UniCa UniCa News Notizie "Abbiamo il dovere di chiedere pari condizioni per le nuove generazioni"

"Abbiamo il dovere di chiedere pari condizioni per le nuove generazioni"

La relazione del Rettore all'inaugurazione dell'Anno accademico 2012/13
14 gennaio 2013

 

Una convinta difesa del futuro degli studenti: può sintetizzarsi così la relazione con cui il Magnifico Rettore ha ufficialmente dichiarato aperto il nuovo Anno accademico, alla presenza del presidente della CRUI, Marco Mancini, e del segretario generale, Stefano Paleari, e del Rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino. Presenti le più alte cariche civili, religiose e militari.
Quindi la lectio magistralis di Annalisa Bonfiglio, professore associato di Elettronica, che ha condotto i presenti alla scoperta delle ultime innovazioni nanotecnologiche (“Dall’Ipad all’Unpad”). Infine l’intervento del ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca: “Nella sfida dello sviluppo rivolto ai luoghi – ha detto tra l’altro l’esponente del Governo – all’Università spetta un posto di assoluto rilievo, nella combinazione delle competenze e della voglia di un confronto multisciplinare”.
 



 
Cagliari, 14 gennaio 2013 - E’ una convinta difesa del futuro dei giovani la relazione del Magnifico Rettore, Giovanni Melis, pronunciata per l’inaugurazione dell’Anno accademico 2012/13, nel 392mo anno dalla Fondazione: “Richiamiamo l’attenzione della classe politica a non indebolire lo sforzo positivo in atto per potenziare il capitale umano e le strutture per la ricerca e l’innovazione. Sono le basi fondamentali per ampliare le prospettive di lavoro e di affermazione del sistema produttivo nel mercato globale”.
 
Il Rettore ha ricordato che “i Paesi europei che meglio hanno resistito alla crisi sono quelli nella cui popolazione è più alta la presenza di laureati. In Italia, nella fascia tra i 25 e i 34 anni, sono il 21%, contro la media OCSE del 38%. La Sardegna è agli ultimi posti fra le regioni europee”. Trovare un lavoro non è facile, ha aggiunto, ma senza la laurea sarà sempre più difficile, perfino per chi è costretto ad emigrare: per questo “occorre investire adeguatamente per il diritto allo studio per non sacrificare il merito e disperdere i talenti”.
 
“La diffusione dei principi della valutazione, del riconoscimento dei meriti e della verifica dei risultati nell’assegnazione delle risorse – ha affermato il Rettore - ha accentuato la spinta al miglioramento ed all’uso funzionale delle risorse, superando le logiche basate sul mero consenso interpersonale”.
 
L’Ateneo non è indebitato, opera con gli equilibri finanziari necessari per consentire il recupero, anche se parziale per i vincoli di legge, del turnover del personale, garantendo al tempo stesso l’attivazione di concorsi per non vanificare i meriti dei ricercatori e garantire la solidità degli organici.
 
L’Ateneo di Cagliari conta oggi oltre 31mila studenti, dottorandi e specializzandi ed oltre 2500 addetti nella formazione, nella ricerca e nell’amministrazione. Pur con un taglio ministeriale del 13% ed una riduzione degli organici per i vincoli al turnover del 12% (ben superiore al 5% registrato nel complesso dal pubblico impiego), l’Università di Cagliari sta realizzando un profondo rinnovamento nelle strutture e nei comportamenti: la riorganizzazione statutaria della governance, la razionalizzazione di facoltà e dipartimenti e dell’offerta formativa, l’attenzione al territorio e la politica di bilancio volta a sostenere l’efficienza e l’efficacia funzionale.
 
Nell’ultimo triennio i corsi di laurea sono passati da 90 a 79 senza alterare la qualità dell’offerta formativa. La leggera flessione delle nuove immatricolazioni e la riduzione degli iscritti totali (per effetto dell’aumento dei laureati – 13mila nel triennio - e la diminuzione dei fuori corso, ben 2300 unità in meno) è in linea con il trend nazionale. Nel triennio è raddoppiato il numero degli studenti che hanno avuto il rimborso parziale delle tasse in funzione dei crediti conseguiti.
 
Soddisfazione è stata espressa per il crescente giudizio positivo formulato dagli iscritti attraverso migliaia di questionari anonimi on line, mentre preoccupazione è stata espressa dal Rettore per le carenze dei servizi per il diritto allo studio in città: solo il 44% degli iscritti risiede nell’area metropolitana e meno del 60% degli aventi diritto ottiene la borsa di studio /o l’alloggio dall’Ersu. Restano esclusi oltre duemila studenti.
 
La maggior parte dei corsi di laurea è già inserita nelle procedure per il controllo della qualità, che Cagliari sperimenta in anticipo rispetto ai tempi ministeriali.
 
Sul fronte della ricerca scientifica, si sono consolidate regole trasparenti ed efficaci per ripartire le risorse ai dipartimenti in funzione dei meriti. In netto aumento le borse di dottorato e gli assegni di ricerca, nel triennio hanno preso servizio 133 nuovi ricercatori: “si è dato così ai precari un primo riconoscimento dei meriti conseguiti in anni di ricerca e di collaborazione alla didattica”, è stato il commento del Rettore.
 
Sono incoraggianti i risultati conseguiti nei bandi competitivi nazionali ed internazionali e si vanno progressivamente ampliando i rapporti internazionali (sono oggi 126 gli accordi bilaterali per collaborazione didattica e scientifica). Aumenta anche la mobilità internazionale di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Sono 33 gli insegnamenti tenuti in lingua inglese, l’Ateneo può vantare anche l’indirizzo in “International Management” del corso di laurea in Economia manageriale, impartito interamente in lingua inglese. Sarà presto inaugurata la foresteria dell’ex clinica di Medicina del lavoro per gli scambi di docenti e studenti.
 
Nel rapporto con il territorio, crescono le collaborazioni con enti ed imprese, in particolare nell’ambito dell’energia, dell’ICT, della bio-medicina, della biologia marina, dell’agroalimentare, dei beni culturali ed archeologici, del turismo, dei trasporti, del management e della funzionalità della pubblica amministrazione.
 
Un posto di riguardo occupa la collaborazione con l’Università di Sassari e - con esso – con la Regione (progetto InnovaRE, Biblioteca scientifica regionale, master internazionali). Oltre 40 milioni sono previsti nel programma Smart cities, con due progetti già approvati e uno in corso di valutazione.
 
Preoccupazione è stata espressa per la lentezza della riorganizzazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria, che non riesce ancora a raggiungere l’equilibrio economico: “Restiamo in attesa della nomina del Comitato di indirizzo – ha chiarito il prof. Melis – per dare voce alla componente universitaria, tuttora non rappresentata nella direzione generale”.
 
Alla città di Cagliari “chiediamo una maggiore attenzione – ha detto il Rettore – all’ospitalità verso gli studenti, la cui presenza è un valore sociale ed economico. Considerato l’elevato numero di abitazioni non utilizzate, con una specifica iniziativa nella gestione dell’IMU, il Comune potrebbe concorrere ad ampliare la disponibilità di alloggi per gli studenti e, soprattutto, a calmierare i canoni di locazione”.
 
Parlando della recente approvazione del piano di investimenti triennali di oltre 72 milioni di euro, il Rettore ha aggiunto che “si accelera il completamento delle facoltà scientifiche a Monserrato e la realizzazione del Centro di servizi per l’alta tecnologia a supporto della ricerca”.
 
“In un triennio difficile, l’Ateneo di Cagliari ha consolidato e ampliato il patrimonio culturale e scientifico e la funzione di servizio al territorio, rafforzando le prospettive future. Dal nuovo Parlamento ci attendiamo una diversa sensibilità verso il ruolo culturale e sociale dell’Università. Siamo tutti impegnati – ha concluso il Magnifico Rettore - per consentire agli studenti e ad ai giovani ricercatori di realizzare al meglio il loro percorso formativo e di ricerca in funzione delle loro aspirazioni e consentire al territorio di beneficiare in pieno della creatività e professionalità delle nuove generazioni”.
 
L’intera cerimonia è stata trasmessa in diretta live su Unicaradio.it
 

 
 
 

Ufficio stampa dell’Ateneo: Sergio Nuvoli, Ivo Cabiddu - fotografie Francesco Cogotti

 
DALLA STAMPA

L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di martedì 15 gennaio 2013
Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Più laureati e meno fuori corso
Il rettore: «Ma nella gestione della crisi il governo ignora i giovani»
UNIVERSITÀ. Ieri l’inaugurazione dell’anno accademico. Da Roma tagli del 13% al budget dell’ateneo
 
L’università ai tempi dello spread è una vittima sacrificale delle politiche rigoriste e culturicide del governo Monti. Che taglia ovunque ma soprattutto dove non dovrebbe. Sposando, evidentemente, quel principio tremontiano - «Con la cultura non si mangia» - secondo molti poco lungimirante.
Nel giorno dell’inaugurazione dell’anno accademico, nell’anno 392 dalla Fondazione dell’ateneo, il rettore Giovanni Melis parla da economista prima che da capo di un ateneo che ospita 31 mila tra studenti, dottorandi e specializzandi e dà lavoro a 2703 dipendenti. «I paesi europei che meglio hanno resistito alla crisi sono quelli nella cui popolazione è più alta la presenza di laureati», evidenzia il Magnifico nella sua relazione davanti al ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca e alle autorità civili e militari. «E se non si coniugano rigore di bilancio e attenzione allo sviluppo non si dà un futuro ai giovani».
Del resto se in Italia si destina all’istruzione il 4,7% del Pil contro una media Ocse del 5,8%, se nel pubblico impiego non si assume più, come nelle aziende private, se le crisi aziendali si risolvono prevalentemente con cospicue iniezioni di assistenzialismo, come si può dare futuro ai ragazzi?
PIÙ TAGLI, PIÙ LAUREATI Eppure - per contrasto - l’università di Cagliari, nonostante anche quest’anno abbia subito un taglio del 13% dei fondi ministeriali, ha migliorato le sue performance. Ad iniziare dal numero di laureati - 13 mila nel triennio - che superano di circa 2000 unità i nuovi iscritti, in leggero calo. «Li abbiamo costretti a laurearsi e molti genitori ci hanno ringraziato», scherza Melis riferendosi agli strumenti di incentivazione varati e, soprattutto, al discusso decreto sulla decadenza dei fuori corso che, «grazie a quella norma», si sono ridotti di 2300 unità mentre sono aumentati gli studenti in regola. «La premialità inizia a pagare». Non a caso nel triennio è raddoppiato il numero degli studenti che hanno avuto il rimborso parziale delle tasse in funzione dei crediti conseguiti. Inoltre 5283 studenti - il 18% dei 29.352 iscritti (gli altri sono dottorandi e specializzandi) - non pagano le tasse.
LA RICERCA In un contesto generale di depressione, insomma, l’università sforna più laureati. Vero è che solo la metà dei neo dottori trova lavoro a tre anni dalla discussione della tesi. Ma questo attiene alle scelte politiche. Ciò che l’ateneo può fare, e ha fatto, è rafforzare il rapporto con il territorio, far crescere le collaborazioni con enti ed imprese, in particolare quelle che operano nell’ambito dell’energia, dell’Information, communication tecnology, della bio-medicina, della biologia marina, dell’agroalimentare, dei beni culturali ed archeologici, del turismo, dei trasporti, del management e della funzionalità della pubblica amministrazione.
INVESTIMENTI E RICERCA Parlando della recente approvazione del piano di investimenti triennali di oltre 72 milioni di euro, il rettore aggiunge che «si accelerereranno il completamento delle facoltà scientifiche a Monserrato, che saranno pronte verosimilmente entro 15 mesi, e la realizzazione del Centro di servizi per l’alta tecnologia a supporto della ricerca».
Non solo: saranno razionalizzati i laboratori, sarà realizzata la biblioteca centrale della facoltà di Ingegneria e architettura, entrerà in funzione una foresteria per 40 persone, sarà bandito un concorso di idee per la riqualifcazione della clinica Macciotta, dove avranno sede alcuni servizi per il polo giuridico, tra cui l’archivio e la biblioteca storica.
Quanto alla ricerca scientifica, «si sono consolidate regole trasparenti ed efficaci per ripartire le risorse ai dipartimenti in funzione dei meriti» e sono «in netto aumento le borse di dottorato e gli assegni di ricerca». Inoltre nel triennio hanno preso servizio 133 nuovi ricercatori: «Abbiamo dato ai precari un primo riconoscimento dei meriti conseguiti in anni di ricerca e di collaborazione alla didattica».
L’AZIENDA MISTA Certo, polemizza Giovanni Melis riferendosi ai criteri di ripartizione dei fondi, «saremmo avvantaggiati se anziché concentrarci su molte aree potessimo dedicarci a poche, come fanno i politecnici». Insomma: non si possono utilizzare gli stessi criteri per realtà profondamente differenti sul fronte dell’organizzazione didattica (peraltro i corsi di laurea sono stati ridotti da 90 a 75) e per contesto geografico e socio-economico. Ma le frecciate maggiori il rettore le riserva sull’azienda mista: «Siamo tra i pochi atenei in Italia a non avere alcun peso nella gestione», ribadisce, prima di ricordare - nel caso ce ne fosse bisogno - che «paghiamo 290 infermieri che fanno solo attività sanitaria». E questo perché «i rapporti con Consiglio e Giunta regionali suono buoni in tutti i campi fuorché sul fronte sanitario».
Fabio Manca
 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di martedì 15 gennaio 2013
Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
«Imu più bassa se si affitta a studenti»
La proposta del Magnifico al Comune
 
«Alla città di Cagliari chiediamo una maggiore attenzione all’ospitalità verso gli studenti, la cui presenza è un valore sociale ed economico. Considerato l’elevato numero di abitazioni non utilizzate, con una specifica iniziativa nella gestione dell’Imu il Comune potrebbe concorrere ad ampliare la disponibilità di alloggi per gli studenti e, soprattutto, a calmierare i canoni di locazione». Nella conferenza stampa che ha preceduto l’inaugurazione dell’anno giudiziario, il rettore Giovanni Melis ha riservato un capitolo al governo della città dove, peraltro, l’università è rappresentata da Paola Piras (vicesindaco e assessore agli Affari generali) e Mauro Coni (Trasporti e Traffico). «Tra noi e il Comune c’è ancora distanza, chiediamo più attenzione agli studenti», ha detto il Magnifico, sottolineando di aver parlato «solo informalmente» dell’argomento alloggi con esponenti della Giunta. Un problema serio, giacché, ha evidenziato, circa 2000 studenti che hanno titolo a ottenere un alloggio o una borsa di studio dall’Ersu non ottengono risposte perché «i servizi dell’Ersu sono inadeguati».
Col Comune, Melis vorrebbe affrontare e risolvere anche il problema dell’apertura dell’Orto botanico nel fine settimana. «Ci davano un contributo ma era molto inferiore alle spese che sostenevamo, occorre trovare un’altra soluzione». (f.ma.)
 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di martedì 15 gennaio 2013
Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Spesa dei fondi Ue, l’Isola è terza
Il ministro Barca: «La Sardegna in linea con il nord Italia»
 
La Sardegna è terza in Italia per capacità di spesa dei fondi europei dopo l’Emilia Romagna e la Provincia autonoma di Trento. Ieri a Cagliari, prima all’Università e poi a Villa Devoto, a sottolineare questa performance è stato il ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca. L’esponente del governo Monti ha annunciato entro la fine del mese i bandi preliminari del Piano infrastrutturale per il Sulcis e un nuovo patto per garantire il completamento degli interventi sulla Sassari-Olbia dopo la scadenza della gestione commissariale che - comunque - ha permesso di appaltare tutti i lotti della nuova strada.
LA SPESA COMUNITARIA «La Sardegna è riuscita a invertire la rotta rispetto al passato grazie a un lavoro che ormai dura da anni», ha detto il governatore Ugo Cappellacci: «È stata raggiunta una percentuale di spesa vicina al 50 per cento, circa 680 milioni, della dotazione dei fondi Ue, ricomprendendo anche investimenti sull’innovazione». L’assessore al Lavoro Antonello Liori ha ricordato che, per interventi sull’occupazione e sul microcredito, «nell’ambito del Fondo sociale europeo, abbiamo confermato e superato il target di spesa obbligatorio, che per dicembre era di 391 milioni di euro (53,7%), mentre la spesa certificata è stata di oltre 398 milioni (54,6%)». Il ministro Barca ha ribadito che si tratta «di un bel risultato», che pone la Sardegna «in linea con le Regioni più produttive del Nord».
IL VERTICE All’Ateneo, per l’inaugurazione dell’anno accademico, Barca ha ricordato che sul Piano Sulcis le idee del mondo universitario, in una logica di rilancio dell’economia, sono essenziali. Al termine del vertice con Cappellacci, nel pomeriggio, ha poi ricordato che, dopo il bando preliminare internazionale a fine mese, a febbraio dovrebbe esserci il bando definitivo: «Lavoreremo molto sul Sulcis per permettere, entro aprile, di dare gambe alle prime idee. Ed è giusto che rimangano i vincoli nel territorio finché non ci sarà un’idea concreta». Fin qui il Piano Sulcis, che per il ministro rappresenta comunque «un’opportunità da non perdere, anche perché lo Stato effettuerà le bonifiche ma saranno i privati a dover scommettere su una riqualificazione che può e deve rilanciare quell’area». Barca è quindi tornato sull’argomento delle risorse europee e sulla programmazione dei fondi tra il 2014 e il 2020: «Sono interventi nel lungo periodo che però devono essere pianificati con attenzione per dare prospettive alle nuove generazioni, creando opportunità di lavoro e impresa».
IL GOVERNATORE Cappellacci sottolinea invece la difficoltà del rapporto Sardegna-Stato, «più volte messo a dura prova da decisioni» che non sono state in linea con gli interessi dell’Isola. «In questo caso notiamo un’attenzione che fa ben sperare».
Lorenzo Piras

LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna di martedì 15 gennaio 2013
Pagina 17 - Ed_Cagliari
UNIVERSITÀ»INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO
Lauree in aumento e niente fuoricorso
Appello del rettore a favore di alta formazione e ricerca: nella crisi dilagante cresce l’export di tecnologia e cultura
di Alessandra Sallemi
 
CAGLIARI Il peso dell’università di Cagliari fra gli atenei italiani è in crescita, l’internazionalizzazione è un processo avviato e 33 corsi ormai si tengono interamente in lingua inglese, negli ultimi tre anni si sono laureati 13 mila studenti con un aumento annuo delle lauree del 10 per cento, 2.300 fuoricorso hanno concluso gli studi, 133 nuovi ricercatori sono stati stabilizzati e un’accorta gestione delle risorse ha permesso ieri al rettore Giovanni Melis di annunciare che al piano di investimenti da 72 milioni di euro partecipano Regione,fondi europei, ma anche lo stesso ateneo con risorse proprie. Ieri prima dell’inaugurazione dell’anno accademico il rettore ha tenuto una conferenza stampa per dire: l’università di Cagliari sta facendo ogni sforzoper raggiungere buoni e in alcuni casi ottimi livelli di formazione, se è vero che gli unici numeri in rialzo dell’azienda Italia sono l’esportazione di alta tecnologia e cultura, non è lungimirante sfinire la scuola e l’università con tagli a oltranza(come ha scritto anche il Sole 24 Ore). Melis ha ribadito ieri che «i paesi col minor numero di laureati hanno subìto le peggiori conseguenze della crisi, anche emigrare dal proprio paese oggi è difficile senza una laurea» e ha riconosciuto che la Regione è stata determinante nel sostenere l’università che si è ritrovata con 18 milioni di euro in meno dal fondo nazionale per gli atenei. D’altronde, in un territorio con scarsa forza economica non è sulle tasse agli studenti che si può pensare di fare cassa per potenziare didattica e ricerca: Melis ieri ha spiegato che in molti atenei le tasse superano il 20 per cento degli introiti, «ma una cosa è avere attorno un territorio dove gli esonerati dalle tasse per le condizioni economiche familiari sono nulli, altra è lavorare in un contesto sociale dove gli esonerati sono il 18 per cento degli iscritti. Vuol dire che se aumentiamo le tasse i ragazzi non si iscrivono all’università. Le regole valide per tutti alla fine deteminano competizioni impari. L’università è l’unica pubblica amministrazione che viene valutata sui risultati, ma le università non sono tutte uguali, noi siamo in un’isola e bisogna garantire un’articolazione delle competenze ampia ». Ma per tenere il passo con la tendenza mondiale alla specializzazione, è nata la federazione con l’università di Sassari e si potenzia l’impegno nel nuovo centro italo-arabo per guardare con nuovi strumenti ai paesi del sud «dove possiamo portare conoscenza». La riorganizzazione dei poli universitari procede: fatto il bando per l’ultimo blocco di edifici a Monserrato, verranno trasferite le facoltà scientifiche, nelle facoltà di Ingegneria e Architettura i laboratori lavoreranno finalmente assieme, mentre la clinica Macciotta, svuotata grazie all’allestimento del blocco Q a Monserrato, diventerà la biblioteca storica centralizzata del polo giuridico- economico, il concorso internazionale di idee è pronto. L’ex istituto di medicina del lavoro diventerà foresteria per i professori stranieri. Ieri Melis non l’ha mandato a dire: altre entità, quali l’Ersu e il Comune di Cagliari, possono e devono fare qualcosa per favorire la qualità della vita studentesca in città. «Cagliari è u n ateneo regionale, solo il 44 per cento risiede nell’area vasta, la pendolarità crea difficoltà, i servizi dell’Ersu sono inadeguati: il 40 per cento degli aventi diritto sta fuori dalle case per gli studenti, 2 mila persone ogni anno hanno titoli per la borsa di studio o per l’alloggio e finiscono invece nell’elenco degli idonei non beneficiari». Unaspina nel fianco dell’ateneo è l’azienda mista ospedaliero-universitaria, L’azienda mista per l’ateneo è un costo «ma non siamo presenti nella gestione». Da un anno si chiede la nomina del comitato di indirizzo. «Con giunta e consiglio regionali la collaborazione è intensa, nell’area sanitaria si trovano difficoltà».
 
LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna di martedì 15 gennaio 2013
Pagina 17 - Ed_Cagliari
Agire sull’Imu per l’affitto di case ai fuorisede
 
CAGLIARI. Con il Comune i rapporti sono migliorati. Il rettore ha chiesto al Comune «più attenzione sul piano dell’ospitalità prima di tutto, ma anche su quello della socializzazione. Anticipo una richiesta che presenteremo. L’ultimo censimento ha individuato parecchi appartamenti vuoti, se nella gestione dell’Imu il Comune facesse una politica attiva per i proprietari che si convenzionano per la residenzialità studentesca, si creerebbero occasioni iper gli studenti. Molte famiglie dell’interno mandano i figli in Toscana o in Emilia perché c’è una ricettività studentesca bene organizzata e a costi ragionevoli. Non siamo riusciti ad avere sconti sui bus per gli studenti, il Comune e la Regione erano d’accordo ma il Ctm ha opposto problemi di bilancio. A proposito dei rapporti col Comune c’è un obbiettivo: ripristinare l’apertura dell’Orto botanico nei festivi, sospesa in agosto». Infine: i campi del Cus sono stati ristrutturati, Melis ha annunciato di voler lanciare le olimpiadi dello sport universitario, con competizioni tra le facoltà. (a.s.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna di martedì 15 gennaio 2013
Pagina 9 - Ed_Cagliari
Barca: «All’isola servono nuove idee»
Il ministro per la coesione presenta il bando per lo sviluppo del Sulcis: «Un modello da estendere a tutti i territori»
di Alfredo Franchini
 
CAGLIARI Il ministro per la Coesione, Fabrizio Barca, è tornato in Sardegna dopo la famigerata visita di novembre quando fu costretto a lasciare il Sulcis in elicottero. «I rappresentanti dello Stato vanno via», commenta Barca, «i sindaci restano e sono in prima fila e con la Regione abbiamo scelto di ripartire dai progetti, dalle idee per capire come e se portarli avanti in modo trasparente». La Sardegna ha bisogno di idee e di arbitri che, in economia sono fondamentali. E con la crisi imperante, ci si deve occupare di tutta la Sardegna non solo del Sulcis. Il ministro per la Coesione territoriale vuole far passare un “metodo” e, nell’incontro a Villa Devoto, ha spiegato in che cosa consiste: «Come all’Aquila, a Reggio Calabria e a Pompei, il Sulcis è uno dei banchi di prova dello Stato. Dobbiamo stabilire sùbito le azioni, capire quali sono le cose su cui puntare, dove dev’essere corretto il tiro. Sempre coinvolgendo tutti». Un modello valido non solo per il Sulcis ma per tutta l’isola. Il 28 gennaio, un lunedì, sarà in rete il bando internazionale per oreliminare del concorso di idee; poi a metà febbraio ci sarà quello definitivo. «Nel rapporto problematico con lo Stato, il confronto con il ministero della Coesione territoriale procede in modo positivo». Il progetto per il Sulcis - a giudizio del presidente della Regione - rappresenta una scommessa di lungo periodo. «Se in passato ingenti risorse fossero state investite con lo stesso metodo di oggi», ha osservato Cappellacci, «la situazione della Sardegna sarebbe più vicina a quelle delle regioni del Nord sotto questo aspetto come per quello della spendita delle risorse comunitarie». Il sistema economico sardo ha bisogno di essere rivisto: la grande industria è in fuga dall’isola e il manifatturiero è stato quasi cancellato dalla crisi generata dai mutui subprime nel 2007 in America. Un nuovo modello ha bisogno di nuovi soggetti ma il ministro vede il bicchiero mezzo pieno: «Se ci sono riusciti in un luogo come le piane della Rur», dice,«perché non ci dovrebbe riuscire il Sulcis»? «Il successo della nostra operazione dipenderà anche dal ruolo dell’Università, il luogo dove si deve ragionare sulla società che vogliamo, sulla società italiana che avrà sempre più una forte quota di immigrati e di anziani. L’Università sia protagonista, dal confronto chiamato a volte conflitto, da qui nasce l’innovazione». Per il ministro i punti di critica devono diventare la base del confronto quindi delle scelte. «Non ci serve qualcuno che voglia costruire alberghi», afferma Fabrizio Barca, «ma che ci spieghi se è il caso di costruire alberghi e a quale turismo puntare. La stessa spending review serve per decidere dove si può tagliare ma soprattutto dove si può riallocare». A giudizio del ministro della Coesione, però, tutto questo, richiese che ci sia un governo politico, non tecnico: «Il nostro», ha detto Barca, «non poteva, come direbbero gli economisti, scegliere la curva di preferenza, possibilità che sarà invece alla portata del prossimo governo». Da Barca, infine, è giunto un inaspettato apprezzamento sulla spesa dei fondi europei da parte della Regione. Una spesa che mette laSardegna - ha detto Barca- vicino alle regioni del Nord Italia.
 

 
ANSA
Università Cagliari: laureati in aumento
Inaugurato anno accademico 2012/13, 31 mila studenti
14 gennaio, 14:35
 
Università Cagliari: laureati in aumento (ANSA) - CAGLIARI, 14 GEN - Trentunmila studenti e piu’ di 2.500 addetti nella formazione, nella ricerca e nell’amministrazione. Ma anche, negli ultimi tre anni, un taglio del fondo ministeriale del 13% e una riduzione degli organici per i vincoli del turnover del 12%. Sono alcuni dei dati emersi nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico 2012/13, il 392/o della storia dell’ateneo di Cagliari. Il nuovo statuto e’ entrato in vigore a maggio: le nuove Facolta’ sono sei rispetto alle precedenti 11.
 

 
AGInews
Universita’: Cagliari, laureati +10% e fuori corso in calo
11:21 14 GEN 2013
 
(AGI) - Cagliari, 14 gen. - Negli ultimi due anni, il numero dei laureati dell’universita’ di Cagliari e’ cresciuto del 10%, sono aumentati gli studenti regolari e diminuiti i fuori corso.
"La premialita’ inizia a pagare", ha sottolineato il rettore dell’steneo, Giovanni Melis, che stamane inaugurera’ l’Anno Accademico 2012-2013, alla presenza del ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca. I laureati, tra il 2011 e il 2013, saranno 13mila (4.452), gli immatricolati dovrebbero scendere ulteriormente, da 3.855 a 3.797. Nell’ultimo triennio i corsi di laurea sono passati da 90 a 79: "Oggi abbiamo oltre 31mila studenti, dottorandi e specializzandi", ha detto il rettore, "oltre 2.500 addetti nella formazione, nella ricerca e nell’amministrazione. La leggera flessione delle nuove immatricolazioni e la riduzione degli iscritti totali e’ in linea con il trend nazionale ed e’ legata alla diminuzione dei fuori corso, ben 2.300 unita’ in meno". (AGI) .
 

 
SARDEGNAOGGI
Università di Cagliari: investimenti per 72 milioni. Il rettore Melis: "Governo punti sulla cultura"
 
E’ una convinta difesa del futuro dei giovani la relazione del Magnifico Rettore, Giovanni Melis, pronunciata per l’inaugurazione dell’Anno accademico 2011/12, nel 392mo anno dalla Fondazione: “Richiamiamo l’attenzione della classe politica a non indebolire lo sforzo positivo in atto per potenziare il capitale umano e le strutture per la ricerca e l’innovazione. Sono le basi fondamentali per ampliare le prospettive di lavoro e di affermazione del sistema produttivo nel mercato globale”.
 
CAGLIARI - Il Rettore ha ricordato che “i Paesi europei che meglio hanno resistito alla crisi sono quelli nella cui popolazione è più alta la presenza di laureati. In Italia, nella fascia tra i 25 e i 34 anni, sono il 21%, contro la media OCSE del 38%. La Sardegna è agli ultimi posti fra le regioni europee”. Trovare un lavoro non è facile, ha aggiunto, ma senza la laurea sarà sempre più difficile, perfino per chi è costretto ad emigrare: per questo “occorre investire adeguatamente per il diritto allo studio per non sacrificare il merito e disperdere i talenti”.
 “La diffusione dei principi della valutazione, del riconoscimento dei meriti e della verifica dei risultati nell’assegnazione delle risorse – ha affermato il Rettore - ha accentuato la spinta al miglioramento ed all’uso funzionale delle risorse, superando le logiche basate sul mero consenso interpersonale”.
L’Ateneo di Cagliari conta oggi oltre 31mila studenti, dottorandi e specializzandi ed oltre 2500 addetti nella formazione, nella ricerca e nell’amministrazione. Pur con un taglio ministeriale del 13% ed una riduzione degli organici per i vincoli al turnover del 12% (ben superiore al 5% registrato nel complesso dal pubblico impiego), l’Università di Cagliari sta realizzando un profondo rinnovamento nelle strutture e nei comportamenti: la riorganizzazione statutaria della governance, la razionalizzazione di facoltà e dipartimenti e dell’offerta formativa, l’attenzione al territorio e la politica di bilancio volta a sostenere l’efficienza e l’efficacia funzionale.
 
Sul fronte della ricerca scientifica in aumento le borse di dottorato e gli assegni di ricerca, nel triennio hanno preso servizio 133 nuovi ricercatori: “si è dato così ai precari un primo riconoscimento dei meriti conseguiti in anni di ricerca e di collaborazione alla didattica”, è stato il commento del Rettore.
Sono incoraggianti i risultati conseguiti nei bandi competitivi nazionali ed internazionali e si vanno progressivamente ampliando i rapporti internazionali (sono oggi 126 gli accordi bilaterali per collaborazione didattica e scientifica). Aumenta anche la mobilità internazionale di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Sono 33 gli insegnamenti tenuti in lingua inglese, l’Ateneo può vantare anche l’indirizzo in “International Management” del corso di laurea in Economia manageriale, impartito interamente in lingua inglese. Sarà presto inaugurata la foresteria dell’ex clinica di Medicina del lavoro per gli scambi di docenti e studenti.
Preoccupazione è stata espressa per la lentezza della riorganizzazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria, che non riesce ancora a raggiungere l’equilibrio economico: “Restiamo in attesa della nomina del Comitato di indirizzo – ha chiarito il prof. Melis – per dare voce alla componente universitaria, tuttora non rappresentata nella direzione generale”.
Alla città di Cagliari “chiediamo una maggiore attenzione – ha detto il Rettore – all’ospitalità verso gli studenti, la cui presenza è un valore sociale ed economico. Considerato l’elevato numero di abitazioni non utilizzate, con una specifica iniziativa nella gestione dell’IMU, il Comune potrebbe concorrere ad ampliare la disponibilità di alloggi per gli studenti e, soprattutto, a calmierare i canoni di locazione”.
Parlando della recente approvazione del piano di investimenti triennali di oltre 72 milioni di euro, il Rettore ha aggiunto che “si accelera il completamento delle facoltà scientifiche a Monserrato e la realizzazione del Centro di servizi per l’alta tecnologia a supporto della ricerca”.
 “In un triennio difficile, l’Ateneo di Cagliari ha consolidato e ampliato il patrimonio culturale e scientifico e la funzione di servizio al territorio, rafforzando le prospettive future. Dal nuovo Parlamento ci attendiamo una diversa sensibilità verso il ruolo culturale e sociale dell’Università. Siamo tutti impegnati – ha concluso il Magnifico Rettore - per consentire agli studenti e ad ai giovani ricercatori di realizzare al meglio il loro percorso formativo e di ricerca in funzione delle loro aspirazioni e consentire al territorio di beneficiare in pieno della creatività e professionalità delle nuove generazioni”.
Ultimo aggiornamento: 14-01-2013 14:01
 

 
CAGLIARIPAD
14 Gennaio 2013 ore 12:18
Università, il pezzo di carta non tira più: aumentano i laureati, ma crollano le iscrizioni
La popolazione studentesca a Cagliari negli ultimi tre anni è in continua diminuzione, siamo passati dai 34.439 studenti del 2009/2010 ai 29.532 previsti per il 2013, esattamente 1.570 in meno rispetto allo scorso anno
Andrea Deidda
 
"Maggiore attenzione per gli studenti". Appello del rettore dell’Università, Giovanni Melis, al Comune di Cagliari, nel giorno dell’inaugurazione del nuovo anno accademico: "La presenza degli universitari a Cagliari è un valore sociale ed economico. Considerato l’alto numero di abitazioni non utilizzate in città, il Comune potrebbe concorrere ad aumentare la disponibilità di alloggi per gli studenti con una specifica gestione dell’Imu e calmierando gli affitti".
"Tradizionalmente i rapporti tra Università e Comune sono stati distanti ma negli ultimi anni c’è stato un miglioramento". Tuttavia ancora questo non basta per fare di Cagliari una città universitaria. Perciò Giovanni Melis, rettore dell’ateneo cagliaritano, chiede all’amministrazione uno sforzo maggiore a favore degli studenti laddove potrebbe incidere, dunque sugli alloggi visto che a Cagliari, come conferma l’ultimo censimento, ci sono circa cinquemila appartamenti sfitti: "Chiediamo maggiore attenzione all’ospitalità degli studenti, potrebbe essere messa in atto una specifica iniziativa sull’Imu così come potrebbero essere abbassati i canoni di locazione".
Il problema degli alloggi, assieme a quello delle borse di studio, pesa ancora sulle spalle di 2196 studenti che avrebbero diritto di usufruire delle agevolazioni e che invece rimangono tagliati fuori. Il numero è notevolmente aumentato visto che lo scorso anno gli esclusi erano 1448.
Gli studenti. La popolazione studentesca a Cagliari negli ultimi tre anni è in continua diminuzione, siamo passati infatti dai 34.439 studenti del 2009/2010 ai 29.532 previsti per il 2013, esattamente 1.570 in meno rispetto allo scorso anno: "Un dato comunque in linea con quello nazionale" spiega Melis. Anche le immatricolazioni sono in calo seppur lievemente: si passa dalle 3.855 del 2012 alle 3.797. I laureati negli ultimi tre anni sono stati invece oltre 13 mila: “Su questo dato influisce positivamente il numero dei fuori corso che hanno terminato il percorso di studi”. Dal 2011 al 2012 infatti sono passati da 13.672 a 12.787, mentre la percentuale degli studenti regolari nello stesso lasso di tempo passa dal 46,4% al 47%, in leggerissimo aumento.
La ricerca. “Sono decisamente aumentati - prosegue Melis - i numeri delle borse di dottorato e degli assegni di ricerca. Inoltre, nel triennio hanno preso servizio 133 nuovi ricercatori, di cui 87 a tempo determinato”. Allo stesso tempo in tre anni sono andati in pensione circa 300 docenti: “L’età media si è notevolmente abbassata”. Preoccupante invece la lentezza della riorganizzazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria, che non riesce ancora a raggiungere l’equilibrio economico: “Restiamo in attesa della nomina del Comitato di indirizzo – ha chiarito il prof. Melis – per dare voce alla componente universitaria, tuttora non rappresentata nella direzione generale”.
Il piano di investimenti. Nonostante il progressivo taglio di 19 milioni di euro del Fondo di Finanziamento Ordinario da parte del Ministero dell’Istruzione (si passa infatti dai 140 milioni del 2008 ai 121 previsti nel 2013), nel prossimo triennio l’ateneo porterà avanti un piano di investimenti da 72 milioni di euro: “Serviranno per la costruzione del nuovo blocco di Monserrato che accorperà le sezioni di Farmacia, Matematica e Geologia. In programma c’è anche la biblioteca centrale di Ingegneria in piazza d’Armi e la ristrutturazione della clinica Macciotta destinata al polo economico-giuridico”.
 

 
Castedduonline.it
L’allarme del Rettore
Crisi Università: in 2000 senza borse di studio, sos alloggi a Cagliari
Lunedì 14 Gennaio 2013 | 12:45
 
Oltre duemila studenti esclusi dalle borse di studio, il 56 per cento non risiede nell’area metropolitana, la laurea non sempre porta il lavoro. Questo il grido di allarme che curiosamente non arriva dagli studenti, ma dal Rettore dell’Università di Cagliari Giovanni Melis, lanciato questa mattina durante la presentazione dell’anno accademico. "Meno del 60 per cento degli studenti che ne avrebbero diritto ottiene le borse di studio- ha spiegato il rettore- si tratta di oltre duemila ragazzi. Nel complesso però i nostri studenti universitari si dicono soddisfatti dei servizi del nostro ateneo, e questo è un fattore positivo. Non abbiamo debiti e presto attiveremo nuovi concorsi per consolidare gli organici della nostra Università". Ma mentre i pensionamenti sono stati circa trecento negli ultimi anni,soltanto un centinaio sono stati i ricercatori assunti a Cagliari.
 

31MILA STUDENTI ATENEO CAGLIARI
INAUGURATO ANNO ACCADEMICO
 
Oltre 31mila studenti, dottorandi e specializzandi, e piu' di 2.500 addetti nella formazione, nella ricerca e nell'amministrazione. I Corsi di laurea sono passati da 90 a 79 e hanno preso servizio 133 nuovi ricercatori. Aumentano i laureati e sono 33 gli insegnamenti tenuti in lingua inglese, ed in questa lingua e' svolto l'intero corso di Laurea in International Management. Sono alcuni dei dati resi noti nella conferenza stampa di presentazione del nuovo Anno Accademico, il 392/o, che e' stato inaugurato ufficialmente il 14 gennaio scorso dal rettore dell'Universita' di Cagliari, Giovanni Melis, ed al quale ha preso parte anche il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca.
"I Paesi europei che meglio hanno resistito alla crisi - e' detto in una nota stampa - sono quelli nella cui popolazione e' piu' alta la presenza di laureati". A Cagliari solo il 44% degli iscritti risiede nell'area metropolitana e meno del 60% degli aventi diritto ottiene la borsa di studio o l'alloggio dall'Ersu. Rimangono esclusi 2.000 studenti, gli idonei non beneficiari. A chi chiede dei rapporti con la citta' di Cagliari, il rettore risponde che, a discapito della tradizionale distanza, sono migliorati. Vari i progetti in cantiere o gia' portati a termine: dalla ristrutturazione dei campi del CUS alla biblioteca d'ingegneria, dalla ristrutturazione di palazzo Belgrano alla riqualificazione della clinica Macciotta, che verra' assegnata al polo economico-giuridico, dal completamento delle facolta' scientifiche di Monserrato alla realizzazione del Centro servizi per l'alta tecnologia a supporto della ricerca. "Al nuovo Parlamento chiediamo piu' attenzione per i giovani, la cultura e l'Universita'", cosi' il prof. Melis in conferenza stampa.
All'inaugurazione ufficiale, oltre a rettore e ministro, anche il senato accademico. Relazione del prof. Melis, del presidente del Consiglio degli studenti, Tommaso Ercoli, e del rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Fabrizio Mattana. Hanno concluso la prof.ssa Annalisa Bonfiglio e il ministro Barca.
Gian Mario Aresu
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
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LA NUOVA SARDEGNA on line
 
Università di Cagliari, più laureati e meno fuori corso
Inaugurato l’anno accademico 2012-2013. Gli studenti iscritti sono 31mila, gli addetti alla fomazione 2.500. I tagli del ministero sono del 13 per cento - VIDEO
 
CAGLIARI. Trentunmila studenti, dottorandi e specializzandi e più di 2.500 addetti nella formazione, nella ricerca e nell’amministrazione. Ma anche, negli ultimi tre anni, un taglio del fondo ministeriale del 13 per cento e una riduzione degli organici per i vincoli del turnover del 12 per cento, superiore al taglio del 5 per cento registrato nel complesso del pubblico impiego. Sono alcuni dei dati emersi questa mattina nel corso del’ inaugurazione dell’anno accademico 2012-2013, il 392/o della storia dell’ateneo. Il nuovo statuto è entrato in vigore il primo maggio 2012: le nuove Facoltà sono sei rispetto alle precedenti 11 e i dipartimenti 17 rispetto ai precedenti 44. I corsi di laurea sono passati nel triennio da 90 ai 79. Le nuove immatricolazioni registrano una leggera flessione mentre è più sostenuta la riduzione degli iscritti totali. Nell’ultimo triennio i laureati, oltre 13mila, superano i nuovi immatricolati di circa 2000 unità, mentre i fuori corso si riducono di circa 2.300 unità. Sono aumentati i numeri delle borse di dottorato e degli assegni di ricerca. Nel triennio hanno preso servizio 133 nuovi ricercatori, di cui 87 a tempo determinato. Si stanno ampliando i rapporti internazionali: 126 gli accordi bilaterali per la collaborazione didattica e scientifica. Nell’ultimo biennio si è realizzato un aumento del 50 per cento dei tirocini formativi all’estero. Gli insegnamenti tenuti in inglese sono 33.
 

 
Corriereuniv.it
Il rettore di Cagliari ai politici: “Tutta la gestione della crisi ignora i giovani”
“Tutta la gestione delle crisi ignora i giovani”, E’ quanto ha dichiarato il rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis.
 
 “Tutta la gestione delle crisi ignora i giovani. Ecco perché l’Università sta cercando di dare il suo contributo: i paesi che hanno resistito meglio alle difficoltà sono quelli nella cui popolazione è più alta la presenza di laureati”. E’ quanto ha dichiarato il rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, nella conferenza stampa di apertura dell’inaugurazione dell’anno accademico.
 “L’Universita è un’amministrazione finanziata sulla base dei risultati che otteniamo – ha continuato il rettore- ma non siamo uguali agli altri: una cosa è un politecnico, un’altra è garantire un servizio molto più ampio: è difficile eccellere in dodici e tredici aree. Se non avessi la Facoltà di medicina (come accade per altri atenei), con gli infermieri che svolgono solo attività sanitaria, saremmo a posto per dieci anni. Mentre la collaborazione con Consiglio e Giunta regionale va avanti molto bene, nell’area sanitaria ci sono grandi difficoltà. Ma noi non demordiamo”.
14 gennaio 2013
 

 
Affaritaliani.it
Sardegna
Più laureati,meno fuori corso. Calano le facoltà a Cagliari
Negli ultimi due anni, il numero dei laureati dell’università di Cagliari è cresciuto del 10%, sono aumentati gli studenti regolari e diminuiti i fuori corso.
Lunedì, 14 gennaio 2013 - 11:33:00
 
"La premialità inizia a pagare", ha sottolineato il rettore dell’ateneo, Giovanni Melis, che inaugurerà l’Anno Accademico 2012-2013, alla presenza del ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca.
I laureati, tra il 2011 e il 2013, saranno 13mila (4.452), gli immatricolati dovrebbero scendere ulteriormente, da 3.855 a 3.797.
Nell’ultimo triennio i corsi di laurea sono passati da 90 a 79: "Oggi abbiamo oltre 31mila studenti, dottorandi e specializzandi", ha detto il rettore, "oltre 2.500 addetti nella formazione, nella ricerca e nell’amministrazione. La leggera flessione delle nuove immatricolazioni e la riduzione degli iscritti totali è in linea con il trend nazionale ed è legata alla diminuzione dei fuori corso, ben 2.300 unita’ in meno".

 
ATENEO CAGLIARI: LAUREATI +10%, IN CALO FUORI CORSO E MATRICOLE
(AGI) - Cagliari, 14 gen. - Negli ultimi due anni, il numero dei laureati dell’universita’ di Cagliari e’ cresciuto del 10%, sono aumentati gli studenti regolari e diminuiti i fuori corso. "La premialita’ inizia a pagare", ha sottolineato il rettore dell’Ateneo, Giovanni Melis, che stamane inaugurera’ l’Anno Accademico 2012-2013, alla presenza del ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca. I laureati, tra il 2011 e il 2013, saranno 13 mila (4.452), gli immatricolati dovrebbero scendere ulteriormente, da 3.855 a 3.797. (AGI) Ca3/Rob (Segue)
 
 
ATENEO CAGLIARI: LAUREATI +10%, IN CALO FUORI CORSO E MATRICOLE (2)
(AGI) - Cagliari, 14 gen. - Nell’ultimo triennio i corsi di laurea sono passati da 90 a 79: "Oggi abbiamo oltre 31 mila studenti, dottorandi e specializzandi", ha detto il rettore, "oltre 2.500 addetti nella formazione, nella ricerca e nell’amministrazione. La leggera flessione delle nuove immatricolazioni e la riduzione degli iscritti totali e’ in linea con il trend nazionale ed e’ legata alla diminuzione dei fuori corso, ben 2.300 unita’ in meno". (AGI) Ca3/Rob
 
ATENEO CAGLIARI: CRISI, 18% STUDENTI ESONERATI DA PAGAMENTO TASSE
(AGI) - Cagliari, 14 gen. - "Al nuovo governo chiediamo piu’ attenzione per la specificita’ del territorio, della nostra regione. Abbiamo il 18% di esonerati dal pagamento delle tasse, compresi i cosiddetti ’Figli della crisi’, figli di disoccupati e cassintegrati, e il carico pesante della facolta’ di Medicina, che rappresentano un costo notevole per la nostra universita’". L’ha detto il rettore dell’Universita’ di Cagliari, Giovanni Melis, che stamane apre l’anno accademico alla presenza del ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca. (AGI) Ca3/Rob (Segue)
 
ATENEO CAGLIARI: CRISI, 18% STUDENTI ESONERATI DA PAGAMENTO TASSE (2)
(AGI) - Cagliari, 14 gen. - "L’esponente del governo ha mostrato grande attenzione per i problemi della Sardegna", ha sottolineato il rettore, "ma crediamo che tagliare i fondi all’istruzione non sia una scelta lungimirante: impedisce al Paese di crescere e penalizza eccessivamente i giovani. I dati evidenziano che nei Paesi in cui numero dei laureati e’ piu’ basso, si e’ subita di piu’ la crisi ed e’ difficile anche emigrare senza una laurea". Dalla Regione l’Universita’ riceve 13 milioni di euro per il Fondo unico, oltre ai programmi che le due amministrazioni realizzano insieme. Per quanto riguarda i rapporti con il comune di Cagliari, sono migliorati, ha detto il rettore, aggiungendo che alla citta’ si chiede maggiore attenzione all’ospitalita’’ verso gli studenti. "Considerato l’elevato numero di abitazioni non utilizzate, con una specifica iniziativa nella gestione dell’Imu", ha proposto Melis, "il Comune potrebbe concorrere ad ampliare la disponibilita’ di alloggi per gli studenti e a calmierare i canoni di locazione". (AGI) Ca3/Rob
 
ATENEO CAGLIARI: RETTORE, PROBLEMI SU RIORGANIZZAZIONE AOU
(AGI) - Cagliari, 14 gen. - Con la Regione l’universita’ di Cagliari non riesce a procedere nella riorganizzazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria. L’ha spiegato stamane il rettore Giovanni Melis nella conferenza stampa che precede l’inaugurazione dell’anno accademico 2012-2013. "Siamo in attesa della nomina del Comitato di indirizzo per dare voce alla componente universitaria che non e’ rappresentata nella direzione generale e questo crea evidenti problemi", ha sottolineato il rettore. "Abbiamo un direttore sanitario che arriva dal Brotzu, diretto concorrente del Policlinico di Monserrato". (AGI) Ca3/Rob
 
ATENEO CAGLIARI: 300 DOCENTI IN PENSIONE; 100 NUOVI RICERCATORI
(AGI) - Cagliari, 14 gen. - Sono quasi trecento, tra professori e ricercatori, i pensionati dell’universita’ di Cagliari negli ultimi tre anni, mentre oltre un centinaio di ricercatori e’ entrato in organico nello stesso periodo. Pur con una posizione critica verso la riforma Gelmini, l’Ateneo si e’ adeguato ai cambiamenti, ha sottolineato il rettore Giovanni Melis, nell’inaugurazione dell’Anno accademico. (AGI) Ca3/Rob (Segue)
 
ATENEO CAGLIARI: 300 DOCENTI IN PENSIONE; 100 NUOVI RICERCATORI (2)
(AGI) - Cagliari, 14 gen. - "L’Universita’ di Cagliari non e’ indebitata", ha spiegato Melis, "opera con gli equilibri finanziari necessari per consentire il recupero del turn over del personale, garantendo al contempo l’attivazione di concorsi per non vanificare i meriti dei ricercatori e garantire la solidita’ degli organici". Il rettore ha aggiunto che il giudizio degli iscritti sull’ateneo e’ positivo, ma resta grande preoccupazione per le carenze dei servizi per il diritto allo studio in citta’: solo il 44% degli iscritti risiede nell’area metropolitana, meno del 60% degli aventi diritto ottiene la borsa di studio e/o l’alloggio dall’Ersu. "Sono oltre duemila", ha concluso Melis, "gli esclusi" (AGI) Ca3/Rob
 

 
L’UNIONE SARDAon line
Università, l’appello del rettore Melis:
"Le gestione della crisi ignora i giovani"
Inaugurazione questa mattina dell’anno accademico. Previsto l’arrivo del ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca. Intanto, il Magnifico bacchetta la classe politica rea di ignorare i giovani.
 
"Tutta la gestione delle crisi ignora i giovani. Ecco perché l’Università sta cercando di dare il suo contributo: i paesi che hanno resistito meglio alle difficoltà sono quelli nella cui popolazione è più alta la presenza di laureati". Lo ha detto il rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, nella conferenza stampa che ha preceduto il discorso di inaugurazione dell’anno accademico 2012-2013, il 392/o della storia dell’ateneo al quale parteciperà anche il ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca. Dal rettore arriva anche un appello ai politici sardi: "L’Universita è un’amministrazione finanziata sulla base dei risultati che otteniamo - ha detto - ma non siamo uguali agli altri: una cosa è un politecnico, un’altra è garantire un servizio molto più ampio: è difficile eccellere in dodici e tredici aree. Se non avessi la Facoltà di medicina (come accade per altri atenei), con gli infermieri che svolgono solo attività sanitaria, saremmo a posto per dieci anni. Mentre la collaborazione con Consiglio e Giunta regionale va avanti molto bene, nell’area sanitaria ci sono grandi difficoltà. Ma noi non demordiamo".
Altra nota dolente riguarda l’accoglienza agli studenti non cagliaritani. "Duemila persone hanno diritto alla borsa di studio o a un alloggio dell’Ersu, ma non li prendono. Con questa situazione tra andare a Cagliari o cercare una sistemazione fuori dall’isola c’è poca differenza: anzi andare in ’Continente forse è anche più facile". Appello anche a Cagliari: "Stiamo formalizzando una richiesta precisa - ha detto Melis - sulla base dell’ultimo censimento sappiamo che ci sono tante case sfitte. Perchè il Comune non prevede agevolazioni o convenzioni per mettere a disposizione questi alloggi agli studenti?". Un ateneo che ha già predisposto misure anticrisi: "Il numero degli esonerati dalle tasse - ha continuato il rettore - è pari ormai al 18 per cento degli iscritti. Per gli atenei che operano nelle realtà economicamente più deboli o insulari il rischio è quello di dovere partecipare a una competizione impari e dover lottare per evitare una progressiva marginalizzazione". Gli investimenti. "Prevediamo per il prossimo triennio stanziamenti per 72 milioni - ha concluso Melis - con il completamento del polo scientifico a Monserrato. La clinica Macciotta sarà svuotata e quei locali saranno utilizzati dal polo giuridico ed economico".
I NUMERI - Trentunmila studenti, dottorandi e specializzandi e più di 2.500 addetti nella formazione, nella ricerca e nell’amministrazione. Ma anche, negli ultimi tre anni, un taglio del fondo ministeriale del 13 per cento e una riduzione degli organici per i vincoli del turnover del 12 per cento, superiore al taglio del 5 per cento registrato nel complesso del pubblico impiego. Sono alcuni dei dati emersi questa mattina nel corso del’ inaugurazione dell’anno accademico 2012-2013, il 392/o della storia dell’ateneo.
Il nuovo statuto è entrato in vigore il primo maggio 2012: le nuove Facoltà sono sei rispetto alle precedenti 11 e i dipartimenti 17 rispetto ai precedenti 44. I corsi di laurea sono passati nel triennio da 90 ai 79. Le nuove immatricolazioni registrano una leggera flessione mentre è più sostenuta la riduzione degli iscritti totali.
Nell’ultimo triennio i laureati, oltre 13mila, superano i nuovi immatricolati di circa 2000 unità, mentre i fuori corso si riducono di circa 2.300 unità. Sono aumentati i numeri delle borse di dottorato e degli assegni di ricerca. Nel triennio hanno preso servizio 133 nuovi ricercatori, di cui 87 a tempo determinato. Si stanno ampliando i rapporti internazionali: 126 gli accordi bilaterali per la collaborazione didattica e scientifica. Nell’ultimo biennio si è realizzato un aumento del 50 per cento dei tirocini formativi all’estero. Gli insegnamenti tenuti in inglese sono 33.
 
Lunedì 14 gennaio 2013 10:29
 
 

 

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