Cagliari, 12 novembre 2010 (Ufficio stampa e web - SN) - Una lunga e dettagliata relazione di Giovanni Floris su "Politica, informazione, populismi" ha aperto ufficialmente l’Anno accademico 2010/11 per la Facoltà di Scienze Politiche. All’incontro, nell’ex Teatro dei Ciechi di via Nicolodi, erano presenti numerosi presidi e il prorettore vicario dell’Ateneo, Giovanna Maria Ledda.
Commosso l’intervento di apertura della Preside Paola Piras, che ha ringraziato i tantissimi studenti presenti in sala, per una conferenza che "mostra a tutti - ha spiegato - che in Università non facciamo soltanto accademia, ma siamo capaci di appassionarci, e con noi gli studenti, a temi attuali e anche molto delicati come il rapporto tra politica e informazione".
E’ stata dunque la volta della relazione di Giovanni Floris. Il conduttore della popolare trasmissione di Raitre Ballarò ha parlato dei meccanismi di costruzione del consenso, mettendo particolarmente in guardia dal rischio del populismo. "La tentazione è insita nell’uso di alcuni strumenti - ha spiegato - come i blog sul web e la televisione. Sui blog, in particolare, il meccanismo utilizzato può essere di porre domande al pubblico, anzichè fornire risposte". Il giornalista si è dunque soffermato sul rapporto tra giornalisti e politici: "E’ un problema comune a tantissimi Paesi - ha dettagliato, citando numerosi casi concreti - anche in Francia e negli Stati Uniti si sono registrati tantissimi episodi di intolleranza da parte del potere politico nei confronti di chi fa informazione". E ancora: la presenza nel nostro Paese di numerose trasmissioni di confronto politico, "ma la nota stonata è il numero ridotto di conduttori, che limita certamente l’offerta nei confronti di un pubblico mai come oggi desideroso di conoscere cosa sta accadendo".
Al termine della lezione, il concerto del Quartetto d’Archi Accademia, che ha proposto una selezione da “Le 4 stagioni” di Vivaldi. A fare da indovinata cornice all’incontro le opere dell’artista sassarese Angelo Maggi.
FOTOGALLERY (a cura di Francesco Cogotti)