UniCa UniCa News Notizie “Fine del dio di Aristotele”: Enrico Berti a Cagliari per un convegno alla Facoltà teologica

“Fine del dio di Aristotele”: Enrico Berti a Cagliari per un convegno alla Facoltà teologica

Partecipano alcuni tra i piu grandi studiosi della materia in campo nazionale e internazionale
05 maggio 2009
La filosofia di Aristotele e, nello specifico, il problema dell’accessibilità razionale a dio nel pensiero del filosofo greco saranno i temi di un convegno che si terrà a Cagliari martedì prossimo, 5 maggio 2009, alla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, dalle 9 del mattino alla sera, con ingresso libero.
 
Il convegno dal titolo “Fine del dio di Aristotele” vedrà insieme alcuni tra i più grandi studiosi della materia in campo nazionale e internazionale, fra i quali Enrico Berti dell’Università di Padova, Kevin Flannery dell’Università Gregoriana di Roma, Stephen Brock dell’Università della Santa Croce di Roma, Elisabetta Cattanei dell’Università di Cagliari e Rita Salis dell’Università di Padova.
 
Un appuntamento che tratterà di metafisica in senso stretto, mettendo al centro della riflessione temi quali la finalità del motore immobile in Aristotele (oggetto dell’intervento di Enrico Berti, all’apertura dei lavori), il problema del politeismo nel corpus aristotelicum di cui si occuperà Elisabetta Cattanei, e ancora la teologia aristotelica del motore immobile e la sua causalità nel commento di Tommaso D’Aquino, di cui tratteranno rispettivamente Kevin Flannery e Stephen Brock.
 
In ultima analisi sarà proprio il tema della praticabilità finale del primo motore di Aristotele (in senso allargato, la “praticabilità del divino”) il perno attorno al quale ruoterà la discussione, che parte da una problematica interpretazione del passo del XII libro della Metafisica dove si dice che il “primo motore immobile muove il cielo come colui che è amato”.
 
Da questo nasce la doppia domanda “chi ama?” e “chi è amato?”. Interrogarsi su una simile questione porta alla provocazione avanzata dal convegno e al senso del suo titolo: “fine” è, dunque, un punto di arrivo della ragione per la teologia o è un punto morto? La risposta e la posizione di Berti a queste domande sarà lo spunto centrale e il cuore di un convegno che, apparentemente lontano dalla attualità di riflessioni di tipo pratico - maggiormente legate al diritto, all’etica o alla politica - richiama la filosofia ad alcune sue questioni originarie e fondamentali.

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