UniCa UniCa News Notizie "L'emigrazione dei laureati rappresenta una perdita secca per il Paese"

"L'emigrazione dei laureati rappresenta una perdita secca per il Paese"

L'intervento del Rettore all'incontro con il Ministro dell'Università Profumo
18 luglio 2012

 

Cagliari, 18 luglio 2012 - “L’emigrazione dei nostri migliori laureati rappresenta una perdita secca per il nostro Paese. I giovani devono avere la possibilità di formarsi e inserirsi nel mercato del lavoro in modo adeguato”. Lo ha detto il Rettore dell’Ateneo di Cagliari, Giovanni Melis, intervenendo ieri all’incontro “Le città intelligenti”, organizzato dalla Regione Sardegna all’Hotel Mediterraneo alla presenza del Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Francesco Profumo.
 
“Da tempo lavoriamo per rafforzare il capitale umano – ha aggiunto il Magnifico – e per una nuova cultura organizzativa nei nostri Atenei su tre linee-guida: acquisire risorse, distribuirle in base a criteri certi, valorizzare il merito”. Il Rettore ha quindi confermato l’impegno delle università sarde sui progetti europei, e ha parlato di “investimenti importanti fatti per potenziare i laboratori e reggere il confronto a livello internazionale: oggi tutte le risorse vengono attribuite in base ai risultati. Ma tutto rischia di essere poco credibile – ha avvertito il Rettore – perché gli atenei, e quelli sardi in particolare, soffrono per l’assenza delle condizioni che favoriscano l’inserimento lavorativo dei giovani laureati. Registriamo infatti status normativi e retributivi non adeguati agli standard europei”.
 
D’accordo con il prof. Melis il Ministro Profumo: “Condivido l’invito a stare attenti ai giovani – ha detto nell’intervento conclusivo della mattinata – Bisogna dire che diamo loro opportunità di mercato, ma anche metterli nelle condizioni di creare nuova occupazione con idee originali. Per questo abbiamo previsto anche nel bando Smart cities la parte sulla social innovation, riservata a ragazzi con meno di 30 anni. Abbiamo bisogno di un Paese più generoso che punti sulla condivisione delle idee: questo farà nascere una base culturale diversa”.
 
“Come detto dal prof. Melis, l’impegno prioritario deve essere rivolto ai giovani: serve fiducia e passione in un momento molto difficile per il Paese. Abbiamo ottimi studenti e centri di ricerca ma non siamo tanto capaci a lavorare insieme e farci valutare. Bisogna parlare dell’ottima qualità della ricerca e dell’alta formazione”.
 
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - testi Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216 - foto di ROBERTO PILI

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