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Moon Mapping Project: in tre anni l'atlante in 3D della Luna

Laboratorio TeleGIS, ricercatori e studenti coinvolti con l’Agenzia Spaziale Italiana in un progetto internazionale con la Cina
30 gennaio 2015

 

Il Laboratorio TeleGIS del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche fa parte di un network internazionale di atenei al lavoro sulla realizzazione dell’atlante tridimensionale del satellite. Coinvolti nei lavori - che dureranno tre anni - ricercatori e studenti dell’Università di Cagliari. Il prestigioso e ambizioso progetto è coordinato, per la parte italiana, dall’Agenzia Spaziale Italiana
 
di Sergio Nuvoli
 
Cagliari, 30 gennaio 2015 - Si è svolto nei giorni scorsi a Roma nella sede dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) il lancio ufficiale del programma “Joint Lunar Map Drawing Project by Chinese and Italian College Students”, a cui partecipa l’Università di Cagliari, attraverso il Laboratorio TeleGIS del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche, a seguito della manifestazione di interesse promossa dall’ASI.
 
All’incontro ha partecipato Maria Teresa Melis, referente per il Laboratorio TeleGIS e vice presidente del’Associazione Italiana di Telerilevamento, da diversi anni coinvolta in progetti di cooperazione internazionale, che ha presentato  le attività di rilevamento geologico e geomorfologico mediante utilizzo di dati satellitari, che il gruppo di lavoro di Cagliari offrirà  come know how per lo sviluppo del progetto.
 
L’obiettivo è arrivare entro tre anni alla realizzazione di un vero e proprio ‘atlante’ tridimensionale della Luna, con caratteristiche di omogeneità e precisione assolutamente inedite. Il risultato finale sarà una mappa inedita e ad alta definizione della luna, strumento prezioso per qualsiasi futura missione.
 
Il progetto, di grande interesse scientifico, è inserito in un accordo bilaterale siglato dal Ministry of Science and Technology, P.R. China (MOST) e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e e della Ricerca italiano ed è coordinato dall’ASI per l’Italia e dal National Remote Sensing Center of China: coinvolte in totale 77 persone, di cui 44 studenti (di tutti gli atenei coinvolti).
 
Il programma intende stimolare la cooperazione in campo spaziale creando opportunità di sviluppo della ricerca soprattutto attraverso la partecipazione degli studenti universitari dei due Paesi, che utilizzeranno i dati scientifici ottenuti dalle sonde e lavoreranno per disegnare la mappa digitale tridimensionale della Luna. E’ previsto in modo dettagliato lo scambio di studenti tra le università italiane e cinesi che svolgeranno un programma di ricerca sui temi legati allo studio della topografia e della composizione della superficie lunare utilizzando i dati scientifici acquisiti dai satelliti cinesi Chang’e-1 e Chang’e-2.
 
Per l’Italia - con Cagliari - sono coinvolti altri sei atenei e due centri di ricerca: il Dipartimento di Ingegneria industriale e Telecomunicazioni dell’Università di Pavia, il Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente, del Territorio e Architettura dell’Università di Parma, l’International Research School of Planetary Sciences del Dipartimento di Ingegneria e Geologia dell’Università di Chieti-Pescara, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano e i centri di ricerca INAF e IAPS.
 
Sono invece sette le università cinesi coinvolte: Peking University, Tsighua University, China University of Geosciences (Wuhan), East China Norma University, Nanjing University e Chongqing University. Il progetto prevede anche l’organizzazione di workshop e altre attività in Cina e in Italia e la realizzazione di un libro di testo universitario di planetologia lunare con il coinvolgimento di università italiane e cinesi.
 
 
Il gruppo di lavoro al recente incontro di Roma all’Agenzia Spaziale Italiana
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli -  tel. 070 6752216

 
 
 

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