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Centro unico di trapianti di midollo osseo, al top in Italia

L’intesa Binaghi-Microcitemico ottiene l’accreditamento internazionale di qualità. I SERVIZI DEI TG E LA RASSEGNA STAMPA
22 maggio 2015


L’intesa Binaghi-Microcitemico ottiene l’accreditamento internazionale di qualità: la rete trapiantologica metropolitana di Cagliari, nata dalla sinergia tra Università e Azienda sanitaria locale e diretta dal prof. La Nasa, offre cure di eccellenza ai pazienti sardi in un momento in cui le malattie del sangue sono in aumento. I SERVIZI DEI TG E LA RASSEGNA STAMPA

 

Il lavoro di squadra paga, e i risultati arrivano. E’ la lezione del Centro Unico di Trapianti di Midollo osseo, nato dall’intesa tra le équipe del Binaghi e del Microcitemico, diretto dal prof. Giorgio La Nasa, che ha centrato un grande risultato: l’accreditamento rilasciato a livello internazionale da un’importante società di certificazione della qualità. Standard rigorosissimi, confronto dei risultati, riunioni periodiche, assistenza e cura di massimo livello garantite ai pazienti: tutto questo - dice il riconoscimento ottenuto - è in linea con i più severi parametri internazionali. "Non un riconoscimento al merito - ha spiegato il Rettore Del Zompo ai giornalisti - Ma a quello che facciamo, alla nostra organizzazione, ai risultati che abbiamo ottenuto con pazienti ad altissimo rischio, applicando terapie su tumori in aumento di incidenza. E’ l’esito di una lunga storia, tipica di chi fa ricerca". La notizia sulla stampa, e anche in apertura del Tg della RAI SARDEGNA (clicca per vedere).

di Sergio Nuvoli - fotografie di Francesco Cogotti

 
  
Sullo sfondo, numeri impressionanti: più di 750 trapianti effettuati dal 1987, dal primo intervento apri-pista eseguito dal prof. Licinio Contu nella Clinica Medica di via San Giorgio. "Un risultato che conferma il lavoro fatto in questi anni - ha commentato Francesco Marongiu, prorettore con delega alle attività sanitarie - E premia un’équipe che vorremmo presto con noi all’Azienda mista". Entusiasta il commento di Giorgio Sorrentino, commissario dell’Azienda ospedaliero-universitaria: "Il futuro della sanità sarda è a Monserrato, abbiamo progetti ambiziosi".
 





 Cagliari, 22 maggio 2015 - Il Centro Unico di Trapianti Binaghi-Microcitemico ha ottenuto l’accreditamento internazionale JACIE, attualmente la massima attestazione internazionale che certifica – in base ad una serie rigorosa di standard, parametri e visite ispettive – la validità di tutte le attività svolte dalla struttura diretta dal prof. Giorgio La Nasa. L’importante risultato riconosce i risultati e l’assoluta eccellenza della Rete trapiantologica metropolitana di Cagliari e pone la Sardegna all’avanguardia rispetto al resto del Paese: in Italia esistono soltanto altre quattro strutture di questo tipo che possano vantare un accreditamento internazionale come rete trapiantologica metropolitana.

 
Si tratta del Centro Trapianti di Cellule Staminali Ematopoietiche specializzato nella cura dei pazienti e nella manipolazione cellulare nato nel 2010 dalla fusione dei due Centri, quello dell’Ospedale Binaghi e quello dell’Ospedale Microcitemico, e dalla fortissima sinergia realizzata in particolare negli ultimi cinque anni dalle due équipe, quella universitaria e quella ospedaliera, ormai abituate a fare squadra. Di fatto, il sistema sanitario regionale può ora contare su due punti di eccellenza – uno, il Binaghi, specializzato nei trapianti di midollo su adulti, il Microcitemico specializzato nella cura con le stesse metodiche sui bambini - con lo stesso standard di qualità riconosciuto a livello internazionale: l’esistenza di un unico laboratorio di crioconservazione e una banca dati comune ha inoltre evitato il rischio di costosi doppioni. Della rete fa parte anche il Centro trasfusionale dell’Ospedale Brotzu.
 
“Si tratta di una sinergia molto importante – sottolinea il Rettore, prof.ssa Maria Del Zompo – che mostra la fortissima volontà dell’Ateneo di aprirsi al territorio. Anche la produzione scientifica dei ricercatori coinvolti è vastissima, e può oggi vantare numerose pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali. L’accreditamento del Centro Unico avrà ora una ricaduta ancora più importante sulla formazione degli studenti di Medicina, dei corsi di laurea delle Professioni sanitarie e sugli specializzandi in Ematologia”.
 
I principi fondamentali dello standard JACIE, elaborati da una Commissione creata dalle Società scientifiche europee di riferimento nel campo del trapianto di progenitori emopoietici, sono stati recepiti anche dall’Italia, che ne ha esteso il campo di applicazione a tutte le attività relative alla clinica, raccolta e manipolazione di tessuti cellulari umani e derivati, destinati ad applicazioni sull’uomo. Infatti, tale Accreditamento Internazionale JACIE prevede la valutazione ispettiva congiunta del Centro Nazionale Sangue (CNS) e del Centro Nazionale Trapianti (CNT) dell’Istituto Superiore di Sanità.
 
“Le équipe, medica e infermieristica – ha spiegato il Prof. Giorgio La Nasa, direttore del Centro Unico – hanno condiviso da subito il progetto volto ad ottenere la certificazione ed è così partito un processo di condivisione di moltiplicazione delle conoscenze tra tutto il personale coinvolto, che ha consentito di raggiungere questo importante obiettivo”.
 
Come si ricorderà, il Centro del Binaghi è stato il pioniere dei trapianti di midollo in Sardegna: nel 1987, all’epoca diretto dal prof. Licinio Contu e ancora situato nella Clinica Medica di via San Giorgio, realizzò il primo trapianto allogenico di midollo osseo nell’Isola. Da allora sono stati eseguiti quasi 500 trapianti. Nel Presidio ospedaliero Binaghi sono situati anche il Centro Regionale Trapianti, il Registro dei donatori volontari e i laboratori di tipizzazione, oltre alla Banca del sangue cordonale. L’attività dell’Ospedale Microcitemico è iniziata nel 1993, da allora l’équipe di questo presidio ospedaliero ha eseguito 250 trapianti.
 
Oggi sono in notevole aumento tra i sardi le patologie del sangue (in particolare i linfomi) che necessitano delle terapie trapiantologiche disponibili nei due poli della Rete, che oggi si configurano non più solo come Centri trapianti, ma come Unità ematologiche complete.
 
"E’ un passo avanti particolarmente importante per i pazienti che usufruiscono delle cure per queste patologie e per la nostra Azienda – è il commento di Savina Ortu, commissario straordinario della Asl di Cagliari - Ha aumentato il livello di qualità già elevato delle strutture coinvolte e ne migliora le prestazioni erogate. Si tratta di un percorso di collaborazione tra Università e Asl già attivo ma da espandere nei percorsi futuri della sanità".
 
L’accreditamento garantirà inoltre ai pazienti la certezza di accesso ad un percorso di diagnosi e cura certamente all’avanguardia, riconosciuto secondo rigorosi parametri internazionali, e con una gestione clinica uniforme tra i due poli della Rete trapiantologica metropolitana. La centralizzazione coordinata delle procedure comporta altresì una notevole economia della spesa sanitaria regionale, e ha già provocato un incremento della produttività scientifica.
 


UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli  - tel. 070 6752216

 
 
Il prof. La Nasa, il Rettore Del Zompo, il prof. Marongiu
 
 
 
 
Il prof. La Nasa e il Rettore Del Zompo. Sotto, il prof. Marongiu e il dott. Sorrentino
 

RASSEGNA STAMPA (cliccando sul titolo si viene reindirizzati all’articolo, ove disponibile)



 

L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA DI SABATO 23 MAGGIO 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
 
Quando cinque anni fa hanno unito le loro forze, Binaghi e Microcitemico, creando il Centro unico di trapianti di midollo osseo, sapevano che insieme i risultati sarebbero stati più che brillanti. Ma ora che è arrivato l’accreditamento internazionale Jacie, la massima attestazione al mondo, la struttura diretta da Giorgio la Nasa (40 trapianti all’anno, ben 750 dall’87 a oggi fra entrambi i centri) può vantarsi di un prestigioso riconoscimento che in Italia hanno solo altre quattro strutture (Roma, Pisa, Firenze, Torino). Rispondendo a rigorosi standard, parametri e visite ispettive, la “Rete trapiantologica metropolitana” di Cagliari (di cui fa parte anche il centro trasfusionale del Brotzu), nata dalla sinergia tra Università e Asl, è oggi in grado di garantire cure di eccellenza nella lotta ai tumori del sangue e alla talassemia, e in futuro anche per le malattie di importazione (anemia falciforme).
IL RISULTATO Le due équipe, universitaria e ospedaliera, lavorano in simbiosi dal 2010, da quando cioè i due centri, quello del Binaghi (pioniere dei trapianti di midollo in Sardegna, il primo nel 1987 sotto la regia del professor Licinio Contu) e quello dell’ospedale Microcitemico, si sono fusi: due punti di eccellenza, uno specializzato nei trapianti di midollo su adulti, l’altro sui bambini, che ora osservano le stesse procedure e gli standard di qualità riconosciuti a livello internazionale. Risultato raggiunto costituendo un unico laboratorio di crioconservazione al Binaghi, rimodulando le camere sterili del Microcitemico e utilizzando una banca dati del sangue comune (quella del Brotzu). «L’accreditamento è una condicio sine qua non per poter operare nel campo internazionale anche ai fini della ricerca di donatori all’estero - spiega il direttore del Cut La Nasa - le due équipe, medica e infermieristica, hanno condiviso da subito il progetto volto a ottenere la certificazione, coinvolgendo anche studenti e specializzandi. Unendo gli sforzi Università-ospedali si è potuto raggiungere questo risultato molto importante dal punto di vista operativo».
SCENARI PIÙ AMPI I primi a testare il risultato saranno i pazienti che, grazie all’accreditamento, avranno accesso alle migliori cure in campo internazionale. Un passo avanti indispensabile di fronte all’aumento tra i sardi dei tumori del sangue, come i linfomi. Ed è naturale che il rettore medico e ricercatore, Maria Del Zompo, esprima la sua «grande soddisfazione: perché questo non è un riconoscimento al merito ma a quello che facciamo e a come lo facciamo, e la qualità della ricerca fa la differenza in questi casi. E le ricadute si avranno sulla stessa formazione degli studenti di Medicina e delle Professioni sanitarie». Il commissario straordinario dell’Aou, Giorgio Sorrentino, si augura di portare anche questa eccellenza nel presidio di Monserrato. «È qui il futuro della sanità della Sardegna. Il prossimo anno costruiremo altri quattro blocchi per completare il rientro a casa di tutte le strutture universitaria».
Carla Raggio

 


 

LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA DI SABATO 23 MAGGIO 2015
Trapianti di midollo, l’isola al top
Riconoscimento internazionale al Binaghi e Microcitemico di Cagliari
di Stefano Ambu
 
CAGLIARI Talassemia, patologie oncoematologiche. E le nuove malattie emergenti, di importazione, come l’anemia falciforme. In Sardegna c’è un centro unico di trapianti di midollo osseo di caratura internazionale: strutture operative da anni che ora, insieme, hanno ricevuto il patentino della Jacie, un accreditamento a livello mondiale. Sì, perché il centro unico di trapianti di midollo osseo Binaghi-Microcitemico risponde a tutti quei requisiti e parametri previsti dalla comunità scientifica che certificano la validità di tutte le attività, dalla cura alla formazione dei professionisti che daranno continuità alla battaglia. Un riconoscimento che proietta i due ospedali uniti nella top 5 nazionale insieme alle altre quattro strutture accreditate come rete trapiantologica metropolitana. Due storie, quelle dei due nosocomi, che si intrecciano e si rafforzano. Portano in dote circa settecento trapianti di midollo osseo eseguiti. Per quanto riguarda il Binaghi i numeri, dal 1987, parlano di 446 interventi. Per il Microcitemico, ma qui si parte dal 1993, i trapianti eseguiti sono stati 249. Per quanto riguarda il Centro unico per il momento si va avanti con una quarantina di interventi all’anno. Ma le potenzialità della struttura – ha assicurato Il direttore Giorgio La Nasa – garantiscono che si possa arrivare tranquillamente a quota cinquanta. «Non è un riconoscimento al merito – ha detto il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo – ma a quello che facciamo: riguarda quali e quanti risultati otteniamo». Il Binaghi è specializzato nei trapianti di midollo su adulti, il Microcitemico è specializzato nella cura con le stesse metodiche sui bambini. Con punti di contatto importantissimi e funzionali al risultato finale. Ad esempio un unico laboratorio di crioconservazione e una banca dati comune. Strutture fondamentali per evitare il rischio di costosi doppioni. Della rete fa parte anche il Centro trasfusionale dell’ospedale Brotzu. Ora l’accreditamento internazionale- per il quale si è lavorato con la realizzazione delle camere sterili e del nuovo laboratorio- prevede la valutazione ispettiva congiunta del Centro nazionale sangue e del Centro nazionale trapianti dell’Istituto superiore di Sanità. La procedura di accreditamento è stata avviata nel 2010. Importante anche la ricaduta sulla formazione degli studenti del Corso di Laurea di medicina e di chirurgia e dei medici specializzandi in ematologia. E anche sui pazienti: il percorso diagnostico è ora sostenuto da una certificazione di qualità internazionalmente riconosciuta.

 

 


 

ANSA
 
 (ANSA) - CAGLIARI, 22 MAG - Il centro unico di trapianti di midollo osseo Binaghi-Microcitemico ha ottenuto l’accreditamento internazionale e Cagliari in questo modo entra nella top 5 nazionale. Circa 700 i trapianti eseguiti nelle due strutture dall’87 a oggi per le patologie oncoematologiche e della talassemia e di malattie di importazione come l’anemia falciforme. "Non è un riconoscimento al merito - ha detto il rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo - ma quello che facciamo".
 

 
AGENZIA GIORNALISTICA ITALIA
12:19 22 MAG 2015
 
(AGI) - Cagliari, 22 mag. - Il Centro unico di trapianti di midollo osseo Binaghi-Microcitemico di Cagliari, diretto da Giorgio La Nasa, ha ottenuto l’accreditamento internazionale JACIE , massima attestazione che certifica la validita’ delle procedure. Dopo un iter di quattro anni, il centro trapianti di cellule staminali emopoieitiche e’ la quinta struttura italiana accreditata come rete trapiantologica metropolitana, dopo Roma, Torino, Firenze e Pisa. L’accreditamento certifica un sistema di qualita’ dell’assistenza ai pazienti e consente di offrire un programma formativo unico per tutto il personale medico e infermieristico impiegato nel centro. In Sardegna dal 1987 sono stati eseguiti 750 trapianti di midollo nel centro del Binaghi e in quello del Microcitemico, che ora costituiscono la rete accreditata, di cui fa parte anche il centro trasfusionale dell’ospedale Brotzu di Cagliari.

 

 


 

 
SARDINEWS.IT
di Giovanni Lorenzo Porrà
 
Talassemia, leucemia, anemia. Sono malattie ancora endemiche e spesso concentrate nell’area mediterranea. Proprio la Sardegna assieme alla Sicilia può vantare il poco invidiabile record di portatori sani di talassemia: oltre 700.000. Un dato che le fa davvero meritare quel nome greco un po’ poetico che vuol dire “malattia del mare”.
Ma delle cure ci sono, e per fortuna è ancora proprio la Sardegna che può vantare un centro leader: il Microcitemico Binaghi di Cagliari. Che si è appena aggiudicato il Jacie (Joint Accreditation Committee Isct Embt), ovvero la massima attestazione che un istituto di questo settore possa ricevere. Praticamente l’equivalente dell’Oscar. Anzi è forse più esclusivo, dato che in tutta Italia ce l’hanno soltanto gli istituti di Torino, Firenze, Pisa e Roma. “È un grande risultato per tutti noi”, ha dichiarato in conferenza stampa un emozionato Giorgio La Nasa, direttore del Centro Unico, “merito dei dipendenti dei nostri vari reparti, che hanno saputo fare squadra”. Se il Binaghi infatti è specializzato in trapianti di midollo osseo sugli adulti, il Microcitemico si dedica ai bambini, anche se il trattamento e il tipo di operazione è esattamente lo stesso; e c’è anche il centro trasfusionale del Brotzu. Il tutto con un enorme e efficientissimo laboratorio di crioconservazione, e una vasta banca dati in comune.
L’impegno per raggiungere la certificazione è iniziato nel 2010: proprio quando nasceva il Centro Unico, il Microcitemico Binaghi. Ma cosa comporterà la nuova certificazione? “Innanzitutto un miglioramento della qualità del servizio”, continua La Nasa, “i nostri dipendenti avranno accesso a corsi che ne miglioreranno la formazione. Inoltre il Centro entrerà in una sorta di rete con gli altri titolari della certificazione, che consentirà di scambiare più rapidamente dati, risorse e campioni”. In altre parole il Centro sarà in contatto con tutte le più importanti strutture del mondo, da Torino a New York. Questi aspetti saranno accompagnati anche da una ottimizzazione dei costi. Ma il massimo risultato sarà, a breve, l’istituzione di un nuovo laboratorio unico di ricerca sulle cellule staminali. La terapia genica potrebbe essere la nuova frontiera. E il 1987 sembra solo ieri. Proprio allora si svolgeva il primo trapianto di midollo osseo presso il Binaghi, seguito dall’equipe del dottor Licinio Contu. Da allora se ne sono svolti circa 750, e la scienza ha fatto passi da gigante. Tutto per combattere queste malattie, che colpiscono in modo diverso il sangue. La talassemia per esempio è una variante dell’anemia, e quindi comporta una carenza dei globuli rossi: la sua principale caratteristica è che si trasmette in modo ereditario. Un bambino figlio di due portatori sani avrà una probabilità molto elevata di contrarla. Discorso diverso per la leucemia, che è un vero è proprio tumore dovuto all’eccesso di globuli bianchi. Ma per entrambi la soluzione può essere nel trapianto di midollo osseo, il tessuto dove si sviluppano gli indispensabili quanto delicatissimi globuli. Per un malato di talassemia con un trapianto le possibilità di guarigione arrivano al 90 per cento, mentre per le altre malattie questa percentuale si abbassa fino al 50%, in base a una serie di fattori. Intanto il Centro ha le risorse tecniche per effettuare una quarantina di trapianti l’anno, ma La Nasa garantisce che si può arrivare anche a 50: “siamo anche un luogo di formazione”, continua, “e qui vengono anche da Cipro per imparare”.
Soddisfazione al massimo anche per il rettore dell’ateneo di Cagliari, Maria del Zompo: “Non è un riconoscimento al merito, ma a quello che facciamo, a quanti e quali risultati otteniamo”, ha dichiarato, “ci tengo molto a una maggiore comunicazione tra ateneo e i cittadini, perché tutti siano a conoscenza di risultati come questo, ottenuto grazie alla ricerca applicata ma anche a quella pura”. Secondo il commissario dell’Azienda universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, “il futuro è al Policlinico di Monserrato: a breve saranno aperti quattro nuovi blocchi. La ricerca non deve fermarsi, visto che è molto probabile un aumento dei casi di questo tipo di patologie”. Insomma anche se la malattia del mare e le sue sorelle rimarranno probabilmente sempre qui, ci sarà sempre anche chi troverà nuovi modi di lottare contro di loro, in quella che è una vera eccellenza sarda e italiana.

 


di Stefano Ambu
23 maggio 2015
 
CAGLIARI. Talassemia, patologie oncoematologiche. E le nuove malattie emergenti, di importazione, come l'anemia falciforme. In Sardegna c'è un centro unico di trapianti di midollo osseo di caratura internazionale: strutture operative da anni che ora, insieme, hanno ricevuto il patentino della Jacie, un accreditamento a livello mondiale. Sì, perché il centro unico di trapianti di midollo osseo Binaghi-Microcitemico risponde a tutti quei requisiti e parametri previsti dalla comunità scientifica che certificano la validità di tutte le attività, dalla cura alla formazione dei professionisti che daranno continuità alla battaglia.
Un riconoscimento che proietta i due ospedali uniti nella top 5 nazionale insieme alle altre quattro strutture accreditate come rete trapiantologica metropolitana. Due storie, quelle dei due nosocomi, che si intrecciano e si rafforzano. Portano in dote circa settecento trapianti di midollo osseo eseguiti. Per quanto riguarda il Binaghi i numeri, dal 1987, parlano di 446 interventi. Per il Microcitemico, ma qui si parte dal 1993, i trapianti eseguiti sono stati 249. Per quanto riguarda il Centro unico per il momento si va avanti con una quarantina di interventi all'anno. Ma le potenzialità della struttura – ha assicurato Il direttore Giorgio La Nasa – garantiscono che si possa arrivare tranquillamente a quota cinquanta.
«Non è un riconoscimento al merito – ha detto il rettore dell'Università di Cagliari Maria Del Zompo – ma a quello che facciamo: riguarda quali e quanti risultati otteniamo». Il Binaghi è specializzato nei trapianti di midollo su adulti, il Microcitemico è specializzato nella cura con le stesse metodiche sui bambini. Con punti di contatto importantissimi e funzionali al risultato finale. Ad esempio un unico laboratorio di crioconservazione e una banca dati comune. Strutture fondamentali per evitare il rischio di costosi doppioni. Della rete fa parte anche il Centro trasfusionale dell'ospedale Brotzu.
Ora l'accreditamento internazionale- per il quale si è lavorato con la realizzazione delle camere sterili e del nuovo laboratorio- prevede la valutazione ispettiva congiunta del Centro nazionale sangue e del Centro nazionale trapianti dell'Istituto superiore di Sanità. La procedura di accreditamento è stata avviata
nel 2010. Importante anche la ricaduta sulla formazione degli studenti del Corso di Laurea di medicina e di chirurgia e dei medici specializzandi in ematologia. E anche sui pazienti: il percorso diagnostico è ora sostenuto da una certificazione di qualità internazionalmente riconosciuta.


 

L’UNIONE SARDA
L’UNIONESARDA.IT
Oggi alle 11:54
 
Il Centro unico di trapianti di midollo osseo Binaghi-Microcitemico ha ottenuto l’accreditamento internazionale Jacie: cinque lettere che significano la massima attestazione che certifica, sulla base di alcuni parametri, la validità di tutte le attività della struttura.
Circa 700 i trapianti di midollo osseo eseguiti dal 1987 ad oggi al Microcitemico e al Binaghi. Per quanto riguarda il Centro unico per il momento si va avanti con una quarantina di interventi all’anno. Ma le potenzialità della struttura - ha assicurato il direttore Giorgio La Nasa - garantiscono che si possa arrivare tranquillamente a quota cinquanta.
Cagliari in questo modo entra nella top 5 nazionale: in Italia esistono solo altre quattro strutture di questo tipo con l’accreditamento internazionale come rete trapiantologica metropolitana.
Un centro importante per la cura di patologie oncoematologiche e della talassemia, ma anche delle nuove malattie di importazione in arrivo come l’anemia falciforme.
"Non è un riconoscimento al merito - ha detto il rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo - ma a quello che facciamo: riguarda quali e quanti risultati otteniamo".
Una forte sinergia realizzata in particolare negli ultimi cinque anni. Il Binaghi è specializzato nei trapianti di midollo su adulti, il Microcitemico è specializzato nella cura con le stesse metodiche sui bambini. Con punti di unione importantissimi. Come l’unico laboratorio di crioconservazione e una banca dati comune.
Della rete fa parte anche il Centro trasfusionale dell’ospedale Brotzu.
La procedura di accreditamento è stata avviata nel 2010. Importante anche la ricaduta sulla formazione degli studenti del Corso di Laurea di medicina e chirurgia e dei medici specializzandi in ematologia. Ma anche sui pazienti: il percorso diagnostico - è stato sottolineato - è ora sostenuto da una certificazione di qualità internazionalmente riconosciuta.
Vantaggi anche per l’economia della spesa sanitaria regionale per la standardizzazione e centralizzazione coordinata delle procedure diagnostiche e terapeutiche e di laboratorio.

 


 

ANSA
Sanità:trapianti midollo osseo, Binaghi-Microcitemico al top
Riconoscimento internazionale, fra le prime 5 in Italia
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 22 MAG - Il centro unico di trapianti di midollo osseo Binaghi-Microcitemico ha ottenuto l’accreditamento internazionale. L’acronimo si chiama Jacie: cinque lettere che significano la massima attestazione che certifica, sulla base di alcuni parametri, la validità di tutte le attività della struttura. Cagliari in questo modo entra nella top 5 nazionale: in Italia esistono solo altre quattro strutture di questo tipo con l’accreditamento internazionale come rete trapiantologica metropolitana. Un centro importante per la cura di patologie oncoematologiche e della talassemia, ma anche delle nuove malattie di importazione in arrivo come l’anemia falciforme. "Non è un riconoscimento al merito - ha detto il rettore dell’Universitá di Cagliari, Maria Del Zompo - ma a quello che facciamo: riguarda quali e quanti risultati otteniamo".
Una forte sinergia realizzata in particolare negli ultimi cinque anni. Il sistema sanitario regionale può contare su due punti di forza con lo stesso standard apprezzato anche a livello internazionale. Il Binaghi è specializzato nei trapianti di midollo su adulti, il Microcitemico è specializzato nella cura con le stesse metodiche sui bambini. Con punti di unione importantissimi.
Ad esempio un unico laboratorio di crioconservazione e una banca dati comune. Strutture fondamentali per evitare il rischio di costosi doppioni. Della rete fa parte anche il Centro trasfusionale dell’ospedale Brotzu. "Le equipe, medica e infermieristica - ha spiegato Giorgio La Nasa, direttore del Centro Unico - hanno condiviso da subito il progetto per ottenere la certificazione ed è così partito un processo di condivisione di moltiplicazione delle conoscenze tra tutto il personale coinvolto che ha consentito di raggiungere questo importante obiettivo".
Ora l’accreditamento internazionale, per il quale si è lavorato con la realizzazione delle camere sterili e del nuovo laboratorio, prevede la valutazione ispettiva congiunta del Centro nazionale sangue e del Centro nazionale trapianti dell’Istituto superiore di Sanità. La procedura di accreditamento è stata avviata nel 2010. Importante anche la ricaduta sulla formazione degli studenti del Corso di Laurea di medicina e chirurgia e dei medici specializzandi in ematologia. Ma anche sui pazienti: il percorso diagnostico - è stato sottolineato - è ora sostenuto da una certificazione di qualità internazionalmente riconosciuta. Vantaggi anche per l’economia della spesa sanitaria regionale per la standardizzazione e centralizzazione coordinata delle procedure diagnostiche e terapeutiche e di laboratorio. (ANSA).
 
ANSA
Sanità: circa 700 trapianti di midollo osseo dal 1987
(V. ’Sanità:trapianti midollo osseo...’, delle 11:50 circa)
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 22 MAG - Circa 700 trapianti di midollo osseo eseguiti a Cagliari dal 1987 ad oggi al Microcitemico e al Binaghi. Per quanto riguarda la struttura di via Is Guadazzonis i numeri parlano di 446 interventi. Per il Microcitemico, ma qui si parte dal 1993, i trapianti eseguiti sono stati 249. Per quanto riguarda il Centro unico per il momento si va avanti con una quarantina di interventi all’anno. Ma le potenzialità della struttura - ha assicurato il direttore Giorgio La Nasa - garantiscono che si possa arrivare tranquillamente a quota cinquanta. (ANSA).

 

 
SARDEGNAMEDICINA.IT
 
Un percorso iniziato tempo fa, un cammino segnato dal lavoro in sinergia, dal rigore e dall’impegno di tutti. Il Centro Unico di Trapianti di midollo osseo Binaghi-Microcitemico ha ottenuto l’accreditamento internazionale JACIE, un riconoscimento che certifica l’assoluta eccellenza della Rete trapiantologica metropolitana di Cagliari e pone la Sardegna all’avanguardia rispetto al resto del Paese: in Italia esistono soltanto altre quattro strutture di questo tipo che possano vantare un accreditamento internazionale come rete trapiantologica metropolitana. “E’ un risultato operativo importante che nasce dall’azione congiunta dell’università e dell’ospedale”, ha spiegato Giorgio La Nasa, direttore della struttura, nel corso della conferenza stampa di questa mattina all’Università di Cagliari, “abbiamo unito gli sforzi delle due equipe, medica e infermieristica, che lavorano all’unisono e sono perfettamente interscambiabili, in grado di fornire un’offerta sanitaria identica. Le attività di laboratorio vengono svolte in un unico posto, al Binaghi, e questo ha determinato un risparmio in termini di spesa e di risorse umane. Un lavoro che nasce da lontano. Era il 2010 quando abbiamo deciso di portare avanti questa operazione insieme al professor Renzo Galanello. Oggi è arrivato il riconoscimento, un premio per il lavoro di tutti: operatori sanitari, specializzandi e studenti”. I principi fondamentali dello standard JACIE, elaborati da una Commissione creata dalle Società scientifiche europee di riferimento nel campo del trapianto di progenitori emopoietici, sono stati recepiti anche dall’Italia, che ne ha esteso il campo di applicazione a tutte le attività relative alla clinica, raccolta e manipolazione di tessuti cellulari umani e derivati, destinati ad applicazioni sull’uomo. Infatti, tale Accreditamento Internazionale JACIE prevede la valutazione ispettiva congiunta del Centro Nazionale Sangue (CNS) e del Centro Nazionale Trapianti (CNT) dell’Istituto Superiore di Sanità.
 
“Si tratta di una sinergia molto importante – sottolinea il Rettore, Maria Del Zompo, che ha aperto la conferenza stampa – che mostra la fortissima volontà dell’Ateneo di aprirsi al territorio. Anche la produzione scientifica dei ricercatori coinvolti è vastissima, e può oggi vantare numerose pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali. L’università ha il compito di ricordare alla società civile l’importanza della ricerca fondamentale, quella che non ha ricadute immediate e non è legata a una invenzione specifica, perché è grazie a questo lavoro sommerso che poi arrivano questi risultati. L’accreditamento del Centro Unico avrà ora una ricaduta ancora più importante sulla formazione degli studenti di Medicina, dei corsi di laurea delle Professioni sanitarie e sugli specializzandi in Ematologia”.
 
Un salto nel passato a quando tutto è iniziato con Francesco Marongiu, prorettore delegato per le attività sanitarie, che con La Nasa e Licinio Contu fondò la prima unità ematologica alla clinica Aresu: “La storia professionale di Giorgio La Nasa viene da lontano, da Pesaro col professor Lucarelli ed è poi continuata a Cagliari sotto la guida del professor Licinio Contu. Questo risultato è la conferma di tanti anni dedicati a questo”. Non un punto d’arrivo ma di partenza per Giorgio Sorrentino, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari: “Un riconoscimento che garantisce la sicurezza di pazienti e operatori, gli standard da osservare sono severissimi. Il futuro è portare tutto a Monserrato”.
 
Il Centro Trapianti di Cellule Staminali Ematopoietiche specializzato nella cura dei pazienti e nella manipolazione cellulare è nato nel 2010 dalla fusione dei due Centri, quello dell’Ospedale Binaghi e quello dell’Ospedale Microcitemico. Il sistema sanitario regionale può ora contare su due punti di eccellenza – uno, il Binaghi, specializzato nei trapianti di midollo su adulti, il Microcitemico specializzato nella cura con le stesse metodiche sui bambini - con lo stesso standard di qualità riconosciuto a livello internazionale: l’esistenza di un unico laboratorio di crioconservazione e una banca dati comune ha inoltre evitato il rischio di costosi doppioni. Della rete fa parte anche il Centro trasfusionale dell’Ospedale Brotzu. Come si ricorderà, il Centro del Binaghi è stato il pioniere dei trapianti di midollo in Sardegna: nel 1987, all’epoca diretto dal prof. Licinio Contu e ancora situato nella Clinica Medica di via San Giorgio, realizzò il primo trapianto allogenico di midollo osseo nell’Isola. Da allora sono stati eseguiti quasi 500 trapianti. Nel Presidio ospedaliero Binaghi sono situati anche il Centro Regionale Trapianti, il Registro dei donatori volontari e i laboratori di tipizzazione, oltre alla Banca del sangue cordonale. L’attività dell’Ospedale Microcitemico è iniziata nel 1993, da allora l’équipe di questo presidio ospedaliero ha eseguito 250 trapianti.
 
Oggi sono in notevole aumento tra i sardi le patologie del sangue (in particolare i linfomi) che necessitano delle terapie trapiantologiche disponibili nei due poli della Rete, che oggi si configurano non più solo come Centri trapianti, ma come Unità ematologiche complete.
 
"E’ un passo avanti particolarmente importante per i pazienti che usufruiscono delle cure per queste patologie e per la nostra Azienda – è il commento di Savina Ortu, commissario straordinario della Asl di Cagliari - Ha aumentato il livello di qualità già elevato delle strutture coinvolte e ne migliora le prestazioni erogate. Si tratta di un percorso di collaborazione tra Università e Asl già attivo ma da espandere nei percorsi futuri della sanità".
 
L’accreditamento garantirà inoltre ai pazienti la certezza di accesso ad un percorso di diagnosi e cura certamente all’avanguardia, riconosciuto secondo rigorosi parametri internazionali, e con una gestione clinica uniforme tra i due poli della Rete trapiantologica metropolitana. La centralizzazione coordinata delle procedure comporta altresì una notevole economia della spesa sanitaria regionale, e ha già provocato un incremento della produttività scientifica. La ricerca non si ferma e continua su due fronti: quello delle nuove frontiere della terapia genica, in modo particolare per i pazienti talassemici, e la trapiantologia, per allargare il pool dei possibili donatori.
 

 
TISCALI.IT
Redazione Tiscali
 
Il centro unico di trapianti di midollo osseo Binaghi-Microcitemico ha ottenuto l’accreditamento internazionale. L’acronimo si chiama Jacie: cinque lettere che significano la massima attestazione che certifica, sulla base di alcuni parametri, la validità di tutte le attività della struttura. Cagliari in questo modo entra nella top 5 nazionale: in Italia esistono solo altre quattro strutture di questo tipo con l’accreditamento internazionale come rete trapiantologica metropolitana.Un centro importante per la cura di patologie oncoematologiche e della talassemia, ma anche delle nuove malattie di importazione in arrivo come l’anemia falciforme. "Non è un riconoscimento al merito - ha detto il rettore dell’Universitá di Cagliari, Maria Del Zompo - ma a quello che facciamo: riguarda quali e quanti risultati otteniamo". Una forte sinergia realizzata in particolare negli ultimi cinque anni.Il sistema sanitario regionale può contare su due punti di forza con lo stesso standard apprezzato anche a livello internazionale. Il Binaghi è specializzato nei trapianti di midollo su adulti, il Microcitemico è specializzato nella cura con le stesse metodiche sui bambini. Con punti di unione importantissimi. Ad esempio un unico laboratorio di crioconservazione e una banca dati comune. Strutture fondamentali per evitare il rischio di costosi doppioni. Della rete fa parte anche il Centro trasfusionale dell’ospedale Brotzu."Le equipe, medica e infermieristica - ha spiegato Giorgio La Nasa, direttore del Centro Unico - hanno condiviso da subito il progetto per ottenere la certificazione ed è così partito un processo di condivisione di moltiplicazione delle conoscenze tra tutto il personale coinvolto che ha consentito di raggiungere questo importante obiettivo". Ora l’accreditamento internazionale, per il quale si è lavorato con la realizzazione delle camere sterili e del nuovo laboratorio, prevede la valutazione ispettiva congiunta del Centro nazionale sangue e del Centro nazionale trapianti dell’Istituto superiore di Sanità.La procedura di accreditamento è stata avviata nel 2010. Importante anche la ricaduta sulla formazione degli studenti del Corso di Laurea di medicina e chirurgia e dei medici specializzandi in ematologia. Ma anche sui pazienti: il percorso diagnostico - è stato sottolineato - è ora sostenuto da una certificazione di qualità internazionalmente riconosciuta. Vantaggi anche per l’economia della spesa sanitaria regionale per la standardizzazione e centralizzazione coordinata delle procedure diagnostiche e terapeutiche e di laboratorioSono circa 700 i trapianti di midollo osseo eseguiti a Cagliari dal 1987 ad oggi al Microcitemico e al Binaghi. Per quanto riguarda la struttura di via Is Guadazzonis i numeri parlano di 446 interventi. Per il Microcitemico, ma qui si parte dal 1993, i trapianti eseguiti sono stati 249. Per quanto riguarda il Centro unico per il momento si va avanti con una quarantina di interventi all’anno. Ma le potenzialità della struttura - ha assicurato il direttore Giorgio La Nasa - garantiscono che si possa arrivare tranquillamente a quota cinquanta.

 



 

SARDINIAPOST.IT
22 maggio 2015 Cronaca, In evidenza 09
 
Il centro unico di trapianti di midollo osseo Binaghi-Microcitemico di Cagliari ha ottenuto l’accreditamento internazionale. L’acronimo si chiama Jacie: cinque lettere che significano la massima attestazione che certifica, sulla base di alcuni parametri, la validità di tutte le attività della struttura. Cagliari in questo modo entra nella top 5 nazionale: in Italia esistono solo altre quattro strutture di questo tipo con l’accreditamento internazionale come rete trapiantologica metropolitana. Un centro importante per la cura di patologie oncoematologiche e della talassemia, ma anche delle nuove malattie di importazione in arrivo come l’anemia falciforme. “Non è un riconoscimento al merito – ha detto il rettore dell’Universitá di Cagliari, Maria Del Zompo – ma a quello che facciamo: riguarda quali e quanti risultati otteniamo”. Una forte sinergia realizzata in particolare negli ultimi cinque anni. Il sistema sanitario regionale può contare su due punti di forza con lo stesso standard apprezzato anche a livello internazionale. Il Binaghi è specializzato nei trapianti di midollo su adulti, il Microcitemico è specializzato nella cura con le stesse metodiche sui bambini. Con punti di unione importantissimi. Ad esempio un unico laboratorio di crioconservazione e una banca dati comune. Strutture fondamentali per evitare il rischio di costosi doppioni. Della rete fa parte anche il Centro trasfusionale dell’ospedale Brotzu. “Le equipe, medica e infermieristica – ha spiegato Giorgio La Nasa, direttore del Centro Unico – hanno condiviso da subito il progetto per ottenere la certificazione ed è così partito un processo di condivisione di moltiplicazione delle conoscenze tra tutto il personale coinvolto che ha consentito di raggiungere questo importante obiettivo”. Ora l’accreditamento internazionale, per il quale si è lavorato con la realizzazione delle camere sterili e del nuovo laboratorio, prevede la valutazione ispettiva congiunta del Centro nazionale sangue e del Centro nazionale trapianti dell’Istituto superiore di Sanità. La procedura di accreditamento è stata avviata nel 2010. Importante anche la ricaduta sulla formazione degli studenti del Corso di Laurea di medicina e chirurgia e dei medici specializzandi in ematologia. Ma anche sui pazienti: il percorso diagnostico – è stato sottolineato – è ora sostenuto da una certificazione di qualità internazionalmente riconosciuta. Vantaggi anche per l’economia della spesa sanitaria regionale per la standardizzazione e centralizzazione coordinata delle procedure diagnostiche e terapeutiche e di laboratorio.
 

 
SARDEGNAOGGI.IT
Il Centro Unico ottiene il Jacie, la massima attestazione che certifica la validità delle attività svolte. Cinque anni di attività e cure ai pazienti sardi. 700 i trapianti di midollo osseo eseguiti in ventotto anni nelle due strutture.
 
CAGLIARI - Il Centro Unico di trapianti Binaghi-Microcitemico ottiene l’accreditamento internazionale JACIE, attualmente la massima attestazione internazionale che certifica – in base ad una serie rigorosa di standard, parametri e visite ispettive – la validità di tutte le attività svolte dalla struttura diretta da Giorgio La Nasa. L’importante risultato riconosce i risultati e l’assoluta eccellenza della rete trapiantologica metropolitana di Cagliari e pone la Sardegna all’avanguardia rispetto al resto dell’Italia, dove esistono soltanto altre quattro strutture di questo tipo che possano vantare un accreditamento internazionale come rete trapiantologica metropolitana.
Si tratta del Centro Trapianti di Cellule Staminali Ematopoietiche specializzato nella cura dei pazienti e nella manipolazione cellulare nato nel 2010 dalla fusione dei due centri, quello dell’ospedale Binaghi e quello del Microcitemico, e dalla fortissima sinergia realizzata in particolare negli ultimi cinque anni dalle due équipe, quella universitaria e quella ospedaliera, ormai abituate a fare squadra. Di fatto, il sistema sanitario regionale può ora contare su due punti di eccellenza – uno, il Binaghi, specializzato nei trapianti di midollo su adulti, il Microcitemico specializzato nella cura con le stesse metodiche sui bambini - con lo stesso standard di qualità riconosciuto a livello internazionale: l’esistenza di un unico laboratorio di crioconservazione e una banca dati comune ha inoltre evitato il rischio di costosi doppioni. Della rete fa parte anche il centro trasfusionale dell’ospedale Brotzu.
“Si tratta di una sinergia molto importante che mostra la fortissima volontà dell’Ateneo di aprirsi al territorio. Anche la produzione scientifica dei ricercatori coinvolti è vastissima, e può oggi vantare numerose pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali", così il rettore dell’Ateneo cagliaritano, Maria Del Zompo. “Le équipe, medica e infermieristica", osserva Giorgio La Nasa, direttore del Centro Unico, "hanno condiviso da subito il progetto volto ad ottenere la certificazione ed è così partito un processo di condivisione di moltiplicazione delle conoscenze tra tutto il personale coinvolto, che ha consentito di raggiungere questo importante obiettivo”.
 

 
CASTEDDUONLINE.IT
di Elisa Medda
 
La sinergia Binaghi-Microcitemico ha dato origine al Centro Unico di trapianti midollo osseo. La collaborazione tra equipè di dottori, studenti, specializzandi e infermieri ha permesso di raggiungere importanti risultati, dove la rete trapiantologica metropolitana di Cagliari ha ottenuto l’Accreditamento Internazionale, ovvero la massima certificazione che riconosce l’assoluta eccellenza dell’attività coordinata dal Prof. La Nasa.
Il riconoscimento risultato dei cinque anni di lavoro è stato presentato, presso il palazzo del Rettorato, dal rettore Maria Del Zompo, prof. Giorigio La Nasa, Prof. Francesco Marongiu, Dott. Giorgio Sorrentino, Commissario dell’azienda ospedaliera di Cagliari.
 “L’accreditamento è la conditio sine qua non per poter operare” -ha spiegato La Nasa- “Se ho un paziente che necessita di un trapianto, nel registro dei donatori volontari trovo un possibile donatore all’estero, il centro accetta la mia domanda, solo se sono accreditato. Diventa un condizione fondamentale per poter continuare l’operazione.”
Dal primo trapianto di midollo osseo di Cagliari nel 1987, la ricerca ha fatto passi da gigante, uno egli aspetti fondamentali è che il trapianto potrà avvenire anche da un non familiare, aumentando il successo dell’operazione. La Nasa continua: “Nel campo della talassemia e del trapianto allogenico i risultati sono straordinari, la probabilità di guarigione definitiva è del 90%”
I laboratori di manipolazione cellulare e il centro trapianti di cellule staminali ematopoietiche si occupano della ricerca e della cura di patologie che aumentano in incidenza nell’isola: Talassemia, Leucemia, Linfomi, Anemia Falciforme. A questo proposito il Rettore ha sottolineato: “è giusto dare eguale attenzione a tutte le fasce d’età in questi tempi in cui si cerca sempre di razionalizzare le risorse, si può vivere molo bene e si allunga sempre di più la prospettiva di vita”.
 “Il riconoscimento non è il punto d’arrivo ma il punto di partenza” ha detto Sorrentino “Il centro unico avrà sede a Monserato e sarà parte integrante dei progetti di sviluppo per avere una cittadella universitaria completa, l’anno prossimo verranno costruiti quattro blocchi”.
 “Il nostro obbiettivo è quello di rendere possibile quello che oggi sembra impossibile”, ha concluso Del Zompo.
 

 
CAGLIARIPAD.IT
Il centro unico ha ottenuto l’accreditamento internazionale. L’acronimo si chiama Jacie: cinque lettere che significano la massima attestazione che certifica, sulla base di alcuni parametri, la validità di tutte le attività della struttura
 
Il centro unico di trapianti di midollo osseo Binaghi-Microcitemico ha ottenuto l’accreditamento internazionale. L’acronimo si chiama Jacie: cinque lettere che significano la massima attestazione che certifica, sulla base di alcuni parametri, la validità di tutte le attività della struttura. Cagliari in questo modo entra nella top 5 nazionale: in Italia esistono solo altre quattro strutture di questo tipo con l’accreditamento internazionale come rete trapiantologica metropolitana. Un centro importante per la cura di patologie oncoematologiche e della talassemia, ma anche delle nuove malattie di importazione in arrivo come l’anemia falciforme.
"Non è un riconoscimento al merito - ha detto il rettore dell’Universitá di Cagliari, Maria Del Zompo - ma a quello che facciamo: riguarda quali e quanti risultati otteniamo". Una forte sinergia realizzata in particolare negli ultimi cinque anni. Il sistema sanitario regionale può contare su due punti di forza con lo stesso standard apprezzato anche a livello internazionale. Il Binaghi è specializzato nei trapianti di midollo su adulti, il Microcitemico è specializzato nella cura con le stesse metodiche sui bambini. Con punti di unione importantissimi. Ad esempio un unico laboratorio di crioconservazione e una banca dati comune. Strutture fondamentali per evitare il rischio di costosi doppioni. Della rete fa parte anche il Centro trasfusionale dell’ospedale Brotzu. "Le equipe, medica e infermieristica - ha spiegato Giorgio La Nasa, direttore del Centro Unico - hanno condiviso da subito il progetto per ottenere la certificazione ed è così partito un processo di condivisione di moltiplicazione delle conoscenze tra tutto il personale coinvolto che ha consentito di raggiungere questo importante obiettivo". Ora l’accreditamento internazionale, per il quale si è lavorato con la realizzazione delle camere sterili e del nuovo laboratorio, prevede la valutazione ispettiva congiunta del Centro nazionale sangue e del Centro nazionale trapianti dell’Istituto superiore di Sanità. La procedura di accreditamento è stata avviata nel 2010.
Importante anche la ricaduta sulla formazione degli studenti del Corso di Laurea di medicina e chirurgia e dei medici specializzandi in ematologia. Ma anche sui pazienti: il percorso diagnostico - è stato sottolineato - è ora sostenuto da una certificazione di qualità internazionalmente riconosciuta.
Vantaggi anche per l’economia della spesa sanitaria regionale per la standardizzazione e centralizzazione coordinata delle procedure diagnostiche e terapeutiche e di laboratorio.
Circa 700 trapianti di midollo osseo eseguiti a Cagliari dal 1987 ad oggi al Microcitemico e al Binaghi. Per quanto riguarda la struttura di via Is Guadazzonis i numeri parlano di 446 interventi. Per il Microcitemico, ma qui si parte dal 1993, i trapianti eseguiti sono stati 249.
Per quanto riguarda il Centro unico per il momento si va avanti con una quarantina di interventi all’anno. Ma le potenzialità della struttura - ha assicurato il direttore Giorgio La Nasa - garantiscono che si possa arrivare tranquillamente a quota cinquanta.
 
 

 

 

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