UniCa UniCa News Notizie "Cosa c’entra l’anima con gli atomi?"

"Cosa c’entra l’anima con gli atomi?"

Seminario del Prof. Mauro Dorato, Università di Roma 3
28 maggio 2009
Dipartimento di Scienze Pedagogiche e Filosofiche
Dottorato in Storia, Filosofia e Didattica delle Scienze
Serie di seminari del Poligono delle Idee, A.A. 2008/2009
 
Prof. Mauro Dorato
Università di Roma 3
 
"Cosa c'entra l'anima con gli atomi?"
 
Il seminario si terrà giovedì 28 maggio 2009, ore 10:45, aula Motzo (aula tesi), corpo centrale Facoltà di Scienze della Formazione (via Is Mirrionis 1).
 
ABSTRACT
Uno dei compiti più importanti della filosofia della scienza è forse quello di porre in relazione l'immagine del mondo fornitaci dalla nostra esperienza con l'immagine del mondo consegnataci dalla scienza. Come vedremo, nel corso della storia della scienza tali due immagini sono state spesso in conflitto, ma il conflitto non è mai stato risolto semplicemente eliminando una delle due immagini contendenti. Se una teoria scientifica implicasse che il senso comune è completamente illusorio, avremmo buone ragioni per sospettare che la teoria è sbagliata. Analogamente, affermare che la scienza non fornisce alcuna descrizione o spiegazione del mondo sembra implausibile.
Per illustrare la natura del conflitto tra immagine scientifica e immagine manifesta del mondo in modo concreto nella prima parte del seminario esamineremo brevemente tre importanti rivoluzioni scientifiche: la scoperta dell’inerzia, della relatività della simultaneità, e del Principio di Equivalenza cosiddetto forte. Vedremo come in tutti questi decisivi episodi rivoluzionari, quel che si riteneva problematico alla luce dell’immagine manifesta (e dunque bisognoso di una spiegazione causale), è poi divenuto fondamentale alla luce della nuova teoria scientifica, mentre quel che sembrava ovvio e naturale nella teoria pre-rivoluzionaria, è diventato invece oggetto di spiegazione.
Nella parte conclusiva, tali tre casi storici verranno discussi alla luce della negletta ma illuminante tesi avanzata da A. Fine (1989) in base alla quale le correlazioni quantistiche non hanno bisogno di alcuna spiegazione causale, perché nel mondo quantistico sono fondamentali e primitive. A questa tesi, e in analogia con i casi già discussi, aggiungerò l’ipotesi che più che la nonseparabilità quantistica, a dover essere spiegato, sia proprio il carattere separabile dello spaziotempo classico, che abbiamo sinora ritenuto naturale e scontato per evidenti motivi legati al nostro passato evolutivo.

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