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Università, lauree brevi e inutili colpa degli studenti o del sistema?

Il dibattito sul sistema del 3+2 investe gli atenei italiani: laureati piu giovani ma meno preparati, almeno secondo le imprese e i professori.
23 maggio 2008



La riforma universitaria del 3+2, che da quasi 10 anni ha soppiantato la vecchia laurea classica, è ancora dibattuta come se fosse un progetto di legge e solleva gli animi di studenti, professori e mondo del lavoro. Il bilancio pubblicato da L'espresso la settimana scorsa (leggi) parla chiaro. La riforma ha aumentato il numero di laureati, ridotto il numero di fuori corso e abbassato l'età media della laurea. Ma la laurea triennale ai giovani non basta: moltissimi dottori si iscrivono al biennio specialistico, anche perché spesso il mondo del lavoro non si accontenta della preparazione di un laureato breve.

Il dibattito si è infiammato nei commenti all'articolo: "In Italia sono solo i laureati in materie umanistiche - dice neobriatore - a lamentarsi perché non trovano lavoro e perché sono precari e bamboccioni. Perché io e altri miei amici laureati in economia ed ingegneria (io con laurea breve e master, altri solo con laurea breve, altri con specialistica) non abbiamo di questi problemi?". Una posizione a difesa delle lauree in ingegneria che però non trova tutti d'accordo: "Io lavoro in una azienda - spiega giobaxx - e vi assicuro che gli ingegneri che arrivano oggi non sono molto più che i periti industriali di 10-15 anni fa..... oggi l'università sembra che sia un asilo per bambini viziati....". Ma non è solo una polemica fra ingegneri e non: "Uno dei problemi - spiega egi, professore in un'università italiana - è che dopo la laurea breve gli studenti sono in gran parte ignoranti. Nel passaggio al nuovo sistema si è richiesto ai professori di "alleggerire" le lezioni, di essere più di manica larga con gli studenti". Non manca la testimonianza di chi ha studiato all'estero, come anaporto: "Sono rimasta perplessa della bassa qualità del vostro sistema educativo e del alto numero di voti "30 e lode" che vengono concessi. Io vengo di un sistema dove vengono penalizzati le persone che non hanno voglia di studiare: vengono espulse dell'università".
Che ne pensate del nostro sistema universitario? È colpa degli studenti italiani, che hanno sempre meno voglia di studiare e fare sacrifici? O è il mondo del lavoro che è troppo esigente, nonostante la formazione dei giovani sia adatta, e preferisce alimentare il precariato? L'università ha colpevolmente abbassato il livello richiesto ai laureati? Nel confronto con l'estero, l'università italiana ne esce malconcia o l'atteggiamento di elogio nei confronti degli atenei europei è un'esagerazione? Quali sono le politiche necessarie per favorire l'ingresso ai neolaurati nel mondo del lavoro? Dite la vostra

Fonte:  http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Universita-lauree-brevi-e-inutili-colpa-degli-studenti-o-del-sistema/2026724

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