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L’Università di Messina sceglie l’autoriforma

In attesa che il Governo riesamini la politica finanziaria gli Organi accademici deliberano un processo di radicale rinnovamento
06 novembre 2008

Il Senato e il Consiglio di Amministrazione dell'Università di Messina hanno approvato all'unanimità nell' ultima seduta del 3 ottobre il Manifesto dell'Ateneo di Messina:“ La scelta dell'autoriforma”.
E' la prima volta che in Italia vengono adottate linee guida così vincolanti per organi di governo universitari.
Questo il Manifesto già approvato da Messina.


MANIFESTO DELL’ATENEO DI MESSINA
“LA SCELTA DELL’AUTORIFORMA”


Gli organi di Governo dell’Ateneo di Messina, in attesa che il Governo nazionale riesamini la politica finanziaria commisurandola alle reali linee di riforma, deliberano, come atto finale del dibattito avviato negli ultimi mesi, di accelerare il percorso di valorizzazione della propria autonomia al fine di portare a compimento con determinazione un processo di radicale rinnovamento.
Qualche giorno fa è stato già approvato all’unanimità dagli Organi di Governo un documento programmatico, allegato a questo manifesto.
Il manifesto intende esaltare principi di trasparenza nelle procedure gestionali. Pone come linea programmatica un contenimento significativo delle spese relative agli assegni fissi del personale, oltre che una contrazione degli oneri per utenze e contratti. Utilizza le economie per allocare risorse alle premialità del merito di studenti e ricercatori, al reclutamento di ricercatori, all’innalzamento della qualità didattica e del tasso di studenti e laureati in corso con corrispondente riduzione del tasso di fuori corso e di abbandoni. I servizi agli studenti sono considerati obiettivi primari. Ricerca ed internazionalizzazione fanno leva sulle aree di eccellenza. In queste iniziative, si procede seguendo i principi di responsabilità gestionale e valutazione dei risultati.
L’Università di Messina ritiene irrinunciabile continuare ad interpretare il ruolo sociale che le appartiene in un’area ad economia oggettivamente debole, confermandosi istituzione pubblica, autonoma, libera ed indipendente.
L’Università pone al centro della sua azione di governo quattro linee guida, sulle quali fondare il proprio progetto di sviluppo, caratterizzandole come misure adatte ad esaltare la qualità, l’autovalutazione e la premialità, la responsabilità gestionale, l’innovazione e la sperimentazione organizzativa:

1) attuare forme efficaci per garantire il reale diritto allo studio ed affermare la democrazia del merito, cioè l’impegno a conferire una valenza etico-sociale al sapere;
2) riconsiderare e rimodulare l’offerta formativa; attivare procedure di autovalutazione, secondo standards internazionali, della qualità dei contenuti formativi e della ricerca scientifica; sviluppare i processi di internazionalizzazione;
3) rafforzare la pratica di dare conto, con trasparenza, dell’allocazione delle risorse finanziarie, nei vari capitoli di bilancio, per il conseguimento degli obiettivi programmati;
4) Sottoporre a valutazione i servizi erogati attraverso il sistema degli indicatori di efficienza, efficacia ed economicità e della soddisfazione degli utenti.

Alcune delle misure sottoelencate sono state attuate, altre sono in itinere, altre saranno adottate tempestivamente dagli Organi di Governo e regolarmente pubblicizzate.

1.
A) Codice etico. Il Senato Accademico dovrà adottare misure incisive in caso si sua trasgressione accertata dalla Commissione di garanzia;
B) Elenco sul sito di Ateneo dei curricula di tutti i docenti con identificazione separata dei curricula di docenti tra di loro parenti ed affini;
C) Peer review per i ricercatori a tempo determinato. Il regolamento vigente prevede il ricorso a referees di prestigio internazionale per la selezione dei migliori curricula.
D) Incremento delle opportunità di reclutamento dei ricercatori a tempo indeterminato e, come scelta strategica generale, nessuna concessione del biennio di proroga oltre il limite di età previsto per legge, salvo deroghe rigorosamente motivate;
E) Dottorati di ricerca attivati e selezionati con un sistema rigoroso di indicatori da parte del Nucleo di Valutazione.
F) Detassazione per gli studenti meritevoli a più basso reddito e aumento della contribuzione per gli studenti a più alto reddito, nell’ambito del perseguimento di obiettivi di equità;
G) Premialità per gli studenti meritevoli e meno abbienti e per i ricercatori non strutturati.
H) Raccordo fra l’Università e le organizzazioni del mondo produttivo, delle professioni e del lavoro per la cura degli sbocchi occupazionali dei laureati.

2.
A) L’offerta formativa.
Rimodulazione ed integrazione dei corsi di laurea con pochi studenti con altri affini. Corsi di laurea interfacoltà e interAteneo. Riesame del carico didattico dei docenti. Riduzione dei contratti sostitutivi. Procedure di accreditamento e di valutazione della qualità dei corsi e dei singoli insegnamenti. Attivazione del Diploma supplementi. Incentivazione dei Corsi di eccellenza. Riesame delle attività nelle sedi decentrate, in relazione agli aspetti di qualità didattica e di sostenibilità.

B) La ricerca scientifica.
Definiti e resi pubblici gli indicatori di produttività scientifica. Ripartizione delle risorse sulla base degli indicatori e razionalizzazione ed armonizzazione del sistema di ricerca a partire dalle sue aree di eccellenza, con riferimento anche alle vocazioni territoriali.
Ricercatori con produttività inferiore alla soglia minima prestabilita non potranno accedere ai finanziamenti e ai programmi di incentivazione.
E’ stato costituito un gruppo di coordinamento di delegati e uffici per incrementare l’attrazione di fondi comunitari e per favorire il trasferimento tecnologico.
I dipartimenti sono impegnati al rispetto rigoroso di questi principi.

3.
A) Principio di responsabilità nella gestione delle risorse finanziarie.
Il bilancio di Ateneo è stato chiuso da anni in pareggio, senza artifizi contabili. Pubblicazione sul sito del bilancio e delle singole delibere di spesa adottate dal Consiglio di Amministrazione. Si devono evincere i criteri di erogazione delle risorse e le priorità strategiche in modo chiaro e trasparente.
Questionario distribuito ai componenti della comunità accademica per favorire la partecipazione ed indirizzare le scelte.
Le Facoltà sono destinatarie di risorse finanziarie in rapporto ad obiettivi programmati e rispondono dei risultati conseguiti al Senato Accademico ed al Consiglio di Amministrazione previo parere del Nucleo di Valutazione.

4.
A) Servizi erogati agli studenti.
Misure capaci di accrescere il tasso di studenti e laureati in corso con verifiche periodiche dei risultati ottenuti. Attivazione dei piani di studio per studenti part-time.
Potenziamento dei servizi di tutorato e dei servizi di consulenza per la riduzione degli abbandoni, attraverso azioni di orientamento in entrata e di stretta cooperazione con le Facoltà.
Analisi della soddisfazione degli studenti con riferimento ai singoli servizi, ai singoli uffici e ai singoli insegnamenti.
Gli studenti hanno diritto ad avere maggiori agevolazioni nei trasporti, per l’accesso e la fruibilità delle biblioteche e dei laboratori, nelle residenze e nelle strutture delle cittadelle sportive.
Attuazione di strategie tendenti al coinvolgimento della istituzione regionale con competenza sulla garanzia del diritto allo studio.
Istituzione dell’ufficio di garanzia dei diritti e dei doveri degli studenti.

B) Internazionalizzazione.
E’ incentivata l’acquisizione di abilità linguistiche di studenti e operatori. Incremento insegnamenti dei corsi di studio in lingua straniera.
A parte il programma Erasmus, sono incoraggiati soggiorni di studio, nel post-laurea, in Istituzioni straniere legate da formale cooperazione con l’Ateneo di Messina.
Dottorati in cotutela con Università straniere. Partecipazione alle attività del Politecnico del Mediterraneo e incremento degli accordi di collaborazione con Atenei del bacino del Mediterraneo. Avvio delle procedure approvate per i Visiting Professors.

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