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L’Università di Firenze al collasso?

E’ un bilancio lacrime e sangue
29 dicembre 2006
Villa Montalve finisce alla Regione Toscana, scatta il blocco del turn – over di tutto il personale, e 700 mila euro di tagli alla ricerca. Quello approvato ieri dal Consiglio di amministrazione dell’Università di Firenze è un bilancio di previsione 2007 a tinte fosche.

Non sarà certo un anno facile quello alle porte, per l'Università di Firenze. Ieri il cda dell'ateneo fiorentino ha dato il disco verde al bilancio preventivo per l'anno 2007. In un quadro finanziario di grave difficoltà per l’intero sistema universitario italiano, anche quest’anno il pareggio del bilancio – che ammonterà a circa 536 milioni di euro – è stato raggiunto con la previsione della vendita di beni del patrimonio.
L’entrata aggiuntiva - di 46 milioni di euro - verrà dalla cessione del complesso delle Montalve alla Regione Toscana: questa mattina è stato siglato dal rettore Augusto Marinelli e dal presidente Claudio Martini un protocollo d’intesa, che prevede anche un progetto congiunto di utilizzo dell’immobile.
“Per poter andare avanti siamo ancora una volta costretti a ricorrere a misure eccezionali – ha sottolineato il rettore Augusto Marinelli – Voglio ricordare che le misure proposte per il contenimento del disavanzo non sono il frutto di libere scelte dell’ateneo, ma vengono imposte dai mancati finanziamenti di spese decise esternamente, prime fra tutte gli adeguamenti contrattuali del personale. Non posso che rinnovare perciò un forte dissenso nei confronti delle politiche nazionali di finanziamento dell’università e della ricerca”.
Il bilancio 2007 dell’Università di Firenze è, infatti, fortemente segnato anche da altre misure severe. In primo luogo il blocco totale del turn over di tutto il personale - una commissione avrà il compito di monitorare questo provvedimento – quindi tagli del 10% delle dotazioni alle unità amministrative, riduzione del budget per le supplenze e i contratti e anche dei fondi di ateneo per la ricerca, “ma l’ateneo si impegnerà per il cofinanziamento dei progetti di ricerca a livello nazionale, i cosiddetti PRIN – ha precisato Marinelli - anzi abbiamo deciso di innalzare la percentuale a nostro carico, per sostenere la competitività dei nostri ricercatori. E un segnale di fiducia per il futuro è anche l’incremento delle dotazioni del sistema bibliotecario – l’unica voce del bilancio in aumento - che finanzieremo con una parte dei fondi della ricerca provenienti da enti esterni”.



Fonte: http://www.intoscana.it

 

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