Cagliari, 4 giugno 2010 (Ufficio Stampa e web) - E’ stata una mattinata di approfondimento sullo stato di applicazione della Riforma Brunetta, quella che ha visto oggi nell’Aula Magna del Rettorato anche la partecipazione di Alberto Civica, Segretario Generale della UIL Università, Ricerca, Afam.

 

I lavori sono stati aperti dal saluto del prorettore per l’internazionalizzazione, Giovanna Ledda, a nome del Rettore: “Le nuove norme hanno creato non pochi problemi al sistema universitario – ha detto, sottolineando l’importanza del personale per la mission dell’Università – Nessuno vuole sottrarsi alle valutazioni introdotte dalla riforma, si tratta però di difendere gli Atenei da chi vorrebbe ridimensionare l’importanza della formazione nel nostro Paese”.

 

E sulle contraddizioni tra le norme della Riforma Brunetta e quelle contenute nella recente manovra approvata dal Governo si è soffermato Alberto Civica, che ha messo in luce come si tratta di provvedimenti, nati molti anni fa, la cui concreta applicazione risulta difficile, soprattutto dopo il ridimensionamento previsto dal Consiglio dei Ministri. Sono stati ricordati i precedenti: “Nel ’90-’93 saltò un triennio contrattuale – ha detto la guida storica della Uil Università – ed in passato vennero utilizzati sul sistema pensionistico accorgimenti simili a quelli proposti oggi”.

 

Il segretario Uil d’Ateneo, Giorgio Mancosu, ha invece spiegato come la contrattazione integrativa risulti gravemente penalizzata dalle nuove norme, che prevedono il congelamento delle retribuzioni al 31 dicembre 2010. “Non si può accettare l’equazione secondo la quale tutto ciò che è pubblico non va bene – ha detto – è il momento dell’unità e dell’impegno”.

 

Gli interventi dei rappresentanti di alcuni comparti della Pubblica amministrazione hanno concluso l’iniziativa. Ha moderato i lavori il giornalista Sergio Nuvoli.