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L’ateneo di Cagliari ed il mondo delle nanotecnologie

Quattro ricercatori sardi tra gli autori dell’Enciclopedia internazionale “Handbook of Nanophysics”
04 ottobre 2010
handbook of nanophysicsQuattro ricercatori sardi tra gli autori dell’Enciclopedia internazionale “Handbook of Nanophysics”, frutto di tre anni e mezzo di lavoro con il contributo di scienziati di 47 diverse nazioni
 
Cagliari, 4 ottobre 2010 (MF) - Si è da poco conclusa la conferenza regionale per la ricerca e l’innovazione, dove si è messa in rilievo l’importanza della triade formazione-ricerca-innovazione, tre elementi che insieme portano alla valorizzazione del capitale umano, ed a un indotto socio-economico finanziario da cui beneficiano i territori e nazioni coinvolte. Si è messo in evidenza anche l’importanza non solo delle reti interne ma anche di quelle internazionali quale volano per lo scambio culturale e scientifico a supporto dell’innovazione e competitività. Ed infine, è stato ripetuto molte volte quanto la Regione Sardegna voglia puntare sulla persona, in un binomio inscindibile che si riassume nelle parole “merito e coraggio”. Infine il merito sarà premiato. Il merito non solo scientifico, ma anche di aver coraggio di guardare molto avanti, di intraprendere ricerche innovative, di realizzare le proprie idee, di trasformarle in prodotti utili alla società. Il coraggio e merito di fare contemporaneamente formazione, ricerca e innovazione.

Quando formazione-ricerca-innovazione provengono dal merito e coraggio di 4 ricercatori sardi
 
Alla luce di questo, ci compiace dare la notizia di un’opera editoriale che vede alcuni dei nostri ricercatori tra gli autori. L’opera in questione è una enciclopedia sulle nanotecnologie, uno dei settori tematici di interesse identificati dalla Regione Sardegna. Essa è composta da 7 volumi, a cui hanno partecipato 683 autori di 47 nazioni, di cui 25 Italiani. Tra questi ci sono 4 ricercatori sardi. L’opera, intitolata “Handbook of Nanophysics”, edita dal prof. Klaus D. Sattler, e pubblicata dalla CRC Press, ha visto la luce in tre anni e mezzo di lavoro.

Ci compiace darne notizia, perché l’Università di Cagliari, si confronta a livello italiano con il politecnico di Torino e quello di Milano, con l’istituto nazionale di astrofisica, l’istituto italiano di tecnologia, un istituto del CNR (SLACS-CNR-IOM), ed altre università (ME, MI-Bicocca, TS, MO-RE)
 
Questa opera è la prima nel suo genere coprendo argomenti relazionati con la fisica teorica e fondamentale e con applicazioni nanotecnologiche delle strutture e materiali. Intesa per un pubblico con differente background, incoraggia la comunicazione tra studiosi di diversi settori e la collaborazione in progetti interdisciplinari. Per facilitare un più ampio accesso del materiale, lo stato dell’arte è presentato in stile didattico ed è arricchito da equazioni ed illustrazioni. Nei sette volumi vengono trattati argomenti così diversi che questa enciclopedia sarà utile a studenti, docenti, e ricercatori che lavorino nei seguenti campi: scienze dei materiali, fisica dello stato solido, ingegneria elettrica, ingegneria meccanica, scienze computeristiche, chimica, scienze farmaceutiche, biotecnologia, biologia molecolare, biomedicina, metallurgia, e ingegneria ambientale.
 
I ricercatori del nostro Ateneo che sono stati invitati a contribuire con il loro lavoro a questa iniziativa editoriale appartengono a due facoltà diverse.
 
Il prof. G. Cappellini (Facoltà di Medicina e Chirurgia) collabora da diversi anni con il Dr. G. Malloci (post-doc, SLACS-CNR-IOM; www.slacs.it) ed il Dr. G. Mulas (ricercatore astronomo, INAF-OAC di Cagliari, www.ca.astro.it) su progetti di ricerca che utilizzano tecniche di fisica e chimica computazionale per lo studio delle proprietà molecolari di differenti famiglie di idrocarburi policiclici aromatici, per l’opto-elettronica (e.g. trasistor a base organica, diodi ad emissione di luce, celle fotovoltaiche, cristalli liquidi), l’elettronica molecolare, nonché l’astrochimica. Tale attività viene portata avanti attraverso l’utilizzo di centri per il supercalcolo in ambito regionale (www.cybersar.com), nazionale (www.caspur.it, www.cineca.it) ed internazionale (www.cines.fr). L’insieme dei risultati ottenuti nel corso degli anni costituisce l’oggetto di un database online (astrochemistry.ca.astro.it/database/), che è parte del progetto VAMDC (www.vadc.eu) recentemente finanziato dal settimo programma quadro della Comunità Europea. Il gruppo diretto dal Prof. Cappellini ha contribuito al volume 2 (Clusters and Fullerenes) con il capitolo intitolato “Fullerene-like III-V Binary Compounds” dove le tecniche computazionali sono state usate per prevedere la possibile esistenza di nuovi cluster di tipo fullerenico basati su elementi del III e V gruppo della tavola periodica (e.g. GaAs, GaP, AlAs, AlP). Questo studio computazionale soddisfa la grande attenzione che il mondo “nano” dedica ai nanomateriali e loro applicazioni, e fornisce sia un metodo di analisi ma anche di riconoscimento per facilitarne l’identificazione. Visto il carattere didattico/divulgativo dell’enciclopedia, tale attività è stata realizzata anche in collaborazione con la società di divulgazione scientifica Laboratorio Scienza srl (www.laboratorioscienza.it).
 
La Dr.ssa B. Baroli (Facoltà di Farmacia) dirige il laboratorio di nanomedicina, nanotossicologia, e medicina rigenerativa. Le ricerche portate avanti dal suo gruppo di ricerca spaziano dalla rigenerazione ossea, alle nanotecnologie applicate alla veicolazione di farmaci, alla nanotossicologia. Tutti temi di grande interesse scientifico, anche per la Regione Sardegna, con altrettante potenzialità applicative e ricadute che le hanno permesso, nel tempo, di entrare a far parte di alcune reti internazionali. Si ricorda, ad esempio, il network di eccellenza finanziato dalla comunità europea (COST, azione BM0903) e la collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology (Boston, USA), che recentemente ha scelto il laboratorio in questione come luogo dove i suoi studenti possono effettuare degli stage di ricerca all’estero (unione sarda 05.08.2010). Non di minore importanza è la rete di collaboratori locali, che permettono una migliore gestione delle competenze scientifiche e risorse strumentali del territorio. La Dr.ssa Baroli ha contribuito al volume 7 (Nanomedicine and Nanorobotics), con il capitolo intitolato “Penetration of Metallic Nanomaterials in Skin”. Questo invito non è casuale. Infatti il gruppo di ricerca si è distinto a livello internazionale per essere stato il primo a dimostrare, oltretutto con una tecnica mai usata prima, che diminuendo le dimensioni i nanomateriali diventano in grado di penetrare la cute, in quanto nanoporosa. La Baroli è stata la prima a parlare in maniera così esplicita di nanoporosità cutanea in relazione con i nanomateriali. Conseguentemente, questi studi aprono scenari diversi quali potenziali applicazioni in ambito medico, ma anche rischi tossicologici da esposizione non intenzionale, e di tutto ciò si parla nel contributo in questione.
 
Il coraggio e merito di fare contemporaneamente formazione, ricerca e innovazione contraddistinguono questi ricercatori cagliaritani, e contemporaneamente danno lustro e visibilità al nostro Ateneo a livello internazionale. È per questo motivo che abbiamo voluto dedicare questo spazio a due gruppi di ricerca a cui guardiamo con attenzione, e a quest’opera che sarà sicuramente di interesse per molti altri studiosi sardi e non solo.
 
 

 
Per informazioni scientifiche:

- Giancarlo Cappellini
070.675.4935, giancarlo.cappellini@dsf.unica.it

- Bianca Baroli
070.675.8717, bbaroli@unica.it
 


 
Per informazioni editoriali:

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