UniCa UniCa News Notizie Restyling stazione di Elmas, premiato il progetto degli specialisti dell'ateneo

Restyling stazione di Elmas, premiato il progetto degli specialisti dell'ateneo

Il riconoscimento arriva dal concorso nazionale bandito da Confindustria con oltre 120 studi al via. Paolo Fadda, Marco Tradori, Michele Onali e Federico Sollai, autori di un brillante, globale e applaudito percorso di riqualificazione della struttura e del piazzale ferroviario
05 luglio 2019
Da sinistra, Gianni De Maio (Confidustria), Federico Sollai, Paolo Fadda, Michele Onali, Marco Tradori, Mimmo de Maio e Pasquale Caprio (organizzazione) e Aldo Colonetti

Una visione felice, intelligente, condivisa. La scuola di Ingegneria di Cagliari a testa alta su scala nazionale

Mario Frongia


Maturata tra esperienze e professionalità differenti, visioni e intuito, attenzione al territorio e ai residenti. Oltre alla solidità del concetto di servizio, così come deve essere una stagione ferroviaria e l’habitat circostante. È grosso modo questa la cornice entro la quale si sono cimentati i vincitori del concorso nazionale "La ceramica e il progetto" bandito dalla Associazione degli industriali-Ceramica. Tre ingegneri maturati nell'ateneo del capoluogo, Paolo Fadda, Federico Sollai e Michele Onali, attualmente docenti e operanti nel contesto dell’Università di Cagliari, e un architetto, Marco Tradori, proveniente da Firenze. Proprio l'impiego della ceramica, scelta proposta dall'architetto Tradori e avallata dal team, nella "vestizione" della struttura ha colto l'attenzione dei giurati. In breve, connubio e intesa vincente. Matite, prospettive e analisi che si sono felicemente incrociate per la qualificazione del piazzale ferroviario e della stazione di Elmas. Il poker di specialisti guidato dal professor Fadda (progettista incaricato), con Michele Onali (progettista impianti), Marco Tradori (progetto architettonico), e l’ingegner Sollai (project management) ha colto gli applausi di una platea composta da addetti ai lavori e gruppi di studio accreditati su scenari locali e internazionali. Il progetto del team cagliaritano si è imposto nella sezione opere istituzionali-beni pubblici. Ovvero, l'ulteriore conferma della validità della scuola di Ingegneria che matura nella facoltà presieduta da Corrado Zoppi. La progettazione si è sviluppata dal 2012 al 2014 mentre l’esecuzione si è aperta a seguire e si è conclusa nel 2017. La cerimonia di premiazione, curata da Aldo Ciol si è tenuta ala Stazione marittima, molo Manfredi a Salerno martedì scorso, 2 luglio.


 

Elmas. Il new look della stazione e del piazzale ferroviario
Elmas. Il new look della stazione e del piazzale ferroviario

Funzionalità, efficienza, rapporto dialettico con il territorio. ma anche innovazione e avanguardia, con uno sguardo al passato

“La nuova configurazione presenta accanto ai locali funzionali al servizio di trasporto spazi, quali piccole attività commerciali e un bar ristorante, che possano trasformare la stazione da semplice luogo di transito per gli utenti-passeggeri in luogo per che favorisca l’aggregazione sociale in un area urbana molto carente di servizi. L’intervento nel suo complesso è mirato a restituire un edificio che possa risultare coerente da un punto di vista percettivo-compositivo ma capace di integrare l’edificio esistente in un rapporto dialettico, non mimetico” spiega Paolo Fadda. “Il percorso progettuale è sintetizzato da due concetti in cui la riduzione dell’edificio esistente a “ready made” è seguita da un processo di sottraction-addiction in cui i nuovi spazi dell’ampliamento si proiettano, integrandosi, nell’edificio esistente” aggiunge Federico Sollai. Per l’architetto Tradori “lo spazio interno risulta fluido, senza soluzioni di continuità dalla piazza ai binari. La permeabilità è amplificata in corrispondenza degli spazi, completamente vetrati, ai lati del corpo in ampliamento. Una soluzione che, oltre a restituire maggiore respiro agli spazi interni, è una citazione del principio insediativo del centro storico di Elmas, in cui la struttura urbana è caratterizzata da percorsi paralleli orientati sull’asse est-ovest”. L’ingegner Onali rimarca un aspetto: “Il doppio affaccio dello spazio interno genera uno spazio mutante, naturale espansione delle attività che si svolgono all’interno dell’edificio in ampliamento, in particolare il bar e il ristorante. Il rivestimento in gres porcellanato con lastre a grande formato è progettato in maniera da ottenere un “effetto pixel” che genera un disegno astratto con sfumature simili a quelle di una roccia sedimentaria, quasi che la stazione fosse costruita con un materiale derivato dai limi e dai sedimenti del vicino stagno di Santa Gilla, solidificatisi in ere geologiche”.

Foto allegate di Cédric Dasesson

 

Elmas. Un altro scorcio della struttura
Elmas. Un altro scorcio della struttura

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