Vittorioso in casa sua: Leonardo Coiana è stato riconfermato presidente nazionale del Cusi dalla nona assemblea federale. I lavori, tenutisi tra l’aula magna del rettorato e la sala conferenze di Sa Duchessa del Cus Cagliari, hanno tributato una sorta di plebiscito per il medico cagliaritano. Classe ’34, Coiana ha conquistato il suo quarto mandato alla guida dei centri sportivi universitari italiani con 128 voti. Cinque schede sono andate al presidente del Cus Padova, Roberto Zanovello. Due le schede bianche più una nulla.

 

All’assemblea hanno preso parte i delegati di 49 Cus. In apertura dei lavori, un prezioso affondo del rettore Giovanni Melis sul futuro dei giovani: “Dobbiamo coinvolgerli e responsabilizzarli sempre più. Specie in tempi di risorse scarse, occorre una nuova mission formativa e lo sport, per le generazioni che guideranno il Paese, ha un ruolo fondamentale”.

 

Un capitolo basilare in un modello vincente: “I nostri ragazzi sanno cogliere le occasioni. Dobbiamo proporle nei modi e nei tempi giusti. A nome del presidente del Coni, Petrucci, e del segretario Pagnozzi, devo complimentarmi per i lavori del Cusi guidato da Leonardo Coiana” ha scandito Franco Arese, numero uno dell’atletica italiana. In aula magna, il chairman della mattinata, è stato Adriano Rossi. Il presidente del Cus Cagliari, e vice della Fidal nazionale, ha insignito della “K” d’oro, il rettore, il professor Giuseppe Perpignano, il sindaco di Cagliari, Emilio Floris e il professor Michele Meloni, nominandoli soci onorari del Cus: “Li ringraziamo per quel che hanno fatto per lo sport universitario cagliaritano e diamo loro un benvenuto speciale in una famiglia che necessità di attenzioni, entusiasmo e idee” ha sottolineato Rossi.

 

In serata, la relazione di Leonardo Coiana, con al centro la proposta del ticket per gli studenti che accedono agli impianti cusini, e le votazioni. Con un risultato: la Sardegna mantiene al vertice del Cusi un manager cagliaritano (Mario Frongia).