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Avvenire: "Mussi: ridurre la frammentazione degli atenei"

Tra il 2008 e il 2010 andranno a regime le classi di laurea. Venerdì il ministro ha firmato i decreti: ogni corso non potrà afferire a piu di due classi e dovrà avere almeno metà degli insegnanti strutturati
26 marzo 2007
RASSEGNA WEB di domenica 18 MARZO 2007
 
Venerdì scorso, 16 marzo, il ministro ha firmato i decreti sulle classi di laurea che andranno a regime tra il 2008 e il 2010. Ogni corso non potrà afferire a più di due classi e dovrà avere almeno metà degli insegnanti strutturati.
 

 
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Mussi: ridurre la frammentazione degli atenei
Napoli, 18 marzo 2007 - La navicella di Galassia Gutenberg, l’annuale fiera del libro e della multimedialità che per l’edizione con cui festeggia la maggiore età ha scelto come protagonisti la navigazione e il Mediterraneo e come sede la Stazione Marittima di Napoli, si è allungata ieri nei canali dell’Università spinta dal ministro Fabio Mussi. Si partiva dall’apprendimento permanente e si è giunti alle novità che riguardano la massima istituzione italiana per la formazione, con alcune dure affermazioni del ministro. «C’è stata una complicità omertosa fra Università e potere politico per la proliferazione delle sedi universitarie e la frammentazione dei corsi -ha accusato Mussi – Abbiamo 360 sedi su 105 e ogni sede è un centro di potere per i politici locali. Venerdì ho firmato i decreti sulle classi di laurea. Andranno a regime fra il 2008 e il 2010. Abbiamo introdotto norme per ridurre la frammentazione ingiustificata. Un corso poi non potrà afferire a più di due classi e dovrà avere almeno metà degli insegnanti strutturati». La vera novità del settore universitario è comunque un’altra: «Non ci si è ancora accorti -ha sottolineato il ministro - che le Regioni cominciano a esercitare i poteri che dà loro la riforma del titolo V della Costituzione e cominciano ad aumentare gli impegni, anche finanziari, in materia di ricerca scientifica e di università».
L’apprendimento permanente è stato indicato come «la terza missione» dell’Università, dopo insegnamento e ricerca. Il ministro per le Riforme e innovazioni nella pubblica amministrazione Luigi Nicolais ha riaffermato l’azione del governo per l’ingresso delle nuove tecnologie negli uffici pubblici, «anche nella sanità e nella giustizia». Il ministro Mussi ha invece indicato tre obiettivi: «Una legge quadro che indichi linee guida e programma pluriennale di lavoro. Quindi accordi di sistema fra ministeri e Regioni, infine accordi mirati con parti sociali, ordini, associazioni e università, per promuovere centri per l’apprendimento permanente».
A «Menti@contatto», in parallelo a Galassia Gutenberg, si è nuovamente parlato di Università. «Ci sono grandi opportunità in vista della programmazione 2007-2013 dei fondi strutturali - ha detto Nicolais -. Abbiamo bisogno di grandi progetti e di puntare molto sulle università e sui centri di ricerca. Nel 2007 - ha aggiunto-avremo l’avvio anche de1VII programma quadro europeo, del riparto dei fondi perl’industria da parte del governo con 1,1 miliardi di euro in tre anni, del nuovo quadro strategico nazionale con 100 miliardi di euro in sei anni per il Sud, di cui 28 per la Campania. Se le nostre imprese saranno capaci di interpretare il loro nuovo ruolo, avremo una competitività basata sulla qualità».
Valeria Chianese



fonte: http://www.avvenire.it/

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