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Architettura, l’allarme suona anche a Cagliari

Un appello alle istituzioni da Facoltà e parti sociali riunite nel Comitato di Indirizzo
15 aprile 2010
Un appello alle istituzioni da Facoltà e parti sociali riunite il 14 aprile per il primo incontro del Comitato di Indirizzo
 
un momento dell’incontro del 14 aprile nella presidenza di architettura a cagliari (foto: unicaweb/unica.it)
 
Giovedì 15 aprile 2010 (unicaweb) -
Sono oltre cento gli Enti locali e le imprese che negli ultimi tempi hanno intrapreso rapporti di collaborazione con la Facoltà cagliaritana di Architettura. L’ultima nata tra le facoltà universitarie sarde ha dimostrato subito le grandi potenzialità in termini di servizi al territorio affermando un proprio ruolo sociale, culturale ed economico-professionale non solo per il capoluogo isolano. L’importanza di questa forza motrice è stata riconosciuta ieri da tutti i rappresentanti del Comitato di indirizzo delle parti sociali interessate, chiamati dal Preside Antonello Sanna per costituire un organo consultivo permanente per le relazioni socio-economiche della Facoltà.
 
il preside antonello sanna (foto: unicaweb/unica.it)Tra i compiti del Comitato di indirizzo ci sarà anche quello di orientare la Facoltà nella scelta dei profili di studio e ricerca e dei corsi di laurea a partire dalla programmazione 2011. Dal Comitato potranno inoltre scaturire apposite commissioni per qualsiasi obiettivo di reciproca integrazione o cooperazione. Queste opportunità sono state apprezzate in tutti gli interventi della riunione, ma l’attenzione era rivolta principalmente alle sorti della Facoltà di Architettura di Cagliari, “che in questo momento - sono le parole del Preside - attraversa una delle fasi più delicate della sua pur breve storia. Nel generale contesto di crisi i drammatici tagli ai fondi per l’Università sottraggono risorse alla ricerca e alla didattica, proprio quando rappresentano l’unica reale prospettiva per il futuro delle giovani generazioni”.
 
paolo mureddu, assessore provinciale ai lavori pubblici (foto: unicaweb/unica.it)Architettura di Cagliari fa già i conti con la prossima uscita di scena di una parte consistente dei propri professori, che senza ricambio generazionale, cioè di docenti per ciascuna cattedra, comprometterà l’erogazione dei suoi stessi servizi di base. La mancanza di finanziamenti adeguati non permetterà nemmeno di garantire quelle attività specifiche di un corso di alta formazione in architettura, come laboratori, tirocini e workshop che invece hanno caratterizzato l’avvio positivo dei corsi di laurea della Facoltà.

In proposito il prof. Antonio Tramontin ha confermato che proprio l’architettura sta conoscendo in Sardegna una stagione assai felice, con tanti giovani di talento che meritano idonee prospettive di studio e di lavoro.
 
da sinistra il prof. andrea ratto, la prof.ssa emanuela abis, il prof. antonio tramontin e il preside antonello sanna (foto: unicaweb/unica.it)

L’allarme lanciato dai vertici del Polo di Via Santa Croce/Via Corte d’Appello (dai palazzi Cugia e Nieddu fino alla Corte degli Studi del Complesso Mauriziano) è stato dunque molto chiaro: occorre sostenere e sviluppare l’alta formazione in architettura, in Sardegna e nell’Ateneo di Cagliari. il prof. giorgio pellegrini, assessore del comune di cagliari (foto: unicaweb/unica.it)
 
L’appello si è trasformato in una mozione che nei prossimi giorni sarà formalizzata alle istituzioni e distribuita alla stampa. A sottoscriverla, oltre alla Facoltà di Architettura, potranno essere la Provincia ed il Comune di Cagliari, altre amministrazioni comunali (Carbonia, Ales), sindacati, ordini professionali (architetti, ingegneri, agronomi) e varie associazioni tra cui Confindustria, Costruttori edili, Lega cooperative, Legambiente e Città della Terra.
 
il segretario regionale cgil enzo costa (foto: unicaweb/unica.it)Molto chiaro il discorso del segretario regionale della Cgil Enzo Costa: “La mozione deve essere allargata, coinvolgendo non solo la Regione ma anche il Governo, che deve affrontare la questione sarda insieme all’Unione Europea perché nell’Isola non possono mancare gli investimenti su cultura e conoscenza”. Da parte sua anche un plauso alla Facoltà, per l’iniziativa di promuovere un Comitato di indirizzo delle Parti Sociali: “un ottimo esempio di governance e partecipazione; per un’università che deve cambiare con il contributo di tutti è importante sentire il parere di chi vive gli stessi problemi e li vede da una diversa angolatura”.
 
tullio angius, presidente ordine architettiTra i diversi intervenuti, anch’essi a sostegno della mozione-appello: l’assessore provinciale ai lavori pubblici Paolo Mureddu, l’assessore comunale di Cagliari Giorgio Pellegrini, il presidente dell’Ordine degli Architetti Tullio Angius, il presidente di Legambiente Sardegna Vincenzo Tiana, il sindaco di Ales Simonetta Zedda e i rappresentanti della Confindustria, dell’Ordine degli Ingegneri, dell’Associazione Città della Terra e della Lega Cooperative. 
 
simonetta zedda, sindaco di alesNel corso della riunione si sono succeduti anche altri interventi che saranno compresi nel verbale integrale, che sarà reso pubblico dagli uffici della segreteria di Architettura.
 
A conclusione di questo primo incontro della Facoltà insieme agli enti, alle associazioni e alle forze sociali, culturali ed economiche con cui condivide finalità e compiti, è stata la prof.ssa Emanuela Abis - docente di urbanistica - a ricordare gli sforzi che sta compiendo la Regione con l’erogazione di fondi straordinari per gli atenei sardi e per diversi progetti a favore di studenti e laureati: "E’ però estremamente necessario trovare tutti insieme - facoltà, ateneo, comitato di indirizzo, imprese e istituzioni - le soluzioni più opportune per allontanare le attuali criticità e sostenere concretamente il radicamento e lo sviluppo della Facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari".
  
 
 
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LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna del 18 aprile 2010
Pagina 2 - Cagliari
Il caso. L’appello è stato lanciato da imprenditori e forze sociali dopo il taglio dei finanziamenti: a rischio la ricerca
«Non azzoppate la facoltà di architettura»
Il preside Antonello Sanna: «Viviamo una stagione felice, ma il futuro è incerto»
CAGLIARI. Cento tra enti locali e imprese, negli ultimi mesi, hanno chiamato a consulto la facoltà di architettura. L’ultimo nato tra i corsi di laurea in Sardegna ha dimostrato subito le sue grandi potenzialità in termini di servizi al territorio, affermando un proprio ruolo sociale, culturale ed economico-professionale. L’importanza di questa forza motrice è stata riconosciuta avant’ieri da tutti i rappresentanti del comitato di indirizzo delle parti sociali interessate, convocate dal preside Antonello Sanna per costituire un organo consultivo permanente per le relazioni socio-economiche. «La facoltà - ha detto Sanna - attraversa una delle fasi più delicate della sua pur breve storia. Nel generale contesto di crisi, i drammatici tagli ai fondi per l’università sottraggono si sa risorse alla ricerca e alla didattica, proprio quando dovrebbero invece rappresentare l’unica reale prospettiva per il futuro delle giovani generazioni». I problemi principali? Sono i tagli al corpo insiegnante e soprattutto ai finanziamenti. «Facciamo già i conti con la prossima uscita di scena di una parte consistente dei docenti, che senza un ricambio generazionale comprometterà l’erogazione dei servizi di base. La mancanza di finanziamenti adeguati - ha aggiunto il preside - non permetterà nemmeno di garantire quelle attività specifiche di un corso di alta formazione in architettura, come laboratori, tirocini e workshop che invece hanno caratterizzato l’avvio positivo dei corsi di laurea della facoltà». In proposito Antonio Tramontin, docente di composizione architettonica, ha confermato che proprio l’architettura oggi conosce in Sardegna una stagione felice, con tanti giovani di talento che meritano idonee prospettive di studio e di lavoro. In definitiva, si chiede di sostenere e sviluppare l’alta formazione in architettura, in Sardegna e soprattutto a Cagliari. L’appello si è trasformato in una mozione che nei prossimi giorni sarà formalizzata. «La mozione - ha detto il segretario generale della Cgil Enzo Costa - deve essere allargata, coinvolgendo non solo la Regione ma anche il Governo, che deve affrontare la questione sarda insieme all’Unione Europea perché nell’isola non possono mancare gli investimenti su cultura e conoscenza». (ps)

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