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Linux Day 2010 a Cagliari

A lezione di open source: la facoltà di Ingegneria ha ospitato l’annuale evento dedicato al software libero
23 ottobre 2010
A LEZIONE DI OPEN SOURCE
 
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foto: ic / unicaweb


 

Linux Day 2010AULE DI INGEGNERIA

in via Marengo a Cagliari
sabato 23 ottobre 2010
dalle 8:30 alle 18:30
INGRESSO LIBERO
 
La facoltà di Ingegneria ha ospitato l’annuale evento dedicato al software libero 
 
Cagliari, 23 ottobre 2010 (IC) -  L’ateneo di Cagliari ha partecipato direttamente al LinuxDay 2010, appuntamento dedicato al software libero in programma oggi nelle aule del polo di via Marengo e via Is Maglias. Oltre ad ospitare l’evento le Facoltà di Ingegneria e di Architettura hanno inoltre concesso il proprio patrocinio, come pure hanno fatto il Centro di Competenza ICT Sud, l’Anci Sardegna e i dipartimenti universitari di Informatica e di Ingegneria elettrica ed elettronica. 
 
L’organizzazione è stata curata dal Gruppo Utenti Linux di Cagliari (Gulch), un comitato formato interamente da giovani under 30 (studenti e ricercatori dell’ateneo con età media tra i 20 e i 25 anni) e dal prof. Giulio Concas del Diee.
 
Il LinuxDay (in Rete: http://www.linux.it/linuxday) è una manifestazione nazionale organizzata in 135 città, articolata in eventi locali per promuovere Linux ed il SW Libero. Negli anni scorsi l’edizione cagliaritana ha visto la partecipazione di quasi mille persone, un dato positivo confermato anche quest’anno per l’adesione di vari istituti scolastici e amministrazioni comunali.
 

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Durante il Linux Day è stato possibile assistere a numerosi seminari, divisi in sessioni parallele, tra cui la sezione per il "livello base" in modo che neofiti e curiosi potessero capirne le caratteristiche più immediate e le enormi potenzialità. Fino ad esaurimento scorte soto stati distribuiti dei CD contenenti alcune tra le più popolari distribuzioni di GNU/Linux e software libero. Molti i visitatori alle aree "demo", per vedere all’opera Linux e altre libere applicazioni. Lo staff di volontari del Gulch è stato inoltre a disposizione per installare Linux in una partizione del personal computer dei visitatori interessati.
 

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In questo momento l’Open Source è particolarmente maturo ed in grado di essere una reale occasione di sviluppo per il territorio. E’ inoltre anche un’opportunità per le pubbliche amministrazioni, che sempre più - in tutta Italia e anche in Sardegna - stanno adottando software non proprietario, abbattendo i costi per le licenze d’uso e creando valore con l’implementazione di programmi e utility che possono essere adoperate da altre amministrazioni. 
Il trend di grande crescita del software libero è stato l’oggetto di un recentissimo studio su scala nazionale, presentato in occasione del Linux Day 2010: tra i dati riferiti alla diffusione dell’Open Source nei siti web delle amministrazioni comunali si scopre che lo hanno già adottato il 45% dei Comuni italiani (che in totale sono circa 8mila) e il 40% di quelli sardi. 
 
Molto gradita e significativa la presenza di tanti professori scolastici con i loro alunni. A loro la giornata è servita per imparare che si possono usare programmi, utilità e giochi senza dover pagare alcuna licenza e senza più aver bisogno delle copie pirata di software commerciali.
 


IN RETE

 
Sito web organizzazione: http://www.gulch.it
Sito web manifestazione: http://www.linux.it/linuxday
 

SERVIZI STAMPA
TG di Videolina - CLICCA PER IL VIDEO 
VIDEO: TG di Videolina, servizio di Stefano Birocchi
   
 
LA REPUBBLICA del 23 ottobre 2010
la repubblica
l’evento
LINUX DAY, SABATO DEL PINGUINO
è la festa del software libero
La decima edizione della manifestazione dedicata al sistema operativo open source per eccellenza. Quest’anno mette al centro a scuola. Tra i protagonisti c’è anche Android e i dispositivi mobili. La guida alle manifestazioni
di FRANCESCO CACCAVELLA
 (23 ottobre 2010)  - IL SABATO del pinguino. Come da dieci anni ogni quarto sabato di ottobre, in Italia si festeggia il software e l’informatica libera che si raduna sotto il simbolo del pennuto bicolore. Da Aosta a Ragusa, il paese è invaso dalle feste dei Linux user group e delle associazioni che aderiscono al LinuxDay, la manifestazione che celebra Linux e l’"altro modo" di usare il computer: a casa, nelle pubbliche amministrazioni, a scuola. Proprio la scuola è il filo rosso che lega tutte le manifestazioni italiane del 2010. Manifestazioni spontanee, come spontaneo è lo spirito che le anima, ma organizzate e indirizzate dall’Italian Linux Society, sul cui sito 1 è possibile conoscere sede e programmi aggiornati di tutti i 136 appuntamenti che siamo riusciti a contare.
Come al solito, chiunque voglia toccare con mano i vantaggi del software libero, non deve fare altro che andare a uno degli incontri, magari con il proprio portatile, per ricevere dimostrazioni e consigli sulle migliaia di programmi da usare liberamente e a costo zero. Si troveranno anche CD da portare a casa, distribuzioni Linux da provare, personale esperto pronto a guidare i principianti.
Dicevamo la scuola, tema è declinato in decine di varianti. Vera protagonista di molti degli eventi in programma sarà la WiiLD 2, la Wiimote Lavagna Digitale, una lavagna digitale economica basata su hardware comune. La WiiLD può essere controllata attraverso il Wiimote, il noto joystick bianco senza fili utilizzato nella console da gioco Nintendo Wii. La WiiLD è presente a Brescia dove viene presentato il progetto "Linux nelle Scuole" promosso dal linux user group della città. Dimostrazioni e analisi dello strumento sono in programma anche ad Aosta, Lecco, Pavia, Modica, Grosseto, Fabriano, Oriveto e altre decine di città. A Siena è prevista anche una dimostrazione su come "realizzare una lavagna interattiva con meno di 100 euro".
Il tema scolastico non si ferma solo alla WiiLD. A Gorgonzola la giornata è dedicata a "Scuola pubblica e software libero", mentre a Mantova una sessione esaminerà Docebo, il sistema di e-learning open source molto diffuso anche in ambienti aziendali. A Pisa sono previste due intense ore per discutere di "Laboratori didattici in salsa Software Libero". A Bergamo, alla facoltà di ingegneria, viene presentato il progetto One Laptop Per Child dal punto di vista delle scuole.
Per quanto riguarda le grandi città, a Milano gli appuntamenti sono due: il primo, organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, si svolge al SIAM 1838 (Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri) con un programma incentrato sull’uso di software libero a scuola e con il pomeriggio occupato a "ripensare l’insegnamento grazie al Floss" (Free/Libre/Open Source Software). Il secondo alla Casa del sole, organizzato dall’associazione culturale OpenLabs, con sette percorsi paralleli su Prodotti, Didattica, Tecnica, Diritto d’autore e Fare businnes con Linux.
Anche a Torino sono previste due iniziative: il gruppo degli utenti Linux della città si ritrova a Piazza Castello, all’aperto, per portare il software libero nelle strade; l’altra iniziativa è alla Cascina Roccafranca di via Rubino, con percorsi destinati a principianti ed esperti. A Roma l’appuntamento è alla facoltà di Matematica, nei pressi dell’Università La Sapienza. Ricco il programma che comprende più di venti seminari. A Napoli è la facoltà di Scienze e Tecnologie ad ospitare gli appassionati: una sessione che potrà fare scuola è quella dedicata al passaggio di quasi duemila computer del Comune alla distribuzione Ubuntu.
Protagonista quest’anno anche Android, il sistema operativo open source per cellulari e tablet promosso da Google e basato su Linux. A Bergamo è prevista una "Android zone", una zona dedicata alle dimostrazioni delle potenzialità del sistema operativo; ad Udine un seminario approfondisce "come Android sta cambiando il mondo dei dispositivi mobili", mentre a Palermo si parla di "Android: Linux verso gli smartphone". La programmazione Android è al centro dell’evento di Perugia e una sessione for dummies (per inesperti) è prevista nel ricco programma di Verona. Gli eventi dedicati al sistema operativo mobile comunque sono sparsi un po’ per tutta Italia: Pescara, Bisignano (CS), Ceccano e così via.
Non mancano gli appuntamenti più tecnici dedicati a esperti o programmatori. A Como, c’è un seminario dedicato alla "programmazione libera, da 6 a 99 anni", una panoramica didattica dei linguaggi di programmazione da quelli più semplici a quelli più complessi, tutti con cuore "libero". A Teramo si impara a come progettare un blog in "40 minuti" attraverso semplici e gratuiti strumenti liberi. Sempre nel campo della programmazione, a Rende (CS) c’è spazio per capire come il cloud computing, una delle tendenze più consolidate dello sviluppo applicativo moderno, possa essere sfruttato anche con strumenti open source.
Lo spirito del Linuxday non è tuttavia confinato ai soli aspetti tecnici. A Belluno si discute di "filosofia del software libero", con una panoramica a partire dal creatore della fondazione del free software, Richard Stallman. Sempre l’ispirazione di Stallman guida l’appuntamento "Software Libero: libertà per tutti, diritto di tutti" in calendadio a Lucca. Ad Ivrea, in mattinata, due seminari hanno come tema "Etica Hacker e Software & Hardware Libero" e, quasi d’obbligo nella città che vide la fioritura della vecchia Olivetti, "Da Adriano Olivetti al Software Libero: continuità di una idea". C’è posto anche per un’analisi delle licenze cosiddette "copyleft", che preservano alcuni diritti di base, ma favoriscono il riutilizzo e la condivisione dell’opera: ad Arezzo ("Creative Commons e Letteratura") e a Livorno ("Licenze creative: condividere le proprie creazioni"). Il software libero in ambito sociale verrà invece trattato a Verona attraverso l’esperienza dell’associazione Faber Libertatis impegnata, in Italia e nei paesi in via di sviluppo, a rigenerare computer usati per utilizzarli poi in progetti sociali al fine di ridurre il divario digitale.
Molti dei seminari sono dedicati a specifici software, videogiochi e servizi open source. Blender, il software di animazione video tridimensionale, è protagonista a Teramo, Potenza, Spotorno, Fermo, Lecce. In molti di questi luoghi si potrà assistere alla proiezione di Sintel, un film d’avventura tridimensionale di 15 minuti interamente realizzato con Blender.
Un altro servizio che gode di popolarità tra i programmi dei vari Linuxday è OpenstreetMap (seminari, tra gli altri, a Catanzaro, Salerno, Trento, Padova, Castelfranco Veneto), il progetto collaborativo per la generazione di mappe stradali che non abbiano vincoli di licenza e che possano essere utilizzati liberamente in altri software o servizi. Infine i videogiochi: a Cosenza, Catanzaro, Fabriano, Messina sono previsti appuntamenti dedicati a come giocare con Linux. A Cagliari c’è anche un torneo di OpenArena, un noto gioco "sparatutto" open source e gratuito. 



L’Unione Sarda

L’UNIONE SARDA del 23 ottobre 2010
Cronaca di Cagliari - Pagina 25
Software libero, opportunità per i Comuni
Tecnologia. Anche in città si celebra la decima edizione del Linux day, voluto dalla facoltà di Ingegneria
La giornata del pinguino è arrivata alla sua decima edizione. Il pennuto australe, come molti ormai sanno, è il simbolo di Linux, il sistema operativo open source , cioè basato su un codice di libero accesso e quindi modificabile a proprio piacimento, gratuitamente, da tutti. In molte città del Bel Paese oggi si celebra il Linux day ma l’edizione cittadina assume un particolare significato.
IMPORTANZA È infatti voluta dal Gruppo utenti Linux Cagliari e hinterland (Gulch), nato nel 1996, una dei primi a comparire in Italia. Alcuni suoi esponenti lavorano con le più importanti agenzie governative e istituzioni tecnologiche del pianeta. Giusto per fare qualche nome, il Massachussetts institute of technology (Mit), l’agenzia del pubblico impiego del Brasile e l’Università di Bologna. L’importanza del Linux day di Cagliari, organizzato con la collaborazione della facoltà di Ingegneria, è presto detta: è l’incontro che riunisce più persone a livello mondiale.
PROGRAMMA Nel programma di ieri erano previsti seminari di approfondimento sul sistema operativo e sul suo utilizzo nel territorio, oltre alla consueta possibilità di fare installare gratuitamente Linux sul proprio pc.
NUMERI «Da uno studio della Linux foundation e della Human technologies di ottobre», afferma Nicola Asuni, uno dei membri del gruppo, «risulta che il 75% delle grandi aziende Usa nel 2011 aumenterà l’uso di Linux e che il 40% ridurrà quello di Windows e Unix». Il perché è presto detto: «È tecnicamente superiore e più sicuro», afferma soddisfatto Asuni. Ma nell’Isola?
IN SARDEGNA «Anche in Sardegna l’utilizzo di sistemi operativi liberi nelle amministrazioni sta aumentando», ricorda Giuseppe De Stefanis, «il 16% dei comuni sardi ha il proprio sito creato con questo metodo». Grazie anche ai componenti del Gulch, che fanno “proselitismo” nei luoghi in cui lavorano, e alla delibera regionale 54/8 del 2008 che promuove l’utilizzo del software libero e «l’interoperabilità tra pubbliche amministrazioni».
AMMINISTRAZIONI Tradotto significa che se un Comune adotta un programma per la gestione delle schede anagrafiche, un altro municipio può utilizzare lo stesso programma adattandolo alle proprie esigenze, senza versare un euro alle aziende produttrici di programmi. Altrimenti? «Dovrebbero pagare», afferma Alessandro Martis, un altro esponente del Gulch.
ECONOMIA Il software libero è gratuito, si può scaricare e installare senza pagare la licenza. Ma ha anche dei risvolti economici importanti. «I modelli di business delle aziende open source», spiega Asuni, «hanno più ricadute sul territorio, perché oltre a sviluppare il prodotto, forniscono assistenza e consulenza». Per il Gulch il software libero è un problema sociale: «Tutto quello che tocchiamo in realtà è software, quindi avere programmi che funzionano meglio, perché sviluppati e controllati da una comunità mondiale di informatici, significa avere oggetti perfettamente funzionanti». Se poi è gratis, ancora meglio.
MARIO GOTTARDI
 
 
 

L’Unione Sarda

L’UNIONE SARDA del 21 ottobre 2010
Cronaca di Cagliari - Pagina 28
Informatica. L’evento è indirizzato in particolare a docenti e studenti degli istituti superiori cittadini
A Ingegneria sabato c’è il Linux day
Sabato dalle 8.45 alle 18, nella aule della facoltà di ingegneria - via Marengo e via Is Maglias - si tiene il Linux day (http://www.linux.it/linuxday) l’annuale evento dedicato al software libero, in grande crescita nella pubblica amministrazione. L’accesso è libero e gratuito anche perché lo scopo della manifestazione è, appunto, promuovere Linux e il software libero. Negli anni scorsi all’edizione cagliaritana hanno partecipato quasi mille persone. Quest’anno aderiscono vari istituti scolastici e amministrazioni comunali.
Il gruppo utenti Linux di Cagliari, che cura l’organizzazione, è nato dieci anni fa e conta 200 iscritti. È formato da studenti e ricercatori dell’ateneo con età tra i 20 e i 25 anni e da Giulio Concas, docente del dipartimento di Ingegneria elettrica e elettronica. L’evento è indirizzato in particolare a docenti e studenti delle scuole superiori. È prevista l’installazione gratuita del software sui pc dei partecipanti senza dover pagare alcuna licenza.
LA TENDENZA Secondo gli organizzatori «l’Open Source è una reale occasione di sviluppo per il territorio e un’opportunità per le pubbliche amministrazioni. Infatti», sostengono, «adottando software non proprietario, la pubblica amministrazione abbatte i costi per le licenze d’uso e crea valore con l’implementazione di programmi e utility adoperabili anche da altre amministrazioni».
CE L’HA IL 40% DEI COMUNI Al Linux day sarà presentato un recente studio su scala nazionale da cui si evince che l’Open source è stato adottato dal 45 per cento dei Comuni italiani (circa ottomila) e dal 40 per cento delle municipalità sarde. Sul tema interverrà Tore Cherchi, presidente della provincia del Sulcis e dell’Anci Sardegna.
PATROCINI E ORGANIZZAZIONE La facoltà di ingegneria ha concesso il proprio patrocinio, affiancata dal Centro di competenza Ict Sud, dall’Anci Sardegna e dai dipartimenti di Informatica e di Ingegneria elettrica ed elettronica.
WINDOWS E LINUX Molti, considerata la diffusione dei sistemi operativi di Microsoft e con una dose di scetticismo si chiedono: Windows e Linux possono coesistere? La risposta è sì. È possibile portare il meglio di Linux in ambiente Windows e il meglio di Windows in ambiente Linux.
Nel polo universitario di via Marengo, informano gli organizzatori, si può accedere in auto.

 

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