Visitabile gratuitamente alla Cittadella dei Musei, in piazza Arsenale 
In mostra i duemila pezzi di pregiato artigianato sardo della Collezione Luigi Cocco
 
Cagliari, 29 luglio 2010 (IC) - Per l’Assessore reg.le Maria Lucia Baire l’inaugurazione del Museo Etnografico Regionale rappresenta certamente “Un momento di assoluta valenza culturale per la Regione Sardegna, un progetto esemplare sottratto all’inerzia della disattenzione e all’abbandono. Un pezzo di memoria di Cagliari, per troppo tempo interdetto, che viene restituito alla città e all’Isola intera”. Come ha ricordato la stessa Baire, la convenzione con l’Università di Cagliari per l’utilizzo di una parte della Cittadella dei Musei risale al 9 gennaio 1961. L’acquisto della Collezione Cocco era avvenuta invece sette anni prima (nel 1954, con un investimento di 18 milioni di lire: cifra assai considerevole per quei tempi) e da allora ha atteso un’adeguata sede espositiva. Quasi sessant’anni dopo, i circa 2mila oggetti della collezione possono essere ammirati nei cinquecento metri quadri dello storico complesso di piazza Arsenale, gestiti dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico. La raccolta, frutto della meticolosità del magistrato di Villasor Luigi Cocco è composta da tappeti, tessuti, gioielli, monili e amuleti che raccontano la bravura e la maestria degli artigiani sardi.
 
Il Museo Etnografico Regionale, che sarà visitabile gratuitamente, è il primo di una rete museale regionale che sarà ampliata con la prossima apertura di altri spazi espositivi dislocati su tutto il territorio regionale. All’inaugurazione, che ha avuto luogo oggi dalle 19, con gli assessori regionali Baire (beni culturali) e Giuliano Uras (difesa ambiente) tra gli altri erano presenti il presidente dell’Isre Salvatore Liori, i sindaci di Cagliari e di Nuoro Emilio Floris e Alessandro Bianchi, monsignor Otorino Pietro Alberti e il vescovo ausiliare di Cagliari Mosè Marcia. Presenti anche i rappresentanti del mondo militare, sportivo e di varie amministrazioni locali. Per l’Ateneo cagliaritano c’erano il rettore Giovanni Melis, il professor Duilio Casula e l’accademico dei Lincei Giovanni Lilliu.
 
La cerimonia, coordinata dal giornalista Gianni Filippini, si è conclusa con la visita alla mostra - guidata dal direttore Isre Paolo Piquereddu - e la distribuzione del catalogo del Museo. Nell’occasione l’apertura si è protratta fino a mezzanotte.