UniCa UniCa News Notizie I rettori delle Università sarde contro i tagli al diritto allo studio

I rettori delle Università sarde contro i tagli al diritto allo studio

"Le risorse stanziate non possono subire ulteriori diminuzioni"
11 ottobre 2012

 

Cagliari, 11 ottobre 2012 - I rettori delle Università sarde, Giovanni Melis e Attilio Mastino, esprimono viva preoccupazione per gli ipotizzati tagli negli stanziamenti regionali al diritto allo studio.
 
In particolare, le risorse disponibili non garantiscono l’assegnazione delle borse di studio a tutti gli studenti che risultano idonei per merito e per reddito nelle graduatorie degli Enti regionali per il diritto allo studio: si tratta di una limitazione che costituisce evidentemente un grave freno alla formazione dei giovani più capaci e meritevoli, e che deve essere rimossa al più presto. In Sardegna, infatti, si auspica l’aumento del numero dei laureati, non certo la diminuzione.
 
 “Le risorse per il diritto allo studio, già stanziate negli anni scorsi in quantità insufficiente non possono subìre ulteriori diminuzioni – dichiarano i due rettori - soprattutto in un contesto insulare che offre agli studenti fuori sede un numero assolutamente insufficiente di alloggi e di servizi rispetto alle altre realtà nazionali”.
 
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - testi Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

LA NOTIZIA SULLA STAMPA


Agenzia giornalistica Italia
ATENEI SARDEGNA: RETTORI CONTRO TAGLI REGIONE A DIRITTO STUDIO
(AGI) - Cagliari, 11 ott. - I rettori delle universita’ sarde, Giovanni Melis (Cagliari) e Attilio Mastino (Sassari), esprimono viva preoccupazione per gli ipotizzati tagli negli stanziamenti regionali al diritto allo studio. Da ieri un gruppo di universitari aderenti al movimento Unica 2.0 protesta sotto il palazzo del Consiglio regionale contro riduzione delle borse di studio e degli alloggi per i fuori sede. (AGI) Red-Rob (Segue)
 
Agenzia giornalistica Italia
ATENEI SARDEGNA: RETTORI CONTRO TAGLI REGIONE A DIRITTO STUDIO (2)
(AGI) - Cagliari, 11 ott. - Le risorse disponibili - sottolineano i due rettori - non garantiscono l’assegnazione delle borse di studio a tutti gli studenti che risultano idonei per merito e per reddito nelle graduatorie degli Enti regionali per il diritto allo studio. "E’ una limitazione che costituisce evidentemente un grave freno alla formazione dei giovani piu’ capaci e meritevoli, e che deve essere rimossa al piu’ presto", evidenziano Melis e Mastino. "In Sardegna, infatti, si auspica l’aumento del numero dei laureati, non certo la diminuzione". "Le risorse per il diritto allo studio, gia’ stanziate negli anni scorsi in quantita’ insufficiente non possono subire ulteriori diminuzioni", dichiarano i due rettori, "soprattutto in un contesto insulare che offre agli studenti fuori sede un numero assolutamente insufficiente di alloggi e di servizi rispetto alle altre realta’ nazionali". (AGI) Red-Rob

 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di venerdì 12 ottobre 2012
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Borse di studio, nuovo no ai tagli
UNIVERSITÀ. Intervento dei Rettori dopo le proteste degli studenti
 
Il grido d’allarme degli universitari, accampati fino a ieri mattina sotto il palazzo del Consiglio regionale, è stato ascoltato. Una delegazione di studenti è stata ricevuta alla conferenza dei capigruppo in Consiglio. Si accende un barlume di speranza negli occhi dei manifestanti ma ancor più in quel 42% di idonei non beneficiari di borsa di studio che purtroppo quest’anno a causa dei tagli non hanno ricevuto un solo euro.
«Abbiamo chiesto innanzitutto che vengano stanziati nuovi fondi per le borse, in modo che riescano a coprire tutti gli idonei», comunica Alice Marras, rappresentante degli studenti nel Cda dell’Ersu. Senza dimenticare «un adeguamento della borsa alla soglia minima nazionale, una progettazione della residenzialità studentesca, la risoluzione della questione campus universitario e una legge regionale per il diritto allo studio». Per le risposte dovranno attendere una settimana come richiesto dalla controparte. Tempo che scade proprio in concomitanza della prossima assemblea degli studenti, il 18 ottobre, in cui verranno discusse nuove forme di protesta. Nell’aula dei Capigruppo un altro nodo arriva al pettine: «Perché finanziare con 6 mila euro di assegno di merito gli studi del figlio di un ricco dentista quando in Sardegna esistono gli idonei non beneficiari?».
Federica Atzeni, studentessa di ingegneria, chiarisce il paradosso: «La Regione mette a disposizione due tipi di premialità, le borse di studio (e alloggio) e gli assegni di merito (dove il reddito non conta). È giustissimo premiare il merito ma in questo caso è assurdo. Prima si dovrebbe garantire a tutti il diritto allo studio, poi premiare il merito». E comunque «anche i consiglieri se ne rendono conto», affermano i ragazzi. Esattamente come i rettori delle università di Cagliari e Sassari, Giovanni Melis e Attilio Mastino, che hanno espresso «viva preoccupazione per gli ipotizzati tagli: una limitazione che costituisce un grave freno alla formazione dei giovani più capaci e meritevoli, e che deve essere rimossa al più presto», e la presidente dell’Ersu Daniela Noli, che auspica «che possano essere individuate ulteriori risorse economiche che consentano di erogare un maggior numero di borse di studio in favore degli idonei non beneficiari».
Veronica Nedrini
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna di venerdì 12 ottobre 2012
Pagina 6 - Ed_Cagliari
Basta tagli, la scuola torna in piazza
OGGI LO SCIOPERO INDETTO DALLA CGIL
 
CAGLIARI “Vendesi scuola pubblica” è la provocazione dell’Unione degli studenti che questa mattina alle 9 si incontreranno in piazza Repubblica a Cagliari per la prima giornata di mobilitazione studentesca nazionale. Perché “la scuola non è in vendita”. Neanche quella pubblica. Gli studenti chiedono che venga tutelato il diritto all’istruzione. Vogliono scuole sicure, agibili; vogliono che “le rappresentanze studentesche non vengano mortificate dall’ingresso dei privati nelle scuole” come previsto dalla legge 953, l’ex legge Aprea. Insieme agli studenti anche la Cgil Scuola che ha confermato per oggi la giornata di sciopero perché “se crolla la scuola frana anche il futuro”. Per questa mattina è previsto anche l’arrivo di due pullman da Isili con i ragazzi del Liceo Scientifico Pitagora e da Sorgono. Solidarietà anche dal Presidio di Piazzale Trento che ha organizzato un piccolo punto di ristoro che si terrà dopo l’assemblea conclusiva. E un pullman partirà anche da Sassari: a bordo sessanta persone che si uniranno ai colleghi delle altre province per manifestare di fronte all’assessorato all’Istruzione. Anche a Sassari la Cgil balla da sola: i lavoratori scolastici delle altre sigle confederali, Cisl e Uil, non incroceranno le braccia. Lo sciopero proclamato per stamani riguarda più di 1300 lavoratori dell’istruzione, ma dal computo vanno tolti quelli delle università che si erano già fermati il 28 settembre scorso. Alla vigilia dello sciopero odierno, i rettori di Sassari e Cagliari, Attilio Mastino e Giovanni Melis, ribadiscono la grande «preoccupazione per gli ipotizzati tagli negli stanziamenti regionali al diritto allo studio». Dice Francesca Nurra, segretario territoriale della Cgil a Sassari: «Hanno voluto aumentare le ore di cattedra senza adeguare gli stipendi, scontentando i docenti di ruolo e precludendo ogni opportunità ai precari. Diciamo no alla spending review – scandisce Francesca Nurra – a retribuzioni inadeguate, a soglie di pensione irraggiungibili». Contraria allo sciopero la Cisl, «perché – spiega Maria Giovanna Oggiano, segretario territoriale Cisl-scuola – vogliamo andare al tavolo proposto dal governo per tentare di risolvere il problema». Anche la scuola della Gallura si ferma per protestare contro quello che è «il peggior anno scolastico degli ultimi 10 anni». Così lo ha definito Anna Fedeli, del direttivo nazionale della Flc Cgil, nei giorni scorsi a Olbia e a Tempio per illustrare le ragioni dello sciopero. Contro la spending review e per dire no al concorsone voluto dal Governo. «Sarà inutile e dannoso, mentre in realtà sono necessari un piano di stabilizzazioni che dia certezze al personale docente e Ata nelle graduatorie, lo sblocco delle immissioni in ruolo per il personale Ata e le nomine per amministrativi e tecnici». (bettina camedda, antonio meloni, alessandro pirina)
 

 
L’UNIONE SARDA
L’Unionesarda online
Studenti in lotta per le borse di studio I rettori: "Non penalizziamo i meritevoli"
LA PROTESTA DEGLI STUDENTI SOTTO IL CONSIGLIO REGIONALE
Cagliari, notte in tenda per universitari "La Regione assicuri il diritto allo studio"
 
 
La protesta degli studenti universitari, fino a ieri accampati sotto il Consiglio regionale, forse è servita. Una delegazione di studenti è stata ricevuta alla conferenza dei capigruppo in Consiglio. Anche i Rettori contro i tagli.
 
Gli studenti chiedono nuovi fondi per le borse di studio, fondi che serviranno a coprire tutti gli idonei, ma non beneficiari; un adeguamento delle borse alla soglia minima nazionale, una progettazione della residenzialità studentesca , senza dimenticare la questione campus. Le risposte arriveranno tra una settimana.
 
Anche i rettori delle università di Cagliari e Sassari hanno espresso viva preoccupazione per gli ipotizzati tagli "tagli che costituiscono un grave freno alla formazione dei giovani e che deve essere rimosso al più presto".
 
Venerdì 12 ottobre 2012 07:18
 

 
Lettera43
PROTESTA
Sardegna, universitari contro i tagli regionali
Rivendicato diritto allo studio per 15 mila fuorisede. Con loro i rettori.
Protesta degli studenti sardi contro i tagli al diritto allo studio.
 
 
Non si è ancora sciolto il presidio degli universitari sotto la sede del Consiglio regionale della Sardegna.
Gli studenti hanno trascorso la notte dell’11 ottobre in sacco a pelo, dentro le tende piazzate sotto l’atrio.
CON LORO I RETTORI. Due giornate di mobilitazione per rivendicare mense, posti letto e servizi, in una parola, il diritto allo studio per i 15 mila fuorisede.
Al loro fianco si sono schierati anche i rettori delle Università sarde, Giovanni Melis (Cagliari) e Attilio Mastino (Sassari).
Entrambi hanno espresso «viva preoccupazione per gli ipotizzati tagli negli stanziamenti regionali al diritto allo studio».
Dopo la giornata di lotta del 10 ottobre, la battaglia sta proseguendo fino a quando non arriveranno risposte concrete.
COPRIRE IL 42% DEGLI IDONEI. Le richieste dei rappresentanti di Unica 2.0 sono state espresse alla conferenza dei capigruppo in Consiglio regionale.
«Abbiamo chiesto garanzie sui fondi all’Ersu di Cagliari e Sassari che possano coprire le borse di studio degli idonei, il 42%, che per via dei tagli non possono beneficiare di un loro diritto» ha sottolineato Marco Meloni, rappresentante degli studenti in senato accademico, «hanno chiesto una settimana di tempo per darci una risposta».
Nel frattempo giovedì 18 ottobre gli studenti hanno previsto un’assemblea per decidere nuove forme di lotta.
 
Giovedì, 11 Ottobre 2012
 

 
Sardies
I rettori degli Atenei sardi dicono ’no’ ai tagli
11 ottobre 2012 18:38
 
 
Sassari - I rettori delle Università sarde, Giovanni Melis e Attilio Mastino, esprimono viva preoccupazione per gli ipotizzati tagli negli stanziamenti regionali al diritto allo studio.
 
In particolare, le risorse disponibili non garantiscono l’assegnazione delle borse di studio a tutti gli studenti che risultano idonei per merito e per reddito nelle graduatorie degli Enti regionali per il diritto allo studio: si tratta di una limitazione che costituisce evidentemente un grave freno alla formazione dei giovani più capaci e meritevoli, e che deve essere rimossa al più presto. In Sardegna, infatti, si auspica l’aumento del numero dei laureati, non certo la diminuzione.
 
«Le risorse per il diritto allo studio, già stanziate negli anni scorsi in quantità insufficiente, non possono subire ulteriori diminuzioni - dichiarano i due rettori - soprattutto in un contesto insulare che offre agli studenti fuori sede un numero assolutamente insufficiente di alloggi e di servizi rispetto alle altre realtà nazionali».
 

 
Liberoquotidiano.it
Sardegna
Scuola: Sardegna, rettori Cagliari e Sassari contro tagli a diritto studio
 
 
Cagliari, 11 ott. - (Adnkronos) - I rettori delle Universita’ sarde, Giovanni Melis (Cagliari) e Attilio Mastino (Sassari), esprimono "viva preoccupazione per gli ipotizzati tagli negli stanziamenti regionali al diritto allo studio".
 
In particolare i due rettori spiegano che "le risorse disponibili non garantiscono l’assegnazione delle borse di studio a tutti gli studenti che risultano idonei per merito e per reddito nelle graduatorie degli Enti regionali per il diritto allo studio: si tratta di una limitazione che costituisce evidentemente un grave freno alla formazione dei giovani piu’ capaci e meritevoli, e che deve essere rimossa al piu’ presto. In Sardegna, infatti, si auspica l’aumento del numero dei laureati, non certo la diminuzione". "Le risorse per il diritto allo studio, gia’ stanziate negli anni scorsi in quantita’ insufficiente non possono subi’re ulteriori diminuzioni - dichiarano i due rettori - soprattutto in un contesto insulare che offre agli studenti fuori sede un numero assolutamente insufficiente di alloggi e di servizi rispetto alle altre realta’ nazionali".
 
Intanto prosegue la mobilitazione degli studenti universitari cagliaritani di Unica 2.0 che da ieri occupano l’atrio del Consiglio regionale della Sardegna, in via Roma a Cagliari, e che hanno trascorso la notte in tende e sacchi a pelo.
 

 
Castedduonline.it
Il rettore contro i tagli allo studio: "Il rischio è la diminuzione dei laureati a Cagliari"
11/10/2012 12:20
 
 
di Federica Lai
 
I rettori delle Università sarde, Giovanni Melis e Attilio Mastino, esprimono viva preoccupazione per gli ipotizzati tagli negli stanziamenti regionali al diritto allo studio. In particolare, le risorse disponibili non garantiscono l’assegnazione delle borse di studio a tutti gli studenti che risultano idonei per merito e per reddito nelle graduatorie degli Enti regionali per il diritto allo studio: si tratta di una limitazione che costituisce evidentemente un grave freno alla formazione dei giovani più capaci e meritevoli, e che deve essere rimossa al più presto. In Sardegna, infatti, si auspica l’aumento
del numero dei laureati, non certo la diminuzione. “Le risorse per il diritto allo studio, già stanziate negli anni scorsi in quantità insufficiente non possono subìre ulteriori diminuzioni – dichiarano i due rettori - soprattutto in un contesto insulare che offre agli studenti fuori sede un numero assolutamente insufficiente di alloggi e di servizi rispetto alle altre realtà nazionali”.
 

 
Controcampus.it
Diritto allo studio, i rettori degli Atenei sardi dicono “no” ai tagli
 
 
SASSARI. I rettori delle Università sarde, Giovanni Melis e Attilio Mastino, esprimono viva preoccupazione per gli ipotizzati tagli negli stanziamenti regionali al diritto allo studio.
 
In particolare, le risorse disponibili non garantiscono l’assegnazione delle borse di studio a tutti gli studenti che risultano idonei per merito e per reddito nelle graduatorie degli Enti regionali per il diritto allo studio: si tratta di una limitazione che costituisce evidentemente un grave freno alla formazione dei giovani più capaci e meritevoli, e che deve essere rimossa al più presto. In Sardegna, infatti, si auspica l’aumento del numero dei laureati, non certo la diminuzione.
 
“Le risorse per il diritto allo studio, già stanziate negli anni scorsi in quantità insufficiente, non possono subire ulteriori diminuzioni- dichiarano i due rettori- soprattutto in un contesto insulare che offre agli studenti fuori sede un numero assolutamente insufficiente di alloggi e di servizi rispetto alle altre realtà nazionali”.
 

 
Uninews24.it
Tagli al diritto allo studio, i rettori insorgono
 
 
Sassari - I rettori delle Università sarde, Giovanni Melis e Attilio Mastino, esprimono viva preoccupazione per gli ipotizzati tagli negli stanziamenti regionali al diritto allo studio.
 
 In particolare, le risorse disponibili non garantiscono l’assegnazione delle borse di studio a tutti gli studenti che risultano idonei per merito e per reddito nelle graduatorie degli Enti regionali per il diritto allo studio: si tratta di una limitazione che costituisce evidentemente un grave freno alla formazione dei giovani più capaci e meritevoli, e che deve essere rimossa al più presto. In Sardegna, infatti, si auspica l’aumento del numero dei laureati, non certo la diminuzione. "Le risorse per il diritto allo studio, già stanziate negli anni scorsi in quantità insufficiente, non possono subire ulteriori diminuzioni- dichiarano i due rettori- soprattutto in un contesto insulare che offre agli studenti fuori sede un numero assolutamente insufficiente di alloggi e di servizi rispetto alle altre realtà nazionali".
 

 
Sardiniapost.it
L’appello dei rettori universitari sardi
 
 
RETTORISARDII rettori dei due atenei isolani si uniscono alle proteste degli studenti universitari, che ieri e oggi hanno presidiato con tende e striscioni il consiglio regionale di Via Roma, per protestare contro i tagli delle risorse per le borse di studio, la chiusura di due case dello studente e la mancata costruzione del campus universitario. Il rettore dell’ateneo cagliaritano Giovanni Melis e quello di Sassari Attilio Mastino, in una nota si dicono preoccupati per i tagli ipotizzati agli stanziamenti regionali per il diritto allo studio, lamentando la già esigua somma stanziata in questi ultimi anni che non riesce a garantire l’erogazione delle borse di studio a tutti gli studenti idonei per merito e per reddito. La mancanza di risorse, dunque, per i due rettori è una limitazione, oltre ad un grave freno alla formazione dei giovani. Le università sarde auspicano un aumento del numero dei laureati, non la diminuzione.
 
“Le risorse per il diritto allo studio, già stanziate negli anni scorsi in quantità insufficiente non possono subìre ulteriori diminuzioni – dichiarano i due rettori - soprattutto in un contesto insulare che offre agli studenti fuori sede un numero assolutamente insufficiente di alloggi e di servizi rispetto alle altre realtà nazionali”.

 

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