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L’università in cifre 2007

Indagine ministeriale sulla spesa media degli studenti universitari per iscrizione e frequenza dei corsi
13 settembre 2008

IL MESSAGGERO .it

Ogni studente per frequentare l’università statale sborsa 730 euro l’anno, per quella privata 3.000
 
Roma, 13 settembre 2008 - Circa 730 euro in una università statale, e oltre il quadruplo, 3.075 euro, in un ateneo privato: è la spesa media degli studenti per l’iscrizione e la frequenza ai corsi. È quanto emerge dall’indagine "L’università in cifre 2007" del ministero, secondo cui nel 2005 la spesa delle famiglie nelle università statali è stata di poco inferiore ai 1.370 milioni di euro e negli ultimi cinque anni è aumentata quasi del 35%. Più alto è stato l’aumento negli atenei non statali (40%) ai quali nel 2005 le famiglie hanno versato 380 milioni di euro.

La contribuzione media per iscritto risulta decisamente più alta nelle regioni del Nord: nel 2005, e con riferimento agli atenei statali, il picco si è registrato in Emilia Romagna (1.045 euro), mentre in Sardegna ogni studente ha sostenuto in media una spesa di poco inferiore ai 400 euro. Quanto alle agevolazioni, nell’anno accademico 2005-2006 (l’ultimo scandagliato dai tecnici del ministero), il 26,7% degli studenti degli atenei statali (esclusi i corsi post-laurea) è stato esonerato, totalmente o parzialmente, dalle tasse e dai contributi. Nel Nord-Ovest questa percentuale scende al 17,2% mentre nel Sud quasi il 40% degli studenti in corso ha beneficiato di un esonero totale o parziale.

Lo studio rivela pure che l’utilizzo delle mense universitarie è ancora poco diffuso: mediamente, ogni iscritto nell’anno 2005 ha consumato 12 pasti nelle mense, nei servizi di ristorazione convenzionati con buoni-pasto e nei collegi. Anche in questo caso ci sono forti differenze sul territorio: la Toscana risulta la regione in cui gli studenti utilizzano maggiormente le mense universitarie (31 pasti annuali per iscritto), mentre in Campania ogni studente nel 2005 ha consumato mediamente solo 4 pasti.

A proposito delle risorse del sistema universitario (il 67% negli atenei statali deriva dai trasferimenti dallo Stato), l’indagine mette in evidenza che circa la metà (46%) della spesa per la ricerca universitaria si esaurisce tra le regioni Lazio (12,5%), Lombardia (12%), Toscana (11,1%) e Campania (10,6%). In rapporto alle spesa per ricerca dell’intera regione, le risorse impiegate dalle università risultano, invece, più elevate in Calabria (circa 78%) e in Sardegna (71%).
 
 


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