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Università, per accesso salta il ’bonus’ maturità

Poche righe, infilate in un decreto che si occupa d’altro hanno spazzato via, almeno per il momento, questa possibilità
09 giugno 2008

(ANSA) - Ben vengano le maturità "da lode", ma non per avere uno 'scivolo' nei test d'accesso alle facoltà a numero chiuso. Contrariamente a quanto previsto, infatti, non entra in vigore, per quest'anno, il decreto Mussi-Fioroni che "regalava" ai "maturi" eccellenti punti-premio da portare in dote al momento di valutare i test universitari.

Poche righe, infilate in un decreto che si occupa di tutt'altro ( "Disposizioni urgenti in materia di monitoraggio e trasparenza dei meccanismi di allocazione della spesa pubblica...) hanno spazzato via, almeno per il momento, questa possibilità rinviandola all'anno accademico 2009-2010. Il provvedimento voluto dagli ex ministri Fabio Mussi (Università) e Giuseppe Fioroni (Istruzione) - e varato dopo il terremoto provocato dal caso dei test truccati a Medicina (e non solo) - prevedeva che per l'accesso ai corsi universitari a numero programmato, nel punteggio massimo di 105 punti, 80 sarebbero stati assegnati sulla base del risultato del test d'ingresso e 25 dati agli studenti che avessero conseguito risultati di eccellenza a scuola: a questo fine avrebbero contribuito la media complessiva, non inferiore a sette decimi, dei voti ottenuti negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni di frequenza della scuola secondaria superiore e la valutazione finale conseguita nell'esame di Stato. Il rinvio è stato accolto con favore dalle associazioni studentesche che già a suo tempo avevano espresso contrarietà rispetto al provvedimento messo a punto con il precedente Esecutivo. L'Unione degli Studenti coglie l'occasione per chiedere al ministro Mariastella Gelmini "una posizione chiara", più in generale, rispetto al meccanismo del numero chiuso all'università. "Siamo da sempre contrari - spiega l'Uds - alla selezione all'entrata del sistema universitario, che crediamo essere una misura classista e contraria al diritto di ciascuno di scegliere cosa studiare in completa libertà". "Chiediamo quindi al ministro - aggiunge - di non fermarsi a questo primo passo, ma di continuare con l'annullamento di tutte le barriere all'accesso all'istruzione superiore". Soddisfatta per il rinvio anche l'Unione degli Universitari che, tuttavia, ritiene la decisione "non sufficiente" perché, a suo parere, "non è chiaro se si tratti semplicemente di una misura provvisoria, dovuta soltanto all'assenza degli ultimi decreti che consentirebbero la piena entrata in vigore di questo nuovo meccanismo". L'Unione degli Universitari chiede quindi al ministro di ritirare il decreto sui 25 punti e di abrogare la legge che introduce in Italia il numero chiuso. (ANSA)



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