UniCa UniCa News Notizie La valutazione da sempre parola d'ordine per gli Atenei

La valutazione da sempre parola d'ordine per gli Atenei

Lo ha detto Stefano Fantoni, presidente ANVUR, durante due incontri in Ateneo
23 novembre 2011

 

Cagliari, 25 novembre 2011 – “Sta nascendo una nuova Università. Il processo di valutazione non è mai stato estraneo agli atenei italiani: autonomia e valutazione sono sempre state parole d’ordine”. Lo ha detto il presidente dell’Agenzia nazionale per la Valutazione del Sistema universitario e della Ricerca, Stefano Fantoni, questa mattina nel corso dell’incontro nell’Aula magna della facoltà di Ingegneria. Prima di lui il Rettore Melis ha riferito i contenuti dell’ultima riunione della CRUI, svoltasi ieri a Roma, alla presenza del Ministro. Quest’ultimo ha assicurato che le valutazioni dell’ANVUR saranno applicate per la ripartizione dei fondi a partire dal 2013, mentre l’iter per i decreti delegati previsti nella Riforma subirà un’accelerazione, a partire dalla concorsualità, per cui le selezioni saranno attive dal 2012.
 
“Lo scopo dell’ANVUR – ha ripreso Fantoni – è aiutare il sistema universitario a crescere, facendo emergere i punti di forza e quelli di debolezza. Le classifiche saranno il punto d’arrivo di un processo con cui ogni ateneo valuterà quale dipartimento funziona meglio e quale peggio, in modo da dare una risposta al Paese: anche i criteri utilizzati saranno resi pubblici”.
 
Quindi l’illustrazione di procedure e meccanismi. I tempi dell’intero processo – che dovrebbe costare intorno ai 10 milioni di euro – prevedono che l’ANVUR consegni il Rapporto finale entro la fine di giugno del 2013. “Il processo di autovalutazione è molto importante, i nuclei di valutazione di ciascun ateneo aiutano a capire se il processo è compreso e realizzato bene”. 
 
Si è quindi aperto il dibattito, durante il quale numerosi docenti hanno evidenziato la necessità che il processo di valutazione cominciato a livello nazionale abbia "ricadute virtuose" all’interno di ciascun Ateneo. "E’ necessario disporre dei dati per ogni valutazione - ha detto Raffaele Paci - per poter compiere un’analoga operazione interna e distribuire le risorse di conseguenza. L’attribuzione di fondi dovrebbe essere collegata anche all’impegno alla trasparenza". Il Rettore ha ricordato come in Ateneo si stiano già applicando criteri precisi: "Chi intende ottenere fondi - ha detto - deve presentare i risultati raggiunti".
 
Il prorettore per la ricerca, Francesco Pigliaru, ha spiegato che "il lavoro dell’Anvur è un tentativo eroico di compiere un percorso omogeneo. Vogliamo usare i vostri dati per l’attribuzione delle risorse". Il presidente del Nucleo di Valutazione, Roberto Crnjar, ha messo in evidenza il problema della presenza di coautori nelle pubblicazioni scientifiche oggetto di valutazione, mentre la prof.ssa Maria Del Zompo ha richiamato i rischi derivanti da "una competizione esasperata tra università, specie su un bene immateriale come la cultura".
 
I LAVORI DEL POMERIGGIO 
“Il metodo della valutazione dei risultati è centrale per il nostro Ateneo: nel nuovo Statuto abbiamo stabilito il collegamento tra l’assegnazione delle risorse e i risultati ottenuti nella ricerca”. Così il Rettore Giovanni Melis ha introdotto i lavori del pomeriggio nell’Aula Magna del Rettorato.
 
Il presidente ANVUR ha quindi illustrato il lavoro avviato sul modello di valutazione della didattica. “Uno dei punti fondamentali del sistema – ha detto – sarà certamente l’autovalutazione, sulla base di quanto già accade, ma puntiamo ad un modello più semplice e chiaro possibile. Accanto a questo, occorre capire i riflessi sulla governance, cioè cosa un ateneo fa o decide di fare a seguito dell’autovalutazione. Resta infatti centrale la preoccupazione sulla programmazione didattica”.
 
Fantoni ha evidenziato la necessità di un efficace servizio di placement e della verifica del grado di apprendimento degli studenti. “In una situazione di carenza di risorse destinata a perdurare – ha concluso – può succedere che il Paese vada nella direzione di una distinzione tra teaching universities e searching universities, magari decidendo di affidare i dottorati di ricerca, cioè l’alta formazione, ad una sola delle due categorie. Sarebbe una scelta sbagliata: vorrei che al più ci fossero specializzazioni formative”.
 
Il Rettore ha dunque richiamato il percorso avviato con l’università di Sassari per condividere programmi di studio sulla base di una possibile federazione tra atenei. “Siamo penalizzati sul parametro dell’attrattività: all’interno del sistema regionale dobbiamo continuare ad essere università generaliste. Non sarebbe inoltre corretto essere valutati sul placement, come accaduto due anni fa: è un approccio che non ci convince”. Il prof. Melis ha quindi ringraziato il lavoro svolto dal prof. Vincenzo Solinas, direttore del Centro per la Qualità dell’Ateneo che – assente per malattia – è stato sostituito dalla prof.ssa Diletta Peretti: “Il successo formativo non è solo numerico – ha detto – ma riguarda il livello dei saperi dei laureati, opportunamente formati per il mondo del lavoro”.
 
Quello di Cagliari è l’unico ateneo italiano ad avere attivato il Laboratorio didattico, una fortunata esperienza in accordo con la CRUI che – con la guida di una Cabina di regia condotta da Paolo Orefice – ha visto cinquanta docenti impegnati in corsi che hanno loro fornito nuove competenze sull’insegnamento.
 
Il direttore amministrativo, Fabrizio Cherchi, ha infine illustrato il Programma triennale della trasparenza: “Lo scopo – ha spiegato – è fare in modo che ogni cittadino possa controllare il rispetto da parte della nostra organizzazione del principio di buon andamento e imparzialità. Oggi la valutazione dei comportamenti organizzativi riguarda tutti i dipendenti: l’attività svolta in tema di trasparenza e valutazione mostra che il sistema universitario non è autoreferenziale”. Su questi temi – ha concluso il Rettore – “nel nostro Ateneo c’è interesse, adesione e passione”.
 
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - foto Francesco Cogotti - testi Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

L’Aula Magna di Ingegneria durante i lavori del mattino 
 
Ingegneria: il Rettore e il Presidente dell’ANVUR
 
I lavori nell’Aula Magna del Rettorato al pomeriggio
 
 

 
Cagliari, 23 novembre 2011 - Il Presidente dell’Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, prof. Stefano Fantoni, sarà a Cagliari venerdì 25 novembre per partecipare a due incontri organizzati dal Magnifico Rettore.
 
Al mattino terrà un seminario nell’Aula Magna della facoltà di Ingegneria (via Marengo, 2) su “La valutazione: il ruolo e le strategie dell’ANVUR”, con particolare riferimento al bando per gli anni 2004-2010.  L’inizio è previsto per le ore 11.
 
Nel pomeriggio, a partire dalle 15,15 nell’Aula Magna del Rettorato (via Università, 40) parteciperà ad una riunione durante la quale sarà illustrato il percorso verso la Qualità compiuto dall’Università di Cagliari, con particolare riferimento alla valutazione della didattica e dei servizi amministrativi. In questo secondo incontro - dal titolo "Il percorso della valutazione nell’Università di Cagliari: didattica e servizi amministrativi" - sarà presentato anche il Programma Triennale per la Trasparenza in vigore in ateneo.
 
Quello affrontato da Fantoni negli appuntamenti cagliaritani è un tema centrale per le politiche di indirizzo degli atenei, perchè una quota sempre maggiore di risorse sarà ripartita su base premiale in relazione ai risultati raggiunti nell’attività di ricerca.
 
La visita all’ateneo cagliaritano coincide con l’avvio del nuovo esercizio di valutazione della qualità della ricerca universitaria affidata all’Agenzia Nazionale per la Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR). Si tratta di un organismo dotato di autonoma personalità giuridica creato per rispondere all’esigenza di terzietà della valutazione rispetto sia alla sfera politico-amministrativa del Ministero sia rispetto alle istituzioni valutate. L’Agenzia rende pubblici i risultati delle proprie valutazioni e redige, ogni due anni un rapporto sullo stato del sistema universitario che il Ministro trasmette al Parlamento, al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Comitato Interministeriale Programmazione Economica.
 
Il prof. Stefano Fantoni è presidente dell’ANVUR dal maggio scorso: fino ad allora è stato ordinario di Teoria delle forze nucleari alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (SISSA).
 
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