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Elezione Rettore: i messaggi dei candidati in ballottaggio

Gavino Faa e Giovanni Melis si rivolgono a elettrici ed elettori
08 giugno 2009

Pubblichiamo i messaggi pervenuti alla Redazione Web dai due candidati in ballottaggio l’11 giugno.


Messaggio del Prof. Gavino Faa

Alle elettrìci, agli elettori e a tutto il personale,

il secondo turno elettorale ha visto crescere sensibilmente il vostro consenso attorno al nostro progetto di governo dell’Ateneo. Consentitemi in questa occasione di non parlare di linee programmatiche, delle quali abbiamo già a lungo dibattuto nei mesi passati. Lasciatemi soltanto esprimere il mio ringraziamento. Innanzitutto intendo ringraziare tutti coloro che hanno onorato la competizione con la loro massiccia partecipazione al voto. Dopo l’uscita di scena di due importanti candidati sarebbe stato lecito aspettarsi una affluenza inferiore giustificata dal fatto che i programmi dei candidati rimasti potevano non rispecchiare le aspettative dei loro sostenitori. E invece, il numero dei votanti è cresciuto, testimoniando che la volontà di partecipare alla scelta di chi ci guiderà nei prossimi quattro anni è più forte del legame al singolo candidato.

Estendo il mio ringraziamento a chi mi ha sostenuto sin dalla prima votazione e ai tanti che si sono aggiunti in occasione della seconda. La vostra fiducia rappresenta per me lo stimolo migliore a fare sempre di più e sempre meglio.

Un ringraziamento doveroso non può mancare anche a coloro che hanno realizzato una "macchina" elettorale perfetta. Organizzazione, informazione capillare, risultati in tempi brevissimi sono fatti oggettivi a cui, in qualità di elettori, non siamo di solito abituati.

Ai ringraziamenti voglio aggiungere soltanto alcune brevi considerazioni.

Nei mesi scorsi mi sono fatto promotore di una serie di seminari, "I linguaggi della medicina", durante i quali i saperi di docenti del nostro Ateneo di antropologia culturale, architettura, filosofia, genetica, ingegneria, lettere, medicina, pedagogia, psicologia, statistica (e sicuramente ne dimentico qualcuno) si sono fusi assieme con lo scopo di integrare le conoscenze di ciascuno con un unico fine, l’umanizzazione della professione medica. L’ampia partecipazione ed il riscontro positivo da parte di colleghi e studenti è stata la miglior dimostrazione che se si condivide un obiettivo comune, ciascuno contribuendo sulla base delle proprie capacità e possibilità, si possono raggiungere anche obiettivi ambiziosi.

Anche in questi ultimi giorni di competizione elettorale c’è chi ha paventato per i prossimi anni scenari catastrofici per il nostro Ateneo. C’è addirittura chi propone semplici ricette come "staccare" la facoltà di Medicina dall’Università per far quadrare i bilanci (?). Riuscireste ad immaginare una Università degna di questo nome priva di questa o quella facoltà?

Al contrario, sono certo che non esistono soluzioni semplici a problemi complessi. Le soluzioni sono, semmai, più complesse ed articolate. Ma, se vorrete gratificarmi della vostra fiducia, le troveremo assieme, con la concertazione ed i suggerimenti di tutti. La figura di rettore a cui penso è quella di una guida che indica la direzione ma che da solo non può andare lontano. Farò il possibile affinché ciascuno si senta di far parte di un equipaggio determinato a raggiungere il medesimo obiettivo.

Anche chi è stato avversario oggi sarà chiamato a fare la sua parte domani. Non potrà tirarsi indietro o peggio, remare contro. In caso di sconfitta sarò il primo a mettere a disposizione dell’Ateneo il mio impegno e l’esperienza che ho maturato negli anni. Non sono d’accordo con chi vuole la contrapposizione a tutti i costi, non condivido le scelte di chi vuole dividere, di chi cerca unicamente lo scontro.
Sono profondamente convinto che si possa migliorare la nostra Università con l’impegno di tutti e con un programma in cui gli stretti rapporti col territorio, l?internazionalizzazione della ricerca, della didattica e della formazione dei nostri studenti, unitamente alla totale apertura allo spazio europeo della ricerca ne costituiscano i punti fondamentali. Con la partecipazione di tutti questa Università può diventare UNICA.

Con affetto e stima,
Gavino Faa


Messaggio del Prof. Giovanni Melis

Care Elettrici e cari Elettori,
desidero esprimere la più viva gratitudine a tutti coloro che hanno sostenuto la mia candidatura.
La fiducia da Voi accordatami mi spinge a rinnovare con coerenza l’impegno a realizzare una buona amministrazione e un’azione trasparente di governo per lo sviluppo nazionale e internazionale dell’Ateneo.
La mia attenzione è volta a migliorare i risultati nella ricerca, nella didattica, nel trasferimento della conoscenza al servizio del territorio, valorizzando le professionalità e i meriti.
Gli obiettivi da raggiungere sono numerosi e ambiziosi.
Insieme possiamo avviare una nuova fase nella storia del nostro Ateneo.
Ancora grazie per il Vostro sostegno.
Giovanni Melis

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