Università degli Studi di Cagliari
Il rettore di Viterbo eletto alla prima tornata e con ampio consenso di voti
07 aprile 2011
Il rettore dell’Università della Tuscia eletto alla prima tornata e con ampio consenso di voti
Giovedì 7 aprile 2011 (IC) - Con una sola votazione i rettori degli atenei italiani hanno scelto il nuovo presidente della Crui. Come da previsioni l’eletto è Marco Mancini (foto a destra), rettore dell’università di Viterbo La Tuscia. Classe 1957, Mancini è professore ordinario di Glottologia, laureato alla Sapienza, socio dell’Accademia dei Lincei, Grand’Ufficiale della Repubblica e membro di diversi comitati e associazioni scientifiche. Rettore dell’ateneo viterbese dal 1999, in precedenza ne aveva diretto la facoltà di Lingue e letterature straniere e fatto parte del CdA. Nel periodo 2002-2006 ha presieduto il Coordinamento regionale delle università del Lazio. Oltre a dirigere vari organismi per l'alta formazione, successivamente ha ricoperto la cariche di Segretario generale Crui, di componente del CdA della Fondazione Crui, di presidente della Commissione Crui per il Sistema bibliotecario e di referente dell’università per l’ARAN.
Oggi l’assemblea dei rettori ha eletto anche la Giunta Crui che al suo interno ha designato i vicepresidenti e il segretario. Qui di seguito tutti gli eletti per il mandato 2011-2014:
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PRESIDENTE
Marco Mancini Università di Viterbo La Tuscia
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SEGRETARIO GENERALE
Stefano Paleari Università di Bergamo
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VICE PRESIDENTE
Giovanni Puglisi Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano
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VICE PRESIDENTE
Corrado Petrocelli Università di Bari
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ALTRI COMPONENTI DELLA GIUNTA
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Giacomo Deferrari
Università di Genova
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Massimo Giovannini
Università Mediterranea di Reggio Calabria
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Alessandro Mazzucco
Università di Verona
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Raimondo Pasquino
Università di Salerno
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Antonio Recca
Università di Catania
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Francesco Rossi
Seconda Università di Napoli
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Angiolino Stella
Università di Pavia
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Alberto Tesi
Università di Firenze
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Le prime dichiarazioni del neo presidente della Conferenza dei Rettori sono riportate nel comunicato dell’ufficio stampa Crui:
“Il mio mandato inizia in una fase molto delicata per l’università.” ha detto Mancini subito dopo l’elezione. “L’applicazione della 240/10 richiede attenzione e responsabilità. Se condotta con la dovuta partecipazione e con grande senso delle istituzioni può trasformarsi in una vera e propria opportunità per il rinnovamento e il rilancio delle università. E il ruolo della CRUI in questa fase sarà cruciale”.
“D’altra parte l’opinione pubblica ha dell’università un’immagine opaca e puramente difensiva, costruita spesso sull’enfasi ossessiva dei difetti e sull’assordante silenzio rispetto ai risultati e alle eccellenze” – ha aggiunto il nuovo Presidente della CRUI – “Questa logica va ribaltata. La CRUI dovrà farsi amplificatore di una nuova visione dell’università, basata sui fatti e non sugli slogan, che porti a conoscenza della politica e dell’opinione pubblica ciò che l’università sta facendo e continuerà a fare per il Paese”.
“Tuttavia sarebbe ingenuo pensare che qualunque progetto di rilancio possa essere fatto a costo zero” – ha concluso Mancini – “Accanto all’impegno dell’università nei confronti della società è necessaria una rinnovata presa di coscienza da parte dello Stato e della politica rispetto alla partita che si sta giocando sul piano internazionale. Il progressivo definanziamento dell’università sta conducendo l’innovazione nel nostro Paese a minimi epocali, che difficilmente potremo recuperare se la tendenza non si inverte immediatamente. Proseguire sulla strada che vede l’alta formazione e la ricerca come spese e non come investimenti equivale a mettere una pesantissima ipoteca sul futuro di intere generazioni. Nell’anno in cui ricorre il centocinquantesimo anniversario della nostra storia comune sarebbe auspicabile un segnale evidente, e non semplicemente accennato, di un cambiamento di tendenza”.