca Santus , senatore accademico e coordinatore di Unica 2.0, la lista più presente negli organi dell’Ateneo e che oggi alle 16.30 organizza un dibattito con i candidati alla Casa dello studente di via Trentino. «Un rettore disponibile ad ascoltare le nostre esigenze», è quel che vuole Giovanni Vargiu , di Progetto studenti che riunisce l’area Cl (Comunione e Liberazione). O che «consolidi il rapporto tra Ateneo ed Ersu», è ciò che preme a Francesco Pitirra , che gli studenti li rappresenta proprio all’interno dell’ente per il diritto allo studio. O, ancora, che dia una spinta alla mobilità internazionale, ormai indispensabile per una completa formazione dei futuri laureati, secondo Davide Sedda , di Studenti Ajò, gli stessi che nei mesi scorsi hanno dato due borse di studio ai colleghi con i soldi ricavati dalla vendita di felpe con il logo dell’Università.
LE RICHIESTE Il rettore che vorrebbero si traduce (lo dice Santus ma vale per tutti) in uno che «non sia solo un ragioniere», ma sappia trovare l’escamotage giusto per salvaguardare l’offerta formativa «quantitativamente e qualitativamente». E che sia un rettore che sappia trasformare l’Università in un luogo in cui gli studenti possano esprimersi, ossia «un simbolo di libertà culturale», a detta di Vargiu. E quelle 450 matricole perse in due anni perché rimaste senza borse di studio sono 450 laureati che l’Ateneo ha perso, ricorda il rappresentante dell’Ersu, non meno preoccupato dei passi da compiere per fare di Cagliari «una città universitaria», che accolga i suoi studenti (13mila fuori sede a fronte di 725 posti letto). C’è tanto da fare? Chissà, forse, nel gruppo dei cinque candidati gli studenti riusciranno a trovare quel rettore magnifico a cui stanno dando la caccia.
Carla Raggio
 

L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda del 5 febbraio 2015
Prima pagina
Del Zompo: “Non è un ateneo di serie B”
 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda del 5 febbraio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
«L’Ateneo non è di serie B»
Del Zompo si ribella: non ci sto al deserto del territorio
UNIVERSITÀ. La farmacologa ci ritenta, forte dei 349 voti della precedente sfida
LA NEUROSCIENZIATA MARIA DEL ZOMPO È UNA DEI CINQUE CANDIDATI ALLA CARICA DI RETTORE. UNA SFIDA CHE CULMINERÀ A MARZO, FORSE CON UN BALLOTTAGGIO: CHI VINCE PRENDERÀ IL POSTO DELL’USCENTE GIOVANNI MELIS.
 
In questi cinque anni il pensiero di fare la Magnifica non l’ha mai abbandonata. Ed eccola qui, che ci riprova, Maria Del Zompo, forte anche di quel consenso record (349 voti) ricevuto la volta scorsa, al primo turno della competizione elettorale del 2009. Non ce l’ha fatta, allora. Ma oggi la farmacologa cagliaritana, allieva di Gessa, è pronta «più di ieri» a conquistare lo scettro di rettore (o forse rettrice, se preferirà) all’ateneo di via Università. È nel suo studio, al piano terra del San Giovanni di Dio, dove dirige l’Unità complessa di Farmacologia clinica, che parla di quel che vorrebbe fare se il timone di palazzo Belgrano passerà a marzo nelle sue mani.
Chi è Maria Del Zompo?
«La candidata con tre anime: l’anima del docente, che insegna Farmacologia, l’anima del ricercatore e l’anima del clinico».
A lei cosa piace di più, insegnare o far ricerca?
«Tutte e due. Ho scelto questo di mestiere, la figura universitaria che fa ricerca e didattica. Altrimenti avrei fatto il medico ospedaliero».
È la seconda volta...perché?
«Ci riprovo perché la volta scorsa sono stata la più votata alla prima votazione e sono uscita di scena, alla seconda, per una manciata di voti. Da subito i colleghi mi hanno detto, Maria, per favore, non mollare e da allora ho sempre combattuto per il nostro ateneo, imbrigliato in regole e provvedimenti sempre più asfissianti».
Dove vuole arrivare?
«A vincere, mi auguro. Credo nel valore università come tale, nella cultura che porta avanti, nell’università come ascensore sociale, unica vera realtà che ti dà la possibilità di migliorare la propria condizione sociale e lavorativa. Io ne sono la prova».
Cioè?
«Mio padre aveva la quinta elementare, così mia madre: loro hanno voluto fortemente che sia io che mia sorella avessimo una possibilità in più, quella che a loro non veniva concessa per questioni economiche».
Ormai l’università è accessibile a tutti?
«Così, così. In questi mesi si sta portando a compimento un percorso iniziato già nel 2009: vogliono ridurre al minimo il numero degli atenei e trasformare quelli che sopravviveranno in università di servizio, atenei di serie B, solo con lauree triennali, senza più ricerca. Ossia: desertificazione del territorio. Io non ci sto».
Come ribellarci?
«Dobbiamo recuperare il senso di appartenenza, condividendo tutto con studenti, docenti e personale: per me la chiara percezione dei problemi da parte di tutti, anche delle famiglie, ci aiuterà a fare le scelte adeguate».
Il problema vero sono i soldi.
«Io la penso così: grande attenzione al bilancio, agli indicatori ministeriali ed europei per portare a casa il massimo delle risorse ma senza dimenticare la nostra missione, quella di fare didattica. E la qualità della didattica dipende dalla qualità della ricerca».
Cose concrete?
«Oltre ai master e all’attivazione di convenzioni con altri atenei e industrie, penso alle Summer school, ai dottorati di ricerca per dei percorsi nei centri internazionali, ai programmi di mobilità degli studenti, da potenziare, e all’Ufficio Europa, per sostenere i gruppi di ricerca».
Non sarà troppo?
«Io sono pronta a rivendicare tutto questo. E, come me, sono sicura, il mio ateneo».
Carla Raggio
 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda del 5 febbraio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Una donna di scienza e di cultura
 
Maria Del Zompo, cagliaritana, 63 anni. Dopo la laurea in Medicina inizia la sua carriera, sempre all’Università di Cagliari, come precaria nel ’79. Diventa ricercatore nel 1980. Più di due anni li trascorre alla “Biological Psychiatry Branch” del National Institute of Mental Health, a Bethesda (Usa), dove ha collaborato con John Tallman sotto la direzione di Robert M. Post. Attualmente è professore ordinario di Farmacologia nel corso di laurea di Medicina e Chirurgia, ha diretto il Dipartimento di Neuroscienze “B.B. Brodie”, e attualmente è direttore del dipartimento di Scienze Biomediche, il più grande dell’Ateneo. La sua attività clinica si svolge presso l’Unità complessa di Farmacologia clinica al San Giovanni di Dio, una struttura dedicata ad alcune patologie nell’ambito delle neuroscienze cliniche, come la malattia bipolare e l’emicrania. Molti i riconoscimenti per la sua attività scientifica, sociale e culturale: l’ultimo il premio “Aidda”, donna dell’anno nel 2007.
 

L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda del 6 febbraio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
«Destinazione Europa»
Luigi Raffo: o si cambia o saremo un ateneo-succursale
UNIVERSITÀ. L’ingegnere elettronico in campo per conquistare il rettorato
LUIGI RAFFO È UNO DEI TRE INGEGNERI IN CORSA PER IL RETTORATO. DOCENTE DEL POLO DI PIAZZA D’ARMI CHE, PER 18 ANNI, HA GOVERNATO L’ATENEO CON PASQUALE MISTRETTA, IL RETTORE DAL REGNO PIÙ LONGEVO
 
Basta un clic per conoscerlo: www.luigiraffo.it racconta tutto di lui, l’ingegnere elettronico aspirante rettore. Da lì, il professore di piazza D’Armi, si affaccia ogni mattina, in questi giorni di campagna elettorale e da lì sfodera le sue doti di comunicatore (e ascoltatore) per catturare l’attenzione (leggi voti) sulla sua candidatura. È così che Luigi Raffo, docente di Ingegneria industriale e dell’informazione, vuole farsi conoscere: ha scritto in prima persona la sua biografia («Nasco nel 1965 a Lavagna, cittadina della riviera ligure») e disegnato alcune vignette per illustrare ciò che farebbe se fosse alla guida dell’Università, da qui ai prossimi sei anni. Stesso traguardo degli altri due ingegneri (Giacomo Cao e Giorgio Massacci), in gara per le elezioni di marzo, assieme alla farmacologa Maria Del Zompo e all’ex preside di Scienze Politiche, Paola Piras.
Perché tre ingegneri?
«Perché rappresentiamo tre visioni diverse, diversi dipartimenti e diverse competenze. Io mi sono sempre occupato di computer, non potrei mai costruire una casa, crollerebbe».
Com’è arrivato a Cagliari?
«Quasi alla fine del dottorato a Genova, ho vinto uno dei posti da ricercatore banditi per far partire il corso di laurea in Ingegneria elettronica a Cagliari: ci sono arrivato il 28 febbraio ’94, per non lasciarla più».
Si dice che lei ha in mano le chiavi per aprire la cassaforte di Bruxelles...
«Dal 2012 ho la delega sui progetti europei e il mio compito è incoraggiare i colleghi capaci affinché portino finanziamenti, soldi importanti come i due milioni ottenuti dal mio gruppo di ricerca con 6 progetti. Mi batterò per essere più presente in Europa, in tutti i contesti, per capire da che parte tira il vento».
Cagliari è ancora molto debole su questo fronte?
«Possiamo fare di più e come rettore incentiverò questa strada, sebbene sia da mettere in evidenza che negli ultimi due anni c’è stata un’impennata di finanziamenti, saliti a 5 milioni nel 2013 a fronte di uno nel 2012. Adesso c’è una piccola interruzione sui bandi ma negli ultimi 5 mesi abbiamo già ottenuto più di un milione su 3 nuovi progetti».
Cos’è mancato finora?
«Aver coscienza del fatto che se continuiamo a sopravvivere, tra qualche anno l’università di Cagliari diventerà una succursale di altre università. Siamo a un bivio».
E lei dove svolterebbe?
«Dove si possa innescare un circolo virtuoso che porti il nostro ateneo a essere protagonista, credibile e attrattivo anche verso l’esterno. Se ci sono 1117 studenti sardi che si immatricolano in altre università devono esserci tanti altri disposti a venire qui (oggi sono solo 29): perciò dobbiamo identificare temi e iniziative che ci rendano interessanti e sfruttare situazioni di vantaggio per attrarre anche da fuori».
E far rientrare i cervelli?
«È anche il modo per ridare fiato all’impresa, creando nuove opportunità per chi vuole tornare nell’Isola».
Lei crede nei percorsi trasversali?
«Io voglio che ci sia un processo di progettazione che coinvolga tutti, le forze per cambiare ci sono».
Tutto questo a 50 anni, già rettore?
«L’età giusta, per un completo cambio di passo».
Carla Raggio
 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda del 6 febbraio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Chi è
Da Genova a Cagliari sino a Bruxelles
 
Da quel giorno inizia l’avventura. Nella sua biografia, Luigi Raffo scrive: «Una mattina del gennaio 1988, mentre frequento il quarto anno di Ingegneria elettronica a Genova, all’edicola della stazione ferroviaria trovo un numero di Scientific American che racconta delle “Neural Networks”, nuovi algoritmi di elaborazione collettiva che scomodano paragoni arditi con l’organizzazione del nostro cervello…Decido che è questo che voglio studiare nei miei prossimi anni. È il primo passo di un percorso di studi a cavallo di più discipline». Ingegneria applicata alla medicina (protesi degli arti), ma anche ingegneria al servizio di progetti sociali, come quello per aumentare l’autonomia degli anziani e per l’invecchiamento attivo, di cui Raffo è coordinatore internazionale.
Laurea e dottorato a Genova, arriva a Cagliari nel ’94, dal 2006 è professore ordinario di Elettronica. Già presidente del Consiglio di corso di laurea in Ingegneria Biomedica, è vincitore di 6 progetti di ricerca europei. Sui programmi dell’Ue ha la delega dal 2012.
 

 

L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di domenica 15 febbraio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
«PRONTI A TORNARE IN ORBITA»
L’ingegnere dello spazio: il nostro Ateneo volerà alto
UNIVERSITÀ. Elezioni in marzo: Giacomo Cao è candidato alla carica di rettore
 
L’ingegnere dello spazio è pronto per la sua missione. Non è Marte, ma un pianeta da esplorare c’è pur sempre, il pianeta-Università. E Giacomo Cao, presidente del Distretto aerospaziale della Sardegna, ci mette lo stesso entusiasmo, già se lo sogna questo “sbarco” al rettorato. Puntiglioso quanto basta per un ingegnere, non perde di vista l’orologio per riuscire a rispettare tutti gli appuntamenti che già riempiono la sua agenda elettorale. Tipico tour da candidato in corsa: un incontro con gli studenti («voglio migliorare i loro servizi»), uno con i docenti, un altro con il resto dell’Università. «Ma ne vale la pena», giura.
Perché professore?
«Sento che c’è desiderio di cambiare, voglia di mettere l’ateneo in mani adeguate».
Le sue?
«Non lo dico ma... quello che ci vuole: Cagliari è a un bivio, il rischio peggiore che pavento è che diventi una teaching university. Faremo di tutto per restare anche una research university».
Tradotto: didattica e ricerca.
«Un ateneo moderno deve saper coniugare armonicamente l’una e l’altra. Ma per raggiungere gli obiettivi di crescita dobbiamo ricostruire il senso di appartenenza, condividere, tutti assieme, politiche e strategie della realtà istituzionale. I due cuori dell’Università, quello docente e quello tecnico-amministrativo, quest’ultimo finora non ben valorizzato, devono poter lavorare assieme per la struttura a cui appartengono, pena un forte detrimento».
Cose urgenti da fare.
«È assolutamente necessario che rivisitiamo la convenzione Università-Azienda sanitaria (Aou) perché sia i docenti sia il personale tecnico-amministrativo trovino l’ambiente ideale dove mettere a disposizione le loro professionalità. E poi dobbiamo trovare risorse finanziarie libere per fare politica di ateneo».
Soldi? E dove sono?
«Possiamo attrarre studenti stranieri e io sto lavorando per favorire l’ingresso di giovani di lingua spagnola, più adattabili, puntando sul Sud e Centro America. Penso a scuole e master estivi e a corsi per chi, a una certa età, ha ancora il piacere di studiare: tre cose per procurarci quelle risorse libere per fare politica universitaria».
Lei parla di reclutamento di docenti di qualità: non è soddisfatto?
«Sarà necessario valorizzare il merito, anche nel caso dei ricercatori a tempo e degli assegnisti, per una ripartizione di fondi più equa. Va garantita la messa in ruolo di chi è capace, in riferimento agli standard nazionali, europei e internazionali».
Nel suo programma parla di task force?
«Sì, che si dedichi totalmente ai progetti di ricerca regionali, nazionali e internazionali, non solo europei, sfruttando i contatti con tutti gli attori del mondo scientifico, Cnr, Agenzie spaziali, Comunità europea».
È pronto a fare il rettore?
«Pur avendo svolto un’importante attività scientifica grazie al mio gruppo di lavoro, è da una ventina d’anni che maneggio e gestisco bilanci economici e patrimoniali. Competenze oggi imprescindibili per guidare un ateneo».
Tre ingegneri in corsa...
«Chissà che uno non vinca».
Rinuncerà ai viaggi spaziali?
«Io non ho mai viaggiato nello spazio, i voli parabolici li fanno i miei allievi. Ma viaggerò tantissimo, per il bene dell’ateneo».
Carla Raggio
 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di domenica 15 febbraio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Un professore alla conquista di Marte
 
È un ingegnere chimico, Giacomo Cao, docente di piazza D’Armi, ricercatore dal 1990 e professore ordinario di Principi di Ingegneria chimica dal 2001. Due anni di esperienza negli Usa all’“University of Notre Dame”, a Cagliari coordina un gruppo di ricerca all’avanguardia nello sviluppo di tecnologie per l’esplorazione robotica e umana dello spazio, oltre ad occuparsi di temi legati ai processi chimici, alla produzione di materiali innovativi e alla medicina rigenerativa. Dal 2013 è presidente del Distretto aerospaziale della Sardegna: «Le tecnologie per l’esplorazione umana dello spazio hanno ricadute importanti sulla terra», spiega Cao, convinto che «l’Università deve saper rappresentare al territorio visioni di futuro, come ad esempio l’aerospazio e la chimica verde, in grado di sostenere l’economia di questa terra».
Altri incarichi compaiono nel curriculum, tra cui quello di responsabile del programma di Bioingegneria del Crs4 e altri in strutture (come consorzi e società) non solo universitarie.

 

 


 

L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di venerdì 20 febbraio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
«DARÒ PASSIONE ALL’ATENEO»
I progetti di Paola Piras: ci rivolgeremo ai nativi digitali
UNIVERSITÀ. La docente di Diritto amministrativo in corsa per diventare rettore
 
In campo per la corsa al rettorato c’è anche Paola Piras, docente di Diritto amministrativo, ex preside di Scienze politiche ed ex vicesindaco di Cagliari. Si propone con «entusiasmo, passione e voglia di cambiare».
 Cosa l’ha spinta a candidarsi?
 «Tutto è iniziato con le sollecitazioni dei colleghi. Ha di sicuro influito la consapevolezza del dovere di restituire all’Università almeno parte di quello che nel tempo ho ricevuto».
 Qual è il suo programma?
 «Un Ateneo con un forte progetto culturale, capace di rivolgersi ai nativi digitali, di confrontarsi con gli standard di ricerca internazionale, di diventare punto di riferimento per il territorio, per la sanità, le imprese, gli ordini professionali e le amministrazioni. Un Ateneo che, vero laboratorio di idee, valorizza e motiva le persone e sa trasmettere curiosità intellettuale e passione per la ricerca».
Le cose più urgenti da fare?
 «Riorganizzare l’amministrazione semplificando e informatizzando i procedimenti, eliminando duplicazioni e passaggi inutili, trasformando alcuni adempimenti burocratici in progetti per migliorare i servizi o crearne nuovi. È la precondizione per una didattica e una ricerca di qualità. Ma non basta».
 Che cosa servirebbe?
 «Dobbiamo lavorare meglio e di più con le scuole per favorire una transizione senza traumi e arginare la dispersione degli studenti; riorganizzare la didattica per favorire la regolarità dei percorsi mantenendo alto il livello di qualità. Anzi, elevandolo. Non sarà semplice. Il futuro rettore, chiunque sia, avrà vita dura».
 L’Università è a misura di studente?
 «In parte. Occorrono strategie per migliorare la qualità della vita degli studenti. Soluzioni per la residenzialità e, soprattutto, per restituire all’Università il ruolo di sede d’eccellenza della conoscenza e della cultura. Vorrei lo diventasse. Per farlo dobbiamo mettere gli studenti al centro delle nostre politiche, trasmettere senso di appartenenza e comunicare passione».
 Servono fondi per molte emergenze. Come reperirli?
 «Innanzitutto con la linea di rigore e responsabilità finora seguita e con l’attenzione verso gli indicatori utili alla premialità. In aggiunta con un elevato livello di qualità della ricerca, in particolare con la partecipazione ai bandi europei e con la terza missione sulla quale abbiamo investito troppo poco mentre dobbiamo svolgere un ruolo trainante per la Sardegna».
Come giudica il corpo docente delle varie facoltà?
 «L’Ateneo ha nelle risorse umane la sua vera forza. I docenti cagliaritani si mostrano perfettamente adeguati a sostenere la crescita dell’Ateneo, che non ha alcunché da invidiare rispetto ad altre sedi più famose. Vantiamo punte di eccellenza in molte aree e tanti giovani competenti che si avviano con coraggio al mestiere più bello del mondo».
E l’operato del rettore uscente Giovanni Melis?
 «Ha risanato il bilancio consentendoci di bandire i concorsi utili a sostenere l’offerta formativa minata dalle regole sul turn over. Ha incrementato le borse di studio per gli studenti e le premialità per quelli più meritevoli. Di certo non ha lavorato con una congiuntura favorevole».
 Quanto può dare la politica per migliorare la qualità dell’insegnamento?
 «La politica dell’Ateneo deve essere fatta dall’Ateneo, libero dall’influenza di altre istituzioni. La politica ha il dovere di capire e apprezzare il valore della cultura, dunque dell’Università, e sostenerne le azioni».
 Se diventasse rettore, che linea terrebbe con la Regione?
 «Rapporti intensi, propositivi e continui, nel rispetto dell’indipendenza delle due istituzioni. La Regione e il Comune devono essere i nostri interlocutori privilegiati: se crediamo nella cultura e nel suo grande valore, anche economico, dobbiamo dialogare con entrambi e condividere strategie e azioni».
 Lorenzo Piras 
 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di venerdì 20 febbraio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
È stata vicesindaco nella Giunta Zedda
 
Ex assessore e vicesindaco nella Giunta Zedda, Paola Piras è docente ordinario di Diritto amministrativo all’Università. Al voto per il primo turno lunedì 9 marzo e di venerdì 20 per il secondo (in caso di ballottaggio si tornerà alle urne il 25 marzo) si presenta con un curriculum di grande profilo. Avvocato, è stata preside di Scienze politiche (portandola alla certificazione di qualità, prima e unica all’epoca in Italia) e segretario nazionale della Conferenza dei presidi di Scienze politiche, coordinatore del corso di laurea in Scienze dell’amministrazione, coordinatore del dottorato in Diritto dell’attività amministrativa informatizzata e della comunicazione pubblica. È stata prorettore alla didattica da marzo 2014 a gennaio 2015. Consigliere di amministrazione della Banca di Sassari. Ha insegnato alla Trentino School of Management, nelle Università di Ferrara, Pisa, alla Sapienza di Roma, alla Bocconi di Milano. Ha collaborato all’elaborazione di numerose leggi della Regione. (lo. pi.)

 

L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda del 21 febbraio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
«Ateneo aperto al mondo»
Giorgio Massacci: lauree che abbiano un vero sbocco
UNIVERSITÀ. L’ex preside d’Ingegneria corre per aggiudicarsi la carica di rettore
 
Due isole possono essere un arcipelago. Almeno, così la vede Giorgio Massacci, uno dei cinque candidati alla carica di rettore dell’Ateneo cagliaritano: «Vero, in Sardegna ci sono due università, ma dal mio punto di vista c’è l’Università: gli Atenei devono fare sistema, giocare insieme la partita per ottenere finanziamenti e mantenere la buona qualità dell’offerta formativa, contando anche sulla grande attenzione della Giunta regionale per lo studio universitario». Massacci in teoria sarebbe uomo di numeri, ma assicura: «Sono un ingegnere umanista, anche se la migliore definizione di me l’ha data una laureata in filosofia.
«Strano ingegnere»?
«Esatto. Questo, perché le ho detto come la penso: ritengo che un manager, e il rettore lo è, debba maneggiare algoritmi e numeri, che sono il mio campo, ma guai se le decisioni scaturissero solo da formule matematiche».
Quale marcia in più ritiene di avere?
«Rispetto agli altri candidati? Ciascuno di noi cinque è migliore degli altri in precisi campi, ma nessuno di noi è migliore di tutti in tutto, e ci aiuterà il fatto che il nuovo rettore erediterà un Ateneo gestito in modo virtuoso da chi l’ha preceduto. Aggiungo che la capacità gestionale deriva dalla capacità di dialogo con le altre competenze e che la mia formazione anche manageriale, acquisita nella scuola dell’Eni, completa la mia preparazione».
Perché ha deciso di candidarsi al trono?
«Premesso che il rettore non è il re dei mille docenti e dei 26 mila studenti iscritti, bensì il coordinatore di forze e intelligenze che formano l’Ateneo, ritengo che sia un sbocco naturale quando si è maturato un certo tipo di curriculum. Scuola dell’Eni a parte, sono stato presidente di corso di studi, preside della facoltà d’Ingegneria, realizzatore del servizio di prevenzione e protezione nell’Ateneo. Questi incarichi, la formazione manageriale, il ruolo di valutatore della qualità della didattica e dei processi amministrativi sono buone basi per la gestione, a mio parere, fermo restando che tutti i cinque candidati sono di alto livello».
Se Massacci diventasse rettore...
«... aprirei l’Università alla società e alle scuole superiori, proseguirei il già ottimo lavoro svolto per internazionalizzarla anche con Erasmus, punterei sulla formazione dei docenti delle superiori, ai quali le riforme a raffica hanno devastato la scuola».
Aprire l’Ateneo all’esterno significa anche organizzare corsi per non universitari?
«Certamente, anche se le norme nazionali e universitarie lo rendono difficoltoso. Per la parte che ci riguarda dobbiamo essere più agili, operando sulla base di decisioni non prese sempre e solo al vertice, bensì con un’autonomia che colleghi responsabilità e risultati. Questo in tutto, non solo per i corsi per non universitari».
Non ci sono troppi corsi di laurea, spezzettati?
«Credo anch’io che sia necessario modificarli per avvicinarli di più al mondo del lavoro. Si può fare solo con un piano strategico da scrivere assieme ai docenti e ai ricercatori, con seri studi scientifici alla base, ricordando che l’Ateneo ha anche obiettivi culturali e deve sostenere la ricerca di base. La nostra Università deve continuare a essere generalista, affiancando però ricerca e didattica».
Molti laureati fuggono all’estero.
«Vero, in questo momento l’Italia non dà prospettive professionali, è inevitabile che una quota vada fuori. Ecco perché l’offerta dev’essere estesa fino a un certo punto, tenendo però presente che se è troppo ridotta genera una migrazione studentesca, cioè di giovani che vanno altrove già per studiare, non solo per lavorare».
Il punto centrale della sua campagna elettorale?
«Ciascuno di noi non è ciò che promette per il futuro, bensì quello che ha fatto nel passato. Propongo il mio».
Luigi Almiento
 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda del 21 febbraio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Tecnico uscito dalla scuola per manager
 
Laureato in Ingegneria mineraria nel 1977, ordinario di sicurezza del lavoro e difesa ambientale a Ingegneria, Giorgio Massacci ha 60 anni, è sposato e ha due figli. La sua preparazione manageriale è maturata nella scuola superiore “Enrico Mattei” dell’Eni. Dal ’92 ha introdotto l’insegnamento della Sicurezza del lavoro nella facoltà cittadina, seconda in Italia dopo il Politecnico di Torino. La Firas (Federazione italiana degli addetti alla sicurezza) gli ha assegnato il premio Academia 2009.
Dal 2003, per sei anni è stato responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell’Università e presidente del corso di studi in Ingegneria per l’ambiente e il territorio. È stato preside della facoltà di Ingegneria dal 2008 al 2012. Da sette anni è nel Senato accademico. Dal 2000 si occupa di qualità: è l’unico docente della Sardegna iscritto all’Albo Crui per la valutazione dei corsi di studio universitario di tutte le aree in tutto il Paese e all’Albo dei valutatori Quacing. (l. a.)
 

L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda del 24 febbraio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Aspiranti rettori, ecco il confronto
Ieri mattina il forum dei cinque candidati con i cronisti nella sede de L’Unione Sarda
I cinque candidati alla carica di rettore dell’Università di Cagliari ieri mattina hanno partecipato a un forum nella sede de L’Unione Sarda. Maria del Zompo, Paola Piras, Giacomo Cao, Luigi Raffo e Giorgio Massacci hanno risposto alle domande di Maria Francesca Chiappe, Paolo Carta e Marco Noce.
Il primo turno di elezioni è fissato per il 9 marzo, venerdì 20 il secondo, eventuale ballottaggio il 25 marzo.
 
Chiappe: Tre candidati ingegneri. C’è chi dice che sia una mossa dai fini ostruzionistici.
Raffo: Non mi risulta. Quelle messe in campo sono proposte molto diverse, visioni molto diverse fra loro.
Massacci: Queste non saranno elezioni basate su logiche corporative, all’università i voti non seguono logiche partitiche.
Cao: La volta scorsa c’erano tre candidati del polo economico-giuridico e uno è stato eletto: speriamo si ripeta il caso. Battute a parte, con la nuova configurazione statutaria le vecchie logiche si perdono.
 
Chiappe: Lei, invece, professoressa Del Zompo, ci riprova dopo la sconfitta della volta scorsa. Masochismo?
Del Zompo: No. Mi ripresento con più esperienza, in particolare con una maggiore conoscenza delle ricadute della legge 240/10 (la cosiddetta Gelmini) che ha molti aspetti lesivi dell’autonomia degli atenei, e di cosa debba cambiare nella nostra università.
 
Chiappe: Quella di Paola Piras, invece, è una candidatura maturata sottotraccia. È vero che è sponsorizzata dal rettore uscente?
Piras: No. Il rettore uscente dev’essere imparziale. L’estate scorsa, è vero, dissi che non mi sarei candidata. Poi ci sono state pressioni per una mia assunzione di responsabilità, l’area umanistica (in senso ampio) non esprimeva suoi candidati. Alla fine mi sono fatta coraggio.
 
Carta: L’esperienza delle sedi universitarie periferiche si è rivelata un flop, le succursali sono in stato comatoso. Cosa intendete fare?
Cao: Si può lavorare per rimetterle in funzione: c’è un’esigenza del territorio da soddisfare. Dobbiamo ragionarci insieme alla Regione per capire quali risorse si possano mettere in campo.
Del Zompo: Io non chiuderei nemmeno un asilo con due bambini: poi, però, incide il fattore economico. Certo, l’università può fare qualcosa per offrire nelle sedi distaccate la maggiore qualità didattica e garantire la creazione di pensiero critico: solo così si possono richiamare gli studenti.
Piras: Le sedi decentrate sono un flop perché ricalcano un modello di teaching university. Invece l’università dev’essere un luogo di scambio continuo, non con docenti che vengono e vanno. Serve una visione complessiva del territorio e più dialogo tra i due atenei, in modo da offrire qualcosa che non sia presente né a Cagliari né a Sassari: strutture, servizi, laboratori con docenti incardinati.
Massacci: La dispersione di risorse produce iniziative di basso profilo. Meglio garantire trasporti, alloggi e altri servizi agli studenti che vengono dagli altri centri, oppure considerare modalità come la teledidattica. Ciò detto, non escludo che alcune sedi possano essere esperienze positive: a Iglesias il corso di Scienza dei materiali aveva un senso perché ben collegato al territorio; è stato chiuso perché con le regole attuali mantenere sedi decentrate non è un’ipotesi realistica.
Raffo: Ho insegnato a lungo in sedi come Iglesias e Sorgono: i corsi decentrati hanno senso se si adattano bene al territorio (che so: un corso sul torrone lo farei a Tonara), se no una motivazione può essere cercata nel sociale. Ma servono regole chiare.
 
Noce: Iscrizioni in calo e dispersione: cosa intendete fare?
Del Zompo: La dispersione riguarda molti Paesi occidentali. In Sardegna abbiamo un triste primato per ragioni economiche e perché la cultura non è più percepita come un efficace ascensore sociale. È come se il mondo del lavoro non richiedesse un livello culturale. Dobbiamo garantire un’offerta formativa attrattiva, proporre una didattica interattiva di qualità: i ragazzi sono immersi in un mondo di immagini e messaggi veloci.
Piras: Teniamo anche conto degli effetti del calo demografico, che è importante soprattutto in provincia di Cagliari: calano gli iscritti ma la percentuale di studenti che passano dalle scuole superiori all’università è rimasta più o meno costante, quindi siamo ancora attrattivi. Dobbiamo puntare sull’orientamento (il collegamento scuole/università è fondamentale), spiegare che nessun mestiere può essere svolto a prescindere dalla formazione, combattere la sfiducia facendo capire che la formazione di livello universitario è un’opportunità.
Massacci: Il calo c’è, ogni anno è del 4-5 per cento: per metà è dovuto al calo demografico, per il resto alla scuola che in Sardegna ha il più alto tasso di respinti e quello più basso di passaggi all’università. Il saldo migratorio è negativo: gli studenti sardi si iscrivono fuori dall’isola e quelli che restano si sentono minacciati dai loro vent’anni. Dico anch’io che dobbiamo rafforzare il collegamento con le scuole, anche facendo formazione per gli insegnanti, e puntare su modalità di apprendimento diverse, magari “orizzontali” come gruppi di lavoro e problem solving, e sulla teledidattica che avvicina Cagliari a Carloforte e Lanusei.
Raffo: Lo scorso anno non siamo riusciti a erogare un terzo delle borse di studio: per questo 500 persone hanno rinunciato a iscriversi all’università. Dobbiamo lavorare su questo insieme alla Regione. Cagliari ha avuto 3.740 immatricolati, 1.117 ragazzi sardi si sono iscritti in università della Penisola, mentre quelli venuti qui da fuori sono 29. A questi numeri si risponde garantendo il diritto allo studio e la qualità di quello che facciamo e puntando sui collegamenti internazionali.
Cao: Bisogna fare orientamento come lo si faceva un tempo, mandando i nostri più grandi scienziati a far brillare gli occhi ai ragazzi, non l’ultimo degli assegnisti di ricerca. Potremmo anche far frequentare qualche lezione universitaria ai ragazzi degli ultimi anni delle superiori. Al senso di disperazione si reagisce puntando sull’aerospazio (c’è un milione di euro di fondi di coesione se si chiuderà l’accordo con la Regione per il distretto aerospaziale, e c’è un’azienda pronta a investirne 20 in due progetti), sulla chimica verde e su progetti concreti come quelli che (e qui vi do una notizia) potrebbero riuscire a salvare lo xilene di Sarroch e il tereftalico di Ottana.
 
Chiappe: Renzi ha detto che ci saranno università di serie A e di serie B. Cagliari in che categoria è? E la legge Gelmini non ha forse accentuato il tasso di clientelismo e familismo?
Piras: Non seguo molto Renzi sulle politiche culturali. Cagliari può ambire alla serie A se continuerà a lavorare sul percorso già intrapreso. Il sistema Gelmini ha accentuato il reclutamento locale, mentre la ricerca deve per forza passare dal contatto con altri atenei, anche con la possibilità di svolgere in questi alcuni segmenti dei percorsi formativi.
Massacci: L’apporto di docenti provenienti da altre sedi e radicati qui c’è ancora, anche se le nuove norme rendono oneroso reclutare docenti da fuori. Il vero problema è fare andare a buon fine i concorsi, vigilando affinché chi vince poi si radichi. Le università sarde possono ambire alla serie A anche se ci sono molti scomparti su cui intervenire: purtroppo ci si sta allontanando dall’obiettivo delle pari opportunità di alta formazione. Su questo dobbiamo lavorare insieme a Sassari, la Regione e l’Ersu.
Raffo: Le classifiche non mi appassionano, per sapere che la nostra università ha dei problemi basta entrare in un’aula, non c’è bisogno di Renzi. Quanto al localismo, io sono arrivato da Genova, vent’anni fa, e mi sono radicato. L’importante è mantenere una dimensione internazionale. Soltanto nell’area medica Cagliari l’anno scorso ha attivato 10 progetti europei, stringendo rapporti con 120 partner stranieri: sono contatti fondamentali non solo per la ricerca ma anche per la didattica.
Cao: Nel nostro ateneo ci sono eccellenze di livello internazionale: dobbiamo sfruttarle, usarle come traino per cercare di restare in serie A dove, lo dicono i parametri, già siamo. Siamo decimi in Italia per capacità attrattiva verso gli studenti Erasmus, per esempio. E su 187 ricercatori a tempo determinato, 17 hanno già superato l’idoneità per diventare associati. Quanto al familismo, non mi piace parlare di me stesso, per cui dico: l’importante è che siano bravi, che siano in grado di superare le prove di idoneità.
Del Zompo: Dobbiamo portare avanti il percorso che l’Ateneo ha già intrapreso: i nostri parametri di ricerca non sono né brutti né scarsi, per un’università generalista. Il problema è che il Miur ha fissato indicatori che gridano vendetta, per esempio non tengono conto della numerosità del contesto in cui un’università opera, o ti premiano se metti tasse più alte. A Cagliari, in quattro anni, tolgono il 25 per cento del fondo ordinario. Quanto allo scambio con docenti di altri atenei, il problema è che i colleghi della Penisola riescono a venire in Sardegna ma noi non riusciamo ad andare lì. Sul familismo dico che, cognome a parte, non è più pensabile mettere in cattedra docenti non bravi.
 
Carta: Come pensate di ridimensionare il peso che la massoneria ha nell’università?
Massacci: Io, questo peso, non lo conosco. So che alcuni colleghi sono affiliati perché il loro nome è apparso sui giornali. L’importante è difendere l’autonomia dell’Ateneo da logiche “altre”, non funzionali all’istituzione.
Raffo: I poteri forti si limitano facendo scelte meritocratiche, scegliendo ciò che è meglio per l’università.
Cao: Si deve stare molto attenti, per esempio, quando si prendono in considerazione gli appalti, quelli in corso e quelli futuri, andando a verificare da dove vengano le maestranze e i capicantiere.
Del Zompo: Ci sono colleghi che hanno dichiarato pubblicamente la loro appartenenza alla massoneria, tuttavia nella mia campagna elettorale non ho percepito la presenza di questa organizzazione. In un momento in cui c’è l’urgenza di portare avanti un percorso e scongiurare il rischio che la crescita dell’Ateneo venga fermata, è essenziale eleggere un collega che risponda al meglio alle esigenze dell’istituzione.
Piras: Mentirei se dicessi che non mi risulta la presenza della massoneria nell’Ateneo: tutti sappiamo che è presente in tutti i settori. Tuttavia, neanch’io ho avuto la percezione di quel peso. Bisogna limitare qualunque interferenza sull’autonomia dell’Ateneo: non solo massonica, anche partitica.
 
Noce: Qual è il primo provvedimento che firmereste da rettore?
Massacci: Farei installare porte di vetro nel mio ufficio e attiverei infrastrutture che garantiscano la trasparenza degli atti e l’accesso.
Cao: C’è la necessità di rivedere lo statuto, soprattutto nei rapporti fra Facoltà e Dipartimenti, e di soddisfare il desiderio del personale tecnico amministrativo di eleggere un suo rappresentante in consiglio d’amministrazione.
Del Zompo: Darei una spinta alla comunicazione: bisogna ridare un senso di appartenenza e di unità attorno a un obiettivo comune a docenti, studenti e personale; ritrovare la voglia di provarci, di condividere problemi e soluzioni.
Piras: Aprirei una piattaforma di democracy con due proposte di modifiche allo Statuto, una “dall’alto” e una “dal basso”, da attuare nell’arco di un mese. Da un lato occorre rafforzare l’appartenenza, dall’altro semplificare l’amministrazione.
Massacci: Il provvedimento più importante potrebbe richiedere molto tempo: un piano strategico d’ateneo che riformi l’offerta formativa con l’obiettivo di raggiungere la massima attrattività verso gli studenti. Il provvedimento più rapido, invece, visto che in rettorato le porte a vetri ci sono già, sarebbe il cambio delle serrature, in modo da poter uscire più spesso dall’ufficio e ascoltare colleghi, studenti e personale.

 

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