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A Cagliari realtà virtuale per oftalmologia

Presentato alla stampa il corso RealEye per l’addestramento degli specializzandi e l’aggiornamento dei medici oculisti Videointervista al prof. Maurizio Fossarello e immagini del sistema Deveyes
05 ottobre 2006
Sinergia tra innovazione tecnologica e formazione scientifica. Presentato alla stampa il corso RealEye per l’addestramento degli specializzandi e l’aggiornamento di medici oculisti
 
il prof. Maurizio Fossarello, direttore della clinica oculistica e della scuola di specializzazione in OftalmologiaCagliari, 5 ottobre 2006 (unicaweb) - Ieri  mattina il prof. Maurizio Fossarello, direttore della clinica oculistica e della scuola di specializzazione in Oftalmologia dell’Università degli studi di Cagliari, ha incontrato i giornalisti per la presentazione di “RealEye”. Si tratta - come spiegato da Fossarello - “di un progetto per l’apprendimento graduale di tecniche come l’estrazione della cataratta o di chirurgia del glaucoma, utilizzando un occhio bionico nel quale è possibile introdurre strumenti chirurgici analoghi a quelli realmente usati in queste operazioni”.
 
In pratica RealEye permette di utilizzare, in maniera indolore e senza dover più ricorrere ad occhi animali, un nuovo prototipo di simulatore didattico chirurgico. Questo prototipo di ricerca – definito dal prof. Fossarello “un neonato, che dovrà diventare adulto” – sarà utilizzato per la formazione e l’addestramento manuale degli specializzandi e l’aggiornamento di medici oculisti. Le società Pfizer Italia e Dies Group, che insieme all’Ateneo cagliaritano hanno progettato il primo corso di formazione RealEye sulla chirurgia della cataratta, promettono di sviluppare ulteriormente il simulatore per fornire all’operatore anche il feedback tattile, cioè la sensazione del tatto che è di basilare importanza per il chirurgo durante le manovre e nelle varie situazioni.
 
Il simulatore è una macchina collegata ad un sistema computerizzato, i cui sensori sono nella maschera - che riproduce le sembianze di un viso umano - e in particolare negli occhi (che il chirurgo ha possibilità di vedere, fortemente ingranditi sullo schermo del computer, che riproduce immagini tridimensionali come un vero microscopio chirurgico). In modo suggestivo la realtà virtuale ripropone con grande accuratezza le principali situazioni e fasi di un intervento di chirurgia oculare.
 
Per far meglio capire l’importanza pratica del training interattivo, il direttore della clinica oculistica universitaria ha precisato che “Per una operazione, che impegna normalmente un chirurgo esperto per venti minuti, uno specializzando può impiegare fino a due ore”. Il metodo di apprendimento è quindi graduale: durante le sessioni di simulazione lo specialista ha la possibilità di prendere confidenza con il simulatore tramite degli esercizi di base, per poi completare l’evoluzione dell’intervento sulla base delle proprie capacità individuali. Il corso RealEye, in programma al San Giovanni di Dio fino ad oggi, formerà 15 specialisti provenienti da tutta la Sardegna. In tutta Italia saranno circa 300 i medici oculisti che potranno aggiornarsi grazie a questo sistema di simulazione, denominato commercialmente “Deveyes”.
 
“RealEye riveste un’importanza particolare, soprattutto perché traccia una nuova potenziale strada per l’apprendimento delle tecniche chirurgiche oculari, in un momento critico della didattica dell’Oftalmologia.” – ha concluso il professor Fossarello – “Infatti, alla luce della recente riforma delle scuole di specializzazione, verrà sempre più richiesto che gli allievi abbiano raggiunto al momento della specializzazione medica e chirurgica non solo il  bagaglio teorico indispensabile, ma abbiano anche maturato una sufficiente manualità chirurgica, che gli consenta di entrare rapidamente ed in maniera affidabile nel mondo del lavoro. Poter far esercitare gli allievi su uno strumento di questo genere permette, e auspichiamo possa permettere sempre di più in futuro grazie al continuo sviluppo delle tecnologie, di apprendere con precisione e sicurezza le tecniche di chirurgia prima di arrivare all’occhio del malato”.
 
 
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- video: intervista al prof. Fossarello e immagini sistema Deveyes

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