UniCa UniCa News Notizie Concluso il progetto sperimentale di telelavoro avviato dalla Direzione Amministrativa

Concluso il progetto sperimentale di telelavoro avviato dalla Direzione Amministrativa

Sono stati ottenuti risultati positivi. Ora occorre stendere un regolamento che tenga conto della sperimentazione.
21 maggio 2008

Dopo un anno di sperimentazione si è concluso il progetto di telelavoro che la Direzione Amministrativa aveva avviato nel febbraio del 2007.
L’idea di attivare la modalità di lavoro a distanza è nata sia per la volontà di assecondare gli indirizzi che a livello nazionale e europeo in questa direzione andavano delineandosi, sia per cercare di agevolare il più possibile esigenze particolarmente importanti di alcuni dipendenti che non sembravano poter trovare soluzione con l’utilizzo degli strumenti di flessibilità lavorativa che l’Amministrazione comunemente adotta.
D’altra parte si riteneva di non poter avviare una modalità di lavoro così nuova senza prima passare per una, seppur minima, sperimentazione. Un periodo di prova avrebbe permesso, da una parte, di avviare il progetto cercando di volta in volta le soluzioni appropriate ai problemi organizzativi e dall’altra di raccogliere le informazioni utili alla redazione di un regolamento. D’altro canto una delle pietre miliari del telelavoro è proprio la forte flessibilità nell’impiego dell’orario di lavoro. Infatti, a parte le ore di reperibilità telefonica, il lavoratore può organizzare il lavoro secondo i propri bisogni.
Ora che la sperimentazione si è conclusa e si possono tirare le somme si può dire con certezza che in alcuni casi la modalità di telelavoro potrebbe essere veramente una soluzione valida e alternativa per problemi di complicata gestione. Sul fronte della produttività è possibile affermare che l’Amministrazione non ha avuto costi. In uno dei due casi sperimentati i risultati sono stati del tutto positivi tanto che lo stesso dirigente ha chiesto di poter prorogare il progetto per altri sei mesi. Questa dipendente durante il periodo ha aumentato la produttività approfittando del fatto che la situazione al contorno le consentiva di dedicarsi al lavoro senza doversi barcamenare tra i mille problemi causati dagli spostamenti. Nell’altro caso la dipendente ha comunque tenuto costante la produttività, ma il dirigente ha ritenuto conclusa l’esperienza sperimentale e rimane invece in attesa del regolamento.
Anche il controllo delle presenze ha messo in evidenza come in uno dei due casi il numero di richieste di malattia e altri permessi sia stato inferiore all’anno precedente con la significativa circostanza che l’utilizzo dei permessi ex legge 104 si è concentrato proprio nei giorni di telelavoro e si è ridotto nel tempo.
Sul fronte della soddisfazione del dipendente, l’esperienza ha garantito un’armoniosa convivenza del lavoro con i problemi personali. Le lavoratrici hanno sperimentato la reale possibilità di poter lavorare senza dover trascurare la propria famiglia e i propri problemi di salute.
All’avvio della sperimentazione l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali si erano prefissati due grandi obiettivi: il primo di raccogliere le informazioni utili per la redazione puntuale del regolamento e il secondo di testare i benefici del telelavoro sia sulla vita lavorativa e privata di dipendenti gravati di problemi familiari e di salute sia sull’organizzazione del lavoro, pur non tacendo il fatto che il nostro campione non può essere considerato certamente significativo, dato l’esiguo numero di dipendenti.
Il primo obiettivo è stato raggiunto in quanto l’esperienza verrà posta alla base della redazione del regolamento. Anche il secondo obiettivo è stato raggiunto perché si è notato un aumento del benessere organizzativo e una totale soddisfazione da parte delle dipendenti, non disgiunto dal mantenimento o l’aumento della produttività stessa.
La stesura del regolamento obbligherà però a considerare fondamentale la telelavorabilità delle mansioni. Infatti mentre in fase di sperimentazione si sono adattate le mansioni dei dipendenti alle caratteristiche del telelavoro, nel caso di telelavoro diffuso è necessario definire a priori le mansioni telelavorabili.
Altro aspetto che andrà rivalutato sarà quello informatico. Qualora il numero dei lavoratori dovesse in futuro aumentare, dovranno essere predisposti dei collegamenti, anche se costosi, esclusivamente attraverso linee dedicate. Ciò potrà garantire la sicurezza dei sistemi centrali e delle banche dati e permetterà di assimilare le stazioni di lavoro domiciliari a quelle utilizzate nei propri uffici. Il telelavoratore potrà avere le medesime funzioni e le stesse possibilità lavorative che svolge normalmente.
Il regolamento infine dovrà valutare la quantificazione numerica del telelavoro che potrà farsi in Ateneo al fine di trovare l’equilibrio virtuoso tra costi e benefici.

Vai alle pagine dell’Ufficio relazioni sindacali

Ultime notizie

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie