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Ricerca immagini su web: nuovo algoritmo di Google

Nel corso della Conferenza internazionale del World Wide Web presentato a Pechino "VisualRank"
29 aprile 2008

Nuovo sistema di valutazione automatico delle immagini in Rete. Nel corso della Conferenza internazionale del Word Wide Web presentato a Pechino "VisualRank", che prenderà il posto di Google Images. Un ulteriore passo avanti nell’ambito della "Search engine optimizazion" (Seo), cioè dell’ottimizzazione dei siti per scalare le posizioni dei motori di ricerca.
 


RASSEGNA WEB 
  
Google inventa il ranking delle immagini

28 aprile 2008 - Eravamo certi che prima o poi Google ci sarebbe arrivata. Alla Conferenza Internazionale del Word Wide Web a Pechino due cervelloni dell’azienda hanno presentato il VisualRank, un algoritmo che permetterebbe di classificare in modo simile al PageRank le immagini presenti nei siti.
Una notizia ancora passata un po’ in secondo piano, ma riportata dal New York Times negli Usa e da VisionPost in Italia, sarebbe una grande novità che determinerebbe una rivoluzione nel sistema di indicizzazione e ricerca delle risorse su Internet.
Per comprenderne la potenza pensiamo all’enorme differenza tra una pagina web e un’immagine. La prima contiene parole e link, che non sono altro che “frasi” particolari, e la sua indicizzazione è, relativamente, semplice: basta avere le risorse, computer collegati tra loro con una sufficiente potenza di calcolo, ma l’algoritmo in sé è qualcosa che si avvicina molto a quello di un “search” in un editor di testo qualsiasi.
Per le immagini questo tipo di algoritmo non può valere. Scartato a priori il metodo di ricerca di pixel di colore uguale in posizioni simili, in verità ancora considerato da molti servizi (per esempio Riya con Like.com per lo shopping), ma che comporta un esborso notevole in termini di calcolo e di risorse, Google utilizza lo stesso metodo del confronto ma in modalità macro, ovvero confrontando le immagini nella loro completezza contenute in un certo database.
Con l’ausilio di un software di visualizzazione, le immagini vengono confrontate e gli viene assegnato un valore a seconda della loro frequenza sul web. L’anima marketing dell’azienda ha già urlato ai quattro venti che il database di Google è il più completo del web, probabilmente perché non ne esiste uno simile. O, almeno, non esiste concorrente che possa mettere in campo la stessa batteria di risorse.
La sperimentazione, secondo i tecnici di Google, si è focalizzata nelle 2mila ricerche più frequenti considerando parole come iPod, Xbox e Zune (il lettore Mp3 di Microsoft). Per le personalissime ricerche iconografiche finora ci si doveva affidare al pur ottimo Google Images. Ma questo tipo di ricerca, in verità, continuava a essere fatta sulle parole inserite nella pagina web che conteneva una certa immagine.
Così, paradossalmente, poteva succedere che una pagina con un rank molto alto che contenesse la parola Google ripetuta all’infinito ma con un’immagine di Steve Ballmer, riportasse come primo risultato in una ricerca su Google Images la faccia del capo di Microsoft associata alla parola chiave Google. Errore. Con il nuovo VisualRank questo non dovrebbe succedere. È evidente che questo è solo il primo passo. Se il sistema sarà affidabile potrà essere utilizzato per ogni tipo di contenuto non testuale: musica e video per esempio.

Valerio Mariani
 
Fonte: www.lastampa.it


 
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