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Un mandorlo per ricordare Roberto Coroneo

Un gesto simbolico testimonia l'affetto e la stima degli studenti
16 febbraio 2012

 

Cagliari, 16 febbraio 2012 - E' stato piantato ieri pomeriggio - nonostante il tempo inclemente e la pioggia - nel giardino della Cittadella dei Musei: un mandorlo ricorderà il prof. Roberto Coroneo, il preside di Lettere scomparso di recente. Si moltiplicano le iniziative nel suo ricordo: quello di ieri è un gesto simbolico che ben testimonia la stima e l'affetto degli studenti per lo studioso.
 
 
Pubblichiamo il testo letto prima della messa a dimora del mandorlo:
 
Carissimi,
vi ringrazio per essere intervenuti a questo che vuole essere un piccolo gesto da dedicare al nostro caro prof. Roberto Coroneo.
Fra le diverse iniziative che sono state organizzate come le messe in suffragio e la dedica dell'aula rossa alla sua memoria, anche noi studenti abbiamo pensato che avremmo dovuto fare un gesto simbolico per ricordare la figura del nostro caro professore.
Riflettendo sul modo e al tipo di iniziativa da realizzare, abbiamo pensato che la memoria è una cosa viva e duratura, così come vivo e duraturo e un albero. Una volta immaginato che questa poteva essere una buona idea abbiamo pensato a quale albero avrebbe potuto ricondurre il nostro pensiero alla figura del caro professor Coroneo. Fra i tanti tipi di albero la scelta è poi caduta sul mandorlo.
Convinti della bellezza di questo albero, abbiamo cercato di capire se la scelta poteva essere anche quella giusta, così ci siamo decisi di fare una approfondita ricerca, consultando manuali e testi specifici trovando alla fine la risposta ai nostri dubbi.
Il mandorlo è una pianta che cresce nelle aree del mediterraneo orientale. I fenici introdussero questa coltura dalla Grecia, ed è per questo che i romani lo chiamavano “Noce Greca”.
Il nome mandorlo è ritenuto il nome frigio della greca Cibele e significherebbe “la grande Madre” e personificante la terra che produce. Tutti sappiamo che il nostro caro professore era un tenace studioso del mondo greco bizantino, quindi appare intuitivo associare a questi quella che i romani chiamavano Noce Greca. Quanto poi all'associazione alla divinità greca e quindi alla terra che produce, la nostra presenza oggi, sia fisica che spirituale, concreta questa sua aspirazione.
Ecco quindi una pianta che ha radici forti e ben espanse, ecco qui il fiore che si appresta a nascere e che poi d'estate si trasformerà in frutti meravigliosi. Vi chiedo di aiutarci a piantare quest'albero qui, nel luogo che ha visto maturare una così brillante e fantastica persona, e chi vuole è invitato a raccontare qualcosa del proprio personale rapporto con il professor Roberto Coroneo.
Adriano Cossa
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - foto Francesco Cogotti - testi Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 
 
 

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