UniCa UniCa News Notizie Acqua, ossigeno e fertilizzanti per le missioni su Marte

Acqua, ossigeno e fertilizzanti per le missioni su Marte

Esplorazione spaziale, brevetto internazionale per i ricercatori sardi
20 febbraio 2013
Ricerca, ok internazionale per lo staff di Giacomo Cao, ideatore di materiali utili alle missioni su Marte
brevetto internazionale PCT/IB2012/053754
L’Ufficio brevetti europeo dà il via libera agli studiosi dell’ateneo di Cagliari sui
procedimenti per produrre sul pianeta “rosso” ossigeno, acqua, fertilizzanti e biomassa edibile
 
Cagliari, 20 febbraio 2013
Mario Frongia

Giacomo CaoRicerca scientifica dell’ateneo di Cagliari: un gol di rilevanza mondiale. “L’invenzione presenta tutti i requisiti di brevettabilità”. Si apre così il Rapporto di ricerca internazionale dell’esaminatore dell’Ufficio brevetti europeo che conferma la bontà degli studi dello staff guidato da Giacomo Cao. Il professor Cao ha ricevuto nei giorni scorsi la comunicazione positiva - inviata anche all’Asi (Agenzia spaziale italiana, Roma), al Crs4 (Pula) e all’università di Cagliari (dipartimento ingegneria chimica e dei materiali) - sulla domanda di brevetto internazionale depositata lo scorso 24 luglio.
 
Le missioni su Marte. Le ricerche degli studiosi cagliaritani riguardano i procedimenti per ottenere ossigeno, acqua, monossido di carbonio, ammoniaca, fertilizzanti azotati e biomassa edibile. Prodotti utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti su Marte, con l’impiego di risorse locali. La domanda di brevetto, i cui titolari sono l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Università di Cagliari e il Crs4, verrà nazionalizzata nei prossimi mesi solo in alcuni paesi in base a considerazioni finanziarie e strategiche.
 
Lo staff del dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali. “A process for the production of useful materials to sustain manned space missions on Mars through in-situ resources utilization, PatentPCT/IB2012/053754, Applicant: Università di Cagliari, CRS4 and Italian Space Agency, Italy, 24/07/2012” è la filiera su cui si è espresso positivamente l’Ufficio brevetti Europeo. Oltre al professor Cao, hanno collaborato gli specialisti del dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù e Massimo Pisu.
 
Chimica spaziale, un settore complicato e strategico. “Abbiamo accolto con viva soddisfazione la comunicazione dell’Ufficio brevetti Europeo. Anche perché il nostro è un brevetto made in Sardinia, e in ambito internazionale non capita tutti i giorni, specie in un settore complicato e strategico qual è quello delle scienze aerospaziali, di ricevere note positive con ricadute scientifiche, accademiche e imprenditoriali di rilievo mondiale” spiega il professor Cao. Il progetto Cosmic - finanziato dal 2009 dall’Asi con 500mila euro - ha l’obiettivo di sviluppare nuovi processi per l’esplorazione umana e robotica dello spazio. Al progetto, oltre all’Università di Cagliari, collaborano Crs4, dipartimento Energia e trasporti del Cnr e Corem srl.
 
 
 
 
RASSEGNA STAMPA

 
 
L’UNIONE SARDA
 
L’Unione Sarda di giovedì 21 febbraio 2013 / Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Sì dell’Ufficio brevetti europeo al progetto dei ricercatori sardi
COLONIE SU MARTE, LA MISSIONE PARTE DA CAGLIARI
Produrre ossigeno, acqua, monossido di carbonio, ammoniaca, fertilizzanti azotati e biomassa edibile utilizzando risorse disponibili su Marte. E consentendo così di affrontare missioni permanenti sul pianeta rosso. Sembra solo fantascienza, invece si tratta di un avveniristico progetto di ricerca dell’Università di Cagliari che nei giorni scorsi ha ottenuto un importante riconoscimento a livello mondiale: «L’invenzione - c’è scritto nel rapporto di ricerca internazionale dell’Ufficio brevetti europeo - presenta tutti i requisiti di brevettabilità». Una autorevole conferma della bontà degli studi condotti dallo staff guidato dal professor Giacomo Cao che ha recentemente ottenuto la risposta positiva sulla domanda di brevetto internazionale depositata lo scorso 24 luglio.
«Abbiamo accolto con viva soddisfazione la comunicazione dell’Ufficio brevetti europeo - ha detto il professor Cao -. Anche perché il nostro è un brevetto made in Sardinia, e in ambito internazionale non capita tutti i giorni, specie in un settore complicato e strategico qual è quello delle scienze aerospaziali, di ricevere note positive con ricadute scientifiche, accademiche e imprenditoriali di rilievo mondiale». Il progetto Cosmic - finanziato dal 2009 dall’Agenzia spaziale italiana con 500 mila euro - ha l’obiettivo di sviluppare nuovi processi per l’esplorazione umana e robotica dello spazio. Al progetto, oltre all’Università di Cagliari, collaborano Crs4 di Pula, dipartimento Energia e trasporti del Cnr e Corem srl. Oltre al professor Cao, hanno collaborato gli specialisti del dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù e Massimo Pisu.
 
 
L’UNIONE SARDA

L’Unione Sarda Online / Mercoledì 20 febbraio 2013 / 13:40
H2O E OSSIGENO PRODOTTI SU MARTE
La scoperta dei ricercatori sardi

L’Ufficio brevetti europeo ha premiato i ricercatori sardi che hanno verificato la possibilità di ottenere ossigeno, acqua, monossido di carbonio, ammoniaca e fertilizzanti su Marte. La scoperta potrà essere utile per le missioni sul pianeta rosso.
“L’invenzione presenta tutti i requisiti di brevettabilità”. Si apre così il Rapporto di ricerca internazionale dell’esaminatore dell’Ufficio brevetti europeo riguardo agli studi dello staff guidato da Giacomo Cao. Il professor Cao ha ricevuto nei giorni scorsi la comunicazione positiva - inviata anche all’Asi (Agenzia spaziale italiana, Roma), al Crs4 (Pula) e all’Università di Cagliari (dipartimento Ingegneria chimica e dei materiali) - sulla domanda di brevetto internazionale depositata lo scorso 24 luglio.
Le ricerche degli studiosi cagliaritani riguardano i procedimenti per ottenere ossigeno, acqua, monossido di carbonio, ammoniaca, fertilizzanti azotati e biomassa edibile. Prodotti utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti su Marte, con l’impiego di risorse locali. La domanda di brevetto, i cui titolari sono l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Università di Cagliari e il Crs4, verrà nazionalizzata nei prossimi mesi solo in alcuni paesi in base a considerazioni finanziarie e strategiche.
Oltre al professor Cao, al progetto hanno collaborato gli specialisti del dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù e Massimo Pisu.
"Abbiamo accolto con viva soddisfazione la comunicazione dell’Ufficio brevetti Europeo", dice Cao, "anche perché il nostro è un brevetto made in Sardinia, e in ambito internazionale non capita tutti i giorni, specie in un settore complicato e strategico qual è quello delle scienze aerospaziali, di ricevere note positive con ricadute scientifiche, accademiche e imprenditoriali di rilievo mondiale”. Il progetto Cosmic - finanziato dal 2009 dall’Asi con 500mila euro - ha l’obiettivo di sviluppare nuovi processi per l’esplorazione umana e robotica dello spazio. Al progetto, oltre all’Università di Cagliari, collaborano Crs4, dipartimento Energia e trasporti del Cnr e Corem srl.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
La Nuova Sardegna di giovedì 21 febbraio 2013 / Sardegna (Pagina 9 - Edizione CA)
Il «blocchetto» dello spazio
CASA SU MARTE, BREVETTO ALL’INVENZIONE DELLO STAFF SARDO
CAGLIARI «L’invenzione presenta tutti i requisiti di brevettabilità». Si apre così il Rapporto di ricerca internazionale dell’esaminatore dell’Ufficio brevetti europeo che conferma la bontà degli studi dello staff guidato da Giacomo Cao. Studi che riguardano il futuro, per adesso lontano: il team guidato dal docente di ingegneria chimica e dei materiali dell’Università di Cagliari, da tempo è impegnato nel progetto Cosmic, punta di diamante del parco di progetti presentati dall’Italia per assemblare la navetta che un giorno andrà su Marte.
Cao insieme ai suoi collaboratori Roberta Licheri, Gianluca Corrias, Roberto Orrù, Massimo Pisu e Alessandro Concas ha inventato il modo per comporre un materiale estraendo il menite (minerale di ferro e titanio) sulla Luna e gli ossidi di ferro su Marte; mettendo insieme i due minerali si ricava un elemento strutturale che può essere assemblato fino a costruire una grande superficie di protezione o un edificio in cui si possa abitare. Cao, per semplicità, accetta di chiamare l’elemento strutturale «mattoncino» e in effetti al blocchetto terrestre somiglia parecchio. Ma le ricerche degli studiosi cagliaritani non riguardano solo i mattoni per la futura casa marziana, ma anche i procedimenti per ottenere ossigeno, acqua, monossido di carbonio, ammoniaca, fertilizzanti azotati e biomasse, tutti prodotti utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti su Marte, con l’impiego di risorse locali. La domanda di brevetto, i cui titolari sono l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Università di Cagliari e il Crs4, verrà nazionalizzata nei prossimi mesi solo in alcuni paesi in base a considerazioni finanziarie e strategiche.
«Abbiamo accolto con viva soddisfazione la comunicazione dell’Ufficio brevetti Europeo. Anche perché il nostro è un brevetto made in Sardinia, e in ambito internazionale non capita tutti i giorni, specie in un settore complicato e strategico qual è quello delle scienze aerospaziali, di ricevere note positive con ricadute scientifiche, accademiche e imprenditoriali di rilievo mondiale», spiega Cao. Il progetto Cosmic – finanziato dal 2009 dall’Asi con 500mila euro – ha l’obiettivo di sviluppare nuovi processi per l’esplorazione umana e robotica dello spazio. Al progetto, oltre all’Università di Cagliari, collaborano Crs4, dipartimento Energia e trasporti del Cnr e la Corem srl.
Questa tecnologia è stata presa in considerazione per i futuri scenari di esplorazione robotica e umana dello spazio da parte della Nasa (l’Ente spaziale Statunitense) all’interno di un programma di lavoro e ricerca a cui partecipano 14 agenzie spaziali. Quella italiana ha nei brevetti “sardi” una delle punte di diamante. E non è escluso, adesso che il riconoscimento è ufficiale, che nella prossima missione robotica sulla Luna del 2016 si testino i materiali “inventati” dal team sardo. (g.cen.)
 
 
 
SARDEGNA QUOTIDIANO

Sardegna Quotidiano di giovedì 21 marzo 2013 / Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Ricerca
OK EUROPEO PER IL PROGETTO SARDO SUI MATTONI MARZIANI
UNIVERSITÀ Il professor Cao e il suo staff hano inventato un sistema per ottenere materiali durante le missioni su Marte
I mattoni sardi scaldano i motori: Marte è più vicino. È arrivato il via libera dall’Ufficio brevetti europeo per il progetto cagliaritano di produrre mattoni, ossigeno, acqua e fertilizzanti su Marte. Il tutto sfruttando le risorse locali, durante le missioni spaziali. In Italia il brevetto è già stato registrato e adesso anche dall’Uffico europeo hanno certificato che «l’invenzione presenta tutti i requisiti di brevettabilità». Si tratta di un progetto, già all’attenzione della Nasa, che permetterebbe di ottenere le materie necessarie direttamente sul pianeta rosso e interessa a più Stati che stanno lavorando a progetti marziani. In prima fila ci sono gli Stati Uniti, ma in questa direzione stanno lavorando molto anche India e Giappone. Il progetto Cosmic, finanziato dall’Agen - zia spaziale italiana, è stato realizzato dal professor Giacomo Cao, docente di Ingegneria e ricercatore del Crs4, con la collaborazione di Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù e Massimo Pisu. «Abbiamo accolto con viva soddisfazione la comunicazione dell’Ufficio brevetti europeo - ha commentato Cao - anche perché il nostro è un brevetto made in Sardinia, e in ambito internazionale non capita tutti i giorni, specie in un settore complicato e strategico qual è quello delle scienze aerospaziali, di ricevere note positive con ricadute scientifiche, accademiche e imprenditoriali di rilievo mondiale».
 
 
www.castedduonline.it
 
Casteddu Online / mercoledì 20 febbraio 2013 / 12:00
Università Ricerca e innovazione
Ricerca, ok internazionale per lo staff di Giacomo Cao, studi su Marte
di Redazione Casteddu Online
L’Ufficio brevetti europeo dà il via libera agli studiosi dell’ateneo di Cagliari sui procedimenti per produrre sul pianeta “rosso” ossigeno, acqua, fertilizzanti e biomassa edibile
Ricerca scientifica dell’ateneo di Cagliari: un gol di rilevanza mondiale. “L’invenzione presenta tutti i requisiti di brevettabilità”. Si apre così il Rapporto di ricerca internazionale dell’esaminatore dell’Ufficio brevetti europeo che conferma la bontà degli studi dello staff guidato da Giacomo Cao. Il professor Cao ha ricevuto nei giorni scorsi la comunicazione positiva - inviata anche all’Asi (Agenzia spaziale italiana, Roma), al Crs4 (Pula) e all’università di Cagliari (dipartimento ingegneria chimica e dei materiali) - sulla domanda di brevetto internazionale depositata lo scorso 24 luglio.
Le missioni su Marte. Le ricerche degli studiosi cagliaritani riguardano i procedimenti per ottenere ossigeno, acqua, monossido di carbonio, ammoniaca, fertilizzanti azotati e biomassa edibile. Prodotti utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti su Marte, con l’impiego di risorse locali. La domanda di brevetto, i cui titolari sono l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Università di Cagliari e il Crs4, verrà nazionalizzata nei prossimi mesi solo in alcuni paesi in base a considerazioni finanziarie e strategiche.
Lo staff del dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali. “A process for the production of useful materials to sustain manned space missions on Mars through in-situ resources utilization”, Patent PCT/IB2012/053754, Applicant: Università di Cagliari, CRS4 and Italian Space Agency, Italy, 24/07/2012” è la filiera su cui si è espresso positivamente l’Ufficio brevetti Europeo. Oltre al professor Cao, hanno collaborato gli specialisti del dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù e Massimo Pisu.
Chimica spaziale, un settore complicato e strategico. “Abbiamo accolto con viva soddisfazione la comunicazione dell’Ufficio brevetti Europeo. Anche perché il nostro è un brevetto made in Sardinia, e in ambito internazionale non capita tutti i giorni, specie in un settore complicato e strategico qual è quello delle scienze aerospaziali, di ricevere note positive con ricadute scientifiche, accademiche e imprenditoriali di rilievo mondiale” spiega il professor Cao. Il progetto Cosmic - finanziato dal 2009 dall’Asi con 500mila euro - ha l’obiettivo di sviluppare nuovi processi per l’esplorazione umana e robotica dello spazio. Al progetto, oltre all’Università di Cagliari, collaborano Crs4, dipartimento Energia e trasporti del Cnr e Corem srl.
Info: prof. Giacomo Cao 070.6755058 - 329.8606817
    
 
Cagliaripad
 
Cagliaripad / 20 febbraio 2013 / ore 13:40
OSSIGENO, ACQUA E FERTILIZZANTI SU MARTE, CI PENSA L’UNIVERSITA’ DI CAGLIARI
Una nuova invenzione dello staff guidato da Giacomo Cao permetterà di produrre sostanze utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti utilizzando le risorse del pianeta rosso

redazione cagliaripad,
redazione@cagliaripad.it
Nuova conferma della bontà degli studi dello staff guidato da Giacomo Cao dell’università di Cagliari.
“L’invenzione presenta tutti i requisiti di brevettabilità”. Si apre così il Rapporto di ricerca internazionale dell’esaminatore dell’Ufficio brevetti europeo che riguarda le ricerche degli studiosi cagliaritani sui procedimenti per ottenere ossigeno, acqua, monossido di carbonio, ammoniaca, fertilizzanti azotati e biomassa edibile. Prodotti utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti su Marte, con l’impiego di risorse locali.
Il professor Cao ha ricevuto nei giorni scorsi la comunicazione positiva - inviata anche all’Asi (Agenzia spaziale italiana, Roma), al Crs4 (Pula) e all’università di Cagliari (dipartimento ingegneria chimica e dei materiali) - sulla domanda di brevetto internazionale depositata lo scorso 24 luglio.
La domanda di brevetto, i cui titolari sono l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Università di Cagliari e il Crs4, verrà nazionalizzata nei prossimi mesi solo in alcuni paesi in base a considerazioni finanziarie e strategiche.
 

 

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