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Università e lavoro: più spazio ai tirocini e al dottorato in azienda

L'intervento del Rettore al Seminario "Formazione, lavoro ed Europa"
14 marzo 2013

Cagliari, 14 marzo 2013 - “L’impatto con il mondo del lavoro è difficile, ma lo è ancora di più senza un’adeguata preparazione. I dati dell’ultima ricerca Almalaurea dimostrano che i laureati continuano ad avere maggiori possibilità rispetto ai diplomati. Per migliorare il rapporto con il mondo delle imprese stiamo potenziando l’attività per i tirocini post laurea, grazie ad un progetto regionale offriremo ai nostri laureati maggiori opportunità. Pensiamo di attivare anche forme di dottorato in azienda”. Lo ha detto il Rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, intervenendo questa mattina al seminario “Formazione, lavoro ed Europa” organizzato dalle associazioni studentesche Aegee ed Elsa, in corso di svolgimento fino a sabato nei locali del polo economico-giuridico.

L’iniziativa, giunta alla sua quarta edizione, nasce dalla collaborazione tra le due associazioni e punta a fornire agli studenti e ai laureati gli strumenti utili per orientarsi nel mercato del lavoro. Nella tre giorni di lavoro, si alternano esperti e imprenditori nel ruolo di preziose guide in un settore sempre più complicato.
 
“All’interno del Programma Europa 2020 – ha proseguito il Rettore – l’obiettivo degli altri Paesi è raggiungere il 40%, quello dell’Italia è appena il 26%: in questo modo non riusciremo ad essere competitivi”.
 
Quindi il prof. Melis ha fornito un esempio: in Germania il 28% dei lavoratori è laureato, mentre in Italia lo è appena il 18%. Il 44% dei manager tedeschi possiede una laurea, da noi la percentuale è inferiore al 10%. Chiara l’analisi: “La situazione attuale – ha commentato – è frutto della debolissima attenzione nei confronti della cultura e dell’università, conseguenza di scelte sbagliate e di falsi miti. L’Università italiana ha dovuto sopportare pesanti tagli: anche se in Sardegna ne abbiamo risentito meno, grazie all’intervento della Regione, la situazione è ugualmente complicata, i fondi per il diritto allo studio sono crollati”.
 
Il Rettore ha quindi invitato gli studenti a voler compiere “una scelta del percorso di studi consapevole, motivata e adeguatamente orientata. Per questo stiamo cercando di migliorare anche il rapporto con il mondo della scuola, lavorando molto sull’orientamento e sui corsi di riallineamento delle competenze dei nuovi iscritti. E’ necessario guidare le inclinazioni degli studenti verso un corso di laurea ad una scelta ragionevole: per questo indichiamo ai neo-iscritti anche le aree professionali con migliori opportunità lavorative”.
 
Prima del Rettore, hanno portato il proprio saluto ai partecipanti la Presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, e la Presidente dell’Ersu di Cagliari, Daniela Noli.
 
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - testi Sergio Nuvoli - foto cortesia degli organizzatori - tel. 070 6752216

SUI QUOTIDIANI SARDI

L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di sabato 16 marzo 2013
Cronaca di Cagliari (Pagina 28 - Edizione CA)
Il Rettore Melis
Università e imprese più vicini
 
«L’impatto con il mondo del lavoro è difficile, ma lo è ancora di più senza un’adeguata preparazione. I dati dell’ultima ricerca Almalaurea dimostrano che i laureati continuano ad avere maggiori possibilità rispetto ai diplomati. Per migliorare il rapporto con il mondo delle imprese stiamo potenziando l’attività per i tirocini post laurea, grazie ad un progetto regionale offriremo ai nostri laureati maggiori opportunità. Pensiamo di attivare anche forme di dottorato in azienda». Lo ha detto il Rettore dell’Università, Giovanni Melis, intervenendo ieri al seminario “Formazione, lavoro ed Europa”.
«All’interno del Programma Europa 2020 - ha proseguito il Rettore - l’obiettivo degli altri Paesi è raggiungere il 40%, quello dell’Italia è appena il 26%: in questo modo non riusciremo a essere competitivi». Melis ha fornito un esempio: in Germania il 28% dei lavoratori è laureato, mentre in Italia lo è appena il 18%. Il 44% dei manager tedeschi possiede una laurea, da noi la percentuale è inferiore al 10%. «La situazione attuale è frutto della debolissima attenzione nei confronti della cultura e dell’università, conseguenza di scelte sbagliate e di falsi miti. L’Università italiana ha dovuto sopportare pesanti tagli: in Sardegna ne abbiamo risentito meno, grazie all’intervento della Regione, ma la situazione è ugualmente complicata».
 
LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna di sabato 16 marzo 2013
Pagina 29 - Ed_Cagliari
UNIVERSITA’
«Contro la crisi miglioriamo i rapporti con le aziende»
 
CAGLIARI Per uscire dalla crisi il contributo dell’università è l’attenzione continua a migliorare il rapporto col mondo delle imprese. Serve per dare la preparazione necessaria ai giovani laureati in cerca di lavoro. Con questa e altre indicazioni il rettore Giovanni Melis è intervenuto al seminario «Formazione, lavoro ed Europa» organizzato dalle associazioni studentesche Aegee ed Elsa in corso al polo giuridico-economico fino a stamani dove ha illustrato i dati di Almalaurea che dimostrano comunque il valore della laurea nella ricerca di un lavoro. Chi è laureato ha maggiori possibilità rispetto a un diplomato. L’università cerca di rendere più competitive le lauree «potenziando i tirocinii post laurea – spiega il rettore – grazie a un progetto regionale che offre maggiori possibilità s pensiamo anche di attivare forme di dottorato in aziende». In Germania il 28 per cento dei lavoratori è laureato, in Italia lo è appena il 18 per cento. I tagli  all’università sono pesanti ma in Sardegna c’è il grande aiuto della Regione.

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