Dal 7 al 10 novembre 2012, la cattedra di Storia delle relazioni internazionali del dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni dell’Università di Cagliari, in collaborazione con il dipartimento di Studi Internazionali dell’Università di Roma Tre, organizza il convegno nazionale di studi dal titolo “All’ombra della bomba. Una storia politica delle applicazioni civili e militari dell’energia nucleare”, a conclusione di un progetto triennale PRIN svolto con le università di Roma Tre, Firenze, Bologna e Pavia.

L’obiettivo della ricerca è quello di ampliare le conoscenze sulla storia nucleare, esaminando alcuni aspetti poco approfonditi dagli studi e arricchendo la comprensione del ruolo svolto dall’energia nucleare e dalle sue applicazioni militari nel disegnare la fisionomia del sistema internazionale dopo il 1945.

Per integrare la letteratura esistente, lo studio si propone di esaminare “le conseguenze politiche, culturali e tecnologiche del fattore nucleare da prospettive nuove, quali l’opinione pubblica, il mondo della cultura, i media, in tutte le loro dimensioni, e al tempo stesso sottolineare con forza l’essenza ambivalente di quello che Bertrand Goldschmidt ha definito come il complesso nucleare: una rete integrata che comprende la disponibilità delle risorse, conoscenze scientifiche e tecnologiche assai avanzate e la capacità di piegare tutto questo in direzione civile militare, secondo le scelte dell’autorità politica”.

L’unità di ricerca di Cagliari, sotto la responsabilità scientifica di Liliana Saiu, ordinaria di Storia delle relazioni internazionali, si è occupata di analizzare il rapporto tra “potere nucleare e area del Mediterraneo, cercando di comprendere e spiegare in che misura il potere nucleare e la sua espansione nel corso degli anni abbiano contribuito a modificare le strategie e le politiche di sicurezza attuate nella seconda metà del Novecento nella regione”.

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