UniCa UniCa News Notizie Gli archeologi di Cagliari e Sassari alla ricerca di Bubastis a Turris Libisonis

Gli archeologi di Cagliari e Sassari alla ricerca di Bubastis a Turris Libisonis

Alla firma il progetto per la campagna di scavi che ci porterà alla conoscenza di Bubastis, divinità egizia le cui epigrafi sono state ritrovate nell’unica colonia romana in Sardegna, Turris Libisonis
15 ottobre 2008
 
Il progetto Bubastis nasce dal fatto che Turris Libisonis attuale Porto Torress, fu l'unica colonia fondata dai romani all'epoca di Giulio Cesare cioè circa 2100 anni or sono.
 
Lo studio su cui si fonda il progetto Bubastis, ha lo scopo di sapere se prima della città romana vi fosse altro e come Turris Libisonis volverà fino in età tardo antico o medioevale, quando cioè prevarrà Sassari o meglio il porto di Sassari che prima non esisteva. Tale studio permetterà di capire, infine, perché la città di Turris Libisonis muore lasciando che Sassari si affermi.
Il progetto di scavo nasce fin dagli anni '90 con un accordo che non sfocerà a nulla di fatto, tra l'Università di Sassari, la Soprintendenza di Sassari e l'Università la Sapienza di Roma, su richiesta dei proff. Mastino, Pianu e Azzena (quest'ultimo allora all'università di Roma), d'accordo con la dott.ssa Lo Schiavo della Soprintendeza ai Beni Archeologici.
 
Il prof. Giampiero Pianu, docente di archeologia dell'Università di Sassari non si arrese e decise di coinvolgere l'Università di Cagliari al fine di attuare un intervento archeologico nell'unica colonia romana presente in Sardegna. Oggi grazie alla disponibilità della professoressa Angelillo dell'Università di Cagliari mercoledì 15 ottobre alla presenza del pro-rettore prof. Mastino, del vice preside della Fac. di Lettere e Filosofia dell'università di Sassari della soprintendente dott.ssa Lo Schiavo e del sindaco di Porto Torres alle ore 12 presso l'aula consiliare del comune di P. Torres verrà siglato l'accordo denominato appunto Bubastis, il quale prevede una campagna di scavi per i prossimi cinque anni, scavi che vedranno impegnati oltre che gli studenti di archeologia delle due università sarde anche un gruppo di guide che sarà costantemente a disposizione per le visite di tutti coloro che vorranno visitare il sito. Non solo i turisti, quindi, ma anche e soprattutto le scolaresche sono invitate a prendere contatti per le visite in qualsiasi momento dell'anno.
 
Infatti il Comune di Porto Torres ha già stanziato i fondi per la campagna di informazione che vedrà coinvolte anche le compagnie marittime che dalla Francia e da tutta Italia, attraccano le loro navi nel porto turritano.

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