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Dalla società dei guerrieri alla società delle connessioni

Enzo Spaltro al Master in Gestione dei processi di sviluppo umano e organizzativo
20 aprile 2013

 

Cagliari, 20 aprile 2013 – “L’Università sarà il luogo dove si sbloccherà il cosiddetto ‘sesto potere’, cioè il mondo dell’apprendimento: c’è oggi una fortissima necessità di un suo rilancio, senza il quale non c’è alcuna possibilità di sviluppo per la nostra società”. E’ uno dei passaggi fondamentali della relazione tenuta ieri pomeriggio da Enzo Spaltro, noto psicologo del lavoro, durante l’incontro dibattito dal titolo "Gestire il conflitto – Perdono, non violenza, mediazione e negoziazione” organizzato a Sa Duchessa nell’ambito del Master di II livello in “Gestione dei processi di sviluppo umano e organizzativo”, diretto da Giorgio Sangiorgi.
 
“Il tema del conflitto – ha detto quest’ultimo introducendo i lavori con il direttore del Dipartimento Pedagogia, Psicologia, Filosofia, Michele Camerota – è un classico degli ultimi 40 anni, che in questo seminario vogliamo affrontare da diverse prospettive”.
 
Andrea Sorgia, Presidente AIDP - Gruppo regionale Sardegna, che ha collaborato alla realizzazione dell’evento, ha aggiunto che è “urgente recuperare la base etica del nostro vivere civile”, mentre il presidente di Confindustria della Sardegna meridionale, Maurizio De Pascale, ha posto l’accento sulla capacità di gestire i conflitti, indispensabile all’interno di un’azienda: “Per chi produce – ha aggiunto – sono molto importanti questi momenti di confronto con il mondo universitario”.
 
Enzo Spaltro ha quindi svolto la sua relazione dopo aver premesso che avrebbe utilizzato un approccio minimalista e dualista: “Si dice che la nostra società è in crisi – ha affermato – ma non è vero, stiamo semplicemente cambiando epoca. Anche se pare crollare tutto, in realtà non è così: è semplicemente necessario cambiare le premesse, la logica di concetti che ancora utilizziamo”. L’apprezzatissima lezione ha ruotato intorno ai due concetti di “perdono” e “vendetta”: “La nostra civiltà ci ha abituato ad un modello di coppia – ha aggiunto – Il passaggio alla logica di gruppo non è stato ancora elaborato”.
 
Quindi l’analisi della dinamica del conflitto: “Quando non siamo capaci di scegliere – ha avvertito lo studioso – ci troviamo in una contraddizione. Se il disagio provocato da questa è elevato, alcuni pezzi del ragionamento vengono buttati nell’inconscio. Il conflitto è dunque una decisione non presa che ha la sua radice nell’inconscio di ognuno di noi”. E ha aggiunto che “bisogna passare dalla società dei guerrieri alla società delle connessioni”.
 
L’iniziativa ha poi visto l’intervento ed una tavola rotonda di numerosi relatori: Enrico Euli, ricercatore, Cristina Cabras, professore associato, Aldo Vanini, libero professionista, Mustafa Qossoqsi, psicologo e psicoterapeuta, Antonio Leone, psicologo e psicoterapeuta, Simone Angius, direttore del personale.
 
Le conclusioni dei lavori sono state affidate al ricercatore Francesco Serri.

 


UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - testi Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

Enzo Spaltro, Giorgio Sangiorgi, Andrea Sorgia

L'intervento di Maurizio De Pascale (Confindustria Sardegna meridionale)

 

L'intervento di Enzo Spaltro

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