Nell’ambito del ciclo di seminari “I Linguaggi della Medicina” mercoledì 23 aprile 2008, alle ore 16, si terrà nell'aula Virgilio Costa dell’Ospedale San Giovanni di Dio una conferenza dal titolo “I medici e la medicina incontrano la statistica”. Il seminario è il secondo dei 10 organizzati dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia in collaborazione con le altre Facoltà dell’Università di Cagliari.

 

L'antropologia, l'epidemiologia, il controllo ed il dosaggio dei farmaci, la microbiologia, l'ematologia, la genetica, la valutazione ed il confronto dei protocolli di cura, in cui è palese la dimensione collettiva dei fenomeni studiati, furono i settori della medicina che per primi ricorsero in modo significativo alla statistica.

 

Ciò nondimeno, nel curriculum formativo tutto orientato ad una professione in cui "non esistono le malattie ma esistono solo i malati" e dove è dovere del medico "concentrarsi sul caso e lasciar perdere il resto", la statistica non trovò spazi degni di qualche rilievo.

 

La statistica medica relegata alle successive formazioni specialistiche, fu coltivata dagli statistici "prestati alla medicina" e dai medici "convertiti alla statistica". (Delle volte, occorre dirlo, con buoni risultati. )

 

Più recentemente, grazie all'enorme produzione di dati bio-medici a basso costo, allo sviluppo degli analizzatori automatici che generano grandi moli di dati, è cresciuta a dismisura la domanda di sintesi ed inferenze statistiche.

 

Si è compreso, con qualche ritardo, che le necessarie sintesi statistiche non stanno (non possono stare) "dentro le formule, i pacchetti statistici ed i computer", bensì nella capacità di formare e servirsi delle necessarie specifiche competenze medico-statistiche con cui costruire (macro-)modelli statistici e saper gestire algoritmi statistici.

 

Ma per questi nuovi compiti è necessario che i medici (tutti i medici) si avvicinino alle categorie del pensiero statistico e acquisiscano un po' di sensibilità induttiva. E, viceversa, che gli statistici apprendano alcune categorie del pensiero bio-medico. E che tutti insieme inizino a parlare con lo stesso linguaggio.

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