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Il Rapporto CRENoS sull’economia della Sardegna

Venerdì 28 maggio la presentazione nell’Aula Magna di Giurisprudenza
24 maggio 2010
(Ufficio Stampa e web - SN) - Venerdì 28 maggio, ore 10, nell’aula magna della facoltà di Giurisprudenza – nel compendio dell’ex Teatro Ciechi di via Nicolodi – sarà presentato il 17° Rapporto CRENoS sulla economia della Sardegna. Quest’anno, l’ormai tradizionale ricerca del Centro diretto da Stefano Usai sarà commentata – tra gli altri – da Tito Boeri, docente dell’Università Bocconi, direttore della Fondazione Rodolfo Debenedetti e cofondatore del sito www.lavoce.info.
 
Il Rapporto. Il Rapporto sull’Economia della Sardegna del CRENoS offre, ormai da anni, un’accurata analisi degli indicatori economici e della competitività dell’economia regionale. La presentazione del volume è un’occasione autorevole e consolidata per sviluppare un dibattito informato sullo sviluppo economico della nostra regione, con un puntuale raccordo con l’evoluzione del sistema economico nazionale ed internazionale. Il Rapporto CRENoS è sostenuto dalla Fondazione Banco di Sardegna.
 
Interventi e relatori. Alla presentazione del Rapporto intervengono Stefano Usai (CRENoS), Antonello Arru (Fondazione Banco di Sardegna), Rinaldo Brau (CRENoS), Tito Boeri (Università Bocconi e Fondazione R. Debenedetti), Massimo Putzu (Confindustria Sardegna) e Giorgio La Spisa (Assessore RAS alla Programmazione)
 
Questi i dettagli dell’iniziativa:
 
AULA MAGNA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA, ORE 10
Via Nicolodi (parte alta di viale Sant’Ignazio, Cagliari)
Presiede           Stefano Usai                 Direttore CRENoS
 
Saluti                Antonello Arru               Presidente Fondazione Banco di Sardegna
 
Presentazione   Rinaldo Brau                 CRENoS
 
Interventi        
 
Tito Boeri                     Direttore Scientifico fondazione R. Debenedetti, Università Bocconi
Massimo Putzu             Presidente Confindustria Sardegna
Giorgio La Spisa           Assessore Programmazione Regione Sardegna
 

la locandina dell’evento

il comunicato stampa

 


LA NOTIZIA SULLA STAMPA


L’Unione Sarda di sabato 22 maggio 2010 (scarica il pdf)
Economia e Finanza – pagina 13
Rapporto Crenos. Arrivi a quota 2,4 milioni in linea con il 2008. A picco Grecia (-20%) e Spagna (-9%)
Turismo, la crisi non fa paura
Nel 2009 boom di stranieri in Sardegna: +38%
 
Secondo il Crenos gli arrivi di turisti in Sardegna non hanno perso quota a differenza dei concorrenti come Grecia e Spagna.
Il turismo sardo non teme crisi. Nel 2009, l'urto della recessione non ha scalfito il bilancio della stagione. Nell'Isola gli arrivi (2,45 milioni) e le presenze (12,3 milioni) si sono mantenuti in linea con il 2008. Il risultato è ancora più brillante nel confronto con altre mete concorrenti. La Grecia, sugli arrivi, ha perso il 20% in un anno, Cipro l'11%, la Spagna il 9%, così come Malta e Portogallo. Sono questi i dati che emergono dalla diciassettesima edizione del rapporto Crenos “Economia della Sardegna”, che verrà presentato venerdì prossimo, alle 10, nell'aula magna della facoltà di Giurisprudenza di Cagliari.
L'ANALISI «Ormai si può considerare consolidato un andamento iniziato nel 2005, quando le presenze raggiunsero il picco negativo di 10.200.000 unità», spiega Rinaldo Brau, ricercatore e curatore dell'indagine. «Da allora, le presenze degli italiani sono cresciute del 14%, ma ancora maggiore è stato il contributo della componente straniera: +38%». In ogni caso, precisa Brau, si tratta di presenze ufficiali. «Ci risulta che l'80% degli italiani che arriva in Sardegna non venga registrata. Considerando il sommerso, quindi, le presenze supererebbero abbondantemente quota 30 milioni». Ma quali sono le ragioni di questo exploit ?
LE RAGIONI «Dato che non siamo competitivi rispetto a queste destinazioni sul fronte dei prezzi, evidentemente hanno inciso altri fattori», risponde Brau. «Le coste della Sardegna, per esempio, sono percepite come un prodotto diverso dal resto dell'area mediterranea». Secondo Brau, la sostenibilità ambientale del turismo sardo è stata «la chiave per la nostra differenziazione rispetto agli altri mercati. Infatti», aggiunge, «se l'integrità del territorio può aver rallentato i processi di sviluppo dal lato dell'offerta di ricettività, ha comunque ripagato in termini di incremento della domanda».
I TRASPORTI C'è poi da considerare l'effetto dei voli low-cost: «I nuovi collegamenti internazionali a basso costo», prosegue Brau, «hanno di certo avuto un ruolo in questi anni, ma la tenuta del 2009 sembra aver interessato anche destinazioni come l'area gallurese nella quale, in quell'anno, non si sono registrati significativi incrementi nelle nuove rotte, come invece è accaduto per Cagliari».
L'ECONOMIA Il rapporto del Crenos ha poi affrontato la crisi in generale dell'economia isolana: sia dal punto di vista del Pil che del lavoro. Proprio sull'occupazione il bilancio non è roseo. «Sull'anno appena trascorso», sottolinea il ricercatore, «evidenziamo andamenti molto preoccupanti del mercato, che collocano la Sardegna fra le regioni con un più elevato tasso di disoccupazione». Infine, per quanto riguarda la crescita, il rapporto Crenos si concentra soprattutto su approfondimenti di medio periodo «e dunque», conclude Brau, «non si sbilancia a dire, in termini quantitativi, se negli ultimi dodici mesi l'economia della Sardegna sia andata peggio o meglio del catastrofico -5,1% registrato nel resto del Paese».
LANFRANCO OLIVIERI

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