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Torino: "L’Università non accetta facili lezioni"

Lettera del rettore Ezio Pelizzetti al quotidiano La Stampa
26 agosto 2008

Rassegna web: lettera del prof. Ezio Pelizzetti, rettore dell’ateneo del capoluogo piemontese, al quotidiano La Stampa. 
 


LA STAMPA .it
 
26 agosto 2008 (8:22) - LA LETTERA
"L’Università non accetta facili lezioni"

 
«La Stampa» di domenica 24 agosto 2008 è stato intervistato un giudice del Tar per il Piemonte che ha ritenuto di rilasciare al cronista e che porta senza mezze parole, un titolo virgolettato, sinistramente preoccupante: «L’Università ha provato a ingannarci».
 
Sono ovviamente stupito e indignato (e spero bene di non essere il solo) di fronte alla singolare iniziativa e, è evidente, alla gratuità dell’accusa. Tengo perciò a precisare, guardandomi bene dal voler rifare il processo, che l’Università (del resto rappresentata in giudizio dall’Avvocatura dello Stato, il cui rigore istituzionale è noto), ha innanzitutto fornito essa stessa al tribunale l’intera documentazione riguardante il concorso in questione, ivi compresa una breve relazione redatta, beninteso a posteriori, dalla Commissione esaminatrice con cui la stessa spiegava l’iter e le ragioni del suo operato.

L’Università ha sostenuto, nella doverosa dialettica processuale, la legittimità del provvedimento impugnato e ciò, come è ben chiaro, non significa affatto aver tentato di ingannare chicchessia. La stessa Università (tutt’altri risvolti sono quelli riguardanti le denunce ultimamente presentate) ha infine preso atto dell’esito negativo, in primo grado, della causa riservandosi di dar corso all’impugnazione della sentenza.

Per quanto mi riguarda inoltre ho inteso anticipare al Prefetto il desiderio di approfondire tutte le tematiche relative ad un miglior funzionamento dell’Università, certamente una fondamentale istituzione dello Stato che egli doverosamente rappresenta e tutela. Tale costruttivo confronto potrà avvenire incontrandoci nelle opportune sedi istituzionali. Più in generale vorrei ribadire con forza che l’Università di Torino è certamente l’istituzione piemontese che gestisce il maggior numero di concorsi pubblici siano essi relativi alla docenza, ai ruoli tecnici amministrativi o all’accesso di giovani studiosi e laureati ai percorsi di alta formazione, e che in tale enorme attività concorsuale gestita con elevata professionalità dai nostri funzionari e dai nostri docenti, possono esservi stati problemi formali, ma mai attività scientemente rivolte a danneggiare l’utenza o organi istituzionali.

Faccio inoltre rilevare che l’Università di Torino, oggi sottoposta ai gratuiti apprezzamenti e agli affrettati ed arbitrari giudizi di molti soggetti anche pubblici, non si è mai permessa di esprimere valutazioni sulla legalità e sul costume presente in altri ambiti politici, amministrativi e istituzionali locali.
 
PROF. EZIO PELIZZETTI
RETTORE UNIVERSITA’ DI TORINO

 

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