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Chi naviga in ufficio &è; a rischio sospensione

Nel pc diecimila documenti non lavorativi: dipendente sospeso
24 maggio 2008

Nel pc diecimila documenti non lavorativi: dipendente sospeso
 
Roma, 24 maggio 2008 - Dipendenti pubblici, attenti al modo in cui usate Internet in ufficio: se esagerate, per esempio scaricando file «non inerenti alla pubblica funzione», rischiate una condanna per peculato. Lo si evince da una sentenza della Cassazione che ha esaminato il caso di un dipendente del Comune di Trani indagato perché «navigava in internet su siti non istituzionali scaricando su archivi personali dati e immagini».
Il tribunale di Trani aveva disposto la sospensione del dipendente perché erano stati trovati sul suo pc circa diecimila documenti diversi dal materiale lavorativo, soprattutto materiale pornografico. In appello, però, il tribunale di Bari aveva revocato l’ordinanza di sospensione sostenendo che «il reato di peculato tutela il patrimonio della Pubblica amministrazione e che questo non poteva essere depauperato da collegamenti al computer comunque sempre collegato alla rete elettrica e telefonica».
La Sesta sezione penale della Cassazione, invece, ha accolto il ricorso della Procura di Bari sottolineando che con il reato di peculato non si offende solo il patrimonio dell’ente ma «anche il buon andamento degli uffici della P.A. basato su un rapporto di fiducia e di lealtà col personale dipendente».

R.CRI.


 
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