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Scuola di sviluppo locale "Sebastiano Brusco" - Settima edizione

Sistemi agroalimentari e sviluppo locale, dal 11 al 14 ottobre a Seneghe
11 ottobre 2012

Scuola di Sviluppo Locale Sebastiano Brusco

Università e operatori locali a scuola per lo sviluppo sostenibile del territorio
 
I sistemi agroalimentari e lo sviluppo locale saranno i temi principali della settima edizione della Scuola di sviluppoSeneghe - Casa Aragonese locale “Sebastiano Brusco” che si svolgerà dal 11 al 14 ottobre 2012 nella cornice di Seneghe.
 
Organizzata congiuntamente dal dipartimento di Scienze sociali e delle Istituzioni dell’Università di Cagliari, dall’Istituto di ricerca sociale dell’Università del Piemonte Orientale, dal Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, dal Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica di Piacenza e dal Centro studi di sviluppo rurale dell’Università della Calabria, in collaborazione con il comune di Seneghe, il Dipartimento Interateneo Territorio dell’Università degli Studi di Torino e del Politecnico di Torino, la Scuola è ormai da anni al centro dell’interesse per le tematiche dello sviluppo territoriale e si è caratterizzata nel tempo come elemento di collegamento tra ricerca scientifica e politiche territoriali, rivolgendo la propria attenzione, oltre che ad accademici e studenti, anche ai soggetti pubblici e privati legati alle politiche territoriali di sviluppo. L’edizione di quest’anno vedrà la partecipazione di circa 70 persone tra iscritti e docenti e conferma una volta di più questa vocazione, inserendosi all’interno del rapporto tra sistemi alimentari e sviluppo locale sostenibile.
 Benedetto Meloni
IL TEMA L’argomento della settima edizione è tornato di recente nel mainstream delle politiche di sviluppo anche grazie alla pubblicazione del lavoro di Carlo Trigilia, uno dei maggiori teorici della disciplina insieme ad Arnaldo Bagnasco, dal titolo “Non c’è Nord senza Sud”. «Parlando del Sud – spiega Benedetto Meloni, docente di Sociologia dell’ambiente e del territorio nell’ateneo cagliaritano e direttore della Scuola – Trigilia individua come risorse chiave da sviluppare, che attualmente risultano in gran parte sottovalutate, la cultura e l’agroalimentare. In particolare, quest’ultimo aspetto presenta specificità, competenze e imprese che nel meridione possono stimolare lo sviluppo».
 
LA SPECIFICITÀ AGROALIMENTARE DELLA SARDEGNA Quali sono i motivi per cui è necessario insistere sul settore agroalimentare per lo sviluppo locale nell’isola? «In Sardegna – continua Meloni – è presente una quantità di prodotti specifici estremamente significativa, comparativamente maggiore ad altre regioni. La specificità è ciò che ci permette di competere: in parole povere, se io ho un prodotto diverso posso presentarmi sul mercato perché altri non ce l’hanno. Bisogna soltanto valorizzarlo all’interno di forme di sviluppo che siano anche sostenibili, ovvero legate al territorio e all’ambiente».
 
SVILUPPO LOCALE E RETI DI RELAZIONE Per quanto concerne i processi di valorizzazione della produzione, l’intento della Scuola è quello di stimolare la creazione di reti di relazione che leghino i sistemi agroalimentari locali col territorio, prestando particolare attenzione alle diverse forme di consumo e di vendita che si stanno facendo spazio:«La gente sta tornando a un consumo più attento. È per questo che stanno aumentando le forme di vendita diretta, le reti di consumatori, i GAS (Gruppi di Acquisto Solidale), le filiere corte, i farmer market. Tra le relazioni che si terranno durante i lavori indicano esempi di luoghi, come Torino e la Toscana, in cui questi elementi funzionano molto bene».
 
UNA SCUOLA CHE FA “SCUOLA” Una delle novità di quest’anno riguarda l’organizzazione del programma:«Nelle precedenti edizioni facevamo riferimento a modelli di sviluppo su cui i partecipanti alla Scuola proponevano suggerimenti. Quest’anno, invece, i consigli ci vengono direttamente dalle singole esperienze dei nostri partner che stanno conducendo ricerche sull’argomento. Il Dipartimento di Sociologia e Scienza Politica dell’Università della Calabria sta ultimando un PRIN in collaborazione con gli atenei di Pisa, Trento e Roma, e ci presenterà la ricerca in anteprima. Relatori come Filippo Barbera e gli studiosi del LEL di Piacenza (Laboratorio di Economia Locale) hanno lavorato a lungo sul settore vitivinicolo. Per alcuni versi stiamo diventando davvero una Scuola, perché ci troviamo ad anticipare un tema che sta diventando emergente». Al progresso delle conoscenze e delle pratiche sul tema dell’agroalimentare si aggiunge, ovviamente, il contributo dell’Università di Cagliari, che in collaborazione con la Camera di Commercio sta portando avanti una ricerca rilevante:«L’obiettivo del progetto è quello di creare un paniere dei prodotti di qualità della provincia di Cagliari, garantito dalla Camera di Commercio, da proporre ai ristoratori, creando così una rete che arrivi sino ai consumatori».
 
LA SCELTA DI SENEGHE La decisione di organizzare gli incontri della Scuola nel paese del Montiferru non è casuale. Seneghe, infatti, è il luogo simbolo del pionieristico “Progetto Sardegna”, promosso dall’OECE (Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea) tra il 1958 e il 1962:«Si trattò – spiega Meloni – di una sperimentazione interessante soprattutto dal punto di vista metodologico perché ha lavorato sullo sviluppo locale, sulle risorse locali in termini di specificità, sulle competenze e i saperi locali, nello stesso modo in cui noi lavoriamo oggi». La connessione sul territorio, in cui è centrale il tema dell’agroalimentare, si riflette sulla stessa organizzazione della scuola, che utilizza strumenti quali l’albergo diffuso, i bed&breakfast e i ristoranti locali, stando sul territorio e rivolgendosi alle risorse proprie del luogo.
 
PROSSIME TAPPE L’obiettivo ambizioso della scuola è quello di strutturarsi, in collaborazione con i partner, come centro di ricerca e formazione internazionale per lo sviluppo locale: «Siamo consci – conclude Meloni – della complessità dell’operazione: non è facile mettere assieme atenei e dipartimenti diversi. Non sono sufficienti i protocolli d’intesa ed è necessario costituirsi in maniera autonoma dal punto di vista amministrativo».
 
 
 
 
 
COMITATO SCIENTIFICO
Angelo Pichierri, Benedetto Meloni, Enrico Ciciotti, Filippo Barbera, Paolo Perulli, Silvia Sivini
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Silvia Podda – Emanuela Porru - Ester Cois
Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni
Viale Sant’Ignazio da Laconi, 78 - 09123 Cagliari
070-6753750
www.scuolasviluppolocale.it
scuolaestiva@tiscali.

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