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Conclusa la fase di redazione del nuovo Statuto

Documento del Rettore dopo l'approvazione in Senato e Cda
28 marzo 2012

 

Il 23 marzo 2012 si è conclusa la fase di redazione del nuovo statuto, con l’approvazione, quasi unanime, da parte del Consiglio d’amministrazione e del Senato accademico delle risposte alle osservazioni del Ministero. Spiace che i rappresentanti degli studenti abbiano votato contro alcuni articoli non considerando adeguatamente il fatto che, utilizzando gli spazi consentiti dalla Legge Gelmini, la loro rappresentanza è stata ampliata rispetto al passato. E’ ora, infatti, prevista la loro presenza nel nucleo di valutazione e saranno attivate le commissioni paritetiche di corso di laurea e/o di classe. Ancora una volta si è ritenuto di scaricare sul documento statutario il dissenso per le politiche ministeriali.
 
Il nuovo statuto è fortemente innovativo. Si rafforza la cultura della qualità e del riconoscimento dei meriti che, oggi, pervade i comportamenti organizzativi e nella governance i valorizzano i ruoli funzionali. Nel contempo, si realizza una profonda riorganizzazione strutturale finalizzata a razionalizzare l’utilizzo delle risorse umane e finanziarie che il ministero continua a tagliare, senza prospettare inversioni significative nei prossimi anni.
 
In particolare, nel rapporto con il ministero si è difeso il ruolo d’indirizzo e controllo del Senato accademico, l’assenza di conflitti d’interesse negli organi accademici, il contributo della rappresentanza studentesca, la responsabilizzazione dei dipartimenti sulla ricerca e sulla didattica, evitando di accettare passivamente l’impostazione centralistica propria del bilancio unico, la funzionalità delle nuove facoltà a sostegno della qualità della didattica.
 
Naturalmente sarà l’applicazione pratica ad evidenziare i punti di forza e di debolezza del modello statutario, ma sarà relativamente semplice intervenire.
 
Dopo aver costituito i nuovi dipartimenti si apre ora il processo per eleggere i nuovi consigli di facoltà con le relative rappresentanze, per arrivare all’elezione del nuovo senato accademico che dovrà nominare il Consiglio d’Amministrazione. Tale fondamentale processo democratico si affianca all’impegno in atto per il PRIN, e soprattutto per la procedura del VQR.
 
L’approvazione dello statuto porterà all’adeguamento regolamentare partendo dalla definizione del nuovo regolamento elettorale. In particolare, dovrà essere definito il regolamento dei dipartimenti e dei centri ed il regolamento per le chiamate degli idonei alle abilitazioni nazionali, che dovrebbero, secondo il Ministro, essere avviate a partire da fine giugno, solo per citare quelli più urgenti e significativi.
 
A completare le emergenze amministrative e organizzative s’inserisce la conclusione della procedura in corso per la nomina del direttore generale e, soprattutto, l’introduzione per il prossimo anno della contabilità economico patrimoniale, nell’ambito del nuovo regime di tesoreria unica. Non minore impegno comporterà l’iter amministrativo per il nuovo edificio nella cittadella di Monserrato.
 
La discussione sullo statuto ha evidenziato diverse posizioni, soprattutto sul ruolo delle Facoltà e dei Dipartimenti. L’unità sostanziale espressa in Cda e Senato Accademico, dal personale docente e tecnico amministrativo, testimonia il grande senso di responsabilità e l’interesse comune al buon funzionamento dell’Ateneo. Sono premesse indispensabili per superare le difficoltà e continuare così il processo di miglioramento del servizio didattico, nei risultati della ricerca e nel rapporto con il territorio.
 
Il Rettore
prof. Giovanni Melis

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