UniCa UniCa News Notizie EPoS: dall’università all’impresa

EPoS: dall’università all’impresa

Ad Alessandro Fais, trentenne nato a Nuoro, il premio Start Cup del Politecnico di Torino
10 febbraio 2009



Lui si chiama Alessandro Fais, ha 30 anni e vive e studia a Torino da tanti anni, anche se è nato a Nuoro, in Sardegna. Ingegnere dei Materiali con Dottorato in Ingegneria Metallurgica, la sua ambizione è quella di innovare e l’ha fatto insieme ad un suo omonimo, Alessandro Daniele, 29enne, Ingegnere Gestionale con la caparbietà di voler trovare sempre le risoluzioni dei problemi complessi. Coppia perfetta che ha deciso, nonostante la giovane età, di mettere in piedi una società innovativa: la EPos, che si è aggiudicata il premio Start Cup 2008 del Politecnico di Torino. 
Ed è lo stesso Alessandro Fais spiegarci tutto il percorso di come una semplice idea di un universitario pieno di sogni è diventata realtà. 

Come è iniziata l’avventura dell’impresa? 
«Girando per i corridoi del Politecnico vidi la pubblicità della Start Cup dell’Incubatore d’imprese del Politecnico di Torino (I3P) in cui mettevano in palio 20.000 € alla prima business idea. Mi ero già fatto due conti su quanto sarebbe costato finanziare l’iniziativa che avevo partorito e scrissi agli organizzatori della Start Cup, piuttosto inacidito, chiedendo come pensavano mai che quelle cifre avrebbero aiutato ad avviare un’azienda di stampo industriale. Loro colsero la provocazione, mi chiamarono a parlarne e cominciai a capire che forse era veramente possibile, pur senza disporre di grosse risorse finanziarie personali». 

Su cosa si basa il progetto? 
«Dal punto di vista tecnico é la naturale evoluzione del mio lavoro di laurea e dottorato. Si tratta dello sviluppo di un processo industriale di sinterizzazione denominato "capacitor discharge sintering". E’ un processo che a partire da polveri sciolte permette di ottenere un oggetto con una forma e delle caratteristiche fisiche ben precise senza passare dallo stato liquido ed in tempi "ridicoli" (centesimi di secondo). Ma non è solo questo. Il team è composto, oltre che da me, anche dal mio socio Alessandro Daniele, le cui competenze complementari (è un Ingegnere Gestionale con specializzazione in asset management ed avvio di start up) permettono di lavorare velocemente ed in maniera più esaustiva, più completa rispetto ad aziende di soli tecnici. Le aziende si fanno con la passione, con la competenza e con la tecnica. Non basta un nuovo processo, per quanto interessante e vantaggioso!». 

Qual è il punto forte di EPos? 
«La visione di quello che sarà, il bersaglio ben chiaro su cui puntare». 

Avete brevettato l’idea? 
«Le idee fortunatamente non si possono brevettare. Invece le tecniche, l’evoluzione del processo cds (capacitor discharge sintering) ovvero il nuovo processo EPoS, quello sì. E’ stata fatta una domanda di brevetto europeo in collaborazione con uno studio legale di Torino tra i più importanti in Italia». 

Ad oggi, quali obiettivi avete raggiunto e quali volete raggiungere nel breve tempo? 
«Abbiamo vinto il primo premio alla Start Cup Piemonte 2008 (ironia della sorte) ed anche il primo posto Premio Nazionale dell’Innovazione nel 2008 (la Start Cup nazionale), due business plan competitions con giurie composte da venture capitalists. Questa è stata una iniezione di fiducia che ci ha dato ulteriore propulsione. Il prossimo big step saranno i primi contratti e le prime commesse per avviare la produzione». 

Cosa consigli a chi ha una idea di impresa da voler realizzare? 
«Non mollare mai. Gli ostacoli non hanno mai fine ma la tua impresa esisterà solo se saprai superarli o schivarli tutti, ad uno ad uno, man mano che si presenteranno. Lavora di squadra, costruisci un’unione forte, con degli obiettivi e motivazioni. Guarda sempre lontano guardandoti intorno per evitare di inciampare». 

E voi, sareste capaci di creare un’impresa? Sentite di avete uno spirito inprenditoriale?

DA WWW.DIGI.TO.IT - NOEMI PENNA

Ultime notizie

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie